Ciao.
Sei bellissima.
Anzi no.
Anzi si.
Sei bianca.
Bianca come la neve.
Cos'è quello?
Un puntino rosso macchia il tuo viso bianco.
Ecco,l'ho tolto.
So che a te piace essere sempre perfetta.
I tuoi occhi verdi fissano il vuoto.
Chiudo delicatamente le tue palpebre.
La tua pelle è fredda.
Aspetta.
Ecco,ti ho messo addosso la tua coperta preferita.
Quella blu cobalto.
Oh,no,s'è macchiata anche quella di rosso.
E vabbè,domani la laverò.
Il pavimento è così freddo...
Cavolo,ma quanto pesi?
Ho dovuto fare uno sforzo immane per adagiarti sul letto.
Ecco.
Ora sei più comoda?
Vuoi che mi distenda accanto a te?
Va bene...
Ma dimmi,perchè sei così rigida?
Che cos'è quel liquido rosso che sgorga dalla tua tempia?
Che cos'è quello strano oggetto di metallo nero che stringi nella mano?
E' così pesante...
Ma ho una voglia matta di giocarci.
Mollalo.
Sorellina,molla quell'oggetto.
Ooooooooh.
Una pistola!
Una pistola vera!
Me la regali?
Grazie!
Ti voglio bene.
Ma ora ti devo lasciare per un po' da sola.
Devo andare da Manuèl.
Ma come,non sai chi è Manuèl?
E' quello che ti ha fatta scivolare in questo sonno senza sogni.
Ho visto tutta la scena.
Ero presente,anche se nè tu nè lui mi avete notata.
E poi devi spiegarmi perchè ti dava della...come ha detto?
Ah,si.
Puttana.
Esco da casa,ok?
Torno tra un po'.
Con la pistola nascosta sotto il cappotto corro nel buio dela notte.
Che bella la neve.
E' bianca come te.
Oooooh!
Guarda,è Manuèl.
Lo chiamo,lo abbraccio.
Ma mentre sono appoggiata a lui premo quel...come si chiama?
Ah,si:grilletto.
Manuèl da' anche a me della puttana e si accascia a terra.
Ehi,perchè quel liquido rosso che sgorga dalla tua tempia,ora sgorga anche dalla sua pancia?
E perchè la neve si sta tingendo di rosso?
Che strano.
Manca ancora qualcosa.
Ah,si.
Mi punto la...come si chiama?
Ah,si:canna della pistola.
Al petto.
E premo il grilletto.
Quante luci!
Quanti colori!
Ah,sei lì!
Ti ho ritrovata.
Dopo,tutto andrà bene...