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Autore: Bubala_    25/03/2013    14 recensioni
Helen Jonson è orfana del padre, e sente l'assenza della madre che c'è poco a casa per via di impegni lavorativi. Si ritroverà a fare amicizia con la persona che più odia al mondo, il suo vicicno di casa Harry Styles, la cui famiglia ospita Helen quando la madre è fuori. L'amiciza si trasformerà ben presto in qualcosa di più, che però nessuno dei due vorrà ammettere, poichè troppo orgogliosi per fare il primo passo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Allora, verrai sabato alla festa di Charlotte?” mi chiese Summer dall’altra parte del telefono.
Ci impiegai qualche attimo, prima di decidere di risponderle.
“Credo di sì, ci sarà anche Jake” affermai mordendomi il labbro inferiore al solo pensiero di passare una serata con lui. Qualcosa, o meglio qualcuno mi riportò alla realtà.
“HELEN CAROLINE JONSON, E’ LA QUARTA VOLTA CHE TI RIPETO DI SCENDERE. SMETTILA DI STARE AL TELEFONO E PREPARA LA BORSA.” Disse, anzi urlò, mia madre aprendo la porta della mia stanza. Alzai gli occhi al cielo, sbuffando.
“Dove vai di bello? Perché devi preparare la borsa?” domandò incuriosita Sum.
“Di bello direi da nessuna parte. Casa Styles, di nuovo.” Enfatizzai sulle ultime parole.
“Ah quel puttaniere” sentii una fragorosa risata dall’altra parte dell’apparecchio, poi riprese a parlare “Non ti invidio per niente.”
“Grazie, molto confortante, davvero.” Dichiarai ironizzando. “Adesso devo andare, ci sentiamo.” Conclusi, prima di riattaccare.

Presi un borsone nero dall’armadio infilandoci dentro qualche vestito a caso, non mi importava di apparire carina agli occhi di Harry. Raccolsi i capelli castani chiari in una crocchia spettinata, sostituii il pigiama con il primo maglione che trovai e un paio di jeans ormai consumati dal tempo, dopodiché raggiunsi con sguardo sofferente mia madre in salotto.
“Devo andare per forza a casa di quello?” domandai sapendo di ricevere un ‘Sì’ come risposta.
“Tesoro lo sai che sarà solo per qualche giorno, e poi Harry non è poi così male, anzi è molto carino”
“Gli aggettivi che gli attribuirei non sarebbero molto carini, quindi preferisco non parlarne” feci un sorriso falso per poi uscire dalla porta seguita da lei. Mi diressi verso la porta di fronte alla nostra con un passo felpato, sperando che qualcuno mi salvasse da tutto ciò, ma non successe, poiché dopo pochi secondi mi ritrovai davanti alla porta di casa Styles. Mia madre suonò per conto mio, notando che me ne stavo immobile a fissare il pavimento, senza alcuna intenzione di muovermi.
Alcuni attimi dopo la porta si aprì e Anne ci accolse con un grosso sorriso, avvolgendoci in un abbraccio caloroso. Il problema non era proprio lei, ma piuttosto il riccio ragazzo che se ne stava spaparanzato sul divano, come se non stesse aspettando ospiti.
“Grazie mille Anne per ospitare Helen per l’ennesima volta, starò fuori al massimo cinque giorni.” Disse mia madre entrando in casa, sotto invito di Anne.
“Figurati Catlyn, Helen è così una brava ragazza.” Al suono di quelle parole pronunciate da Anne, un risolino soffocato invase l’aria. Mi voltai verso Harry, ghiacciandolo con lo sguardo, per poi riportare l’attenzione su Anne che mi stava dicendo qualcosa.
“ Sistema pure le tue cose nella camera di Gemma, per adesso non c’è.” Mi disse indicandomi le scale.
Seguii le sue indicazioni non prima di aver salutato mia madre. Appena entrata in camera posizionai il borsone sul letto e poi mi infilai in doccia, rilassandomi sotto il getto d’acqua calda. Alcuni minuti più tardi uscii avvolgendomi in un asciugamano bordeaux. Aprii la porta del bagno, lasciando che il vapore uscisse.
Entrai in camera iniziando a cercare qualcosa da indossare nel borsone.
“Ehi.” Una voce disse da dietro le mie spalle facendomi sobbalzare.
“Cosa ci fai qui?” dissi cercando di coprirmi quanto più possibile da Harry, avvampando dall’imbarazzo.
“Ero solo passato per dirti che tra poco pranziamo.” Fece per andarsene, quando si fermò sullo stipite della porta squadrandomi dall’alto in basso “Comunque come inizio non è niente male piccola.” Disse accennando un sorrisetto malizioso.
Feci una smorfia disgustata prima di sbattergli la porta in faccia.
Ma chi si credeva di essere? Io no ero di certo una delle tante ragazze che gli sbavavano dietro, anzi lo odiavo più che mai. L’unica cosa che era in grado di fare era prendersi gioco delle persone e fare scommesse sulle ragazze con gli amici. Diciamo che un tempo mi stava abbastanza simpatico, ma poi dal giorno in cui lasciò Summer lo avevo iniziato ad odiare. Il fatto era che lui aveva fatto una scommessa con i sui amici che consisteva nel fidanzarsi con Sum, per poi lasciarla nel momento in cui lei si sarebbe innamorata. Tutto sarebbe andato secondo i suoi piani, fino a quando io non lo scoprii e da allora non ci parlammo più, o almeno, IO non gli parlai più.
Ritornai a vestirmi cercando di scacciare quei pensieri che mi facevano salire la rabbia ogni volta.


 “Vuoi un’altra fetta di dolce?” mi chiese Anne.
“Oh no grazie” risposi.
“Cosa fate oggi ragazzi?” domandò Anne sparecchiando la tavola.
“ Io dovrei uscire” dissi alzandomi dalla sedia per darle una mano.
Harry alzò prontamente lo sguardo dal suo cellulare, posando i suoi occhi su di me.
“Dove vai? E con chi? Quando?” disse riponendo il telefono nella tasca posteriore dei jeans, leggermente agitato.
Mi lasciai sfuggire una risatina contenuta, poi risposi “Esco con Sum”.
“Ti accompagno io, tanto devo uscire.” Dichiarò deciso alzandosi dalla sedia in legno.
“ Oh ma non ce n’è bisogno, vado a piedi almeno faccio una passeggiata, non è poi così lontano.” Dissi cercando di fargli cambiare idea.
“Oh andiamo Hel, per una volta che fa il gentile approfittane no?!” scherzò Anne.
Pensandoci ci sarebbero voluti solo pochi muti in macchina e Harry non mi avrebbe fatto del male, quindi tanto vale accettare.
“Okay, tra cinque minuti sono pronta.”


“Potresti andare più veloce? Ho un appuntamento!” dissi irritata.
“Prudenza alla guida mia cara.” Disse con tono da maestrino.
“Ah-ah-ah non sei credibile Styles.”
Lui sorrise guardandomi, dopodiché ripose il suo sguardo sulla strada.
La radio accesa aiutava a diminuire l’imbarazzo che si era formato tra di noi.
“Ehmm, la casa di Summer è da quella parte” dissi schiarendomi la voce.
Harry non cambiò minimamente espressione e imboccò una stradina, che non portava sicuramente dalla mia miglior amica.
“Harry dove stai andando?” chiesi con un preoccupato..

Lui continuò ad ignorarmi, fissando la strada.
“Harry Edward Styles rispondimi, adesso” urlai.
“Shh piccola, non agitarti e non urlare. Siamo quasi arrivati, sai che non mi piacciono le persone insistenti.” Disse con nonchalance.
“Primo smettila di chiamarmi piccola e secondo io urlo quanto voglio dato che tu non mi rispondi.”
“Eccoci, siamo arrivati, adesso calmati.” Disse lui parcheggiando l’auto in una stradina sterrata.



 

Writer's note: buon pomeriggio bellezze. Da dove iniziare? Beh inzanzi tutto volevo dirvi che questa è la mia prima FF su Efp, quindi siate gentili con me ahah! Se mi volete cercare su twitter sono @ehy_harold,spero che la storia vi piacia e che la aggiungiate tra i preferiti in molte, lasciate recensioni per dirmi cosa ne pensate, grazie mille <3

  
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