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Autore: lancelot    11/10/2007    5 recensioni
476 d. C. Caduta dell'impero romano.Nell'isola britannica i romani inviano una compagnia di sarmati guidati dal romano Arthorius per combattere gli Woad, un popolo celtico dell'isola e gli Angosassoni che avanzano al di la del Vallo di Adriano. La scena si apre alle porte di una villa romana dove abita una famiglia il cui figlio maschio è il prediletto del Papa in carica. L'obiettivo è salvarli dall'imminente invasione anglosassone e portarli al di la del Vallo di Adriano. La consiglio a coloro che hanno visto il film.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Lancelot CAPITOLO 1. Badun Hill

[…] Dalla cripta uscì Lancillotto seguito da Arthorius con Ginevra sulle sue braccia.
 Nel medesimo momento da dietro la cripta spuntò un nuovo personaggio munito di un lungo poncho che copriva l’aspetto e il volto ricoperto da un cappuccio enorme. Si prestò dunque a correre verso la Woad ferita...
Si accovacciò di fronte alla ragazza ma Lancillotto spinto dall’istinto guerriero puntò una spada sul collo della nuova figura.
H: Non si punta un’arma ad una persona indifesa - disse rivolta a Lancillotto. A queste parole Lancillotto abbassò la spada.
A: Chi sei?
Abbassatosi così il gran cappuccio, la compagnia attorno poté vedere il viso di una graziosa giovane dalla chioma leggermente dorata e dagli occhi scuri.
Ginevra con un po’di voce sussurrò:
G: Herie…
H: Sono una Woad  e sono stata incaricata di salvarla e seguirla in ogni suo passo...
L: Sei una spia?
Rivolgendo lo sguardo cupo verso il sarmato disse:
H: Sono venuta in pace poiché un nemico ci accomuna.- rivolta ad Arthorius - Posso dunque restare per aiutare la mia amica?
A: Resta pure…non ti sarà fatto alcun male.
Così, Herie, si prestò ad aiutare l’amica ferita.
Lancillotto disse a bassa voce ad Arthorius:
L: ma sei pazzo? non sappiamo neanche chi è...sappiamo che è una Woad e questo dice tutto
H: hai paura di una donna Lancelot? comunque sia le credo, una volta tornati al forte non saranno piu nostri nemici.
Lancelot non rispose; sali sul proprio cavallo e si allontanò.

[…] Durante il viaggio di ritorno,  Arthorius detto anche Artù, salì sul carro dei feriti  per vedere in che condizioni era la ragazza da lui salvata. Herie, anch’essa nel carro con l’amica, diede una mano al guerriero nel curarla. Fece subito amicizia con Dagonet il guerriero che si prendeva cura del bambino febbricitante trovato anch'esso all'interno della cripta.
Herie dopo un po’ si addormentò rilassando il corpo e allontanando la stanchezza del lungo viaggio fatto da sola per arrivare alla dimora della famiglia patrizia.
Si risvegliò dolcemente dal suono soave della voce di Ginevra che nel frattempo aveva instaurato un dialogo con Artù…partecipò anche lei a questa conversazione solo fisicamente perché lo spirito doveva ancora risvegliarsi da quel sonno risanante…Alla fine di quella chiacchierata osservò un po’ l’amica e le vide gli occhi brillare e disse:
H: Sguardo penetrante quell’Artù….non credi?
G: Decisamente!
La conversazione finì lì . Herie non volle aggiungere altro; aveva gia capito che l'amica provava un particolare interessamento per quella figura talmente possente di cui Merlino le raccontava spesso…
Durante il viaggio verso Est , i Cavalieri  decisero di sostare in una zona che secondo Artù era buona.
Fisso a guardare il paesaggio c’era Lancillotto che fu interrotto da Ginevra che dal carro gli disse:
G: E’ bellissima questa terra, non trovi?
L: Se lo dici tu…
G: Chi sei tu per parlare così? vieni forse dal Mar Nero??
Lancillotto la guardò sorridendo senza rispondere.
H: Queste terre per noi sono il Paradiso…
L: Io non credo nel Paradiso…ho vissuto troppo a lungo in questo inferno; ma se è veramente bello come dicono, bèh  portatemi con voi!
Lo disse con uno sguardo intenso rivolto a Herie , la quale sostenne molto bene senza fare una piega, e un sorriso arrogante sulle labbra.
Poi ad un tratto alzò il volto al cielo e chiuse gli occhi  per sentire la pioggia e la neve cadere fresca sul suo volto. Rivolse di nuovo lo sguardo ad Herie questa volta molto più intenso; Herie ne sembrava rapita  e la colpirono soprattutto quegli occhi scuri profondi . L'incantesimo svani quando  il sarmato disse:
L: Pioggia e neve insieme…un pessimo auspicio!!
Detto questo colpì il cavallo con gli speroni e andò proseguendo il viaggio. Ginevra intuì qualcosa dell’amica
G: Bè come ti sembrai  questo cavaliere??
H : Carino…niente di più.
G: Gia hai ragione!
Ginevra aveva capito anche lei tutto della sua amica mentre non si accorgeva ancora dei suoi sentimenti.
Herie decise di scendere dal carro e prendere il suo compagno di viaggio che era attaccato dietro il carro.
Il suo destriero aveva manto e criniera nera come la pece e sul muso longilineo aveva una macchia bianca,ovale che era affusolata nelle due estremità. Il suo nome era Fitz .Era il suo fedele compagno e lo aveva un po’ trascurato;  dunque decise di stare un po’ con lui.Dietro a lei si trovavano alcuni membri della compagnia di Artù e decise di interagire con loro per rompere il ghiaccio.
H: Voi siete i famosi cavalieri delle mura venuti dalle Terre lontane…
All’inizio nessuno rispose. Poi il primo a parlare fu Galad.
Ga: Sì adesso siamo rimasti in 7 prima eravamo molti di più…ma tu perché sei qui?Sei una Woad.
H: Si sono una Woad. Mi hanno chiesto di salvare Ginevra e prendermi cura di lei niente di più... Non sono in guerra con voi. Io mi sono presentata e voi chi siete?
Partendo dalla sua destra si presentarono i 3 cavalieri li presenti ;Galad, Galvano e Bors.
H: Perché siete venuti fin qui?
Gl: Dovevamo salvare una famiglia romana e questa finalmente è la nostra ultima missione. Poi ritornati alle  mura ci consegneranno finalmente la nostra libertà e potremo dunque ritornare nelle nostre case.
B: Libertà aspettata per ben  15 anni
H: Cosi tanto tempo…ma vi hanno portato via da giovanissimi.?!
 Andò un bel po’ avanti quella conversazione fino a che non si arrivò finalmente nella zona di accampamento.
Era sera tarda ormai e Ginevra e Herie si prepararono per andare a  dormire o almeno era così che sembrava;Herie stava pettinando i lunghi capelli dell’amica quando si accorsero che Lancillotto da fuori  attraverso la leggera tenda illuminata stava spiando la ragazza,così Herie andò fuori per un momento e disse rivolta a Lancillotto :
H:  Ti hanno mai insegnato che non bisogna spiare le ragazze mentre si cambiano???
Alla sgridata Lancillotto rise e si girò dall’altra parte; nel frattempo Ginevra si  era già vestita e stava andando fuori della tenda. Herie le disse:
H: Dove stai andando?
G: A parlare con Lancillotto...
H: ...
Nel tempo della loro conversazione Herie si spogliò rivolgendo la sua candida schiena verso l'esterno in modo tale da non lasciar intravedere niente di più.Toltasi il completino di guerra fatto con pelle di cervo,la schiena nuda scopriva un magnifico tatuaggio con raffigurata un H in stile runico e ben decorata che occupava gran parte delle schiena. Si mise un vestito lungo colore blu notte donatogli dalla patrizia che curava premurosamente Ginevra e che faceva parte della famiglia salvata.
Nel frattempo la conversazione dei due terminò e quando Herie fu pronta per uscire dalla tenda non vide altro che Lancillotto seduto appoggiato ad un tronco d’albero che guardava qualcosa che teneva in mano.
Herie si diresse verso di lui e gli disse:
H: Hai visto dov’è andata Ginevra?
Distolse  lo sguardo dalla sua mano e guardò Herie con sguardo strafottente:
L: Non lo so... non sei tu la sua grande amica che  si deve prendere cura di lei e seguirla ad ogni suo passo?
H : Divertente.. peccato che ti davo le spalle mentre mi cambiavo e non ho potuto vedere…
L : Hai fatto male.. dovevi stare attenta!
H : Sicuramente non rischio di farmi vedere senza veli da te!
L : Per un’amica questo è altro!
H :Dai dimmi dove è andata e finiscila!
L :Che permalosa… è andata verso di là - e indicò una distesa  dove si vedeva solo un prato coperto di neve con qualche albero - dove c’è Artù..
Herie segui con lo sguardo l'indice della mano del sarmato e vide due figure che parlavano.
H : Ah bene…ma cos’hai in mano?
L : Una pietra della mia Terra…me l’ha data la mia sorellina quando partii per la Britannia….adesso sarà poco più grande di te.. Bello il tatuaggio che hai sulla schiena..
H: Ma mi hai spiato!!!Mentre parlavi con Ginevra…vergognati!!!hai l’occhio troppo lungo..
L : Che posso farci???Mi è caduto l’occhio..
H : Mmmm.. comunque questo tatuaggio è l’iniziale del mio nome… Herie… che se non sbaglio nella tua lingua è Sara..
L :Si…ma dove hai appreso la mia lingua?
H : Sono un’allieva di Merlino dunque alcune lingue e usanze di qualche Terra lontana l’ho appresa..
L : Merlino?
H : Si….
Lancillotto non disse nulla 
H: Ti manca la tua Terra vero?certo 15 anni non sono pochi.
L: E tu come fai a saperlo?
H: Pensi forse che sia un’associale come te? Ho fatto amicizia con i tuoi compagni e abbiamo parlato un po’..
L: Certo che mi manca la mia Terra . Non vedo l’ora di ritornarci..
H:Questa è la vostra ultima missione…dopo lunghi anni ritornerete a casa! E quando tornerai a casa cosa farai?Troverai una donna da sposare?
L : Credo proprio che girovagherò un po’ qua e là…non ho in programma di sposarmi
H : Eh si.. tu sei un donnaiolo…non hai bisogno di una donna fissa…però se troverai l’amore un giorno cambierai idea….e ne riparleremo!
L : Amore??? Per le donne ho solo provato forti attrazioni niente di più… e tu cosa hai intenzione di fare quando questo sarà tutto finito?
H : Io??Ho intenzione di sposarmi con un uomo forte e valoroso… insomma un guerriero come me…questo è il mio scopo nella vita…
L: Alla tua età sposarsi??Hai ancora tutta la vita davanti..
H : Sono le usanze del mio popolo e a me vanno bene cosi…l’importante è che io sia libera…libera di scegliere
Lancillotto la guardò assorto e non disse nulla e abbassò lo sguardo.
H : Io vado a dormire perché domani mattina ho intenzione di alzarmi presto per il mio allenamento quotidiano!
L : Allenarti per cosa?
H : Allenare la mente e il fisico per le battaglie…
L : Donna guerriera  - guardandola con uno sguardo malizioso
Stava per andarsene quando si voltò verso Lancillotto e disse.
H : Ah…Non restare troppo a pensare… ti si consuma il cervello! E comunque per informazione per Ginevra non potrai essere solo che un amico…fidati!E ho capito qual è il tuo carattere…
L : E come sarei fatto?
H: Semplice…sei una persona a cui è molto legato alla propria terra e ne soffri la lontananza, sei introverso e questo ti rende un po’ associale e diffidente con gli altri e infine in amore non si puo certo dire che tu sia una persona che offra una stabilità e dunque ti accontenti solo di molte avventure.
Un po’ da permaloso disse
L : Analisi perfetta!
Herie sorridendogli disse
H : Non prendertela …questa è la persona che fai vedere
Lancillotto rimase li a pensare e fissare il vuoto.
Herie si voltò  e andò verso il suo accampamento però decise di fermarsi a parlare un po’ con Dagonat che stava giocando con il bambino ormai ripresosi
H : Ehi Dagonet! Come sta il bambino?
D : Sta bene…piuttosto tu…stai attenta con Lancillotto…è un donnaiolo!
H : Mi hai già avvertito su questo e anche gli altri…ti prometto che lo farò!
In quel momento si alzò e abbracciò Dagonat che era seduto vicino al fuoco. Ad un certo punto passò di lì Lancillotto per andare a coricarsi e guardò Herie dicendo
L : Ancora sveglia!Non dovevi andare a dormire?
Con tono scherzoso Herie disse
H : Adesso vado padre!!!
Lancillotto si girò per andare via sotto le risate di Dagonat e Lucan, così si chiamava il bambino. Fece solo due passi che Herie lo girò e gli diede un leggero bacio sulle labbra…
H : Stavo scherzando…sei troppo serio!!
Lui rimase di stucco  e rimase qualche secondo lì per realizzare l’accaduto, poi fece un ghigno malizioso e andò via…nel frattempo Herie aveva salutato Dagonat e Lucan e andò a dormire.
La mattina Herie era nei dintorni e si stava allenando al tiro con l’arco. Stava mirando lo scudo posto come bersaglio sull’albero di fronte a lei. La posizione in cui teneva l’arco,cioè in posizione orizzontale che in verticale, in quel momento era insolita. Infatti Lancillotto , che nel frattempo si era avvicinato da dietro le sue spalle, disse
L : Che maniera strana hai di tenere l’arco?
Herie aveva riconosciuto la voce e dunque rimase voltata concentrandosi sul tiro. Mentre scoccava la freccia disse
H : E’ un modo alternativo di usare l’arco…
L : Hai molta fantasia vedo…
H : Piuttosto tu che ci fai qui a questa ora in piedi? - stava estraendo le frecce dalla scudo e le stava rimettendo nella faretra.
L: Stavo semplicemente facendo una passeggiata e ti ho visto da lontano dunque sono venuto a salutarti.- in quel momento Herie stava estraendo da due faretre due spade abbastanza lunghe e fine; le stava impugnando quando Lancillotto riprese il discorso dicendo - Vedo che maneggi due spade…posso aiutarti ad esercitarti visto che combatto anch’io con due spade?
H: Si…buon’idea! Allora sei utile per qualcosa! Lo disse con un espressione soddisfatta.
Con sguardo malizioso, come sempre quando subiva una provocazione da Herie, disse.
L : Non solo nelle spade sono utile…
H : Basta parlare - mentre impugnava le due armi - adesso inizia la sfida!
L : Tremo dalla paura!
Prima di dare inizio al combattimento Lancillotto puntò la punta della sua spada sul collo della ragazza e spezzò il cordoncino che univa il poncho della Woad. Lentamente il poncho scoprì le forme della  giovane,coperte dal vestito blu notte che faceva intravedere solo le spalle nude e un po’ il decolleté.
Heriè sorpresa dalla sua azione disse
H: Perché l’hai fatto? Ti ricordo che ha nevicato ieri!
L: Sei più libera nei movimenti…
Il combattimento iniziò con una stoccata da parte di Herie che colpì leggermente sul fianco destro . Si difese bene quando ad un colpo di Lancillotto perse l’equilibrio e cadde ma si rialzò inginocchiandosi voltando le spalle a Lancillotto. Questo ultimo si prestò ad avvicinarsi per darle il “colpo finale” quando lei con abile mossa,al suo avvicinarsi gli diede un colpo abbastanza forte sulla pancia con l’impugnatura di una delle due spade. Lancillotto cadde per terra e disse
L: Bella mossa!
H: Non te l’ha mai detto nessuno che non si colpisce alle spalle?
L: Vedo che te la sei cavata in ogni caso.
Intanto Heriè gli si avvicinò e gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi che non afferrò.
H: Battuto da una donna e in più hai respinto il suo aiuto!Immagino che il tuo orgoglio sarà ferito  in modo particolare...
Si rialzò da solo ma quando lo fece si ritrovò una palla di neve sul mantello; Herie l’aveva colpito e intanto rideva.
Lancillotto preso dallo spirito di un bambino le lanciò una palla anche lui però  Heriè la schivò per un pelo. Questione di un secondo che, appena Lancillotto le lanciò la palla di neve, Heriè si sentì prendere per i fianchi e si sentì girare. Si stavano divertendo e Lancillotto provava per la prima volta un sentimento strano, nuovo, che non aveva mai sentito prima d'ora.
H: Fermati!!!Dopo un po’ mi gira la testa.
Così la fermò e l’appoggiò sulla fredda neve e disse
L: Così impari a tirarmi la neve sul mantello!
Stavano ridendo  quando sentirono un urlo che proveniva dall’accampamento. Era quello di Lucan.
A quel punto Herie si alzò di scatto e gli disse seria.
H: Dobbiamo andare…
Così si prestò a correre quando Lancillotto le gettò il suo poncho addosso e le disse.
L : Ti stavi dimenticando di quello!Copriti che fa freddo!
H: Certo padre!
A questa ripetuta provocazione Lancillotto non disse nulla; si limitò a sorridere fra sé e sé.
Arrivati all’accampamento videro che il capo della famiglia romana era stato ucciso da Ginevra perché teneva il bambino in ostaggio.
Lancillotto che si trovò vicino  Ginevra con le spade appoggiate dietro la testa , le disse
L :  La tua mano sembra stare meglio!
Ginevra non rispose.
Si riprese il viaggio e Heriè era a cavallo sempre vicino al carro. Era assorta nei suoi pensieri quando gli arrivò in piena faccia una palla di neve. Risvegliata da quel colpo guardò avanti a sé che Lancillotto rideva
H: Che  mascalzone che sei! Te ne sei approfittato mentre non ero in grado di difendermi!
L: Volevo svegliarti un po’! E poi ho preso la rivincita!
H: Potrò per una volta pensare anch’io in santa pace??
Detto questo Herie prese una palla di neve inarcandosi fino a toccare per terra e gliela lanciò. Ma Lancillotto la sfiorò per poco.
Bors da dietro disse
B: Ma che gli hai fatto a Lancillotto per renderlo così scherzoso?
H: Niente di scandaloso…sta rivivendo solo gli anni perduti della sua infanzia !!!
Detto questo arrivarono davanti a un enorme lago ghiacciato e lì i cavalieri si riunirono per decidere il da farsi.
Artù ordinò che tutti scendessero dai carri e dai cavalli.
Si prestarono ad attraversare il lago quando ad un certo punto si sentirono i tamburi dei Sassoni che li inseguivano da dopo aver salvato la famiglia patrizia.
Artù guardò i suoi cavalieri come se dovessero decidere loro il da farsi. e disse
A: Cavalieri…
B: Io sono stanco…i sassoni sono così vicini che mi fa male il culo
T:Non voglio andare avanti e guardarmi sempre alle spalle
Gal:Sono d’accordo! E’ora di far smettere quei tamburi…
Gl:..e guardare quei bastardi in faccia
Artù disse al contadino che si fece notare alla dimora dei patrizi
A: Attraversa il lago con gli altri….noi aspettiamo i Sassoni e dopo vi raggiungeremo.
C:: Ma siete in 7 contro 100..- non finì la frase che Heriè e Ginevra andarono verso gli altri cavalieri dicendo
G: In 9..2 archi in più fanno comodo!
Artù stupefatto dall’affermazione di Ginevra  non disse nulla e il contadino si prestò a guidare il popolo innocente alla traversata del lago.
Si prepararono in riga e ognuno aveva un arco in mano e ai loro piedi un fascio di frecce. Erano così disposti: da sinistra Tristano, Heriè , Lancillotto, Ginevra , Artù, Galvano, Galad, Bors e infine Dagonat.
Intanto i Sassoni avanzarono; erano circa 100 uomini.
Lancillotto, vedendo Ginevra così tesa disse:
L:Mi sembri spaventata! C’ è un gran numero di bruti laggiù!
Ginevra aspettò un po’ per rispondere e disse guardando Herie e poi lui
G: Non gli permetteremo che ti violentino!!Giusto Herie?
Guardando l’amica con sguardo soddisfatto disse
H:Ben detto Ginevra!!!
Lancillotto non disse nulla; si limitò solo a guardare verso i Sassoni e fece un piccolo ghigno.
Cominciarono ad avvicinarsi sempre più quando Artù disse:
A: Sembrano che aspettino un invito. Bene! diamogli noi quest’invito:Bors, Tristano.
I due cavalieri tesero l’arco verso i Sassoni e scoccarono 3 frecce contemporaneamente talché i Sassoni cominciarono anche loro ad attaccare.
A: Colpiamo le fiancate in modo che convergano
Sollevarono tutti l’arco verso l’alto e scoccarono le frecce in direzione delle fiancate destra e sinistra.
Intanto i Sassoni avanzarono. Lo scopo d’Artù era quello di riunirli in modo che il loro peso unito tutto in un punto rompesse il ghiaccio
Il ghiaccio non si rompeva e gli avversari avanzarono sempre più. Così Dagonet prese l’ascia e si piazzò davanti agli altri e cominciò a rompere il ghiaccio.
A:Copriamogli le spalle!
Herie era un po’ preoccupata di questa spavalderia di Dagonet.
Intanto riuscì a rompere la lastra di ghiaccio ma purtroppo fu colpito dalle frecce avversarie e cadde nel lago
H & Bors : Dagonet!!!!
Artù lo recuperò e lo tirò fuori del lago…ma ormai era già morto. Herie pietrificata non disse niente.
[…]
Lo seppellirono nel cimitero di Badun Hill.. I cavalieri, compagni di Dag,non seppero cosa dire…Bors, che tra tutti gli era il più legato, non disse una parola.
Sulla sua tomba misero la sua spada e il documento che gli ridava la libertà. Purtroppo non morì come uomo libero e questo era quello che più premeva ai compagni.
Heriè era fredda,fissava la tomba senza versare una lacrima. Lancillotto se ne accorse ma non disse nulla. All’imbrunire del sole Herie prese il suo cavallo e disse a Ginevra che intanto aveva assistito l’amica nel prepararsi
H : Io voglio cavalcare un po’ da sola….non preoccuparti ritorno fra un po’!!
Detto questo uscì dalle porte del forte e s’inoltrò nelle foreste circostanti mentre Ginevra la guardava allontanarsi Intanto Lancillotto aveva assistito a tutta la scena da un angolo e nel frattempo, preso il cavallo, disse a Ginevra
L: Non preoccuparti…ci penso io!
G:Grazie
Herie si fermo in un punto della foresta dove si poteva vedere una bella vista panoramica; pensò a tutto cio di cui aveva parlato con Dagonet durante quel lungo viaggio di ritorno.Aveva legato molto con tutti i cavalieri ma in particolare con lui che la proteggeva quasi come fosse una sorella minore dagli scherzi degli altri, era premuroso e lei si sentiva protetta.Gli parlò di come era cresciuta, delle sue passioni, dei suoi sogni e Dagonet la ascoltava e le consigliava.Adesso che non c'era piu si sentiva smarrita; certo Ginevra era sempre presente ma in quel periodo era assorta in altri pensieri. 
Intanto Lancillotto partì per l’inseguimento mentre Ginevra tornò agli alloggi.
Inoltratosi nella foresta non vide Herie da nessuna parte quando sentì un nitrito di un cavallo: Immaginò subito che era la Woad.
Li trovò il cavallo che stava brucando e poi lei seduta,che abbracciava le ginocchia e il viso appoggiato ad esse. Piangeva silenziosamente ma Lancillotto senza fare rumore aspettò prima di parlarle. Ad un certo punto Heriè alzò il viso e disse
H: Cosa ci fai tu qui?
L: Ginevra è preoccupata per te
H: Dille pure che sto bene
L: Non mi sembra….stai piangendo.. non dovresti piangere!
H: Si sto piangendo e allora? Ti hanno mai detto che piangere aiuta a sfogarsi??No certo…come puoi saperle tu queste cose…non hai mai pianto in vita tua!! - lo disse in modo arrogante - Per me Dagonet era come un fratello…l’unico che mi abbia mai voluto bene..
Lancillotto decise di non rispondere a tono e disse solo
L: Non sei l’unica ad essere triste per Dagonet!Ti ricordo che noi lo conosciamo da molo tempo prima di te…
H: Che cosa significa?Io ero affezionata a lui…Lasciami da sola!! Non voglio impicci adesso!!
L: Ah sarei un impiccio??Io pensavo di darti una mano e guarda come si viene ricompensati….io me ne vado. Resta pure qua a piangerti addosso!
Heriè aveva capito di essersi sfogata su di lui, così si alzò in piedi e si giro verso di lui  mentre era girato di spalle.
H: No! Non andare…
Lui si girò e lei gli corse incontro a tre centimetri di distanza e con le lacrime agli occhi disse
H:Consolami ti prego !!
Lui la abbracciò e Heriè disse singhiozzando
H: Io gli volevo bene…- Lancillotto le rispose
L: Mio padre mi disse una volta che lo spirito dei guerrieri morti in battaglia si reincarnano nei corpi dei cavalli…
Heriè dopo un pò alzò lo sguardo e disse
H: Questo mi consolerà un po’
Lancillotto la fissò negli occhi e  vide una piccola luce accendersi che prima si era spenta e disse prendendole il volto tra le mani e asciugandole le ultime lacrime
L: Basta piangere…voglio vederti sempre combattiva e mai triste…non è bello vederti in questo stato!
Poi lui si fermò a parlare e la fissò. Heriè disse
H: Che c’è? - D’un tratto Lancillotto la baciò e lei dopo qualche istante si tirò indietro e disse con sguardo cupo
H: Tu non sei innamorato di me e io non lo sono di te! Che sia chiaro!!
Prese il cavallo e ritornò al forte e Lancillotto la seguì..
La scena si sposta in scuderia e si apre con Heriè che sta strigliando il cavallo
Entrò Lancillotto per rimettere il cavallo al suo posto
H: Ancora tu? Cosa vuoi?
L: Sto rimettendo il mio cavallo a posto!!Sai nella scuderia può entrare qualunque persona che ha un cavallo!!
Ci fu  qualche minuto di silenzio quando Herie disse
H: Dagonet mi aveva avvertito sul tuo comportamento!!!
L: Cosa ti ha detto Dagonet?
H: Che sei un donnaiolo…dunque, io sto prendendo solo le giuste distanze.. non voglio essere la tua ennesima vittima!!
L: Addirittura vittima!!!Sono così cattivo?
H: Tu fai innamorare le donne per poi approfittarne e  poi le abbandoni….magari con un tuo figlio nel loro grembo! Voglio solo mettere in chiaro che io non sono innamorata di te!!! - ormai a forza di strigliare il cavallo  il suo manto diventava sempre più splendente…sembrava quasi che lo consumasse. Era rivolta di spalle a Lancillotto
L: Lo ripeti troppo spesso questo “io non sono innamorata di te”!!!Non è che vuoi solo autoconvincerti che non lo sei??
H: No sono perfettamente convinta di quello che dico!!
L: E allora perché mi hai baciato quella sera all’accampamento??
H: Intanto non era una bacio vero…e in ogni caso stavo scherzando…volevo divertirmi solo un po’ con te. Cos’è ti preme essere usato da una donna?
L: Non è a questo a cui volevo arrivare… e in ogni caso io non  ne sono convinto!!
H: Mi dispiace ma è la dura realtà!!
In quel momento Lancillotto la prese per un braccio e la girò verso di sé e la baciò…Heriè lasciatasi un po’ andare realizzò subito così si distaccò subito  e disse
H: Che diamine stai facendo??
L: Mi hai ricambiato in questo bacio… come in quello di prima!! - in effetti Herie si era fatta trasportare dai suoi sentimenti e si accorse che si era tradita con le sue stesse mani ma disse
H: Non è vero…te lo sei immaginato!!
Lancillotto dopo l’ennesima resistenza di lei disse ad alta voce e abbastanza spazientito
L: Basta…mi hai stufato!!!I momenti che ho passato con te sono stati belli e stavo bene con te!!!
Heriè,cercando di rimediare ai suoi errori , disse freddamente
H: Caro mio ti sei solo illuso!! Io mi stavo solo divertendo!!
A quel punto Lancillotto si girò e si diresse verso la porta mentre Herie stava strigliando il cavallo. Ad un certo punto Lancillotto si fermò nel bel mezzo della scuderia e disse voltando le spalle a Heriè
L: Ho fatto di tutto per fartelo capire ma non hai voluto farlo…non hai ancora capito…- e in quel momento girò il volto verso di lei che intanto ascoltava molto attentamente- non hai ancora capito che TI AMO!!!
Herie non fece nessun movimento per rincuorare Lancillotto. Dunque il sarmato le volse le spalle e fece per andarsene.
Heriè che intanto si stava sciogliendo un po’ dopo quel “TI AMO “ molto sincero, fece cadere di colpo la spazzola che teneva in mano e gli corse incontro e lo abbracciò da dietro e disse con un piccolo sussurro
H : TI AMO ANCH’IO…
Così Lancillotto si girò e la guardò negli occhi e disse
L: Perché mi hai fatto soffrire?
H: Volevo sentirtelo dire…e poi un po’ per orgoglio e un po’ per non soffrire mi sono comportata così…scusa ma volevo solo difendermi!!
Lancillotto la guardò e sorridendo le si avvicinò e la baciò e finalmente era ricambiato veramente..
Poi Herie, ancora insicura, disse
H : Ma mi ami veramente?
L : Certo…- dal collo tolse una collana a cui era appeso la famosa pietra che apparteneva alla sua Terra.- questo è il simbolo del mio amore.. lo cedo a te!!
H: Posso tenerlo per sempre?
L: E’ quello che voglio!
In quel momento si abbracciarono.
L: Andiamo dagli altri…ci staranno aspettando!
H: Ma gli altri devono sapere di noi due?
L: Non è necessario…lo capiranno da soli
H: Dunque come dobbiamo comportarci?
L: Come abbiamo sempre fatto
Detto questo si avviarono verso la stanza dove si trovava una grande tavola rotonda con molte sedie vuote. Lì trovarono gli altri che avevano gia cominciato a mangiare; ognuno seduto sul proprio posto. Vicino Artù si trovava Ginevra che nel frattempo avevano legato molto.
B: Ben arrivati!!!Cosa hai fatto in quella stalla Lancillotto? Ci vuole così tanto tempo per rimettere a posto un cavallo?
Gli altri risero mentre Herie non disse nulla. Lancillotto si sedette al suo solito posto e la Woad si sedette sul lato opposto di quest’ultimo. Durante le portate ogni tanto i loro sguardi si incrociavano ed erano molto intensi. Ad un certo punto Artù si alzò e fece un brindisi dedicato a Dagonet e tutti insieme
 A Dagonet!!!
Più tardi  Herie si alzò in piedi e disse
H: Scusate ragazzi ma vado nella mia stanza a riposarmi.. Sono un po’ stanca!!
B: Come!! Non resti un po’ con noi a bere qualcos’altro??
H: Mi dispiace ragazzi ma questa sera devo darvi buca!Buona notte!!
Detto questo Herie diede un ultimo sguardo a Lancillotto e si diresse verso il corridoio che portava alle stanze; passò dietro a Galad, che scherzando gli diede una pacca sul sedere ridendo e la ragazza rise. In quel momento Lancillotto si scompose un po’ sulla sedia e, sbattendo il bicchiere sul tavolo guardò male Galad che distolse lo sguardo subito.  Dopo un po’ di tempo passato a rimembrare i giorni felici con Dag, Lancillotto si alzò in piedi e disse:
L: Ragazzi, io vado a giocare d’azzardo con i romani!!!
Bors, che come al solito era ubriaco e mettendoci un po’ di malizia, disse
B: Sei sicuro che vai a giocare con i romani? No perché stasera non ti vedo particolarmente fortunato…
Con il suo solito ghigno Lancillotto disse
L:E invece mi sento fortunato stasera..
B:Vedi di lasciare in pace la mia donna!!!
L: Non ne ho più bisogno adesso come adesso!
B: Cosa vorresti dire??
Lancillotto lasciò la stanza sorridendo e dicendo
L: Ciao Bors..
B: Vedi di giocare molto bene allora…

La scena si sposta su Herie che è nella sua stanza. Era piccola ma accogliente;c’era un letto a due piazze e un tavolino appoggiato al muro con spazzole e tutto per la pulizia personale per una donna….la stanza era illuminata da una piccola finestra in prossimità del soffitto basso e, in quell’ora tarda da una lanterna posta sul tavolino.
Heriè,dopo essersi spazzolata i lunghi capelli biondi ,  ripulì le sue spade che per lei erano preziosissime e si chinò per deporle sotto il letto come anche l’arco e la faretra con le frecce. Proprio in quel momento bussarono alla porta e lei disse
H:Chi è?
Non ricevette risposta e infatti si rialzò…in quel momento si sentì baciare sul collo
L: Chi pensavi che fossi?
Herie, che sentiva dei piacevoli brividi sul collo, si girò di scatto e guardò intensamente Lancillotto che intanto le baciava le mani.
H: E tu che ci fai qui?
L: Sono venuto a trovarti…non sei contenta???
Lei sorrise e lo baciò e nel frattempo con le sue mani piccole e con le sue dita affusolate gli slacciò la cintura che teneva chiusa quella giacca di pelle che faceva intravedere il suo corpo atletico. Ad un tratto si staccò da lui e con molta lentezza gli sfilò la giacca e piano piano poteva ammirare quel corpo atletico che aveva potuto sognare fino a quel momento…poi gli saltò in braccio legando le proprie gambe dietro la schiena di lui,che nel frattempo la tenne con le sue forti  braccia…
L: Mm….fai proprio sul serio…
H: Non eri venuto per farmi visita??
E in quel momento si baciarono per non finire più;sempre con Herie in braccio Lancillotto si sedette sul letto e con molta delicatezza le accarezzò le spalle in parte nude sfilando le spalline della vestaglia che la reggevano e si vide il corpo di lei che ,secondo lui era perfetto.
Nel frattempo fuori stava succedendo qualcosa di strano e le guardie cominciarono ad agitarsi.
I due amanti intanto erano sempre più infuocati e la loro passione era molto accesa e per Heriè questa era la prima volta.
Alla fine di tutto i due si guardarono senza parlare fino a che lui non l’abbracciò e le sussurrò alle orecchie un “ti amo” molto tenero. Herie gli sorrise dolcemente….dopo un po’ di silenzio lei avvicinò la sua mano e l’appoggiò sul palmo di una di lui e si poteva notare la differenza; mentre lo faceva disse
H: Sei stato divino…e cosi dolce..  
 L: Esperienza….
H: Chissà come ti sarai divertito con le altre.. invece io.. sono solo una principiante…non sono certo al tuo livello!!e poi per me era la prima volta …
L: A me sei piaciuta moltissimo…e poi essendo la prima volta sei stata molto sincera…- lo disse con un sorrisino malizioso e all’improvviso le guance di Herie diventarono paonazze e si  girò dall’altro fianco  mentre Lancillotto continuò a dire - …vedi alcune donne non lo sono per niente e non ti danno soddisfazione e infatti fingono…tu invece sei diversa ed è per questo che ti voglio bene..
Detto questo si sporse un po’ per dargli un bacio sulla  guancia e la Woad si girò in modo da ricevere il bacio sulle labbra e poi disse
H: Sono imbarazzata…per quello che hai detto…
L: Non devi esserlo perché ho solo detto la verità!!
Ad un certo punto si alzò dal letto e si rivestì
L: Che fai?Restiamo ancora qui..
H: No…ho voglia di fare una passeggiata…e magari bere qualcosa con gli altri..
Lancillotto ,che intanto la osservava mentre si vestiva, le disse
L:Sei bellissima…
H: Cosa dici??? Sono una donna normale….
L: No...per me sei perfetta!
H: Adesso non esageriamo…Ginevra è perfetta!!!lei si che è bellissima; mi chiedo ancora come tu ti sia innamorato di me. .noi due siamo diverse!
L: Appunto per quello mi piaci!Sei diversa dalle altre e questa tua diversità ti rende molto sensuale…
Herie gli lanciò un cuscino in faccia e disse
H: Non dire fesserie..
Uscirono dalla stanza e mentre andavano verso le mura una guardia del corpo correva all'impazzata nella loro direzione e  disse:
Gu: Venite sulle mura…gli anglosassoni si sono accampati fuori.
L: Perché non mi hai avvertito subito?
Gu: Ho provato a bussare nel suo alloggio ma non c’era nessuno
Lancillotto e Herie si guardarono e quest’ultima fece un sorriso e disse
H: Non preoccuparti adesso é qui
Cosi i tre corsero sulle mura e li trovarono Bors, Galvano e Galad e videro una distesa di luci
L: Avverti Artù!Immediatamente…
A quella visione Herie rimase sbalordita e guardò Lancillotto e disse
H: Io vado ad esercitarmi un po’…domani sarà una dura battaglia
Lancillotto non disse nulla
Gli diede un bacio sulla guancia,poi guardò Galad e andò via.
[…]
Lancillotto la raggiunse nella piazza in cui di solito i soldati facevano addestramento
L: E così hai deciso di andare in guerra domani?
H:Si..
L: Perché lo fai?
H: Mi chiedi proprio tu perché???dovresti saperlo…
L: Immagino per la tua gente..
H: Non solo...lo  faccio anche per la terra in cui sono nata , cresciuta…ho tutto il diritto di difenderla non credi?
L: Lo so…ma sei fin troppo giovane per combattere…hai tutta una vita davanti
H: è vero ma voglio che un giorno possano riconoscermi come una ragazza che è andata in guerra per salvare la propria patria..
L: Se sopravvivi…
H: Cosa vorresti dire?
L: che non sopporterei la notizia della tua morte e poi volevo portarti nella mia terra..
H: Fidati di me…non succederà!e comunque non posso venire perché…bèh prima o poi doveva succedere che il destino ci separasse e adesso è arrivato il momento
L:Non è ancora arrivato il momento…
H: Lancillotto!!!Sii più forte…sei diventato più sentimentalista… e io non ti voglio così… insomma hai combattuto per 15 anni e saresti in grado di mandare all’aria i tuoi progetti per amore mio!!!!Non sei il Lancillotto arrogante, prepotente e associale di cui mi ero innamorata…io ti amo anche per questo!!!
L: Come faccio a pensare ad una cosa del genere..ho trovato la mia pace e serenità con te;perchè dovrei lasciare tutto cosi! E poi mi sono solo ammorbito di piu in questi giorni...ma le mie idee sono rimaste immutate!
H: Credimi,mi piaci anche così…ma preferisco che in questi momenti tu ragioni con la testa come hai sempre fatto e non con il cuore…
E in quel momento si avvicinarono..
H:Non credo proprio che troverò qualcuno uguale a te…tu sei l’amore della mia vita ma purtroppo il destino è stato crudele con noi…non amerò nessuno come amo te!!!
Si baciarono e Lancillotto disse prendendole la mano e baciandola come un vero gentiluomo
L :Allora visto che è la nostra ultima notte insieme vorrei passarla con te nella mia stanza…ti va?
H: come poter rifiutare…
Quella notte fu a dir poco passionale,si amavano intensamente e quello era evidente......e ad un certo punto Lancillotto le disse
L: Sarai per sempre mia?
H: Se ci fossimo incontrati in un momento diverso forse avrei potuto esserlo...ma una cosa resta certa: il mio cuore ti apparterrà sempre..
L: vorrei tanto che non ci fosse il domani per rimanere insieme…
Purtroppo la notte durò troppo poco e cominciava a prendere posizione il giorno quando i due amanti si svegliarono e si guardarono dicendosi solo un “buongiorno” un po’ malinconico…si guardavano mentre si vestivano senza incrociare i loro sguardi…non sapevano come dirsi addio
Herie con molta destrezza indossò il suo completino di pelle ..si truccò tutto il corpo con un colore blu e inoltre sul volto si disegnò delle decorazioni con un colore nero…Lancillotto la osservava senza dire nulla ma soffrendo come del resto faceva lei
H: E’ ora di andare..
Lancillotto senza dire niente la seguì…andarono in scuderia a prendere i loro cavalli e quando ci salirono sopra si dissero addio molto freddamente
H: Bèh allora addio!!
L: buona fortuna e addio!
Nessuno dei due sapeva il perchè di questo atteggiamento; sembrava cosi normale comportarsi cosi ma non è proprio cosi, non erano due estranei ma loro si sentivano tali adesso che una guerra li stava per dividere.
Partirono ognuno per una direzione diversa; Lancillotto partì con gli altri compagni per lasciare quell’isola dopo 15 anni,Herie raggiunse la postazione dove c’era pure Ginevra che le disse
G: Allora…sei riuscita a dirgli addio???
H:si
Quando lo disse risali in groppa e andò via. Cambiò idea, il cuore le doleva e non poteva sopportare questo dolore.
G: Ma che fai???La battaglia è agli sgoccioli!!!
H: Arrivo subito!
Si diresse verso la schiera di persone che stava andando via e dove c’era il famoso gruppo sarmato
Galoppò verso Lancillotto che la vide stupito…Arrivata lui le disse
L: Hai cambiato idea??
H:No -  gli prese il volto e lo baciò - …non potevo lasciarti senza baciarti per un’ultima volta!
E ovviamente salutò anche gli altri dicendo
H: Addio amici!!! Spero che un giorno ci potremo rivedere…- e si soffermò a guardare Galad per qualche secondo; subito dopo prese le briglie e se ne andò ;si fermò per un secondo  e si voltò per vedere l’ultima volta il suo uomo;subito dopo riprese la sfrenata cavalcata.
H: Eccomi!Sono pronta…
Il campo di battaglia era ricoperto di una nebbia creata con del fumo per disorientare gli Anglosassoni e in mezzo al campo vi erano alcune trappole ben progettate per accerchiare e isolare le varie parti dell’esercito nemico molto numeroso…
Ad un segnale di Artù Ginevra ed Herie volsero il loro arco verso il cielo e furono seguite dal resto dell’esercito Woad formato anche da donne. Si trovavano sotto degli alberi in modo da non essere visibili.
La battaglia fu abbastanza lunga e difficile ed Herie e Ginevra ogni tanto combattevano in coppia …tutte e due se la cavavano piuttosto bene per essere delle donne ma Ginevra era ambiziosa e il più delle volte andava a cacciarsi in situazioni più grandi di lei ; per confermare quel che si è detto decise di scontrarsi con il figlio del capitano dei nemici….Heriè sperava che non succedesse niente di brutto e che Ginevra se la cavasse da sola ma purtroppo non fu così.
Nel frattempo,dopo che Herie era ritornata alla postazione di attaglia, i cavalieri sarmati procedevano il loro lungo viaggio pensando se avevano fatto davvero bene a lasciare Artù,loro comandante ma anche grande amico, in balia degli Anglosassoni; ad un tratto si sentirono dei tamburi e i cavalli si agitarono cosi Lancillotto e gli altri calmarono i loro destrieri e guardandosi tra loro e senza parlare capirono che dovevano aiutare Artù e che combattevano quella guerra come uomini liberi.
Ginevra si trovava per terra e il nemico la stava assalendo;Herie non poteva aiutarla perché era impegnata in un altro scontro; la fortuna volle che Lancillotto, entrato in battaglia con gli altri compagni, si districò del suo avversario attuale e si diresse verso l’assalitore, ossia il pezzo più grosso dopo il capo, suo figlio. Ginevra ed Herie rimasero attonite dalla sua presenza e dissero
H & G: Lancillotto!!!!
L: Ebbene ragazze…eccomi qua!!
Cominciò lo scontro tra i due mentre Herie e Ginevra combattevano con altri soldati: Lancillotto atterrò l’avversario e nel frattempo un altro nemico gli piombò addosso; in quel momento l’assalitore prese una balestra e la puntò verso Lancillotto, che nel momento in cui si girava verso di lui ,scoccò la freccia,diritta verso il cuore; ma Herie che assistette a tutto gli urlò di abbassarsi; così fece e la freccia colpì una spalla di Heriè che cadde a terra dolorante. Lancillotto si girò verso il nemico e gli lanciò una delle sue spade e lo colpì proprio al cuore. Intanto Ginevra era andata a soccorrere Herie, che intanto era svenuta,quando Lancillotto si rese conto della situazione Ginevra gli disse
G: Bisogna assolutamente portarla da Merlino…lui sa come fare!
Lancillotto prese il suo cavallo e gli sussurrò qualcosa
G: Che gli hai detto?
L: Di portare Herie da Merlino?
G: Ma sa dove trovarlo almeno?
L: certo! Lui sa sempre tutto…
Sistemata Herie sul cavallo, questo partì. Intanto la battaglia procedeva
Quando il cavallo arrivò da Merlino,che si trovava in una collina vicino ai trabucchi posizionati per la battaglia assieme a qualche uomo, il mago la fece accasciare a terra e chiamò degli uomini
M: portatemi dell’acqua calda e delle erbe. Subito!!!Non c’e tempo da perdere
Heriè si svegliò e vide Merlino
H: Ma dove sono??Ricordo che stavo combattendo e una freccia stava per colpire Lancillotto e …
M: E adesso un cavallo ti ha portato fin qui da me…
Herie si guardò attorno e vide che il cavallo era completamente nero come quello di Lancelot e disse
H: Ma è il suo cavallo!!!
M: Guarda qui….sei stata colpita e adesso provvedo e metterti a posto…però io devo estrarre questa freccia dunque sii forte per 5 secondi….fai un respiro profondo e dimmi quando sei pronta!!
H: Ok - fece un respiro profondo e disse - sono pronta!!
Un urlo  si sentì da quella collina  e Lancelot senti il dolore di Herie nel suo cuore.
Nel frattempo gli uomini portarono il necessario e Merlino le disse:
 M: Sei stata forte ora ti faccio degli impacchi….
Herie stava per svenire di nuovo quando accarezzò la gamba del cavallo e gli sussurrò:
H: Portami qui Lancillotto..
Il cavallo capì e partì. La battaglia ormai era finita e ne uscirono loro come vincitori,   però la loro gioia scomparve subito  all’arrivo della notizia che Tristano non ce l’aveva fatta.. Artù ne rimase molto turbato. Erano tutti riuniti  guardare il corpo senza vita del cavaliere quando arrivò improvvisamente il destriero di Lancelot che gli fece segno di seguirlo…quel cavallo aveva un’intelligenza straordinaria.
L: Scusate ragazzi ma vado a salvare qualcuno che può rimetterci le penne …e questo dispiacerebbe a tutti!
A: Chi è?
L : Heriè…è ferita!
Galad si riprese ad un tratto e disse
G:Cosa?Dove?
L: Penso ad una spalla…speriamo non sia niente di grave!
Così montò in groppa e andò via.
Raggiunse Merlino e vide Herie distesa senza sensi
M: Non preoccuparti….è solo svenuta…
Merlino diede a Lancelot due sacchetti in pelle contenenti delle erbe guaritrici
M: Nel sacchetto più scuro ci sono delle erbe per fare degli impacchi con acqua calda per la spalla…due volte al giorno…nell’altro ci sono delle erbe che servono per fare delle tisane per abbassare la febbre…mi raccomando!
L: Grazie…ne farò buon uso
Detto questo prese Herie fra le sue braccia e montò il suo cavallo. Stava per dirigersi verso il forte quando  Merlino gli disse
M: Non lo faccio per te…lo faccio per mantenere il mio popolo in vita!
Lancillotto galoppò verso il forte;arrivato si diresse immediatamente nella stanza di Herie e chiamò alcune serve e diede a loro le giuste istruzioni per usare le erbe. Ogni notte restava accanto ad Herie ,che intanto combatteva la febbre, aspettando che si svegliasse; Qualche volta la Woad cominciava a delirare e Lancillotto a vederla così soffriva nel profondo...Passarono 4 giorni ed Herie non si era ancora svegliata; allora decise di uscire dalla stanza lasciando Herie con una balia.; nel corridoio incontrò Ginevra che qualche volta veniva a trovare Herie..
G: Come sta?
L: Sta ancora dormendo…
G: Sei stanchissimo...vai a riposarti un pò
L: E’ da quattro giorni che non chiudo occhio..dopo andro a riposarmi.
G: Immagino…
L: Spero che si svegli presto…non sopporto quest’attesa
G: Vedrai che si riprenderà presto...e poi potrai di nuovo riabbracciarla
L:Non vedo l’ora…
G: Sai…se Herie ci vedesse in questo momento sarebbe la fine per tutti e due…è talmente gelosa di te Lancillotto che non puoi neanche immaginare!
L:Gelosa di me???
G:Eh gia… neanche di me si fida…che sono come una sorella per lei!Vedi…per lei sei tutto…sei quello che ha sempre cercato..Mi ricordo una sera in particolare..eravamo nella mia dimora a parlare di uomini e soprattutto di uno in particolare che la corteggiava; a lei non interessava e glielo disse.Questo ragazzo era bellissimo : biondo, occhi chiarissimi, lineamenti e corpo perfetti.Infatti quella sera mi disse : “ Mi dispiace aver rifiutato la mano di Sven ma è solo bello e non ha sostanza!! Io Vorrei un uomo tenebroso, orgoglioso, arrogante quanto basta per conquistarmi, guerriero e molto forte caratterialmente…ma allo stesso tempo premuroso e dolce con me…Questo è  l’uomo per me e Sven non lo è sicuramente..”Come puoi notare da questo episodio tu sei l’uomo che ha sempre voluto!
 E ovviamente non è sicura della vostra stabilità perché in passato eri un donnaiolo…ma il concetto principale è che pian piano lei sta cercando di fidarsi di te facendo un passo alla volta...per te farebbe qualsiasi cosa…e lo ha dimostrato..
L: Mettendo la sua vita in pericolo! anch’io farei qualsiasi cosa per lei ma non doveva mettersi a rischio per me …se moriva io non sarei riuscito a superare il trauma…
G: la stessa cosa sarebbe stata per lei : se tu morivi cadeva in una depressione totale ..tentando magari il suicidio...
L:no…se i ruoli si fossero invertiti avrebbe dovuto rifarsi una vita prima o poi…magari con Galad - lo disse in modo sarcastico.
G: Non ci sarebbe riuscita perché ti ribadisco che sei l’unico per lei…e forse è meglio che sia stato così!Avrei sofferto vederla struggersi per la tua morte…e comunque Galad non sarà mai te per lei….in ogni caso…
L:Ormai è andata così…basta parlare di quello che sarebbe dovuto succedere…pensiamo di più che adesso si dovrà svegliare;anche perché ho dei progetti per Herie e me,ora che la guerra è terminata.

Intanto in camera Herie cominciò pian piano a svegliarsi…era notte fonda e la serva si era addormentata sulla sedia a dondolo..Herie sentì della voci al di là della propria camera e riconobbe subito quella di Lancillotto senza però capire con chi parlava e di che cosa;

G: Progetti di che tipo?
L:Ho intenzione di portare Herie con me nel mio luogo natale e di sposarla…
G: Lei lo sa già?
L: Non ancora…
G: Allora congratulazioni!!!
E gli gettò le braccia al collo per abbracciarlo; in quel momento Lancillotto sentì qualcosa di strano e quando si ritrovarono a 5cm di distanza Lancillotto si porse in avanti quasi per baciare Ginevra..
Herie aveva assistito a tutta la scena senza dire una parola e spiando la scena dei due…le lacrime le rigavano il volto e lentamente richiuse la porta e rimettendosi a letto piangeva silenziosamente e pian piano si addormentò.
Intanto Ginevra si era tirata indietro a quel tentativo di bacio e lo stesso fece lui come non sapendo cosa stesse facendo
G: Ti ricordo che mi hai appena detto che vuoi sposare Herie..cosa  stavi facendo?
L:Scusa non sono proprio cosa mi sia capitato in quel momento..
G:Che non succeda mai più...per me sei solo un  amico e per di più sto per sposarmi con Artù!Cerca di controllarti…Heriè ne soffrirebbe molto di questa cosa!
L: Sicuramente se ti avessi baciato me ne sarei pentito subito perché nel mio cuore c’è solo posto per lei e credimi non farei niente per ferirla
G: La stavi per fare però…
Detto questo i due si divisero;Lancillotto andava nel suo alloggio e Ginevra nel proprio…Il giorno dopo Lancillotto andò a trovare Heriè ma purtroppo la serva che le faceva compagnia gli disse che stava dormendo;a Lancillotto parve un po’ strano perché Merlino gli aveva assicurato che entro 5 giorni si sarebbe ripresa. Non ci pensò molto e decise di tornare l’indomani…
L’indomani , nel pomeriggio tardo bussò alla porta di Heriè;gli aprì la serva e gli disse che non si era ancora svegliata. Lancillotto un po’ scocciato le disse
L:Dai fammi entrare…voglio solo vederla..- lo disse ammiccandole un sorriso -
Se: Ma non è in vesti adatte per ricevere una visita!!!
Lancillotto le si avvicinò le prese il viso con il pollice e l’indice della mano destra e le disse con un sorriso malizioso e squadrandola da capo a piedi
L: Guarda che l’ho gia vista senza veli…sono il suo uomo ricordi??
La ragazza abbassò lo sguardo arrossendo e lo fece entrare.
L : Finalmente - sussurrò tra sé
Ma lo aspettava una brutta sorpresa; infatti nel letto non c’era nessuno…solo un po’ di coperte sfatte ma non c’era traccia di Herie
Lancillotto allibito disse alla ragazza che intanto stava singhiozzando dalla paura
L: Dov’è??
La ragazza non gli rispondeva ; allora lui alzò la voce e disse
L:Dimmi dov’e andata!
La serva si mise a piangere e gli disse che era andata nella valle dove si trovavano Tristano e Dagonet.
Mentre Lancillotto parlava con la serva Herie era andata appunto a trovare la tomba di Dagonet.
Si avvicinò ad essa ,si inginocchiò e cominciò a parlargli come se Dag fosse ancora vivo:
H: Ciao Dag… è successa una cosa e non sto bene; ti ricordi quando mi dicevi che Lancillotto era una donnaiolo? Avevi ragione tu..come sempre..dovevo ascoltarti e invece ho preferito seguire il mio cuore innamorato! Come puoi ben notare - e si toccò la ferita quando lo disse -  durante la battaglia contro i Sassoni mi hanno colpito e ho dovuto passare dei giorni a riposo. L’altra sera mi sono svegliata e ho assistito alla scena più sconvolgente della mia vita.
Herie si sfogò raccontando l’episodio; lei credeva che parlando con i defunti,loro potessero ascoltarla e  in qualche modo la facevano sentire meglio.
H :In definitiva mi ha tradito..soprattutto con Ginevra che la considero come una sorella! Il mio sesto senso mi diceva che tra loro c’era qualcosa ma non pensavo fosse così reale! Pensavo fossero  parole sincere le sue e invece mi sono fatta trascinare nella sua trappola. E non dimentichiamo che ho rischiato la mia vita per lui!! Ho seguito solo il mio stupido cuore in quell’istante…Sai se fossi ancora vivo saresti un gran consolatore ..Spero che da lassù tu possa aiutarmi a superare questa brutta situazione. Adesso ti saluto..ritornerò presto!
Detto questo si fece per alzare quando a pochi passi dalla tomba di Dagonet ne vide un’altra con una spada strana, precisamente una sciabola conficcata nel terreno; Herie  la guardò attentamente e  pensò:” Non è possibile…questa è la spada di Tristano!”
Poi riprese a parlare :
H: Questo significa  che…no, non è possibile.. Te ne sei andato anche tu!
Fece un momento di pausa e disse
H: Tristano , mi dispiace vederti qui… sei un valoroso guerriero e ti ho sempre stimato; un guerriero nel vero senso della parola: nessun timore, orgoglioso, sempre ansioso di nuove sfide e dotato di un’astuzia incredibile!Personalmente abbiamo parlato poco insieme e ti sembrerà strano ma mi mancherà la tua presenza!
In quel momento con passo silenzioso Lancillotto era giunto dietro di lei.
H: Chissà quando è stato il tuo funerale..non sarei mancata se non avessi dovuto riposare per la ferita.
Lancillotto le rispose dicendo
L: E’ stato ieri il funerale..
Herie si girò e con aria un po’ scocciata si avvicinò a lui e disse
H: Ah … sei tu!
Lancillotto l’abbracciò facendo attenzione alla ferita. Lei fredda non si mosse neanche di un passo.Lui la baciò e le disse
L: Quanto mi sei mancata… - ma realizzò subito lo stato d’animo di Herie e disse
L: C’è qualcosa che non va?
H: Non saprei..dimmelo tu!
L: Appena guarita e già mi dici che c’è qualcosa che non Va..Cosa ho fatto!
H: Vedo che non vuoi capire..ma non importa,,tra noi è finita!
L: Non posso accettarlo…
H: Il solo pensiero Lancillotto mi fa star male..mi ero innamorata di te, pensavo fossi tu quello  giusto per me..e dire che ti ho salvato la vita!Si..perché se Il Sassone ti avesse colpito adesso saresti assieme a loro - e indicò le tombe di Dagonet e Tristano!I Gli sguardi che ci scambiammo la prima volta che ti vidi, erano finti da parte tua..per amore mi sono concessa a te come una stupida..l’hai fatto solo per usarmi!E tu come mi hai ripagato dopo averti concesso tutta me stessa!Mi hai tradito con Ginevra….vi ho visti mentre vi stavate baciando!
L: Hai preso un’ abbaglio! Non ci stavamo baciando..
H: AH Lancillotto basta con le bugie! Lei ti è sempre piaciuta..ne sei sempre stato innamorato…e quegli sguardi al carro erano per lei..insisto su questi sguardi perché sono stati quelli che mi hanno fatto capire che tu eri quello che ho sempre cercato! Sono arrivata a pensare che volevi una relazione con me per non essere sospettato di avere una storia con Ginevra..

Lancelot non sapeva che dire..era rimasto sbalordito da queste affermazioni e si senti ferito nel profondo.

Herie con un sorriso amaro sul volto gli disse
H: Lo sapevo..ti ho colpito in pieno
Lo guardò per un’ ultima volta e, con le lacrime  trattenute scappò al forte lasciandolo a testa bassa…
Ormai era quasi sera..la scena si sposta nella locanda del forte;

Herie è in compagnia di Galad, più precisamente seduta sulle sue ginocchia e si stava divertendo con in mano un boccale di birra.

Precedentemente:
La ragazza ferita stava ritornando al forte e incontrò Galad nei corridoi degli alloggi
G : Herie…ti sei ripresa dalla ferita? Stai bene adesso? Ero in pensiero per te..ma dove sei andata?
H:Grazie per essere stato in pena per me Galad…adesso sto bene e mi sto riprendendo lentamente.

Fra sé e se la Woad pensava “ Almeno qualcuno si preoccupa di me veramente…Eh già..non avevo mai pensato a Galad in termini diversi da quelli di un amico…Lui si che è sincero con me..e anche molto premuroso e dolce..forse ho sbagliato tutto..forse è lui l’uomo che ho sempre cercato..forse l’apparenza inganna”

Mentre Herie era impegnata con i suoi “forse”, Galad le disse:
G: Io ti vedo triste..cos’è successo?
Erano arrivati davanti alla stanza di Herie , che la aprì e decise di confidarsi con Galad:
G: Entra pure che ti racconto tutto!
Accomodatisi per bene,Herie seduta sul letto con le ginocchia rannichiate a sè e Galad accanto a lei, la ragazza disse:
H: In sostanza io e Lancillotto abbiamo rotto!
G: Perché? In quel momento Galad senti una grande felicità nel suo cuore.
H: Mi ha tradito con Ginevra..la mia migliore amica! Mi ha illusa per avere un alibi in caso ci fosse qualche sospetto! Mentre diceva queste parole le lacrime le rigavano quel viso candido.
Mentre Herie piangeva , Galad sentiva il suo cuore stringersi; non sopportava vederla piangere. Così le asciugò dolcemente le lacrime dal viso .
G: Non so proprio cosa dirti….Ho sempre saputo che Lancillotto usava le donne ma questo tu gia lo sapevi.
H: Galad.. Che stupida che sono stata a fidarmi di lui e credere di trascorrere una vita assieme a lui..ero talmente presa che non mi sono resa conto di avere al mio fianco una persona fedele e buona come te,Galad!al diavolo i miei gusti..sempre attirata dall’uomo tenebroso che fa soffrire le donne..
G: Non incolparti..l’amore è cieco!
Intanto Herie si avvicinò sempre di più a Galad e gli disse:
H: Non ti ho mai considerato più di un amico Galad e mi dispiace..ma potrei sempre rimediare ai miei sbagli..Insomma con te può essere diverso perché tu mi vuoi bene davvero e sono sicura che tutto quello che fai per me proviene dal tuo cuore…
G: Herie..io ti voglio un bene dell’anima..non puoi immaginare quanto..
Si avvicinarono lentamente e si baciarono..ma Galad si tirò subito indietro ; era molto strano il suo atteggiamento perché quel momento lo aveva aspettato da sempre.
G: Herie non possiamo farlo…sarei stato felicissimo tempo fa..ma adesso è tutto diverso; il fatto è che tu sei destinata a stare con Lancillotto: Lui è cambiato da quando è con te e questo è positivo..secondo me  è tutto un malinteso perché non farebbe mai una cosa del genere dietro le spalle del suo amico e soprattutto perché è pazzo di te!!!E tu lo sei di lui!!Tutti si sono accorti che non è più musone e associale come sempre..tutti erano contenti della vostra storia!Solo io ci stavo male e non capivo perché ti rivolgevo ancora la parola ma sei il mio pensiero fisso e ho capito che devo smettere di pensare a te..devo costruirmi una vita mia..preferisco rimanere tuo amico anche se soffrirò molto, ma so che è la cosa giusta da fare..
H: E allora perché mi hai baciato?
G: Mi sono fatto prendere dall’atmosfera e dalle sensazione dentro di me..scusa
H: Non devi scusarti..non dovevo parlare così anche se alcune cose le penso veramente..se mi fossi innamorata di te fin dal principio non avrei sofferto cosi tanto..spero solo di non aver rovinato la nostra amicizia..
G: Non preoccuparti, ormai abbiamo risolto!Che ne dici di bere una birra?

E così andarono alla locanda.

Intanto Lancillotto, lasciato solo al  cimitero dei cavalieri, girovagò un  po’ da solo per i boschi per cercare un posto dove riflettere.
Ritornò al fortino con un atteggiamento irritabile, infatti tutti cercarono di non dire qualcosa che lo adirasse.Decise così di recarsi presso la locanda per bere qualcosa e poter dimenticare l’accaduto; in fondo al locale vide Galad e sulle sue ginocchia vide Herie con altre persone che gli facevano compagnia: sembravano divertirsi con in mano un boccale di birra.
Appena vide questa scena Lancillotto si infuriò e si diresse verso quel tavolo; intanto Herie che lo aveva gia visto fece l’indifferente.
Arrivato al tavolo lanciò uno sguardo truce a Galad e contemporaneamente prese per un braccio Herie trascinandola fuori dalla locanda.
H: Cosa vuoi?e come ti sei permesso di trascinarmi in quel modo?
L: Voglio chiarire questa situazione! Io mi sto struggendo rendendomi addirittura ridicolo e tu ignori la faccenda divertendoti?!E quando ti ho visto con Galad la rabbia ha preso il soppravvento….
H : Io l’ho presa in maniera differente!Voglio dimenticarti..Ormai non sei più parte della mia vitae poi si da il caso che adesso ho un rapporto più stretto con Galad.
L : Vi siete baciati?
H: Può essere..come può essere che siamo andati oltre ad un bacio….
Herie sperava che dicendo così se ne andasse infuriato senza più parlare ma evidentemente non fu così…
Infatti reagì in una maniera che non si sarebbe mai aspettata..
Lancillotto le diede uno schiaffo in pieno volto. Galad, che da lontano aveva assistito alla scena, si alzò di scatto e voleva intervenire ma non fece alcun passo perché sapeva che sarebbe stata un’intromissione sbagliata al momento sbagliato.
Herie gli puntò di colpo un coltello allo stomaco e disse
H: Non ti conviene rifarlo di nuovo,altrimenti..
L: Altrimenti cosa? Mi uccidi? Non ne avresti il coraggio..
H: Non sottovalutarmi..potrei farlo benissimo!Sta il fatto che non sono più la tua donna e dunque hai perso tutti i tuoi diritti verso di me!in conclusione ti consiglio di andartene e lasciarmi vivere la mia vita senza di te…fattene una ragione!è finita…
Lo disse con l’amaro in bocca ma guardò Lancillotto in modo risoluto senza lasciar intravedere i suoi veri sentimenti attuali che erano un misto di tristezza e rabbia.
Si guardarono un paio d’istanti ma erano talmente lunghi che Herie fece fatica a tenere testa a quello sguardo penetrante che tanto amava;in quell’istante era disposta a dimenticare l’accaduto e farsi abbracciare nuovamente da lui, ma doveva mantenere la mente lucida e soprattutto la sua dignità di donna.Lui la guardava severamente e tristemente; non poteva credere che una disattenzione provocasse la fine della sua felicità.Lui stesso fu invaso dal pensiero di prostrarsi a terra a supplicare perdono, ma lui era un guerriero leggendario che non si è mai piegato davanti a nulla e doveva mantenere anche lui la sua dignità. Quell’interminabile istante fu prosciolto dal sospiro di Lancillotto che smise di guardare Herie un’ istante volgendo a terra il suo sguardo per poi rivolgerlo nuovamente a lei dicendole
L:Volevo portarti una notizia; dopo il matrimonio di Artù partirò,lascerò questa terra per sempre..speravo di portarti con me ma ormai non è più possibile visto le nostre divergenze.
Lancillotto rimase in attesa di una sua risposta o almeno di un suo sguardo ma era inutile visto che Herie fissava un punto immaginario e così se ne andò  senza dire nient’altro. Herie non voleva guardarlo perché non sarebbe riuscita a trattenere le lacrime che in quel momento le rigavano delicatamente il viso.
Verso sera tarda Herie ,ubriaca,si addormentò sulle spalle di Galad che la riportò come un galantuomo in braccio nella sua camera.La appoggiò sul letto,le rimboccò le coperte e le diede un tenero e leggero bacio sulla fronte e si diresse verso la porta ma Herie gli sussurrò
H: Non te ne approfitti di me ora che sono ubriaca?
Ga: Non sono quel tipo di Uomo…
Herie sorrise tra se e disse
H: Ci vediamo domani vero?
Galad le sorrise ed uscì dalla camera.

Ormai erano passati due mesi da quella famosa vicenda alla locanda e mancava solo una settimana al matrimonio di Artù e Ginevra.Per tutto quel tempo Herie non volle vedere Ginevra e Lancillotto non si fece più vedere in circolazione; si diceva cavalcasse per ore e ore in mezzo ai boschi e poi chi sa  cosa faceva..qualche volta passeggiava con Artù ma sempre fuori dal fortino.
Una mattina al mercato della città…
Herie e Galad stanno passeggiando insieme; le cose tra di loro non erano cambiate,erano rimasti semplicemente buoni amici.
Al mercato videro Ginevra indaffarata nel scegliere qualche stoffe in un banchetto insieme alla sua serva; ella li vide e decise di fare qualche chiacchiera con Herie.Le corse incontro e la fermò
Gi:Herie..da quanto tempo non ci vediamo
Herie fece un cenno a Galad che le lasciò sole.
H: Buongiorno Ginevra
Gi: Cosa ti è successo?volevo salutarti tempo fa perché avevo saputo che eri guarita ma non ti ho trovato e la tua dama di compagnia  non voleva farmi mai entrare…poi non ti ho più vista in giro e mi sono preoccupata ma finalmente ti ho rivista..ma scusa, dov’e Lancillotto e come mai eri in compagnia con Galad?
H: Si da il caso che non ci guardiamo più in faccia da tempo a causa di una brutta vicenda..in poche parole non siamo piu insieme ufficialmente.
Gi:Per quale motivo?Eravate perfetti insieme
H:Questo lo pensavo anch’io finché non ho visto una scena raccapricciante
Gi: Quando…ma cos’è successo?
H: Dovresti saperlo tu cos’è successo visto che eri presente..
Gi: Ma di cosa stai parlando?
H: Vi ho visti…è inutile che fai finta di niente..tu e Lancillotto vi stavate baciando nel corridoio della mia camera!

Ginevra scoppiò a ridere
H:Perché ridi ?
Gi: Perché ciò che hai visto non è vero o almeno non hai seguito la scena fino in fondo.
H:Cosa intendi dire?
Gi: E’ vero..mi stava per baciare ma poi si è ritirato subito perché mi ha detto che non voleva ferire la persona più importante della sua vita..Herie lui ama solo te!!
H: E perché allora lo stavi abbracciando?
Gi: Perché mi aveva dato una bella notizia che riguardava voi due!
H: E perché voleva baciarti?
Gi: Che testarda che sei!!!!Non lo so, ma posso assicurarti che la scena si è interrotta dove hai visto tu!Io amo solo Artù..è sempre stato lui il prescelto per me e questo lo sai benissimo…Non potrei mai fare una cosa del genere perché ti rispetto come amica e come persona ma soprattutto sono al corrente dei tuoi sentimenti.
Herie si sentiva un po’ spaesata perché dopo aver sentito la testimonianza dell’amica la sua versione non reggeva più e non sapeva più cosa fare e dire; si sentiva alquanto confusa.
H:Basta così..ne ho abbastanza
Gi: E che mi dici di Galad?
H:Non devo giustificarmi. Galad è un buon amico e mi è stato vicino in momenti oscuri.Almeno lui ci tiene veramente a me al contrario di qualcun altro..
Gi: Che ne sarà della nostra amicizia? Non voglio che sia compromessa da uno stupido malinteso…
H:In questo momento sono oltremodo confusa..devo chiarirmi un po’ le idee..
Gi: Almeno verrai al nostro matrimonio?
H: Certo! Non posso proprio mancare.
La discussione si concluse con un semplice “Arrivederci”.Herie raggiunse Galad e proseguirono la passeggiata.

Finalmente era arrivato il giorno del matrimonio di Ginevra.
La scena si apre con Galad che bussa alla porta della camera di Herie. Intanto lei si stava preparando.
G: Herie…sei pronta?
H: Arrivo!
Il tempo di mettersi a posto il vestito e aprì la porta. Herie indossava un vestito di lana rosa pallido con le maniche lunghe a campana e una cintura che le cingeva la vita.Aveva il collo adornato con una collana fina di piccole pietre rosa e portava i capelli raccolti nell’estremità con un piccolo fermaglio in legno decorato mentre il resto della sua folta chioma dorata le ricadeva morbidamente sulle spalle. Galad rimase senza parole! E’ vero aveva messo da parte i suoi sentimenti per lei e sebbene fosse un’impresa ardua, in que momento si rivelò più dura.
G: Oh! Sei bellissima…
H: Dai Galad…non esagerare! E’ un vestito qualunque..
G: No Herie..sei veramente splendida!D’altronde è la prima volta che ti vedo così!
H: Mi sono vestita così perché è l’unico vestito  bello ,lungo e largo che possiedo..sai devo coprire un po’ la pancia.Ma adesso andiamo perché altrimenti faremo tardi.

La cerimonia ebbe luogo all’aperto all’interno di una struttura formata da colonne di pitra che insieme formavano un grande cerchio.
Attorno ad essa c’erano un sacco di persone : tutto il popolo degli  Woad e gli abitanti del forte compresi i “clandestini” portati dal Nord.
Quella cerimonia era importante per tutti perché segnava la fine di continue guerre tra Barbari e civili che furono portati dai Romani. Da quel momento in poi sarebbero stati un unico popolo .
Quando arrivarono in “prima fila” trovarono Galvano e Bors con la sua numerosa famiglia; Herie si guardò un po’ intorno e finalmente lo vide.Sguardo truce appoggiato ad una colonna e associale come sempre:la stava fissando molto intensamente..e in quel momento qualcosa nel suo cuore si mosse.Distolse subito lo sguardo e finalmente Merlino, suo padre adottivo e maestro e Artù fecero la loro entrata.
Merlino parlò con 2 giovanotti a bassa voce e questi scapparono subito via ma questo episodio fondamentale non catturò la curiosità di Herie.
Si stava aspettando Ginevra che dopo dieci minuti fece il suo ingresso nel cerchio con un bellissimo vestito bianco molto attillato,una corona di fiori sulla testa e un mazzo di fiori in mano.
La cerimonia si svolse semplicemente e abbastanza brevemente e al momento della promessa di amore eterno dei due,Herie sentì un tonfo nel cuore e istintivamente si giro per guardare Lancillotto che però non la guardava in quel momento.
Artù era diventato re e Ginevra la sua legittima regina e compagna.Tutti applaudirono ed Herie, per anticipare gli altri ma anche per evitare di incontrarsi con Lancillotto corse a far i complimenti alla novella coppia.
A: Ho saputo e mi dispiace immensamente…lui ti aspetterà comunque per tutta la vita…e fatto cosi!Non si arrende mai davanti alle cose che ama.
Allora abbracciò Artù e poi anche Ginevra.Era il momento di lasciare gli sposini godersi gli altri complimenti tra cui anche quelli di Lancillotto. Dopodiché tutti si diressero verso il forte quando Herie, in compagnia di Ginevra con cui aveva recuperato il rapporto,venne fermata da Lancillotto che le disse guardandola negli occhi
L: Come promesso ora me ne vado! Ti lascio vivere la tua vita ..però prima volevo darti questa!
Era una lettera ed Herie sbalordita e aspra disse:
H: Ah perché sai anche scrivere??
L: I romani mi hanno insegnato anche a scrivere e leggere oltre che a combattere!!
H: Non ci posso credere!!
Herie sapeva di aver esagerato con le parole ma ormai le aveva dette e non aveva intenzione di rimangiarsele in quel momento.
Lancillotto con un espressione di stizza e prese il suo cavallo e se ne andò.
Herie aprì la lettera e cominciò a leggere:

“ Cara Sara,
Mi piace chiamarti così perché sei più vicina al mio popolo..non ti faccio perdere tempo e vado subito al punto: quella sera non è stato come pensi tu..è stato solo un momento di debolezza ma poi ho pensato a come sarebbe stata la mia vita senza di te ed in questi giorni l’ho provato sulla mia pelle ed è stato terribile!Ormai sono rassegnato perché so che sei testarda e dunque irremovibile sulle tue idee!Volevo solo puntualizzare e volevo specificarti un’altra cosa in riferimento alla sera al cimitero:quegli sguardi erano per te e se non è vero che possa morire qui all’istante! E’ vero! Sono sempre stato attratto da Ginevra perché è una bella ragazza e mi assomiglia tanto interiormente ma non mi ha colpito a fondo come hai fatto tu.Quando ti ho visto per la prima volta ero diffidente; non avevo mai incontrato una ragazza così determinata,decisa e guerriera ma soprattutto non avevo mai incontrato una persona o meglio una donna che potesse colpirmi diretto al cuore con il suo essere:mi hai affascinato subito..con quegli sguardi sinceri profondi e molto espressivi. E poi mi hai fatto ritornare un po’ bambino…quel bambino che ha dovuto nascondersi subito. Ti amo Herie,per quello che sei, per la tua simpatia, per il tuo aspetto,per il tuo senso di sfida,per la tua determinazione che a volte traballa mutandosi in indecisione, per la tua freddezza a volte ma soprattutto per la tua dolcezza che emerge sempre al momento giusto.
Con questo concludo la mia lettera dicendoti che per me è stato difficile aprirmi e scrivere i miei sentimenti. Sai come sono fatto e spero che tu possa apprezzare questo mio grande sforzo.Inoltre voglio augurarti una vita serena con l’uomo che sceglierai di sposare..
Ricorda una cosa però; ovunque io sarò ti porterò sempre con me e ti aspetterò come un’eremita nella mia casa sperduta nella prateria immersa in un cielo azzurro che nemmeno immagini.
Addio
Lancelot.


Sul viso di Herie apparve una lacrima. Lancillotto era stato sincero con lei e ne aveva avuto la tripla conferma anche da Ginevra, la sua più cara amica. Aveva sbagliato tutto e adesso non sapeva come rimediare..
Gi: Cosa aspetti???Corri da lui fai ancora in tempo!!!
Herie guardò Galad come per chiedere il permesso a quel caro amico che le era stato a fianco nonostante sapesse che era tutta una sua fantasia quella storia. Lui le disse
G: Non preoccuparti per me..sapevo che sarebbe giunto questo momento prima o poi!
Lo abbracciò calorosamente.Poi si girò verso Ginevra dicendole
H: Mi  dispiace di aver dubitato di te,cara amica e sorella! Spero che un giorno mi perdonerai.
Gi: Non importa! Va e vivi la tua vita insieme a lui!
H: Devo preparare le mie cose! Non ce la farò mai!
M: A questo ci ho pensato io, mia cara!
Infatti i due giovani che erano scappati subito prima della cerimonia avevano recuperato tutte le sue cose e sistemate sul cavallo gia sellato. Herie non aveva parole.
M: Ero al corrente della situazione ancora prima che accadesse così ho anticipato i tempi.
Herie lo abbracciò e disse
H: Grazie..
Non perse tempo; salì in groppa e prima di andarsene disse
H: Grazie di tutto amici…spero che tutti i vostri sforzi non siano vani!Grazie Merlino per avermi accolto come una figlia  e avermi dato una sorella.
M: Finalmente hai trovato la tua strada..era questa la mia missione.
H: Grazie Artù di non avermi puntato la spada alla gola - come ha gia fatto qualcuno- e avermi accolto
A: Avevo visto che eri una persona buona. Non fare complimenti ho guadagnato un’amica fidata.
H: Grazie Galad per essermi stato vicino in questo periodo e ti auguro ogni bene perché te lo meriti!
Herie gli sorrise mentre Galad le rispose con un sorriso un po’ malinconico ed Herie aveva capito ciò che pensava.Saluto anche Galvano e Bors e diede uno sguardo verso il cimitero per salutare con il pensiero il suo grande amico Dagonat e Tristano.
H: Ora vado e vi prometto!Un giorno tornerò qui nella mia amata terra, in questa città!!
Detto questo peronò il cavallo che cominciò a correre..fino a che finalmente lo vide in lontananza.
H: Dai Fitz..un ultimo sforzo!Ci siamo quasi.
Cominciò ad urlare a squarciagola “Lancillotto” ma non si fermava;finalmente lo raggiunse e disse
H: Lancillotto scendi per favore!
Scese da cavallo e lui le disse con aria abbattuta
L: Che c’è?
H: L’hai scritta veramente tu questa lettera?
L: Certo! Se vuoi te la ripeto a memoria
H: No, non importa.Voglio imparare a fidarmi di te Lancillotto!
L: Tu hai baciato Galad e forse hai fatto anche l’amore con lui,come posso fidarmi di te?
H:Galad è stato solo un amico in momenti di difficoltà.Si , è vero l’ho baciato!Ma a stampo così - e gli diede un bacio tenero per simulare la scena senza pensarci.Lui rimase immobile.Fu pervaso improvvisamente da quella vecchia passione e la guardava mentre diceva disperata - e non ha osato farmi niente e non c’è stato mai niente di più! E’ stato un gentiluo…
Non fece in tempo di finire che la baciò appassionatamente ( alla Joe Lando, mi dispiace per Darcy ndr)e la strinse a sé.

L: Ti credo..perché non sei fatta così e poi Galad è un bravo ragazzo! Ti amo…e prendo l’occasione di dirti che sei stupenda con questo abito.
Lei sorrise e gli disse
H: Era da tanto che non sentivo queste parole..
Lancillotto si fece di colpo serio e si inginocchiò dicendole
L: Herie..vuoi sposarmi?
H: Ovvio che si!
E gli si strinse al collo e lo baciò…con grande ardore..(tutti i riferimenti puramente casuali ndr)Dopo poco si staccò da lui e gli disse
H: Non hai visto niente di strano in me?
L: In effetti sei un po’ ingrassata..ma sei bellissima lo stesso…aspetta vuoi dirmi che..?
H: Si Lancillotto! Aspetto un figlio da te da ormai 2 mesi e mezzo..però se non vuoi posso intervenire con rimedi naturali!
L: Non provarci nemmeno - e la strinse tra le sue braccia forti - sei pazza!E’ la più bella cosa che potevi darmi!
E la baciò. Ma subito dopo
L: Ma non so come si fa il padre..non ne sono portato
H: Non preoccuparti! Nessuno è nato padre e se vuoi rassicurarti neanche io so tanto di marmocchi ma avremo tutta una vita per imparare insieme, non credi?
L: Hai perfettamente ragione! Ma adesso che sei incinta non si può…
H: No…devi aspettare7 mesi!
L: Così tanto! Morirò prima del tempo..non ho mai avuto una così lunga astinenza
H: Se vorrai altri figli in futuro dovrai farci l’abitudine…
Detto questo partirono alla volta della Sarmatia, la terra di Lancillotto; ci impiegarono 6 mesi per arrivare a destinazione…

(to be continued)











  
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