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Autore: altemaree    25/03/2013    1 recensioni
Simon aveva pensato che Isabel fosse la ragazza più bella del mondo, con occhi umani. Tanto bella da fargli dimenticare Clary, anche se per pochi secondi. E in effetti, quando lei lo buttò sul suo letto, Clary fu l'ultima cosa a cui pensò.
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izzy Lightwood, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazzuoli. Mi sono cimentata nel Malec e adesso nel Sizzy. Si, so cosa state pensando : e il Clace ? Dovete sapere che io non so parlare delle coppie principali, motivo per cui non riesco a scrivere nulla che sia Delena, per dire. O Spuffy. Il che è male. Ma questa ff mi piace, dunque buona lettura !

Quando Simon aveva visto Izzy per la prima volta, nella cucina dell'Istituto - o forse era il soggiorno ? - era rimasto a bocca aperta, tanto da far innervosire Clary. Era arrossito, parlato a tratti, completamente impacciato. Era umano, allora. Sembrava successo anni prima, eppure li aveva separati solo un mese e adesso, da vampiro, aveva un'aria diversa, si disse. Raphael glielo aveva detto "Devi capire di essere morto" e Simon ci stava provando, poteva giurarlo.
Dietro la porta della camera di Isabel poteva sentire i singhiozzi, a tratti le urla della ragazza, la quale era stata colpita dal dolore più grande di tutti. Quando però lei lo fece entrare, aveva una strana espressione sul volto, che Simon non si sarebbe aspettato. Izzy lo prese per il colletto della giacca, trascinandolo dentro la sua stanza e buttandolo sul letto con una forza tale che Simon barcollò.
<< Mi fa piacere che tu sia qui >> disse velocemente la ragazza, ma, prima che il vampiro potesse cominciare a confortarla con varie parole, lei si stava già togliendo la maglietta, continuando << Ho proprio bisogno di una distrazione >> e con un gesto veloce si tolse anche i pantaloni di pelle, rimanendo in reggiseno e tanga, rosso, di pizzo. Va bene, si disse Simon, non era esattamente quello a cui stava pensando. O meglio, era esattamente quello che pensava da ormai mesi, ma non si aspettava di ritrovarselo li davanti, su un piatto d'argento. Eppure era un uomo, quasi, e si levò sui gomiti mentre lei gli si avvicinava, mettendogli una mano dietro il collo per avvicinare le proprie labbra a quelle di Simon. Era da tempo che non lo baciava e la temperatura polare di queste le fece percorrere un brivido lungo tutta la schiena. Simon, sentendo appena il sangue defluire nelle guance di lei, il brivido, quel leggero movimento della gola, scattò. Invertì le posizioni, facendosi largo fra le sue cosce, sentendo immediatamente le pantaloni stretti. Le baciò il mento, poi l'inizio del collo, soffermandosi infine tra il collo e la scapola, indugiando. Una parte di se diceva che non era giusto nei suoi confronti, non era giusto in quelli di Clary, in quelli del mondo, ma d'improvviso sentì pungere il labbro, segno dei canini che stavano uscendo e smise di pensare. Un veloce gioco di sguardi ed ebbe il lascia passare.
Izzy non era mai stata morsa. Aveva sentito dire di ciò che avrebbe provato, ma l'ondata di piacere che la investì fu più forte di qualsiasi altra cosa avesse mai provato. 
Immediatamente con le mani andò alla cintura dei pantaloni di Simon, mentre ogni respiro era smorzato da un gemito sempre più forte. Simon non riuscì a capire il momento in cui rimase senza maglietta, ma le unghie di Isabelle contro la cerniera, mentre gli sfilavano i pantaloni e dopo i boxer si...
Si staccò dalla sua giugulare proprio quando Isabel riuscì a mettersi a cavalcioni su Simon, togliendosi anche il reggiseno e scendendo di nuovo su di lui.
Gli baciò il petto, tracciando con la saliva una scia che finiva proprio all'attaccatura dei boxer, con i quali giocherellò con le dita fino ad abbassarli di poco. 
Simon pensava di poter esplodere da un momento all'altro. Chiuse gli occhi e ...
<< Isabel, siamo a casa, sei ancora in camera ? >> la voce di Alec, seguito dalle sue nocche sulla porta, fu come una secchiata di acqua gelata. 
La cappella di Simon era praticamente quasi tutta dentro la bocca di Izzy, che quali la morse. Simon si tappò la bocca per non urlare e si nascose dentro l'armadio mentre Isabel, con una velocità quasi non sua, con un calcio mise tutto sotto il letto e si coprì con l'accappatoio, andando ad aprire.
Solo mentre apriva la porta si mise una mano sul collo, fingendo di grattarselo. Guardò torva il fratello << Ho detto espressamente di non volere vedere nessuno. E' tanto difficile darmi ascolto ? >> quasi urlò, investendo il fratello. 
<< Non è passato Simon ? >> chiese Alec, cercando di non prenderla per i capelli 
<< No ... non l'ho visto >> rispose Isabel, sbattendogli la porta in faccia. 
Con un sorriso verso l'armadio, si sfilò l'accappatoio. 

   
 
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