Si avvertiva così tanto rumore, che non si riusciva a sentire il passo lento e marcato di un ragazzo che si faceva spazio tra le pozzanghere sul marciapiede. Nell'aria echeggiava il frastuono assordante dei clacson delle automobili coinvolte nel traffico cittadino all'ora di punta che cercavano in qualche modo di avanzare ma senza alcun risultato. Le insegne luminose di Londra illuminavano gli occhi castani di Andrew ma lui non ci faceva caso perché era impegnato a pensare alla giornata trascorsa e poi era troppo stanco per notare queste sottigliezze. Pioveva tanto, infatti il marciapiede era vuoto e le persone preferivano andare in auto. Andrew, più comunemente chiamato Drew,era un ragazzino che frequentava il terzo anno di scuola superiore, si definiva un ragazzo sognatore e romantico, amava la gente sincera e pura d'animo, senza alcuna traccia di cattiveria. Immerso nei suoi pensieri, però, non si accorse       che il bus che lo avrebbe portato a casa era già a più di dieci metri distante da lui e quando si voltò fu troppo tardi. Corse più veloce della luce ma ciò nonostante non riuscì a raggiungerlo. Sfinito si lasciò cadere su una panca e fece un respiro profondo. -E' possibile che capitano tutte a me ?- sospirò. Era stanco in viso, e triste d'animo ma non Drew non era una persona che facilmente si abbatteva. Si alzò e passo dopo passo arrivò alla bocca della metro. Si precipitò di corsa dalle scale ed acquistò il biglietto. La metropolitana gli sembrava davvero strana, silenziosa più che mai ma a modo suo faceva rumore. Salì lul treno e dopo aver appoggiato lo zaino e l'ombrello a terra si sedette su una sedia come le altre. D'un tratto scorse una sagoma più in la, era una ragazza di spalle. Indossava un basco azzurro dal quale si liberava un ciuffo biondo che le incorniciava il volto. Due occhi azzurri cielo dominavano sul resto. Drew senza pensarci due volte gli si avvicino e lei sorrise. -Cosa ci fa una ragazza così carina qui e a quest ora ?-. Lei lo guardo e si perse nei suoi occhi. -Hey- continuò Drew. Nuovamente la ragazza non parlò. Mente lui stava per formularle un'altra domanda, la ragazza lo abbracciò dicendo -Grazie per avermi fatto sentire importante, per avermi fatto sentire migliore-. Nel cuore di Drew stava nascendo qualcosa che neanche lui sapeva spiegarsi, qualcosa che non lo aveva mai colpito, qualcosa che non aveva mai provato. Quando tutto sembrava reale, un raggio di luce svegliò Drew. Sbarrò gli occhi e tutto quello che aveva visto e che gli sembrava vero era solo un sogno. C'èra solo lui e nessun altro. Sul suo viso, però, stava nascendo un sorriso raggiante che lo avrebbe rallegrato tutta la giornata.