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Autore: Akane    26/03/2013    3 recensioni
Chester sembra incapace di stare lontano dai guai e questa volta quello che combina è davvero bello grande. Tanto che lo spinge a prendere di nuovo una dose proprio dopo aver promesso di rimettersi in piedi. Mike non la prende bene ma questo dà per assurdo la spinta al loro rapporto. Quella che gli serviva. E così entra in scena Talinda nelle loro vite.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Reanimation'
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NOTE: Allora, questa fic nasce dal mio personale bisogno di puntualizzare una cosa che forse non necessitava, però vabbè, sono puntigliosa. Ho già scritto in Esseri Viventi la parte in cui entra in scena Talinda ma poiché ho voluto di proposito usare una nuova versione dei fatti che è assurda ed impossibile, mi son trovata a voler scrivere ugualmente la versione 'reale'. Cioè quello che potrebbe essere accaduto nella realtà seguendo i fatti veri conosciuti, sempre nel caso ipotetico in cui Chez e Mike stessero insieme. Specifico un altro punto. In EV ho voluto cambiare versione perchè avevo già scritto in Morto all'Alba, altra fic su quel periodo, come la vedevo. Però in questa fic le cose sono più complete. È praticamente quasi del tutto (ma non completamente) come EV, i precedenti di questa storia. Con la differenza che 'ecco cosa è successo davvero con Talinda'. Cioè la versione seria. Comunque è una specie di via di mezzo fra EV e Morto all'alba. Vabbè, non serve capire tutto quello che mi passa per la testa! Leggete e amen!
Sulla questione matrimonio delle star... spesso e volentieri, nella vita normale, ci sono i matrimoni di convenienza che nascono per vari motivi condivisibili o meno, nel mondo delle star ce ne sono il triplo, sono quasi normali. Questo per una questione di 'pace'. Cioè per poter fare ciò che si vuole senza avere la rogna di dover rendere conto ai fan, per cui si presenta una facciata perfetta che funzioni e tutto va alla grande. È risaputo di questi matrimoni. Ce ne sono di veri anche fra loro, eh? Però diciamo che sono rari. Lo sono anche fra persone 'comuni', figurarsi là dove tutto funziona diversamente. Basti pensare alla fobia di Mike di tenere tutta la sua vita personale nascosta fino a livelli da psichiatria!
Spero che nessuno si senta offeso... sono solo le mie idee e comunque si tratta di una fic.
Buona lettura.
Baci Akane

AFFRONTARE SE' STESSI

“Tornare non è facile, non è fottutamente facile.
Cercare di sistemare le cose, cercare di rimettersi in piedi dopo la maledetta caduta del cazzo.
Deciderlo è una cosa, riuscirci è un'altra.
Perchè arrivare al punto in cui cadi come una merda e la merda la mangi e ti ci fai il bagno, prima o poi ti fa capire due cose.
O ti uccidi davvero o la pianti.
Ed è successo che Mike ha messo su il suo fottutissimo gruppo.
Abbiamo passato la vita a prenderci e lasciarci, lui si è anche sposato per dimostrarmi che con me era finita, che amava Anna e che non potevamo più scopare insieme.
Come crede che mi abbia fatto sentire la sua cazzo di notizia?
'Chester mi sposo quindi piantala di sedurmi!'
Che coglione!
Mi è venuta l'ernia iatale, sono stato così di merda che per sopportare il vomito mi son tornato a fare!
È sempre stata colpa sua, non ho fatto altro che odiarlo durante tutto Meteora.
Un fottuto maledettissimo tour del cazzo!
Quanto lo odio.
Quanto odio tutto quanto.
Loro che si sono tutti schierati dalla parte di Mike, Mike che preferiva fare le cose che proponeva la società perchè è un codardo vigliacco spaventato dalla sua natura frocia, la mia cazzo emotività... odio la mia emotività perchè mi ha fatto venire l'ernia.
Lui si sposa e a me viene l'ernia e visto che sono masochista e mi piace vedere come gli altri mi fissano quando sto male, non mi sono curato.
Nel tour dovevo sopportare il dolore, il vomito ed il non riuscire a mangiare.
Ed il vedere Mike che mi resisteva e mi guardava astioso, scontento, deluso, accusatore.
E poi lui e la sua Anna!
E vaffanculo!
Sono tornato a farmi!
E poi tutti si facevano, eravamo in tour coi Metallica ed i Limp Bizkit del cazzo... tutti tossici di merda!
Come potevo resistere? Ero un recidivo del cazzo!
Poi siamo tornati a casa dal tour. Mi hanno operato e per togliermi l'ernia mi hanno disintossicato ma la voglia di farmi quella no, non l'hanno curata.
Mike visto che ha imposto al gruppo una pausa per farmi riprendere e che però non sa stare inattivo, ha messo su un altro gruppo. I Fort fottuti Minor!
Quanto li odio e odio lui che deve fare sempre qualcosa, non può stare fermo ad aspettarmi?
È stata l'apoteosi del cazzo, quando ho saputo gli ho detto di tutto, gli ho sputato in faccia e me ne sono andato.
Un bel po' di giorni da solo. Fanculo al mondo!
Non volevo saperne di niente e nessuno e quando sono finito quasi in overdose ed ho sentito la canzone che aveva fatto quello stronzo di Mike, invece che pensare che aveva messo su quel gruppo per massacrarmi meglio, ho capito cosa provava.
Where d you go.
Gli mancavo.
Mi diceva che gli mancavo e che dovevo tornare a casa.
Come potevo continuare?
Alla fine lui è solo un ragazzino spaventato dal mondo... però mi voleva ancora bene. Mi voleva ancora con sé.
Mi voleva ancora...
Alla fine è stato lì che ho deciso... ok, ci provo.
Voglio risalire. Voglio farcela.
Sono così tornato, ho lasciato Sam ed ho provato a riabilitarmi, era complicato, era una vera schifezza.
Poi volevo presentarmi a lui che ero guarito e mi vergognavo di guardarlo negli occhi se ero ancora sporco.
Quindi l'ho lasciato cantare coi Fort Minor del cazzo e ho cercato disperatamente da solo di farcela ma non era facile, continuavo ancora. Continuavo.
Cercavo di diminuire e di essere meno pesante in ciò che prendevo.
Alla fine per combattere la maledetta voglia di andare da Mike e violentarlo, sono andato con un'altra.
Una donna.
Era una bella donna, ricordo solo che ho pensato mi somigliasse.
Ero fuori di me.
Così fuori, Dio Cristo.
Sto cercando di fare pace con Lui ma non è facile, ho sempre avuto un brutto rapporto con Dio.
Sto anche cercando un modo sano per sfogare ciò che ho. Scrivo testi ma a volte non basta lo stesso.
Così sono andato da Mike, l'ho raggiunto al suo concerto senza dirgli niente, ho fatto la star fottuta che sono ed ho fregato il posto alla ragazza che doveva fare il ritornello di Where con lui.
Sono uscito, avevo appena fumato una canna, ero tutto esaltato e coglione.
Mike mi ha guardato terrorizzato, non sapeva della mia comparsa però non poteva fare niente. Così abbiamo cantato e... ed è successo qualcosa.
Non lo so spiegare bene perchè io ero fumato, però lui era emozionato e terrorizzato insieme.
Allora ho pensato... sì, ho pensato... 'ok, forse prova ancora qualcosa per me... forse... forse vale la pena, no?'
Mi ha dato la spinta e la conferma è stato il suo abbraccio finale. Pensavo mi mandasse via a calci, invece tremava tutto.
Ce la dovevo fare, dovevo. Dovevo.
E gli avrei detto che lo amavo solo dopo. Dopo tutto questo. Dopo che mi riprendevo volevo dirglielo.
La cosa sorprendente è stata che mi ha invitato a fare altre volte quella canzone live.
Il suo gruppo del cazzo non andava gran ché, hanno avuto poche date quest'anno e parlando mi ha rivelato che non è mai stato molto convinto, l'aveva fato solo per svagarsi e per provocarmi.
Ha deciso di lasciarlo perdere e di pensare ai Linkin Park, vuole rinnovarli da cima a fondo, ma devo sbrigarmi.
Quando me l'ha detto ho pianto, perchè mi sentivo voluto. Voluto da lui.
Non mi diceva che provava qualcosa per me, non me l'aveva mai detto.
Io e lui ci siamo messi a scopare perchè lo seducevo e lui mi voleva, ma non abbiamo mai parlato di sentimenti. Mai.
Poi ci siamo lasciati, abbiamo fatto un casino colossale e... ed ora?
Cos'eravamo ora?
Una notte intera a parlare e confidarci di un sacco di cose ma mai a parlare di sentimenti e di noi. E la paura di toccarsi perchè ci potevamo saltare addosso.
Come abbiamo resistito?
Ricordo bene quella notte, come fosse ora.
In realtà è stato poco tempo fa, non molto.
Così ci siamo detti... mettiamoci in piedi insieme, definitivamente e questa volta come si deve, poi parleremo di noi.
Un ulteriore incentivo per farcela.
Sì, poteva essere una buona idea.
Poteva.
Se Talinda non fosse arrivata dicendomi che era incinta.
Chi cazzo era Talinda, ora?
Nemmeno la ricordavo, cazzo!
Le ho riso in faccia e le ho detto che si era sparata qualcosa di forte, ovviamente mi ha portato le prove ed ovviamente ho ricordato.
Però potevo non essere io il padre. Solo perchè mi ricordo che ho scopato con lei non è automatico che io sia il padre. Lei è una modella di playboy, ha la faccia da poker, sa mentire e recitare meglio di me ed io già sono bravo di mio perchè adoro fare il divo.
Il panico.
Ecco la sensazione che ricordo bene sopra ogni altra cosa.
Il panico ed il mondo che spariva.
Perchè lei, serena e tranquilla, mi ha detto che non voleva niente da me, non pretendeva lo riconoscessi o che la sposassi ma solo che, se volevo, potevo vedere mio figlio quando sarebbe nato.
È stato lì che ho capito che lei in qualche assurdo modo era a posto... e che doveva essere vero che non aveva scopato con altri in quel periodo... perchè nessuno non avrebbe preteso un cazzo al suo posto, specie con un rifiuto tanto stronzo come il mio.
E poi mi ha offerto il test del dna quando si sarebbe potuto fare.
Chi lo offre se non una che sa con certezza?
Per questo il panico di merda mi ha attanagliato lo stomaco, mi sentivo di dover vomitare ma ho resistito, allora il respiro è andato a puttane, così veloce come il mio maledetto cuore.
E la testa esplodeva.
Io padre.
L'esperienza con Draven e Sam era stata così traumatica, Draven non mi chiama papà, sono stato un figlio di puttana, non lo vedevo quasi mai e quando ero con lui non lo consideravo. È che non sapevo come fare.
Però mi sono sentito felice quando è nato.
Mi sono messo a pensare a tutte queste cose.
Io padre di nuovo. Per fare un altro stronzo come me che mi odierà crescendo?
Perchè dovevo accettarlo e riconoscerlo?
Non era meglio scappare lontano da lui?
Avevo voglia di farmi, avevo una stragrande maledetta voglia di farmi.
E mi sono preso una di quelle pastigliette che rilassano i nervi.
Ero in pace col mondo, allineato coi pianeti. Potevano dirmi quello che volevano, stavo bene.
E' qua che credo di aver chiamato Mike.
Il trip che mi sono sparato non è di quelli gravi e potenti ma sufficienti per rivivere la tua vita in rewind per un po' e per fare cose di cui non te ne rendi assolutamente conto.
Così eccomi.
Ho rivisto tutto e quando cazzo ho chiamato Mike?
Rido come un coglione alla sua faccia che impallidisce, poi mi spinge e mi fa cadere.
Diventa davvero violento, penso mi faccia male ma non me ne accorgo, continuo a ridere. Sono il solito coglione ma ormai eccomi, piacere, Chester Bennington!
- Ho messo incinta un'altra sfigata! - Lo dico come se fosse una barzelletta, rido come uno stronzo e lui si ferma completamente, stava per darmi un calcio perchè è chiaro che mi son fatto e si ferma.
È completamente sospeso nel mondo, per un istante. È qua che tutto diventa maledettamente serio, tragico, grave.
È qua che io torno e mi rendo conto, dal suo sguardo, dai suoi occhi.
Che questo è un altro di quei guai alla Chez che potrebbero farmi affondare.
È proprio qua.
Così tiro un calcio altrettanto violento al portaombrelli all'ingresso e resto per terra mentre rotola facendo casino.
Poi mi raccolgo su me stesso e mi chiudo escludendo tutto e tutti, anche Mike. Sono di nuovo nella merda, il perdente di sempre! Uno stronzo maledetto!”

“Come si stacca la spina?
Come si spegne la televisione?
Come si cambia radiostazione?
C'è un modo per fermare tutto questo?
In un istante mi torna in bomba tutto quello che è stato da prima fino ad ora, dall'inizio alla fine, tutta la nostra maledetta sporca storia.
Lui che arriva nel gruppo e che mi seduce finchè non riesce a scoparmi più e più volte... ed io che alla fine mi scopro attratto da lui come fosse un dio... e che non riesco a resistere, non ce la faccio proprio... e che cedo sempre e sempre e poi sempre e sempre lo respingo dicendo che non sono cose che si fanno.
Non mi accettavo, ok?
E poi avevo paura di essere scoperto. Da tutti.
Ho sempre avuto questa fissa, il parere degli altri... ma non solo. Non è proprio questo quanto che possano rovinarmi la vita quelle persone che giudicano e criticano e siccome il mondo ne è pieno, preferisco nascondere tutto. Specie le cose importanti.
Che a me piace un ragazzo è qualcosa di enorme!
Così ho detto che era solo sesso e che potevo smettere. Ed ho sposato Anna.
Il gruppo è decollato, io ho pensato alla musica, Chester mi ha fatto piazzate su piazzate, si è addirittura messo a farsi... come è degenerato tutto?
È stata una cosa di anni eppure mi sembra sia stato così veloce... non lo so... non riesco proprio a far fuoco.
Quando è sparito, dopo che ho messo su i Fort Minor, mi è venuto una crisi di panico, Anna ha capito che c'era qualcosa che non andava nel nostro rapporto ed alla fine ha deciso di non approfondire.
Ho fatto Where d you go per comunicare con lui visto che non potevo in nessun altro modo.
Così ho cercato di fare del mio meglio col gruppo che odiavo perchè mi aveva portato via Chez. L'ho fatto per permettergli di curarsi, lui l'ha presa male. Maledizione a me ed alla mia mania di non saper stare inattivo.
Quando l'ho rivisto è stato come morire, ero sul palco e lui è semplicemente apparso proprio su quella canzone.
Ho cercato di fare in modo che tutti pensassero fosse per Anna, ma era per lui.
Torna a casa.
È sempre stato per lui.
Mi ha detto che voleva farcela, voleva risalire, voleva impegnarsi. Gli ho detto che saremmo tornati coi Linkin Park.
Non abbiamo parlato di noi. Cosa è andato storto?
Lui ora non può farsi trovare di nuovo fatto e dirmi che ha messo incinta una donna.
Che cazzo ha in quella testa di merda marcia?
- E' questo il tuo modo per sistemare le cose? E' così che lo fai? Mi dici che ti disintossichi e poi ti fai trovare ancora fatto? E quando cazzo hai messo incinta questa? Quando eri in giro per gli Stati Uniti a fare il vagabondo? - Chiedo cercando di capirci qualcosa, parlo concitato ed infuriato, cerco di essere lucido. Picchiarlo non serve.
Però mi prudono le mani.
Lui se ne sta seduto per terra, si tiene le gambe, la testa sulle ginocchia e non dice niente.
Allora mi chino su di lui, sono in piedi e grido perdendo di nuovo le staffe. È il minimo, penso.
- CAZZO CHEZ PARLA! COSA DIAVOLO VUOI DA ME? MI HAI PRESO PER IL CULO E VOLEVI FARMELO SAPERE?! - Finalmente alza la testa e mi guarda, ha una smorfia deformante in viso, è come se io stessi bestemmiando. Io?! IO?!
- NON TI HO PRESO PER IL CULO! E' SUCCESSO E BASTA! -
- COSA E' SUCCESSO?! METTERE INCINTA UNA O TORNARE A FARTI? CHESTER IO MI SONO STUFATO E QUESTA VOLTA DAVVERO! - Con questo lo mando al diavolo e faccio per andarmene, infatti mi giro e vado verso la porta ma la sto aprendo che mi sento afferrare la gamba, mi giro ed è lui che mi ha preso come facesse rugby. Non vuole che me ne vada, sta giù e sta aggrappato alla mia gamba, è pietoso, Dio Santo.
È pure mezzo fatto, ancora!
Cosa diavolo devo fare?
- Non andartene, ti prego... aiutami... - Piagnucola. È davvero pietoso, Santo Dio!
Mi strofino il viso mentre il cuore va come un treno, la testa esplode ed io non so... non so proprio che pensare e nemmeno cosa fare.
Non mi ha mai chiesto aiuto. È sempre stato convinto di avere tutto sotto controllo, di potercela fare. Era sempre troppo orgoglioso od incazzato con me.
È la prima volta che mi chiede veramente aiuto.
Come posso rifiutarlo?
E poi non posso voltargli le spalle... io... io ora ci speravo che tornasse veramente, che ce la facesse... Dio mio, io ci tengo a lui... ed anche se non oso pensare in che modo, so che quello che provo è comunque grande. Enorme.
Sospiro sconfitto in qualche modo e mi siedo per terra con lui, non so veramente cosa fare ma appena sono a portata di braccia mi si aggrappa come ad un salvagente e non mi lascia. Mi butta le braccia al collo e nasconde il viso nel petto.
È così piccolo, ora.
È fragile.
- Sono un fallito... continuo a sbagliare tutto... - Altro sospiro. Come lo tiro fuori?
Mi ha chiesto aiuto ma la verità è che non so come aiutarlo.
Lo abbraccio seguendo questa voglia inumana.
Non può stare male per sempre, non voglio che stia male per sempre. Non è giusto. Non è per niente giusto...
Dio mio, perchè non lo aiuti?
Se hai mandato me per aiutarlo fammi capire cosa devo fare, perchè io proprio... non ne ho idea...
- Non sei un fallito... - Mormoro piano sulla sua testa riccia e scura.
- Sì che lo sono... lo sono eccome... sono un maledetto fallito... ho avuto una crisi di panico quando lei mi ha detto che era incinta ed ho capito che è vero... che è veramente mio... e... e non ce l'ho fatta. Ho preso qualcosa per calmarmi. Poi non mi sono nemmeno accorto di averti detto di venire... io non so cosa fare, Mike... non voglio più sentirmi così. Ne voglio uscire. Lo voglio davvero. Ti prego... -
Mi prega come se io avessi qualche potere.
Che potere ho?
Non ne ho proprio idea... non lo so... come lo posso aiutare?
Piange e mi si stringe il cuore davvero perchè non è solo un amico od un compagno di gruppo, è molto di più. Pensavo d'averlo perso. Quando lo pensavo me lo sono detto.
Che sono innamorato nonostante tutto quello che ci siamo fatti a vicenda.
Si può amare lo stesso dopo tradimenti e ferimenti? Urla, offese, insulti?
Non penso sia una cosa razionale... e forse... forse si è solo destinati e basta. Non ci saranno mai santi, fra noi. Solo noi capaci di sbagliare sempre in tutti i modi possibili.
Però non voglio che stia male, non voglio.
Lo carezzo, lo tengo fra le braccia e stringo gli occhi perchè è talmente grande quello che provo ora che ce l'ho così, che sono ricoperto di brividi dalla testa ai piedi. Ho paura di non saperlo gestire ancora. Quella notte, quando ci siamo ritrovati, ci siamo gestiti per miracolo però volevamo baciarci e fare l'amore.
Ora non so se resisterò perchè lo voglio da sempre e giorno dopo giorno è sempre più grande.
E non è solo fisico, è molto di più.
È qualcosa qua dentro.
- Ne uscirai. Ora lo vuoi davvero. Non è facile. Non basta volerlo per riuscirci, ma volerlo è il primo passo, piano piano ce la farai. - Non so nemmeno da dove mi vengano queste cose.
Non so se siano vere. Se ce la farà davvero. Non so come penso di aiutarlo. Non so niente. Però non lo lascerò. Anche se è quello che volevo fare perchè ero arrabbiato e deluso.
Non posso farlo sprofondare ancora. È un passo e va ancora giù.
È sull'orlo di un burrone ma non lo lascerò cadere. Non posso. Me ne pentirei per sempre.
E sto morendo a tenerlo fra le mie braccia. Sto morendo...
Alza la testa piano piano dalla sua postazione, mi sento vuoto per un istante ma non si separa completamente da me. Alza solo la testa per potermi guardare e siamo così vicini che ci guardiamo e tutto riesplode in noi. Noi che abbiamo fatto sesso un sacco di volte e che ora non ci tocchiamo da un sacco di tempo. Noi che vorremmo e che non smetteremo mai di volere. Noi che stiamo facendo un inferno totale l'uno per l'altro. L'inferno. Ho sposato Anna per dimostrare a me stesso che non l'amavo. Lui è diventato tossico per lo stesso motivo, penso. Ed ora siamo qua, abbracciati su un pavimento. Cosa stiamo facendo?
È perso.
È completamente perso, ma una cosa la sa. Mi vuole.
- Mi vuoi dire come è successo che hai lasciato incinta questa ragazza? - Dico piano e dolcemente. È come una medicina, per lui. Lentamente si sgretola davanti ai miei occhi e si denuda.
- Sono quasi morto, quando ero in giro per l'America. Penso d'aver visto Dio o qualcosa del genere, quando ero in coma da overdose. Allora mi sono detto di provare a rimettermi in piedi. Mi sono salvato per miracolo. Poi ho sentito la tua canzone ed ho capito che mi aspettavi, che non ero veramente solo come pensavo. Che non mi odiavi. Sono tornato a casa, volevo rimettermi in piedi e poi farmi vedere da te, ma non era facile. Ho lasciato Sam e mi sono reso conto che fra il dire ed il fare c'era di mezzo un mare di merda. Non riuscivo a smettere del tutto. E mi mancavi. Allora sono andato con una. Pensavo che un po' di sesso mi distraesse ma non ha funzionato, così ho deciso di tornare da te e basta. Poi il resto lo sai. Con te è andata meglio, dopo che siamo tornati non mi sono più fatto, non è molto facile però sai... posso vederti quando sto male e tu non sei stronzo, stai con me, mi distrai, mi fai ridere. E poi parliamo dei Linkin Park... di come fare per rimetterci sulla scena, dei cambiamenti... però quando è arrivata lei, si chiama Talinda, e mi ha detto che è incinta e mi ha fatto capire che deve essere tutto vero... sono andato nel panico. Ho avuto proprio... sai... il cuore sparato a mille, non respiravo bene... ero impazzito. Mi son dovuto calmare in qualche modo! Devi perdonarmi, Mike! E non lasciarmi mai solo! Non lasciarmi solo, non mi fido di me stesso, mi devi controllare. Se mi controlli ce la faccio! Con te mi calmo! - Parla agitato come un treno e mi tiene le braccia con le unghie, spaventato che me ne possa andare.
Come diceva quella canzone?
Il trucco si sta sciogliendo... ma io devo andare avanti. Non ricordo bene le parole.
Mi sento così, il trucco si sta sciogliendo.
Gli prendo il viso fra le mani e con fermezza cerco di placarlo, ma non è facile perchè vorrei solo fare una cosa che non so se è giusta.
Ci eravamo ripromessi di parlare di noi quando lui sarebbe stato bene ma se non riuscirà a stare mai bene non posso lasciare che finisca così fra noi. Non lascerò che siano le menzogne a ricoprirci.
Così, senza saper bene cosa dire, col cuore stretto in una morsa di emozione, paura e dispiacere, poso le labbra sulle sue. Tremano e sono tutte bagnate delle sue lacrime. È un bacio salato quello che ci diamo ed è come se il mondo esplodesse in mille stelle. Accecati chiudiamo gli occhi e mi godo questo bacio dolce amaro.
Perchè penso che era da così tanto tempo che lo volevo, che non so proprio come ho fatto a durare.
Tutto crolla, anche questa altissima montagna su cui eravamo appostati. Lui in procinto di buttarsi giù nel precipizio ed io dietro che lo guardavo per vedere cosa faceva.
Sono sempre stato o troppo passivo o troppo crudele. Non posso semplicemente essere buono, con lui?
Sorpreso risponde al bacio, apre la bocca e mi viene incontro con la lingua, è sconvolgente questo momento, perchè si schiude tutto e si gonfia, si gonfia e si gonfia sempre più.
Ed è dentro di noi.
Ora siamo qua e lo guardiamo bene in faccia e gli diamo il nome che merita.
Noi siamo innamorati.
Ed io non lo lascerò solo. Mai più.”


“Lo griderei al mondo, se si arrivasse a questo.
Griderei al mondo che sono innamorato e griderei al mondo il tuo nome, Mike.
Quindi non lasciarmi mai più, perchè non ce la posso fare ancora, senza di te.
Non lasciarmi mai.
Mai più.
Mi aggrappo a lui, alle sue braccia, alla sua bocca, alla sua lingua e sempre piangendo per questa fottuta grandezza che provo dentro, grido sconvolto da me stesso. Grido dentro che lo amo e voglio stare con lui per sempre.
Non mi importa di niente e nessuno, sento che con lui accanto posso affrontare qualunque cosa, anche uscire per strada e camminare tenendolo per mano.
Posso superare ogni bestia e solo avendo i suoi occhi per me, dove posso perdermi e morirci.
Dimmi che posso dirlo a tutti, diciamolo a tutti. Non serve nasconderlo.
Aiutami a dirlo.
Aiutami.
Le lingue potrebbero stare per sempre incollate ed io vivrei così, darei tutto affinchè sia così.
Tutto.
Scivolo in me stesso mentre si separa per respirare, appoggia la fronte alla mia, ansima come me, siamo sconvolti, siamo emozionati. Il cuore va a mille, tornerà mai normale?
Apro gli occhi e lo guardo da qua, così vicini non lo siamo mai stati.
- Mi lascerai ancora perchè hai paura di quello che provi? - Lo dico ed in una sola domanda riassumo sei o sette anni della nostra storia.
Sorride debolmente, si sta arrendendo. Apre gli occhi e mi guarda. I suoi bellissimi occhi neri di quella forma allungata che amo. Mi ci perdo sempre nei suoi occhi. Ci cado proprio. Così penetranti, così vivi, così belli.
- Io avevo un'altra idea... - Inarco le sopracciglia chiedendogli di cosa parla. - Pensavo, se per te va bene, di provare a vivercela veramente, questa volta. E smetterla di impostarla solo sul sesso. Se parlavamo subito di sentimenti forse ora non saremmo a questo punto. - Oh questa poi!
Con uno scatto di nervi gli tiro una graffiata sulle braccia che stringo ancora, lui ululando di dolore mi spinge e si separa da me per massaggiarsi dove l'ho graffiato.
- Brutto coglione, non sono stato io a rifiutare il nostro rapporto! Eri tu! -
- Ma tu la mettevi solo sul sesso! Io lo volevo però ero confuso e non mi lasciavi tempo per pensare che ero già ad un orgasmo! Cazzo, Chez, non è che l'hai gestita bene! Non avevo mai considerato di essere gay prima di te! - Mi mordo la bocca arrabbiato e respiro pesantemente. Ecco, sta succedendo di nuovo. Litighiamo. Poi cosa faremo? Se ne andrà gridandomi di arrangiarmi?
La paura torna ad assalirmi e paralizzato lo fisso col cervello che non fa capire proprio un cazzo.
- Non è che era tanto più facile per me! Non ho mai amato nessuno, Sam forse e non ne sono nemmeno sicuro! Cazzo! Io sapevo solo che mi piaceva scopare coi ragazzi e che tu... tu, porca puttana, mi piacevi come nessuno mai! Non capivo un cazzo di altro! Cercavo solo un modo per averti ed usavo i miei mezzi! Il sesso! - A questo punto, sul clou del litigio, Mike alza le mani in avanti e ci ferma. Grazie.
- Ok ok ok, stop! Basta! Eravamo entrambi giovani ed impreparati. Non sapevamo che cazzo ci succedeva davvero e come gestirla. Siamo andati ad istinto. Io ero terrorizzato e tu incapace di guardare sopra la cintura. Basta. Ora però siamo pronti? Ora siamo capaci di guardarci negli occhi e parlare di sentimenti? È davvero una cosa seria? - Mi sale dentro un'ondata di ira fottuta che penso che se non lo colpisco con un pugno è solo per un qualche cazzo di miracolo. Ma lo prendo per la maglia e lo strattono spingendolo fino a terra. Gli salgo sopra a cavalcioni e lo schiaccio giù gridandogli a due centimetri dal viso.
- Cazzo! Come puoi dubitarne, porca puttana? Come? Guarda come mi sono ridotto per te! Non eravamo pronti! Abbiamo sbagliato un casino, è vero! Ma guarda dove siamo arrivati! Siamo ancora vivi e siamo i cantanti di un gruppo famoso! Ne abbiamo fatta di strada, siamo cresciuti, non siamo più dei fottuti bambini! Riusciremo a farlo come si deve, ora! -
Mike mi prende per la vita, dove le sue mani arrivano perchè io sono schiacciato sopra di lui, e cerca di fermare il fiume umano che sono io.
- Ed allora dobbiamo cominciare a parlare di ciò che proviamo. - Ma ci è o ci fa?
Non ci posso credere che me lo chieda.
- Brutto stronzo, non l'hai capito che ti amo? Mi sono fatto e strafatto per te! Come cazzo puoi non capirlo? Non è evidente!? - A questo punto, invece di rimanere shockato, lo stronzo si mette a ridere. Ora lo ammazzo! - Che cazzo ti ridi? - Penso di non essere mai stato più furioso.
- Era questo che volevo sentire! -
- Gli insulti? - Chiedo senza capirlo subito.
- No, deficiente! Che mi ami! - Resto senza parole, interdetto, completamente colpito e affondato. Ma è un fottuto istante. Lo fisso, realizzo e poi sbotto.
- E tu pensi di dire qualcosa, mio sovrano? - Dico schernendolo malizioso visto che ora vedo le cose così come erano da un po'.
- Vuoi dire se ti amo anche io? - Non siamo normali, ce lo stiamo dicendo come due coglioni, lui ora ride ed io prima ero incazzato. Ci si può dichiarare così?
Dopo una vita martire questo è il fottuto epilogo prima che la vita ricominci da capo, diversa, splendida, e noi ce lo diciamo così.
- Mi ami? - Dico allora abituandomi all'idea che fra noi niente sarà mai fatto in maniera normale. Semplicemente perchè la normalità non esiste.
La voce è bassa e lui lascia che avvicini il viso al suo fino a sfiorargli le labbra. Sorride in quel modo insolente che a volte sembra il mio e aspetto che lo dica.
Gli occhi nei miei, quella luce brillante e maliziosa di chi ha deciso e non cambierà più idea.
- Ti amo. - Dice piano, sempre con quel sorrisetto addosso. Eppure è serio, in un certo senso, è intenso e profondo. Sensuale.
Penso che non smetteremo mai di bruciarci a vicenda e dal modo in cui ora mi sento caldo, sono piuttosto sicuro di questo.
- Ti amo. - Rispondo allo stesso modo, abbassando il tono ancora. Dopo di questo preferisco annullare quei pochi centimetri. Schiudo subito le labbra e lo fa anche lui, le intrecciamo, ce le succhiamo appena e poi infiliamo le lingue, ci troviamo e giochiamo in questo modo erotico e lento. Un lento che va in crescendo e trasforma tutto in perfezione.
Ora ce la posso fare, ora sono sicuro di potercela fare.
Perchè si è accettato e mi ha accettato. Mi libererò dell'abitudine di farmi, ogni residuo, e brillerò come non ho mai brillato.
Per lui.

Nel divano, dopo tipo un'ora passata a sbaciucchiarci come stronzi e basta -ha deciso che scopare ora era un tornare indietro a quando scopavamo e basta... così gli ho dato il romanticismo che voleva-, riaffrontiamo il discorso per cui tutto questo pandemonio del cazzo è scoppiato.
Sono accoccolato contro di lui, la testa sulla sua spalla, mi circonda col braccio e mi tiene a sé. È così bello tutto questo.
- Ascolta, cosa devo fare con quella ragazza? - Gli chiedo ripensandoci improvviso. Ci mette un po' a fare mente locale.
- Intanto assicurati che sia davvero tuo... - Logico e razionale come sempre.
- Sì, però da come si è posta io penso che sia vero... - Si incuriosisce così le spiego tutto e dopo che ci pensa un po' dice la sua.
- Se è così e lei è davvero una brava ragazza, a maggior ragione è giusto che ti assumi le tue responsabilità. Hai fatto una cazzata colossale, Chez. Sesso non protetto con una sconosciuta... -
- Pensavo prendesse la pillola, mi sembrava esperta! - Scuote la testa. Sì, lo so, sono le solite idee del cazzo da uomini. Ma funzioniamo così!
- Bene, non la prendeva ed ora è incinta. Ed è anche una brava ragazza che non pretende niente da te, è solo stata corretta e basta. Devi assumerti le tue responsabilità, devi vedere di lei, aiutarla, starle vicino e riconoscere il bambino. La devi aiutare, Chester. - Mi sembra il minimo. È ragionevole. Però sto pensando ad un'altra cosa che esprimo subito.
- Sì ok... però poi questo bambino? Nasce e si ritrova con due genitori che a malapena si conoscono, che non sono nemmeno fidanzati e che... cosa? Collaborano per lui? Insomma, che razza di situazione gli proponiamo? Crescendo si chiederà perchè è così diverso, perchè non mi può vedere ogni giorno, perchè mamma e papà non sono sposati e non vivono insieme... e magari si sentirà poco amato, si sentirà inferiore rispetto agli altri 'normali', sarà preso in giro, perchè sono feroci i bambini, sai. E soffrirà di questa situazione di merda! Io non voglio che soffra! E poi se è mio figlio io... io non solo voglio che sia felice e stia bene... io... io questa volta voglio fare le cose per bene... capisci? Cioè penso di doverlo fare, no? Sarò padre di nuovo e non voglio fare la merda come ho fatto con Draven! - Parlo a ruota libera di tutti i dubbi che mi vengono sul momento e lui paziente mi ascolta, non mi interrompe ed alla fine lo guardo per sapere cosa ne pensa.
Lui sta sorridendo dolcemente.
- Allora sposala e fate per lui una famiglia vera. - Questo ha il potere di catapultarmi giù dalla cima del mondo in cui ero finito.
Mi tiro su e lo guardo come fosse impazzito.
- Che cazzo dici?! Non voglio sposarmi di nuovo, con Sam è stato un fallimento e poi soprattutto non la amo perchè amo te! Semmai sposo te! - Si mette a ridere e mi dà uno schiaffo sulla testa per fermarmi.
- Scemo, non possiamo sposarci! Dico solo... se hai paura che cresca complessato e soffra di non avere fondamentalmente una famiglia normale come le altre, allora sposa questa Talinda e dagliela, la famiglia! Che problema c'è? Io so che mi ami e che non è che solo per un bambino in comune tu ami un'altra. Se dici che è una brava ragazza a maggior ragione, no? Stalle vicino questi mesi, conoscila e vedi com'è... se pensi che si possa fare, prova a dare a questo bambino una vera famiglia come vuoi che ce l'abbia, che ti piaccia o no nascerà. Sta a te vedere se sarà felice come vuoi tu o no! - Semplice, no?
Ma ti sembra tanto facile?
Non è che io voglio sposarmi una solo perchè l'ho messa incinta!
Certo, voglio dire... se voglio che questo bambino sia felice e che abbia una vera famiglia, l'unica è sposarla però... boh, che ne so... mi sembra una di quelle stronzate che farei io...
ma se me la dice Mike forse va bene...
- Ma non ti dà fastidio? -
Chiedo ancora dubbioso.
Si stringe nelle spalle.
- Io sono sposato con Anna e mi assumerò anche io le mie responsabilità. Non è giusto che la lasci così e che la usi come mi pare. Io penso che siamo stati dei bastardi fin qua ed abbiamo usato chi ci circondava come ci pareva, però dobbiamo crescere. Adesso non so cosa farò con Anna ma resto sposato con lei, ora come ora. Non è un gioco, è una donna e le voglio un gran bene perchè è una donna fantastica e mi ama. Piano piano troverò una soluzione anche per lei, magari le dirò come stanno le cose e vedrò se vuole restare con me lo stesso o se vuole lasciarmi, ma voglio dire... ci prendiamo le nostre responsabilità ed agiamo da uomini. Se tu devi sposare Talinda sposala, avrete un figlio insieme ed è una brava ragazza. Fa per tuo figlio ciò che ritieni davvero giusto senza risparmiarti. Non puoi sbagliare di nuovo, è una creatura! Noi due non ci lasciamo solo perchè la situazione è complicata. Abbiamo già fatto i bambini, facciamo gli adulti. - Parla molto, come al solito, ma dice sempre cose giuste e sensate.
Appoggio di nuovo la testa alla sua spalla. Finchè sto con lui sto benissimo e sento di poter affrontare il mondo intero. Poi bisogna vedere quando tornerà a casa, cosa sarà.
- Affrontare noi stessi e ciò che siamo. Già... una cazzo di parola! - Lo sento sorridere.
- Ci riusciremo, piano piano. - E' calmo e sicuro, vorrei essere come lui. Penso che non sarà davvero facile ma è giusto cominciare a crescere e fare gli uomini. Poi magari con Talinda mi trovo così bene che decido di fare anche altri figli, chi lo può mai sapere?
Non escludo nulla!
E poi a me basta che lui non mi pianti più. Se resta con me sposo anche mia nonna!”


“Pensavo fosse più facile, lo ammetto. Perchè l'avevo presa sotto gamba, forse. O forse mi sentivo ottimista.
Ma ho pensato in termini di giusto e sbagliato ed io sono abituato a ragionare così.
Se metti al mondo un bambino e vuoi che questo bambino sia felice, gli devi dare una vera famiglia e c'è un solo modo. Mi opponevo se lei era una troia, ma se è davvero una brava ragazza penso che quella sia la sola cosa giusta. Poi ovviamente hanno del tempo per capire se la cosa funzionerebbe. Non devono eventualmente sposarsi subito, si devono solo improntare per questo esperimento.

Chester l'ha così spiegato a Talinda che ha accettato la cosa. Non mi stupisce questo.
Mi stupisce che voglia fare un caffè con me a quattrocchi. Ed io non so cosa pensare, a questo punto...
Onestamente non morivo dalla voglia di conoscerla perchè dal dire che è giusto sposarla se l'hai messa incinta e vuoi dare un futuro sereno a tuo figlio, al volerla conoscere e farci amicizia la cosa ce ne passa.
Pensavo di limitarmi all'eventuale matrimonio e a qualche occasione.
Ok ok lo ammetto.
Sono stato un ottimista.
Ho solo pensato alla cosa giusta e non a quanto l'avrei digerita davvero.
La teoria è che Chester ama me e con Talinda è un altro tipo di discorso e che poi io sono sposato con Anna e devo risolvere questo casino anche con lei.
La pratica è che Chester e Talinda si trovano bene insieme e pare siano particolarmente compatibili.
Lei è la versione di lui al femminile, hanno gli stessi gusti, lo stesso carattere e modo di fare e poi sembra una persona molto aperta, di larghe vedute, disponibile ad un po' tutto e capace di sorprendere.
Questa cosa, quando Chez me l'ha detta, mi ha lasciato senza parole.
Così ora mi si presenta in casa la sua ragazza -diciamo così- e mi dice che vuole conoscermi come si deve.
Siccome Anna dovrebbe arrivare, istintivamente la prendo e la porto via da casa mia.
Siamo a passeggio in un parco, al chiosco mi prendo un caffè e lei un gelato, sorrido alle sue voglie da donna incinta.
È comunque bella, molto bella. Non mi stupisce che a Chester sia piaciuta quando se l'è fatta.
Sembra all'altezza di ogni situazione. È sorridente. Accattivante. Sì, è vero che ricorda molto Chester. Ha anche un tatuaggio sul braccio.
Sono imbarazzato e non lo nascondo, non ero pronto e volevo incontrarla più avanti. Per la prima volta mi rendo conto che non so che cosa dire ed è davvero pazzesco per me che sono logorroico!
- Allora, come mai questo incontro improvviso? - Le chiedo sperando che la cosa si concluda presto. Non so proprio che dirle.
Lei è molto rilassata e a suo agio e continuando a leccare il gelato mi risponde sicura di sé.
- Chester mi ha detto subito di voi due. - Bevendo il caffè mi ritrovo a sputarlo subito di riflesso e lei ride. Porco mondo!
- Cos'è che ha fatto lui? - Ora lo ammazzo!
- Mi ha detto di voi! - Lei continua a ridere ed io a tossire. Cazzo di cane! Quello stronzo.
- Diceva che aveva paura che poi le cose con te si complicassero se non me lo diceva. Non è stato per essere corretti o meno... è che è sicuro che anche se l'idea viene da te a te non andrà veramente bene e che prima o poi ne soffrirai e le cose si rovineranno. Così non sapendo cosa fare me l'ha detto e mi ha chiesto consiglio! Mi ha detto delle sue intenzioni di dare una famiglia felice a questo bambino ed è vero, l'unico modo è sposarci, lo riconosco. - Silenzio. Non è che so cosa dire. Ma come diavolo può avere la bocca tanto grande, quello stronzo?
Ora che faccio?
- E... cosa... cosa vuoi tu? - Mi scuso per la brutalità e le spiego che non so bene come comportarmi. Lei ride ancora, continua a sentirsi a suo agio. Beata lei.
Si siede ad una panchina in una zona tranquilla del parco, si affaccia su un laghetto artificiale. La seguo ed aspetto col cuore in gola.
- Volevo sapere se le sue paure sono fondate. È vero che a te non va bene questa cosa? Sei stato tu a proporgliela... perchè mai non dovrebbe andarti bene, allora? - Non ha peli sulla lingua. Sospiro e mi gratto la nuca imbarazzato.
- No ecco... io capisco razionalmente che è la cosa giusta da fare e non voglio rovinare il suo desiderio di paternità. Desidera una famiglia vera e sono contento se la può avere. Però è vero... sono geloso. -
- Ma ama te. Me l'ha detto chiaro e tondo. Con me c'è alchimia a letto, da quel che ricorda di quel giorno, e probabilmente riuscirebbe a scopare con me quanto voglio. Però il suo cuore è solo tuo e non potrò mai pretendere di averlo. A me va bene. Io mi trovo bene con lui, ora come ora non ne sono certo innamorata, ma abbiamo molte cose in comune, specie il carattere. Poi abbiamo gli stessi gusti. Io penso che riusciremmo a vivere insieme per poter avere una famiglia. Però bisogna davvero vedere se a te va bene, perchè in caso contrario... se tu ne soffrirai, Chester manderà tutto all'aria. Io non voglio che questo succeda. Una volta che faccio una famiglia, anche se non è per amore ma per sensibilità e per responsabilità, non la manderò all'aria. È per questo che sono qua. Per capirti meglio. -
Ha davvero le idee chiare e non ha peli sulla lingua.
- Ma ti va davvero bene se tuo marito ama un altro? - Lei alza le spalle.
- Quando sono tornata a dirgli che ero incinta non è che lo amavo, eh? E nemmeno ora. Mi trovo bene con lui e ridiamo molto insieme, però obiettivamente non lo amo, non mi strappo i capelli. È iniziata così e la scintilla non è scattata, non scatterà magicamente. O scatta subito o non scatta. Non basta stare bene con una persona e viverci insieme e farci dei figli per amarla. Che ami chi vuole, che faccia la sua vita come crede, però se mi sposa non mi pianta dopo un po' perchè tu stai male e sei geloso! Perchè gli hai dato questa idea se non ti va bene? - Non riesce proprio a capirlo. Non è così strano.
Non lo capisco benissimo nemmeno io.
Sospiro e mi stringo nelle spalle, sto un po' meglio a sapere queste cose da lei. Un po' tanto.
La verità è che se lei sa e le sta bene e soprattutto non lo ama, è perfetto. Va benissimo. Io pensavo che lei fosse innamorata e che avrebbe fatto di tutto per farlo innamorare.
- Perchè era giusto così. Lui ha fatto tante cazzate ed è ora che si assuma le sue responsabilità da uomo! Mi aveva promesso che avrebbe smesso e che si sarebbe messo in piedi ed invece non aveva davvero smesso. Appena è stato un po' sotto stress si è fatto di nuovo! Mi ha fatto infuriare! Non è che se c'è stress allora va bene farsi! Bisogna andare fino in fondo con le proprie scelte! Essere uomini! Ti aveva messa incinta, gli ho detto di assumersi le sue responsabilità e di aiutarti. - Ok ma non è questo che vuole sapere lei.
- Sì. Però bastava che mi stesse vicino nella gravidanza, riconoscesse il figlio e collaborasse senza per forza vedere se riusciamo a sposarci. - E' acuta, la ragazza. È davvero acuta. Ed in gamba. È vero.
- E' stato lui a dire ciò che voleva. E lui voleva una famiglia normale e vera per suo figlio, perchè al primo non era riuscito a darla ed ora Draven ne soffre. Non vuole ripetere sempre gli stessi errori. Quando ho capito a cosa mirava, senza rendersene pienamente conto, l'ho solo indirizzato. Vuole una famiglia. La può avere solo sposandoti. Stop. Che a me vada o non vada non importa, conta che lui lo voglia. Lui ha la famiglia disastrata, è normale che ne voglia una vera. - Per quanto se due non si amano possa esserlo.
Lei sembra finalmente soddisfatta e piegando la testa di lato guarda l'acqua del lago, sorride per qualcosa che sa solo lei e poi mi mette la mano sul ginocchio in segno di ringraziamento.
- Se avrò una vita felice sarà anche merito tuo, penso. Spero che fra voi le cose vadano sempre bene, comunque. - Accetto e ringrazio a mia volta.
È una donna a posto ed è quella che ci vuole per Chester, visto che comunque ama me e cercava una donna solo per una famiglia. Il suo desiderio da sempre, io lo so.
Spero che ci riesca e che vada tutto bene. Saperli vivere insieme non sarà di certo la fine del mondo, specie perchè sono due esibizionisti che amano farsi vedere. Sono tipi da prendersi per mano e baciarsi in pubblico per dimostrare quanto splendidi sono, hanno quel carattere lì. Penso che a volte mi darà fastidio e forse ci litigherò spesso, però prima o poi mi abituerò. Prima o poi.


Il cellulare fa il consueto suono assurdo che mi indica la ricezione di un messaggio.
Quando lo leggo e vedo che è di Talinda sorrido automaticamente perchè immagino di cosa si tratti.
'Abbiamo litigato perchè ho trovato della roba, dice che era vecchia e che non si fa più, io ho detto che non voglio queste cose per casa quando nostro figlio nascerà e lui mi ha mandato al diavolo! Non penso si faccia da quel giorno, però non si sa mai. Aveva ancora delle scorte... ti prego, controllalo, parlargli e capisci se le ha usate! Non voglio che le usi! Vedi cosa puoi fare!'
Sorrido ancora, è normale che sia agitata su questa cosa, loro figlio sta per nascere, si sono sposati da poco e gira ancora robaccia in giro. Io gli avrei tirato giù la casa!
Ma spesso quando capita qualcosa fra loro, vivere con Chester non è proprio facile, mi scrive dicendomi il problema e se posso aiutarli e calmarlo.
'Certo che gli sto vicino! Ci penso io! Sta tranquilla!'
Chester è ancora instabile, per tutto l'anno lo è stato. Non è certo facile cambiare così radicalmente e smettere del tutto. Però fra me e lei -devo dire che è stato proprio un lavoro di squadra- ci siamo riusciti. So che era solo una vecchia scorta di cui si era dimenticato, non c'è da preoccuparsi.
Il fatto che lo controllasse anche lei ha contribuito a pulirlo meglio.
Alla fine sembra sia stata una buona scommessa, quella del loro matrimonio anche se è solo di convenienza, alla fine. Perchè sono davvero compatibili, molto simili e pieni di cose in comune. Vivranno serenamente insieme, si divertono, sono come dei compagni di giochi. Io e lui siamo molto diversi e non abbiamo quasi gusti in comune, avere qualcuno che invece ce li ha è bello, io lo vedo con Anna. Per me è lei la mia compagna di 'giochi'. Per così chiamarli.
Mi sta bene.
Evito di guardarli quando in pubblico si esibiscono in scene da super coppia innamorata perchè mi dà fastidio, ma capisco che è inevitabile.
Oltretutto la gente ci crede e nel tempo sarà sempre più così.
Ci crede che stanno davvero insieme e che si amano veramente e che sono perfetti. Talinda dà alcuni dettagli della loro vita insieme e sono cose tenerissime che ovviamente per lo più sono ingigantite, però la gente abbocca e noi possiamo vivere serenamente la nostra storia.
Alla fine va bene così. Non può essere tutto rose e fiori, le cose veramente perfette non esistono davvero. Però ci possiamo avvicinare molto. Io e Chester ci amiamo, questo mi basta. Il resto è solo un contorno.”

FINE


E' vero dunque che Chester nel 2005 era ancora pieno di droga fino al collo, ha lasciato Sam, conosciuto Talinda, l'ha messa incinta e l'ha sposata nel giro di pochissimi mesi.
Pare che Talinda chiedesse aiuto a Mike ed agli altri di controllare Chester perchè ancora quando era con lei, lui continuava a farsi o per lo meno lei sospettava.
È vero che Talinda è Chester al femminile e che è stata modella di Playboy.


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Aperto la mia pagina autore su FaceBook. Lì metto gli aggiornamenti alle mie fic, le varie news che la riguardano e cose così...
Akane
   
 
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