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Autore: sarfatidream    25/03/2013    1 recensioni
Rachel ha appena scoperto il terribile segreto di Brody, è sconvolta, tutto il mondo le è caduto addosso, tutte le certezze e le sicurezze che aveva avuto fino a quel momento erano finite, c'era solo un pensiero che la tormentava, forse uno sbaglio che aveva fatto e a cui non poteva mai più rimediare, forse aveva perso Finn.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Faccio una piccola premessa: ho scritto già fan fiction, ma sono passati anni e non l'ho fatto mai su questa piattaforma quindi spero di non aver perso troppo la mano e di saper ancora scrivere. Dato che è il mio primo racconto qui spero di avere delle recensioni, per migliorare e anche per sentirmi un pò apprezzata. La storia comincia dall'episodio 4x17 e da questo anche il titolo del capitolo quindi se non l'avete visto qui ci sono degli spoilers, bhè non mi resta di augurarvi una buona lettura!
 

Ero sconvolta, Brody me lo aveva appena confessato, credevo a Santana e a Kurt ma avevo ancora una flebile speranza che ormai, però,  era svanita via. Grazie a Brody ero diventata una persona migliore, mi dava sicurezza stare con lui, ero cambiata, avevo cambiato il mio modo di vestire, di comportarmi, di essere e per cosa? Per chi? Avevo solo sprecato mesi e mesi della mia vita.

Tornai a casa ancora un pò provata, ma cercai di trattenermi, non volevo sembrare una bambina fragile agli occhi di Santana e di Kurt.
-Come stai Rachel?- mi chiese Santana, forse davvero preoccupata, non l’avevo mai vista così nei miei confronti,  ripensai a tutto quello che aveva fatto fino a quel momento, la gravidanza, le indagini sulla vera vita di Brody e io l’avevo sempre trattata male, non se lo meritava e le dovevo delle scuse.
-Bene...- le risposi poco convinta -Ci siamo lasciati- poi aggiunsi sedendomi sul divano accanto a loro.
-E’ meglio così Rachel- cercò di consolarmi Kurt.
Io mi limitai ad annuire, non riuscivo a fare altrimenti ma poi ebbi il coraggio di chiedere a Santana quello che mi aveva tormentato per la strada dalla NYADA a casa e di nominare quel nome che ancora mi faceva battere il cuore.  –L’hai chiamato tu Finn, vero?- le chiesi guardandola negli occhi.
Lei rimase sorpresa da questa domanda, forse non si aspettava che Brody mi avesse detto tutto.
-Si Rachel, non ti arrabbiare ma lui doveva sapere ed era l’unica persona che poteva fargli capire che ti deve stare lontano- mi disse lei, un po’ intimorita per la mia futura reazione.
Le sorrisi e mi alzai da quel divano –Grazie per tutto quello che hai fatto, hai passato settimane a cercare di convincermi che Brody non era quello che sembrava e io ho creduto più ad uno sconosciuto che ad un’amica, mi dispiace- le dissi sincera avvicinandomi a lei e abbracciandola. Poi mi girai verso Kurt estendendo l’abbraccio anche a lui, che mi era stato vicino da quando avevamo iniziato quest’avventura a New York. –Siete la mia famiglia e vi voglio bene- dissi quasi con le lacrime agli occhi godendomi quell’abbraccio pieno di emozioni. 

La serata passò in fretta, Kurt ebbe l’idea di vedere Funny Girl, il mio musical preferito e anche se Santana non voleva accettò la proposta di malavoglia. Quel film mi faceva venire sempre la pelle d’oca, la storia di  Fanny Brice mi emozionava e mi faceva sentire come un piccolo pezzo di storia del musical, la mia somiglianza col personaggio di Barbra Streisand, il fatto che tra poco avrei fatto un provino per quella parte era come se facessi già parte del mondo di Broadway. Finii di guardare il film e misi a posto la ciotola dei pop-corn ormai vuota e i vari cuscini e coperte mentre Kurt e Santana si dirigevano nelle loro camere. Andai in bagno per prepararmi per la notte e guardandomi allo specchio mentre mi spazzolavo i capelli pensai a Finn, dovevo chiamarlo, almeno per ringraziarlo per quello che aveva fatto, per vedere se stava bene o se aveva un occhio nero come Brody, dovevo sapere come stava. Andai in camera e presi il telefono, erano le due di notte, era tardi e sicuramente l’avrei svegliato. Forse era meglio farlo domani; si, domani l’avrei chiamato e avrei sentito finalmente la sua voce.
 

Il primo capitolo è finito, spero che vi piaccia e che non abbia scritto fandonie! Finn non è ancora arrivato, non volevo affrettare le cose e volevo dare a Rachel un momento per riflettere e per calmarsi. Bè spero che lasciate delle recensioni e vado già a scrivere il secondo capitolo! 

  
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