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Autore: drunkonlove    25/03/2013    6 recensioni
-Non verrà.- disse Olly interrompendo il silenzio.
Leah rimase in silenzio con lo sguardo fisso sull'asfalto.
-Non è venuto l'anno scorso e l'anno prima e nemmeno quello prima ancora ... quest'anno non sarà diverso.- riprese Olly spostando lo sguardo dalla strada alla ragazza.
-Verrà.- cercò di convincersi Leah.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 I'M YOURS .I' I'M YOURS ... YES, YOU'RE MINE

 











 

Quella mattina Londra si era svegliata sotto la pioggia battente, era il giorno di San Valentino e in città si respirava un'aria dolce e romantica.
Leah se ne stava seduta su una panchina nella periferia di Londra e anche quell'anno, come quelli precedenti, lo avrebbe aspettato sapendo che molto probabilmente non l'avrebbe visto.
-Cosa ci fai qui?- chiese Leah guardando Olly prendere posto sulla panchina accanto a lei.
-Nulla.- rispose il ragazzo sedendosi.
-E allora perchè sei qui?- chiese Leah guardandolo.
-Così.- rispose lui avvicinandosi alla ragazza per tenerla sotto l'ombrello.
-Non voglio stare sotto il tuo ombrello.- disse Leah incrociando le braccia sul petto -E comunque la tua non è una risposta.- aggiunse tornando a guardare la strada.
-Sto aspettando l'autobus.- disse Olly chiudendo l'ombrello per poi appoggiarlo a terra.
-Olly da qui non passa nessun autobus.- disse Leah con espressione perplessa, si domandava perchè il ragazzo avesse chiuso l'ombrello -Quindi perchè sei qui?-
-Perchè sì.-
Leah si arrese, sapeva che non c'era un motivo per cui Olly era lì e comunque, se ce ne fosse stato uno, lui non gliel'avrebbe detto, era inutile insistere. Lo faceva ogni anno, la mattina del quattordici febbraio la raggiungeva a quella panchina, si sedeva accanto a lei, silenzioso, la guardava e ogni tanto tentava di iniziare una conversazione che Leah troncava prontamente sul nascere.
-Non verrà.- disse Olly interrompendo il silenzio.
Leah rimase in silenzio con lo sguardo fisso sull'asfalto.
-Non è venuto l'anno scorso e l'anno prima e nemmeno quello prima ancora ... quest'anno non sarà diverso.- riprese Olly spostando lo sguardo dalla strada alla ragazza.
-Verrà.- cercò di convincersi Leah.
-Ti prenderai qualcosa se non ti copri.- disse Olly notando che la ragazza, oltre a non avere un ombrello, indossava un leggero impermeabile.
-Anche tu.- disse Leah senza degnarlo di uno sguardo.
-Leah.- disse Olly per richiamare l'attenzione della ragazza -Sono serio.- aggiunse quando la ragazza si voltò verso di lui.
-Nessuno ti ha chiesto di farmi da baby-sitter.- disse Leah spostandosi una ciocca bagnata di capelli dietro l'orecchio.
In realtà le faceva piacere che Olly si preoccupasse per lei, era un ragazzo dolcissimo Olly, ma era troppo orgogliosa per ammettere a se stessa certe cose.
-Tu lo ami?- chiese Olly guardando la ragazza dritta negli occhi.
Un brivido percorse la schiena di Leah, la ragazza non riuscì a capire se fosse colpa del freddo o di quella domanda. Amava davvero Rik? Stava con lui da più di quattro anni ormai ma non si vedevano molto, non si erano mai visti molto, e il fatto che lui abitasse a Manchester non semplificava certo le cose. Passavano insieme un paio di settimane durante l'estate, qualche giorno durante il periodo natalizio e se andava bene si vedevano un week-end al mese, Olly non aveva mai approvato questa relazione e glielo ripeteva in continuazione ma Leah era testarda, amava Rik o forse aveva solo creduto di amarlo.
-Leah ... tu ami davvero Rik?- chiese Olly sperando in una risposta negativa.
Leah rimase in silenzio poi, dopo alcuni istanti, guardò Olly e scosse la testa.
Olly si sentì subito sollevato, Leah si meritava molto di meglio di quel Rik e in fondo al cuore, ma poi nemmeno così in fondo, Olly sperava di essere quel meglio.
-Vuoi ... vuoi aspettarlo?- chiese Olly avvicinandosi alla ragazza.
-E se venisse?- chiese Leah guardando Olly in cerca di una risposta.
-Non verrà.- le rispose Olly sorridendole per rassicurarla -Ma se vuoi aspettarlo comunque beh ... non ti lascerò qui da sola sotto il diluvio.- aggiunse portandole un braccio dietro le spalle e lasciando che appoggiasse la testa sul suo petto.
-Non devi.- disse Leah alzando gli occhi verso il ragazzo.
-Lo so.- gli sorrise lui -Ma voglio.-
Leah rimase qualche istante a fissare Olly e si perse nell'azzurro dei suoi occhi, le trasmettevano calma e serenità come niente e nessuno riusciva a fare.
-Leah posso chiederti una cosa?- chiese Olly interrompendo il silenzio.
-Certo.- sorrise Leah guardandolo.
-Perchè se sai che non verrà ...-
-Vuoi aspettare qui?- concluse la frase la ragazza.
-Esatto.-
-Perchè sapevo che saresti rimasto qui con me.-
Le parole di Leah lasciarono Olly piuttosto confuso, cosa voleva dire quella frase? Come doveva interpretarla? Lui e Leah erano amici da quindici anni buoni e fra loro non c'era mai stato nulla più che una semplice amicizia, ma questo non voleva dire che nessuno dei due non avesse pensato almeno una volta a trasformarla in qualcosa di più.
-Sai che ti dico?- disse Leah rimettendosi a sedere composta -Non voglio più aspettarlo, non lo amo e non vedo perchè dovrei stare qui rischiando di ammalarmi per uno stupido ragazzo che si fa vedere solo quando ha tempo!-
-Brava la mia Leah.- disse Olly battendo il cinque alla ragazza -Colazione?- chiese poi alzandosi dalla panchina.
-Ottima idea.- rispose la ragazza.
-Magari adesso usiamo l'ombrello.- disse Olly aprendo il suo ombrello per poi fare posto a Leah.
-Meglio.- sorrise Leah stringendosi a Olly.
-Freddo?- chiese lui avvolgendole le spalle con un braccio.
-Un po'.-
Una decina di minuti dopo Leah e Olly facevano il loro ingresso in uno Starbucks, era piacevole essere al caldo.
-Il solito?- chiese Olly guardando Leah.
Leah annuì per poi andare a sedersi a un tavolino. Mentre aspettava Olly mille pensieri le invasero la mente, si accavallavano uno all'altro senza che nessuno riuscisse a prevalere sugli altri poi però due pensieri o meglio, due nomi, si fecero strada e la spuntarono sul resto: Rik e Olly, Olly e Rik. Aveva mai amato Rik? Forse. Lo amava ancora? Molto probabilmente no anzi, ne era sicura, non lo amava più e da tempo. E Olly? Olly era il suo migliore amico, ma davvero non provava niente per lui? No, non poteva, non doveva. Ma se le cose stavano così perchè ogni volta che Olly era con lei i battiti del suo cuore acceleravano di colpo? Perchè sentiva le farfalle nello stomaco? Forse se le immaginava, dovevano essere per forza frutto della sua immaginazione, definitivamente.
-Ecco qui.- sorrise Olly posando sul tavolino il cappuccino e il muffin al cioccolato per Leah e il caffè e un cookie per lui -Pensierosa?- chiese sedendosi accanto alla ragazza.
-Nulla di importante.- lo rassicurò Leah.
-Sicura?- chiese Olly sfiorandole una guancia -Se c'è qualcosa che non va possiamo parlarne.- aggiunse baciandole la fronte -Sono qui per te.-
-Grazie ... ma è tutto a posto.- disse Leah bevendo un sorso del suo cappuccino.
Dopo aver fatto colazione ed essersi riscaldati un po' i due ragazzi si diressero a piedi verso casa di Olly, per fortuna la pioggia aveva concesso una tregua e il cielo sembrava rasserenarsi. Durante il tragitto rimasero entrambi in silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri, pensieri molto simili tra loro, pensieri che avevano per troppo tempo rinchiuso in un angolo della mente.
-Vuoi salire?- chiese Olly fermandosi davanti al portone del palazzo nel quale abitava.
-Olly.- disse Leah portando lo sguardo sulle sue scarpe -In realtà una cosa di cui vorrei parlarti c'è.- aggiunse con voce tremante.
-Ti ascolto.- le sorrise Olly.
-Io ... ecco io ... non so da dove cominciare.- disse Leah mordendosi il labbro inferiore, lo faceva sempre quando era nervosa.
Vedendola nervosa Olly decise di prendere l'iniziativa e incrociò le dita nella speranza che la ragazza volesse dirle le stesse cose che lui avrebbe voluto dirle.
-Allora forse posso iniziare io.- disse Olly prendendole le mani.
Leah fu piacevolmente sorpresa da quel gesto e le venne naturale sorridere.
-Sei la ragazza più incredibile che io conosca.- disse Olly abbozzando un sorriso -Sei unica, speciale.- aggiunse portando le mani sui fianchi della ragazza.
-Hai le tue mani sui miei fianchi.- gli sorrise maliziosamente Leah, stava succedendo davvero?
-Oh ... e se non mi fermi sai cosa succederà?- chiese Olly guardandola divertito.
Tutta la tensione, tutta la preoccupazione, tutti i pensieri erano spariti, adesso c'erano solo loro due e nient'altro.
-No.- sorrise lei portando le braccia dietro il collo del ragazzo -Cosa?- chiese con aria innocente.
-Questo.- rispose Olly avvicinando lentamente il suo viso a quello della ragazza.
-Sembra divertente.- sussurrò Leah poco prima che la distanza tra i loro visi si azzerasse.
Olly strinse ulteriormente a sè Leah e quando i loro corpi aderirono completamente uno all'altro posò le sue labbra su quelle della ragazza e la baciò.
-I'm yours.- le sussurrò Olly lasciando per qualche secondo le morbide labbra di Leah.
-Yes, you're mine.- gli sorrise Leah per poi riunire le sue labbra con quelle del ragazzo.   
 



 













slave gente!! *saluta con la mano* c:
questa è la prima ff che scrivo su Olly, mi gira in testa da un paio di settimane e ho deciso di metterla giù :)
ringrazio tutte le uone anime che hanno letto, grazie :')
che dire, spero vi sia piaciuta ... e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!
se volete seguirmi su twitter sono @HugMeJay (ditemelo che ricambio sfghjkl)
un bacione a tutte! :*    

 

  
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