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Autore: Babe94    25/03/2013    2 recensioni
In seguito alla morte dei suoi genitori, Elena si allontana da Mystic Falls per due mesi e al suo ritorno si scontra con una realtà molto diversa: un ex la perseguita, suo fratello la odia, la sua amica Rebekah vuole rendere la sua vita un inferno, Bonnie sembra nascondere qualcosa. In seguito ai primi momenti di debolezza, Elena dimostra di essere ancora la ragazza testarda, decisa e sicura di sè che era prima del tragico evento e con l'aiuto di Stefan e Caroline affronta i problemi irrisolti. La storia si svilupperà attorno a due nuclei principali: 1) La ricerca della madre biologica di Elena 2) La conoscenza e il rapporto con Damon, un ragazzo che è appena uscito dal Riformatorio ed ora frequenta la sua stessa scuola. Si tratta di un ragazzo arrogante, scontroso, donnaiolo e misterioso. Tentando di far luce nel passato di Damon, Elena vedrà la sua stessa vita minacciata.
NB: sono tutti Umani.
Genere: Generale, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I

The first revelation


22 Giugno 2002

“Elena, tesoro! Aspetta, non piangere!”
“HO DETTO CHE VOGLIO RIMANERE DA SOLA!”
Detto ciò chiuse con forza la porta della sua camera.
Le lacrime avevano già cominciato a rigarle il viso. Come avevano potuto mentirle per tutto quel tempo?
Si avvicinò ad un grosso specchio, attorniato da alcune foto. Con mano tremante prese quella in cui vi erano quattro figure: lei, Jeremy e quelli che aveva creduto per dieci anni che fossero i suoi genitori. La scrutò con tristezza, constatando che nel suo aspetto fisico non vi era alcuna somiglianza con le altre tre persone che figuravano nella foto.  Ella, infatti, era l’unica a non avere i capelli corvini. Gli occhi, in apparenza, sembravano essere gli stessi del fratello Jeremy e del padre: marroni. In realtà erano diversi, in quanto negli occhi di Elena erano assenti le pagliuzze gialle e verdi. Inoltre il suo piccolo viso era ovale, la pelle era olivastra e le sopracciglia erano sottili e oblique. Nei volti delle altre figure vi si trovavano, invece, zigomi pronunciati, un colorito pallido e sopraciglia folte.
Elena si portò una mano alla testa chiudendo gli occhi per qualche secondo.
“Come ho fatto a non accorgermene prima?” Sussurrò. 
Quando riaprì gli occhi, ebbe lo sguardo fisso sulla sua immagine.
Si ritrovò nuovamente a considerare quanto quell’immagine di bambina di dieci anni non avesse niente in comune con quella di coloro che l’avevano adottata e di Jeremy. Di colpo il pensiero di aver vissuto per dieci anni nella menzogna suscitò in lei della rabbia che la indusse a strappare la foto.
Diede un’occhiata fugace ai pezzettini della foto caduti a terra e poi si buttò sul letto, scoppiando in un fragoroso pianto e cercando conforto nel cuscino che abbracciava con possessività.
Stava riuscendo a bagnare completamente il cuscino con le proprie lacrime, quando un rumore proveniente dalla finestra la fece tornare in sé. Elena alzò la testa e spostò lo sguardo sulla portafinestra. Dopo una manciata di secondi, vide un sassolino andar contro il vetro.
Si fiondò dalla portafinestra che dava su un piccolo balcone e l’aprì. Immediatamente un paio di braccia le cinse la vita e una testolina morbida e arruffata si appoggiò sulla sua spalla.
“Buon compleanno, musona!”
Elena era rimasta molto sorpresa dalla visita inaspettata e non abbracciò il nuovo arrivato. Rimase inerte, con le braccia lungo le gambe. Il bambino allora si staccò da lei e mise il broncio.
“Da adesso in poi così mi accoglierai a casa tua? Almeno abbracciami perché non sono caduto mentre mi arrampicavo per cercare di venire da te, mi sarei po…”
Si bloccò di colpo quando i suoi occhi catturarono l’immagine di due guancie arrossate rigate da lacrime. Le sue piccole mani presero il viso di Elena.
“Elena, cos’è successo? Perché hai pianto?”
Era sconvolto. Voleva un bene dell’anima a quella bambina dagli occhi da cerbiatta e nessuno, nessuno doveva farla star male. Nessuno.
“oh…” iniziò Elena con voce tremante. “I…i miei… ge-genitori… mi hanno de-detto che…” Abbassò lo sguardo. I suoi occhi erano nuovamente pieni di lacrime.
Prese un respirò e urlò “CHE MI HANNO ADOTTATA! LA MIA VERA MAMMA MI HA ABBANDONATA! NON MI VOLEVA BENE!” 
Il bambino prese l’amica per mano e la portò sul letto. Si sedettero e lui la avvolse tra le sue braccia.
“Tutti coloro che si trovano in questa casa, in realtà, non sono miei familiari… non sono tenuti a volermi bene… loro..”
“shhhhh!” La interruppe l’amico portando un dito sulle sue labbra.
“non dire così” Le disse “se ti hanno adottata lo hanno fatto perché ti vogliono bene!”
“Ma allora perché me lo hanno detto solo oggi??? Forse perché non mi vogliono più! Sì, non mi vogliono più e per mandarmi mia mi dicono che io non sono la loro bambina!”
“Elena, elena, elena” Sussurrò dolcemente il bambino mentre le accarezzava la testa. “Perché pensi queste cose brutte? Grayson e Miranda ti hanno sempre voluta bene e sempre lo faranno! Così anche Jeremy! Ti hanno adottata perché hanno capito d’amarti sin dal primo momento che ti hanno vista..”
“Ma perché dirmelo solo ora?”
L’amico sorrise.
“Elena, le persone grandi sono fatte così… sono strane! Hanno paura di dire la verità… fanno sempre aspettare molto tempo..troppo tempo… forse hanno pensato che per te sarebbe stato meglio scoprirlo non subito che sei stata adottata. Lo hanno fatto per te, perché ti vogliono bene!”
“Avrei preferito saperlo subito…”
“lo so, Elena, ma i grandi pensano che il tempo aiuti sempre…”
La voce del bambino si stava facendo roca. Elena si staccò da lui e lo guardò interrogativa.
“I miei genitori ne sono un esempio: babbo tratta male mamma ma lei non si ribella! Lei spera che il tempo sistemi tutto…”
Elena cercò la mano dell’amico e la strinse.
“Hanno litigato anche oggi?”
Gli occhi del bambino si intristirono.
“Sì. E’ per questo che sono arrivato da te, adesso. Avremmo dovuto incontrarci a cena con gli altri, ma non riuscivo più a sostenere la situazione a casa… dunque sono fuggito!”
Elena si buttò addosso all’amico.
“Oh! Mi dispiace tanto!” Lo accarezzò dolcemente. “Dimmi che noi due non ci separeremo mai! Che affronteremo sempre tutto insieme!”
Nel viso dell’amico si accese un sorriso.
“Certo Elena! Io e te staremo sempre insieme! E se anche qualcosa o qualcuno si metterà tra noi e cercherà di allontanarci, riusciremo sempre a trovare il modo per stare insieme! Perché noi ci vogliamo bene… ma non come i grandi! Noi ci vogliamo bene davvero…”
Fu colto dalla sorpresa: Elena gli aveva appena lasciato un bacio sulla guancia.
La bambina osservò la sua reazione e disse ridendo “Sei tutto rossoooo! Ma io volevo darti un bacino per premiarti! Perché oggi sei stato dolce! Non volevo farti vergognare! Ahahha”
 Ma il sorriso di Elena si spense velocemente quando sentì bussare alla porta.
TOC TOC
 I due bambini sobbalzarono.
“Elena, qua c’è Colette… scommetto che suo figlio è là con te!”
Era la voce di Miranda.
Elena stava per rispondere quando di colpo la porta venne aperta e tre persone entrarono nella sua stanza. I due bambini si alzarono di scatto. I genitori di Elena li osservarono ridendo e anche la signora che si trovava alle loro spalle aveva l’aria divertita.
“Forse dovrei murare la portafinestra… prima o poi il ragazzo potrebbe farsi male!” Disse Grayson con un sorriso sghembo.
I due amici si guardarono allarmati. No, quel passaggio era indispensabile per loro.
Le due donne scoppiarono in una fragorosa risata nel vedere la reazione dei bambini.
“No, non sia mai!” Esclamò Colette “Il mio ragazzo ha bisogno di rifugiarsi qui, di tanto in tanto.”
Poi si avvicinò al figlio e aggiunse dandogli un buffetto “Però, ricordati sempre di avvertirmi quando vieni qui… altrimenti mi fai preoccupare troppo!”
“Sì, mamma…scusa!” Rispose il bambino abbracciando la madre.
“Non ti preoccupare caro… se vuoi rimani ancora con Elena. Così vi svagate un po’. Io vado dalla zia… ti vengo a prendere direttamente alla festa di compleanno, va bene?”
“Va bene, mamma.”




Salve a tutte!
Questa è la mia prima ff! Questo primo capitolo è in realtà un flashback: è il decimo compleanno di Elena e i genitori le hanno rivelato di averla adottata. L'identità del bambino che è con lei sarà svelata in seguito. Spero che questo mio primo capitolo vi sia piaciuto (confido in delle recensioni! *.*) e che l'introduzione vi abbia intrigate abbastanza affinchè continuate a leggere la mia storia. Incrocio le dita affinchè leggiate il prossimo capitolo, dove possiamo dire che la storia avrà veramente inizio.
A presto!!! 
  
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