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Autore: Bobbieyoung    25/03/2013    2 recensioni
E' colpa di Brittany se l'asilo dove lavora è stato costruito in prossimità del campo da football dove Santana allena le sue Cheerios? No. Ed è colpa sua se le due non vanno d'accordo? In parte.
DAL CAP1:
E’ così testarda… Chi cerca di impressionare? Perché non riesce a parlarmi civilmente? Beh… Magari neanch’io sono stata troppo gentile, ma è sempre lei a cominciare.
Testarda e sexy… ma tutto ciò non ha importanza adesso, perchè presto incontrerà una bella ragazza che la farà innamorare, e lei si dimenticherà di me. Che è una buona cosa, perché io non sono più interessata a lei.
Per niente!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Quinn Fabray, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

*Perché è testarda*

 

"Brittany, ne vuoi ancora un po’?" Alzo gli occhi e sorrido a Dave, che mi prende il bicchiere dalle mani, riempendolo con quel dolce cocktail arancione.

"Grazie" Mormoro, prendendone un sorso, sebbene non dovrei, dato che sono venuta qui in macchina. Dave adora creare cocktail. Di solito sono superbuoni, ma credo abbia usato un’intera bottiglia di Vodka per fare questo. Ogni giovedì sera, quando tutti ci riuniamo nel suo giardino, inventa una nuova bevanda, cui da sempre un nome. “Precious Orange” è chiamata quella che sto bevendo ora e che, alla fine, devo posare. Yuk, troppo forte.

"Dovresti chiamarla Precious Vodka, Dave…" commento, passandomi le mani tra i capelli mentre abbandono il mio peso sulla sdraio. Il cielo si sta già scurendo, ma non sento freddo, dato che l’estate è proprio dietro l’angolo. Grazie a Dio. E’ il momento dell’anno che preferisco!

Reprimo uno sbadiglio, dando un’occhiata all’orologio. Le dieci passate… Dovrei davvero andare a casa, visto che domattina dovrò alzarmi presto. L’incontro genitori-insegnanti è alle 7.15. Perché ho accettato di partecipare? E’ colpa mia che la babysitter di Mrs.Holloway sia malata e che perciò lei non possa venire dopo l’orario scolastico?

Oh beh… E’ una donna gentile, quindi non è un problema farle un favore. Anche se, magari, avrei dovuto proporre un'altra mattinata. Il venerdì sono sempre sfatta, a causa dei cocktail di Dave della sera prima. Spero che nessuno dei miei studenti lo noti, anche se sono troppo piccoli per sapere cosa sia un cocktail, quindi… che imparino prima a usare i pastelli!

Lasciando vagare lo sguardo, ascolto alcune delle conversazioni tra i miei amici. Alla mia destra, Dave e Blaine stanno parlando della partita di football dello scorso sabato. Dave è ancora un po’ deluso dalle prestazioni del suo team. Forse non dovrebbe urlargli contro come un pazzo, ma piuttosto adottare la tecnica di Blaine, perché Blaine è il migliore allenatore calcistico che si possa immaginare. Allena la squadra di calcio femminile da ormai due anni, e non ha ancora perso una partita. Non urla mai alle ragazze, e loro fanno sempre del loro meglio per cercare di impressionarlo. Segretamente hanno tutte una cotta per lui, sebbene sia gay e impegnato con Kurt Hummell, insegnante del Glee Club.

Mentre Blaine cerca di spiegare a Dave come relazionarsi meglio con i propri giocatori, Puck, Tina e Rachel stanno discutendo animatamente riguardo uno dei candidati a presidente, e di quanto sarebbero scontenti se lo eleggessero. Sogghigno, vedendo le guance di Rachel arrossarsi nel tentativo di reprimere la rabbia. Diventa sempre rossa quando si arrabbia, oltre a farneticare a voce molto alta. Sono contenta di non essere uno dei suoi studenti del corso di Inglese. Ho sentito che va su tutte le furie quando non è d’accordo con le opinioni di qualcuno.

Guardando oltre il tavolino, i miei occhi incrociano quelli di Santana e non posso che chiedermi se mi stesse guardando già da un po’. Le sorrido mentre sposto lo sguardo, perché, come sempre,  non ricambia mai.

"Karofsky!" La sento gridare, per attirare la sua attenzione. "Dammi quel bicchiere, ho bisogno di un altro po’ di quel tuo schifoso punch."
Mike, seduto vicino a Santana, ride, per poi riempirle il bicchiere con il punch portatogli da Dave.

"Non farlo arrabbiare, Santana…" mormora Mike tra le risa, mentre riempie un bicchiere anche per se stesso. "Si chiama Precious Orange. Dave è già di cattivo umore, non penso possa sopportare che i suoi cocktail vengano insultati."

Mi giro verso destra, per vedere se Dave sta ascoltanto, ma noto che li sta abilmente ignorando, continuando il discorso con Blaine.

"Lo chiamerò  Schifoso Punch perché è quello che è" risponde Santana con ovvietà, prendendo un lungo sorso. "Ma siccome non c’è altro, mi dovrò accontentare."

"O potresti bere dell’acqua " controbatto, con un’alzata di spalle. Santana mi guarda di storto, senza dire niente per una manciata di secondi. Non credo morirebbe di sete se non bevesse il Precious Orange. C’è l’acqua a casa di Dave, dovrebbe solo alzare il suo pigro culo per fare qualche passo.

"Qualcuno ha chiesto la tua opinione?" Mi sfida, senza interrompere il contatto visivo. Faccio schioccare la lingua, sistemandomi meglio sulla sedia.

"Cos’è, fai la stronza perché le tue Cheerios hanno sbagliato una delle tue piramidi?” Le domando a mia volta, prendendo la mia borsa da sotto la sedia. Mi è passata la voglia di stare qui.

"Sai? Tutto questo è piuttosto divertente" Risponde Santana, con un finto sorriso. "Effettivamente hanno fatto degli errori e vuoi sapere perché?"

Piego la testa da un lato, pronta a sentire la patetica spiegazione che mi rifilerà. Probabilmente sarà un’altra ridicola scusa che avrà a che fare con me.

"Perché lasci che i tuoi stupidi bambini dell’asilo giochino di fianco al campo da football e le loro grida insopportabili fanno venire il mal di testa alle mie ragazze. Non riescono a concentrarsi se i tuoi bambini giocano a nascondino e urlano come se fossero in guerra."

Sbuffo scuotendo la testa, incredula.

"Wow… Trovo veramente affascinante come continui a lamentarti del fatto che i miei alunni diano fastidio alle tue Cheerios, quando in realtà sei tu l’unica a non sopportarli. Alle ragazze non cambia niente se ci sono i bambini che giocano."

"Certo che cambia qualcosa. Semplicemente non dicono nulla, perché le ho allenate a stare zitte durante gli allenamenti e ad ascoltare solo quello che dico io. Comunque perché giochi in cortile con i tuoi bambini? Non dovrebbero imparare a disegnare il loro animale preferito o a scrivere il loro nome, prima di andare alle elementari? Tipo… con carta e penna, seduti dietro un banco? Tra quattro mura?"

Alzo gli occhi al cielo, percependo lo sguardo di Mike su di me. Ha ascoltato, senza parole, la discussione tra me e Santana, sorseggiando il suo cocktail, con aria parecchio interessata.

"E’ l’area adibita aigiochi, Santana. E’ forse colpa mia se, quarant’anni fa, l’asilo dove lavoro è stato costruito in prossimità del campo da football del McKinley?" Mi alzo in piedi, sollevando la borsa. Getto un’occhiata a Santana, vedendo come mi sta imitando, ridendo con Mike, pensando di non essere vista. O forse sapendo perfettamente che la riesco a vedere.

Sospirando, poso una mano sulla spalla di Dave, che alza lo sguardo, sorridendo stancamente.

"Vai via?"

"Sì, sono esausta… e domattina devo alzarmi veramente presto, quindi…”

"Perché gli asili aprono alle 5 del mattino." Sento il commento sussurrato di Santana e, lentamente, mi volto.  Mi sta guardando con aria innocente, scrollando le spalle. Attende che io dica qualcosa, ma non ho intenzione di farle questo favore.

Mi avvicino per lasciare un bacio sulla guancia di Dave, ringraziandolo per la serata. Solitamente è molto più divertente stare con i miei amici, ma Santana e il suo umore riescono veramente a rovinarmi le serate.

"Ok, dormi bene Britt." Dice Dave, dandomi una pacca sulla vita. "Ci vediamo sabato, magari? La mia squadra gioca un’altra amichevole e ci piacerebbe avere un po’ di tifo in più. "

Sorrido, sapendo che spera veramente di vincere questa partita.

"Ok, ci sarò. Anche se sono sicura che le Cheerios faranno un gran tifo. Certo, sempre che non sbaglino di nuovo la piramide, cosa altamente probabile, visto che Santana continua a credere di poterle fare alte come un grattacielo, oltre a pensare che vada bene rischiare la vita di un gruppo di diciassettenni."

Non riuscivo a trattenermi e, voltandomi oltre la mia spalla, intercetto lo sguardo infuocato di Santana. Velocemente saluto il resto del gruppo, impedendole così di controbattere e, non appena metto piede fuori dal salotto di Dave, mi lascio sfuggire un singhiozzo.

Riesco ancora a sentire la sua risata, ma sono troppo stanca per chiedermi cosa l’abbia provocata. Voglio solo andare a casa e stendermi a letto.

Dopo una veloce pausa al bagno, esco da casa di Dave, dirigendomi, nel buio, verso la macchina. La strada è vuota e, mentre l’attraverso, porto lo sguardo oltre le mie spalle, giusto in tempo per vedere Santana sbucare da uno degli angoli della casa.

Sollevo gli occhi al cielo, cominciando a cercare le chiavi della macchina all’interno della mia borsa. Non appena percepisco il rumore dei suoi piedi che attraversano la strada, guardo alla mia sinistra, notando che la sua macchina è parcheggiata proprio dietro la mia. Era ovvio…

"Buonanotte" Dice, oltrepassandomi. Tutto ciò che posso fare è esalare un profondo respiro.

"Che c’è? Ora che nessuno ascolta riesci a comportarti civilmente?" Le chiedo, aprendo la portiera al lato del guidatore.

Santana si volta, armeggiando con le chiavi tra le sue mani.

"Non posso augurarti la buonanotte?"

"Certo che puoi. Mi chiedo solo perché te ne preoccupi. Non mi hai rivolto una sola parola gentile a casa di Dave e non appena siamo sole sei tutta-"

"Ok, sai cosa, dimenticatelo. Mi rimangio tutto quello che ho detto, non ti auguro nessuna buonanotte!" Se la sua voce si era ammorbidita, ora è certamente brusca come pochi attimi prima. Mi sto demoralizzando, guardando come osserva il terreno.

"Non essere ridicola" Mormoro.

"Come vuoi. Assicurati solo di non usare il cortile quando alleno le mie Cheerios."

"Sai perfettamente che non lo prenderò neanche in considerazione. I miei bambini amano stare all’aperto tanto quanto le tue ragazze. L’unica che ha un problema qui sei tu!"

Gli occhi di Santana trovano i miei, e sembra che sia rimasta senza parole.

"Ci vediamo" Dico, entrando in macchina senza aspettare la sua risposta.

Quando accendo la macchina, la osservo dallo specchietto retrovisore.

E’ così testarda… Chi cerca di impressionare? Perché non riesce a parlarmi civilmente? Beh… Magari neanch’io sono stata troppo gentile, ma è sempre lei a cominciare.

Spero solo che un giorno riesca a superare il fatto che tra di noi non abbia funzionato.

Beh… Magari avrebbe funzionato, se ci avessimo provato veramente… ma è troppo tardi ormai. Non riusciamo neanche a dirci una frase senza azzannarci l’un l’altra.

E lei è troppo testarda!

Testarda e sexy… ma tutto ciò non ha importanza adesso, perchè presto incontrerà una bella ragazza che la farà innamorare, e lei si dimenticherà di me. Che è una buona cosa, perché io non sono più interessata a lei.

Per niente!
 

  
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