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Autore: fisio    13/10/2007    10 recensioni
ATTENZIONE!! Questa ff è il seguito di "All'assalto ai pirati" solo che ho cambiato titolo! Grazie!!^_^
<< Oh, andiamo! Non sei contenta che “un bel giovane come me”>> citò con la voce in falsetto, mentre Chichi alzava gli occhi al cielo << “ti dia una mano”?>> si pavoneggiò buttando il petto in fuori << Guarda che prestanza fisica, sono proprio un super Saiyan con i fioc…>> ma fu investito in pieno da getto d'acqua. << Io direi un super scemo con i fiocchi >> lo raggiunse la voce ilare di Chichi.

Nella seconda parte :"[..]Ma Laos fu doppiamente sciocco: una volta perché sperò di farla franca pur trovandosi al cospetto di ben tre Saiyan, una seconda perché fu così avventato da toccare l’unica cosa capace di svegliare la bestia sopita nel cuore del guerriero leggendario, il combattente puro che fremeva di sdegno davanti i sopprusi e brutalità, l’eroe rifulgente di luce convito che il bene alla fine trionfa sempre. Son Goku.[...]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buoni e cattivi



Quando i genitori non ci sono...-  prima parte

Guardava le loro teste vicine quasi sfiorarsi. Il riflesso capriccioso dell’acqua sui visi sembra voler mettere in evidenza la loro allegria, accompagnata da sonori scoppi di risate improvvise.
Chichi osservava padre e figlio che, sul bagnasciuga della spiaggia, stavano allegramente scavando una buca… o un cratere si corresse, dando un’occhiata sgomenta alla faccia allibita dei bagnati di passaggio di fronte alle dimensioni spropositate della fossa. Almeno era riuscita ad ottenere che non svolazzassero di gran carriera per tutta la spiaggia terrorizzando il resto dell’isola! Era pur sempre una grande conquista nella sua famiglia!
Lei stava comodamente sdraiata su un asciugamano, sotto la capanna improvvisata con un vecchio lenzuolo di Goten e un paio di tronchi di palma: come già aveva imparato da tempo, quando il suo ultimogenito, Goten per l’appunto, si metteva in testa una cosa non c’erano divinità né terrestri né aliene che tenessero. Così, appena l’ultimo giorno di scuola era ritornato a casa tutto trafelato, annunciando all’intera casa il suo bisogno impellente di andare al mare, perché “tutta la gente normale va in vacanza al mare!!”, la pace se n’era volata proprio come una colomba via da casa Son, finché i due genitori esausti avevano deciso che un paio di giornate al mare sarebbero state poco in cambio della propria salute mentale.
E se lo spostamento giornaliero (con la quantità abnorme di cose da portare, a partire dal cibo) nella località marina, era reso più che agevole dal teletrasporto di Goku, far passare inosservata l’apparizione improvvisa di quattro individui su una spiaggia piena di gente, con un bagaglio che avrebbe fatto invidia ad un imperatore con tanto di seguito, non era certo cosa da poco!
<< E allora? Penseranno di avere le allucinazioni! >> diceva allegramente Goku per calmare l’ansia della moglie, che quasi non ci dormiva la notte.
<< Io dovevo avere le allucinazioni, quando ho detto che ti avrei sposato! >> era la risposta tagliente di Chichi.
Da sotto il suo ampio cappello di paglia ora scrutava il profilo di suo marito: teso con tutto il busto oltre quella “buca”, sul volto un sorriso da ragazzino e… cielo… la sua spropositata quantità di muscoli, marmo scolpito, che sembravano urlare a tutta la spiaggia “niente e nessuno può scalfirci!”… .  Non le era sfuggito più di uno sguardo lascivo lanciato da donne rapite da tanto ben di Kami!
Ogni tanto la testolina bruna di Goten si sollevava nella sua direzione e tutto contento gridava: << Mamma! Papà ti sta scavando la fossa! >>, prima di essere puntualmente zittito da un esasperato Goku che, dandogli un leggero buffetto con la paletta, lo rimbrottava: << Goten! Ti ho già detto che non si dice così! Mi farai arrestare! >>.
Chichi sorrise: in genere era Trunks ad accompagnare Goten nel continuo trivellamento della sabbia alla ricerca di un improbabile tesoro, lasciato da altrettanti dubbi pirati; lo portavano volentieri visto che Bulma, neomamma per la seconda volta, già completamente assorbita dalla piccola Bra, aveva bisogno di un attimo di tregua.
Ma grazie ad una persona in particolare, il piccolo Son era rimasto senza compagno di giochi.
E già.
Perché si da il caso che il giorno prima, Chichi si fosse fatta convincere dal suo primogenito, Gohan, ad unirsi a lui in una spedizione in fondo al mare, alla ricerca di non si sa bene quale specie rara di corallo marino e il suo caro maritino per fugare i suoi dubbi aveva giurato e spergiurato che si sarebbe occupato lui dei bambini, che non aveva niente da preoccuparsi:
 << Al massimo potrai essere attaccata tu da uno squalo, mentre sei in acqua, ma oltre a questo non c'è nulla da
preoccuparsi! >> era stata capace di dirle quell’essere impossibile che si spacciava per suo marito!
Risultato?
Quando era tornata (e no, per fortuna nessun squalo aveva provato a farla diventare il suo spuntino mattutino) si era ritrovata davanti una rubiconda aragosta che assomigliava vagamente al piccolo Trunks: da quello che era riuscita a capire, mentre cercava di cacciare in gola a Goku la mascherina da sub, quell’ infingardo, inaffidabile del suo consorte si era messo a schiacciare un “pisolino” non appena lei se n’era andata, lasciando i piccoli a giocare tranquillamente in riva... se il sole di mezzogiorno aveva avuto pochi effetti sulla carnagione più scura di Goten, era stato di certo più impietoso sul povero Trunks che aveva ereditato la stessa pelle chiara e delicata della madre.
Inutile dire come l’aveva presa Vegeta, quella sera, nel ritrovarsi un piccolo sole umano al posto del figlio… Goku non si ritrovava con uno squarcio in petto solo esclusivamente grazie alla piccola Bra che, infastidita da tutta quella baraonda, aveva fatto giustamente sentire la sua, mettendosi a urlare come un’ossessa dalle braccia materne.
A destare Chichi dai suoi pensieri poco pacifici verso il marito ci pensò una scena troppo comica per i suoi occhi: soffocò una risata nel vedere la faccia interrogativa del marito di fronte al gran sbattimento di ciglia che una signora ( bikini dalle dimensioni irrisorie, trucco completo, neanche fossero stati a un gran galà e pareo di un imbarazzante color rosa) gli propinava, mentre con voce civettuola gli chiedeva se un bel giovane come lui fosse così gentile da darle una mano nel sistemare l’ombrellone.
Gelosa?
Ma per favore! Quella donna aveva tutta la sua compassione: voleva cercare di attirare l’attenzione di suo marito? Era la benvenuta! Pensò distogliendo lo sguardo e ridacchiando più forte: a parte che in ben sedici anni di matrimonio lei stessa non era mai riuscita ad ottenere che Goku l’ascoltasse per più di dieci minuti di fila, quindi se la signora voleva cimentarsi nell’ardua impresa di catturare l’interesse del Saiyan… non poteva far altro che augurarle buona fortuna… e poi… insomma, era per caso cieca la tipa? Si vedeva lontano un miglio che Goku non era il tipo da sordide relazioni illecite! Con la sua faccia da ragazzino, onesto, generoso, sempre pronto (maledizione!) al sacrificio … era ad un passo dalla santificazione, praticamente!
Tra l’altro non aveva nemmeno notato il suo costume nuovo! Si issò sui gomiti lanciando un’occhiata soddisfatta ai fiori colorati del suo bikini; non per vantarsi, ma quel favoloso pezzo di stoffa, metteva in risalto le sue forme, il suo…
<< Sciò! Vai via maledetta bestiaccia! Sciò ho detto! >>, ah si, sicuro…quel meraviglioso bikini con i suoi colori sgargianti aveva attirato quasi metà della fauna volante dell’isola in sole poche ore! Chichi agitò il cappello in direzione di un coleottero dai colori brillanti con aria torva << Stupidi insetti che non sanno riconoscere un fiore vero da uno disegnato… oh no, di nuovo! >>
<< Mamma!! >>
<< Chichi!! >>, tre voci si mescolarono tra loro. Tutti e tre i suoi Saiyan, nel sentire che c’era qualche minaccia sulla loro mamma e moglie, rispettivamente, si erano precipitati a vedere cosa stesse succedendo… il problema è che era già il quarto falso allarme di salvataggio!
<< Ancora un insetto? >> domandò Goku dando un’occhiata al colpevole in lontananza << ma stai tentando di ammaestrarli o
cosa? >> le chiese con aria interessata, incrociando le braccia.
Chichi si morse la lingua per non rispondergli per le rime, data la presenza della prole e si rivolese a un preoccupato Goten che con il visino in ansia le disse: << Mamma se vuoi rimango io a proteggerti dagli insetti! >>
<< Ruffiano! >> sibilò Goku, guadagnandosi un’altra occhiataccia dalla moglie.
<< Mamma >> intervenne Gohan più pratico, << magari se metti una lozione repellente per gli insetti, ti lasciano in pace >>
<< Ma levati il costume e basta, no? Così eliminiamo il problema alla radice!>> se ne uscì Goku, che non voleva assolutamente saperne di rimanere serio.
<< Certo >> convenne Chichi con un sorriso perfido che si faceva spazio sulla bocca, inginocchiandosi contemporaneamente ad aggiustare il costume blu di Goten, << Certo… se non da fastidio a te che tua moglie vada in giro per la spiaggia nu >>
<<  Okay! Basta così! >> la interruppe il Saiyan lanciando occhiate severe in torno, come se qualcuno stesse effettivamente aspettando che la SUA Chichi facesse uno spogliarello in mezzo la spiaggia << Giochiamo a nascondino tutti insieme!>> ordinò, poi, più che proporre.
<< Si! >> si entusiasmò il Saiyan più giovane saltellando << mamma, giochi con noi? >>
<< Assolutamente no! >> rispose Chichi assumendo un’espressione bellicosa << Punto primo: io non ho i vostri cavolo di poteri da super eroi, capaci di individuare una mosca a chilometri di distanza; punto secondo: voi volate! Avrei perso in partenza! >>
<< Oh, andiamo Chichi, non fare la frignona! >> s’intromise Goku sorridendo << non mi dirai che hai paura di perdere?>>
<< Si mamma, non fare la frignona! >> ripeté Goten tirandola per una mano.
<< Okay, okay >> si mise Gohan tra i due genitori che avevano tutta l’intenzione di iniziare uno dei loro soliti battibecchi << e se ti mettessi in coppia con uno di noi? Così non saresti più l’unica “normale” dei partecipanti>>.
<< Mi sembra proprio un’ottima idea >> trillò Goku posando una mano sulla spalla di Chichi; alla donna non sfuggì la sua fugace, ma fin troppo chiara, occhiata libidinosa:
<< Oh, si Gohan hai ragione… >> tubò diabolica << Goten, amore della mamma, vuoi fare coppia con me?>>
<< Ma, ma…>> balbettò Goku preso in contropiede << sono io il più grande! E… forte…e Goten è troppo piccolo! Non ce la farebbe a trasportati in volo!>>
<< Come sei gentile a preoccuparti per noi >> lo schermì la donna sempre più perfida << Tranquillo in qualche modo ce la faremo! Inizia a contare, su!>> mentre prendendo per mano Goten iniziava ad incamminarsi verso la parte più verdeggiante dell’isola.

Le onde del mare la cullavano dolcemente; era stata la sfida più breve della storia: Goku ci aveva messo un tale gusto nello scovarli che non faceva fatica ad immaginarselo ancora tutto sghignazzante sulla riva a prendere in giro il povero Goten! Che uomo impossibile! Alla fine esasperata, aveva preso il lettino gonfiabile e, mandato alle ortiche il gentil consorte, se n’era andata in mare, dicendo che preferiva gli squali ai suoi sproloqui.
Ormai era fuori da più di mezz’ora, complice il caldo tepore del sole e il dolce dondolio delle onde… non sentiva nemmeno più i rumori provenienti dalla riva… ehi… un attimo… e la riva? Dove… DOV’ERA la riva?? Si mise a sedere di scatto guardandosi intorno leggermente in apprensione.
Il nulla! Niente! Era circondata da una distesa infinita di acqua!!
Maledette, infide onde! E ora?
Okay, calma Chichi; dopo tutto era o non era imparentata con dei super Saiyan? Bastava che uno dei suoi uomini sentisse la sua aura e il gioco era fatto!
Si…certo…ma lei ce l’aveva un’aurea o aura o come diavolo si chiamava? A parte che non le era mai stato ben chiaro cosa fosse… oh insomma! Lei non risplendeva di luce come marito e figli quando si arrabbiava! Al massimo diventava cianotica se dimenticava di respirare tra una rimbrottata e l’altra!
Okay, niente panico! Chiuse gli occhi e cercò di rilassare i muscoli, come se questo potesse servire a farle comparire la misteriosa aura.

<< Ehm… non che io sia un esperto, ma se volevi darti alla circumnavigazione del globo, non potevi servirti di mezzi un po’ più solidi?  Che so: un paio di tronchi legati da una corda già erano molto meglio!>> la sbeffeggiò una voce dall’alto.
Chichi evitando per un pelo di cadere in acqua per lo spavento, puntò il naso in su, verso l’origine della voce, per scoprire Goku che levitava a pochi metri sopra di lei, sdraiato, con la testa poggiata su una mano e con l’aria di chi se la stesse spassando un mondo!
<< Ma perché tra tutti, proprio tu dovevi venire a prendermi??>> borbottò Chichi girando la testa dall’altra parte e incrociando le braccia.
<< Scherzi? A momenti dovevo sotterrare Goten per non farti venire a salvare appena non ti abbiamo più visto all’orizzonte, figurati se…>>
<< Cosa?? >> sbottò Chichi fulminandolo << Vuoi dire che ti eri accorto da un pezzo che mi stavo allontanando e non hai mosso un dito per evitarlo?>>
<< Certo! >> trillò il Saiyan mettendosi seduto a gambe incrociate, restando a distanza di sicurezza << Ho controllato istante per istante la tua aura! Poi quando ti eri allontanata abbastanza…>> lasciò la frase in sospeso, scoccandole un’occhiata furba;
<< Okay… potrebbe sembrarti fuori luogo la domanda… ma perché??>> si mise in piedi in precario equilibrio sul materassino e incalzò << Perché l’hai fatto, razza di psicopatico che non sei altro??>>. 
<< Oh, andiamo! Non sei contenta che “un bel giovane come me”>> citò con la voce in falsetto, mentre Chichi alzava gli occhi al cielo << “ti dia una mano”?>> si pavoneggiò buttando il petto in fuori << Guarda che prestanza fisica, sono proprio un super Saiyan con i fioc…>> ma fu investito in pieno da un getto d’acqua:
<< Io direi un super scemo con i fiocchi >> lo raggiunse la voce ilare di Chichi
<< Bene, mia cara… vuoi la guerra allora…>>
<< Cosa?... NON CI PROVARE, FERMO!>> ma fu come essere investiti in pieno da un missile: Goku si era letteralmente fiondato su di lei; il materassino si inabissò e si capovolse in un turbinio d’acqua. Chichi annaspò, non aveva fatto in tempo a prendere la giusta riserva d’aria. Le sue mani si dibatterono alla ricerca di un qualsiasi appiglio finché non incontrarono qualcosa di duro come il marmo, ma stranamente tiepido; si sentì cingere per i fianchi per poi venire imprigionata da un abbraccio impaziente e ancora prima di aprire gli occhi, capì.  Percepì le sue labbra morbide sopra le proprie e l’aria arrivò di nuovo ai suoi polmoni: Goku con bacio delicato le stava somministrando l’ossigeno necessario. Sentì la bocca del suo uomo piegarsi in un sorriso… no… non l’avrebbe avuta vinta così facilmente quella serpe: risalì lentamente con le mani lungo l’ampia schiena, fino ad arrivare al collo possente… poteva già sentire una familiare pressione contro la sua coscia…era completamente nelle sue mani. Fu veloce ed efficace: artigliò i capelli del povero Goku quanto bastava per sgusciare fuori dalle sue braccia e con una frenesia quasi esagerata cercò di riguadagnare la superficie.
Maledizione, doveva muoversi! Dove poteva nascondersi? Si guardò febbrilmente intorno, alla ricerca disperata di un qualsiasi espediente.
<< Posso esserti d’aiuto? >> si offrì una voce irriverente alle sue spalle.
Uffa! Al diavolo!   
<< Oh, insomma! Non c’è gusto a sfidarti! >> sbuffò lei imbronciata, mentre il Saiyan, ridacchiando, presala per una mano se la schiacciava contro il petto.
<< No eh?  Ci manca solo tu che mi sfidi e poi sono apposto! >> si scandalizzò platealmente Goku << Cos’è? Per caso vuoi iscriverti al club di Vegeta: “Muori Kakaroth muori?” >>,
<< Certo! >> rispose la donna con un risolino << Anzi, una volta uscita da qui gli andrò subito a spiattellare tutti i tuoi punti deboli!>>
<< Mmh...interessante; ma io ho un solo punto debole >> la contraddisse il Saiyan fissandola intensamente << La mia bella mogliettina!>> la strinse di più per sottolineare le parole << Anche che se oggi mi ha fatto un po’ penare, perché si è messa addosso un francobollo al posto del costume e io avevo tanta voglia di disintegrare tutti gli uomini allupati che la guardavano… ma poi lei mi avrebbe picchiato con una mazza ferrata arruggi…>>
<< Stop! >> sbottò Chichi interrompendo quel monologo pazzesco << hai bevuto per caso? Cosa stai farfugliando? >>
<< Oh, ma niente di particolare… solo che >> le passò una mano dietro al collo tirando delicatamente il nodo del bikini << Tu sei mia!>>
<< Cosa?? >>
<< Certo! Mia! >> sillabò il ragazzo usando il dito come penna per scriverglielo sul petto << Tutto mio! >> ripeté fermando per un attimo il suo bel da fare con il nodo e indicandola tutta.
<< Questa è la sparata più da troglodita che potessi mai fare! Non sono un oggetto!! >> s’inalberò la ragazza cercando di spingerlo via.
<< E chi ha detto questo? >> le fece di rimando Goku riavvicinandosi e bloccandole le mani << Hai interpretato male: tu sei la mia donna… solo io posso godere di tanta... >> sorrise beato, mentre Chichi cercava di colpirlo visto che praticamente stava parlando al suo seno! Che spudorato!
<< Guarda che non ho nessuna intenzione di camminare per la spiaggia con una coperta addosso, solo perché il sole ha risvegliato il tarlo della gelosia a sua maestà! >>
<< Okay, vuol dire che in cambio del mio consenso per andare in giro conciata così tu mi darai… >> terminò eloquentemente la frase riuscendo finalmente a slacciare il nodo del bikini.
<< “Conciata così”? “In cambio”?? >> ripeté allucinata Chichi, non sapendo bene se picchiare il suo strambo consorte o fermare la rovinosa caduta del costume << Ma, ma che ti prende? Ti sei beccato il virus del “marito imbecille” oggi?>>.
Goku sorrise all’espressione battagliera della moglie, le sue mani strette sul petto nel tentativo di non rendere visibile il panorama idilliaco… già sentiva i battiti del proprio cuore accelerarsi. La strinse per la vita facendosi a pochi centimetri dal suo viso:
<< No… è che voglio averti tutta per me… ora… dopo sopporterò con coraggio che tutti i maniaci della spiaggia ti sbavino dietro, ma nessuno di loro potrà mai provare quello che sto provando io ora, Chichi >> le parole morirono sulle labbra della sua compagna, mentre faceva scivolare delicatamente la mano sotto l’acqua, andando a sfiorarla tra le gambe.
La donna sussultò impercettibilmente quando le carezze divennero più audaci; sorrise al pensiero che quell’essere diabolico aveva architettato tutta quella tiritera per arrivare… alle sue grazie: si lasciò andare con le mani sui pettorali d’acciaio del Saiyan, allungandosi il più possibile per lambire con la lingua il collo erculeo. Il suo bikini fu prontamente slacciato definitivamente e così i suoi seni lattei, in contrasto con il resto del corpo ambrato, furono sotto il tocco bramoso di Goku. Le rovesciò il capo indietro, aumentando contemporaneamente la pressione sul busto, divorò ogni centimetro della sua pelle con baci, soffermandosi sul morbido seno con la lingua. Il gusto salmastro dell’acqua si mescolava con il sapore dolce della sua donna.
Si, era solo sua, pensò Chichi stringendosi di più a lui e avvinghiandosi con le gambe alla sua schiena, ma…sorrise sentendo le sue mani scivolare, impazienti, verso l’ultimo pezzo del bikini… ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca… e poi…
perse il filo dei pensieri, abbandonandosi completamente al piacere che la stava avvolgendo.


Sentì l’ennesimo sbuffo provenire da dietro la sua sedia, roteò gli occhi al cielo: ma tu guarda che peste! Di fatti:
<< Gohan! PERCHÈ non posso andare a vedere cosa stanno facendo mamma e papà? È da una vita che sono via! Sono insieme! Sento le loro aure vicine! UFFA! >>
Gohan sospirò gettando la rivista che stava leggendo da parte, si girò indietro e, attivando la modalità “fratello maggiore comprensivo e paziente ”, ribadì per l’ennesima volta:
<< Perché no! Staranno nuotando a largo! Lasciali stare un po’ da soli! >> e poi sporgendosi di più dalla sedia << Non vorrai mica beccarli mentre si abbracciano magari, vero? >> sottolineò strabuzzando gli occhi.
<< Bleah! Che schifo! >> inorridì il piccolo Saiyan << Vado a giocare ai pirati sotto la nostra capanna allora! >> balzò in piedi scrollandosi tutta la sabbia di dosso e piantò lì il fratello, nella sua “postazione strategica”come la chiamava: un grande albero di palma dove poteva fermarsi a leggere le riviste scientifiche che gli piacevano tanto! Bah!
Che scatole!
Si stizzì il piccolo dando un calcio a una bottiglia di plastica vuota… sempre con la testa inghiottita da qualche schifosiss… si bloccò guardingo come se si aspettasse di sentire la voce di sua madre: lei odiava… il turpilo-qualcosa.
Comunque! Peggio per lui! Oggi sarebbe andato a caccia di pirati! Da solo! E quando avrebbe trovato un tesoro… annuì convinto stringendo i pugni, si! Sarebbe morto d’invidia lui e tutti i suoi barbosi giornali… ma i suoi pensieri bellicosi furono interrotti da una strana figura, che camminava strascinando una gamba. Aveva la barba incolta, ispida e grigia, un’espressione veramente arcigna… che gli ricordava molto Vegeta quando lui e Trunks gli avevano smontato la Gravity Room … e per ultimo un tatuaggio con uno strano teschio ghignante.
Ci mise un attimo.
E poi capì.
Era lui,
finalmente aveva trovato il suo pirata!



Fine prima parte


Salve a tutti! ^_^ Com'è andato il rientro al proprio dovere? Io mi sto ancora riprendendo! ^_-
Questa volta ho seguito i vostri consigli e ho diviso la storia in due parti! Così  non sbufferete più spazientiti davanti alle mie one-shot chilometriche! ^_^ Sono una ragazza diligente vero? ^_^

L'angolo delle confessioni di Fisio:

Mi ritaglio un piccolo spazio per fare il mea culpa: nell'ultima one-shot c'è stato un po' di brusio per alcuni errori sparsi qua e là... be' questa volta (ahimé) è proprio colpa mia!
Sigh! In realtà quando pubblicai, la storia era ancora sotto betaggio... il mio caro beta Ale (non lo faccio arrabbiare oggi!) mi aveva detto che aveva praticamente finito, ci mancavano  solo le ultime rifiniture... be' io, con praticamente corna e coda che mi spuntavano rispettivamente sopra e sotto,  ho pensato "Vabbe', cosa sarà mai? Pubblichiamo, tanto Ale non se ne accorgerà mai, è a Francoforte!!" con tanto di risata satanica in sottofondo.
E stato allora che ho capito appieno il significato di "villaggio globale": a meno di mezz'ora del fattaccio,  il mio cellulare ha squillato rabbioso e a momenti dall'auricolare mi è sbucato il braccio di Ale pronto a strozzarmi! Si... insomma,  Ale mi aveva beccato... e, disgrazia su disgrazia, mi erano state fatte notare nei commenti  alcune sbavature! Per la serie "sfigati si nasce!" Comunque, il punto di questa tiritera è che gli errori di "Papà è un bugiardo" sono tutti farina del mio sacco! Il povero Ale non c'entra 'sta volta! Ecco! Finito!^_^ Ci tenevo a ribadirlo perchè il mio povero Betabetuccio ci faceva un brutta figura! ^__^
Ora, chiedo umilmente perdono se non ringazierò ad personam, ma mi sono già dilungata troppo! ç_ç Prometto che nel prossimo capitolo farò le cose come si devono. Quindi velocemente:
ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia ultima one-shot "Papà è un bugiardo", con un sorriso in più per:

Annetta-chan, Bevery Rose, Dinatabo, Elechan86, Livia1909, Maxia, Merediana, Me91, Nicichan, S, Sisya, Sybelle, Taisa, Wicca87 e naturalmente Ale che, nonostante tutto, non mi ha dichiarato forfait! ^_^

Grazie veramente tanto! A Presto! ^_^

Nel prossimo capitolo: ... i figli si cacciano nei guai!
" [..] << Cosa? >> allibbì Chichi guardando ora Goku ora Gohan, incredula, <<  Ti ha detto che andava a fare un pisolino?? Tuo fratello?? >> si passò, esasperata, una mano sul viso, mentre Goku  scoppiando a ridere prese a farle aria con una mano:
<< Allegra Chichi! Ci è andata anche bene, allora! >> rise, assestando una pacca megagalattica sulla spalla del povero Gohan che ci capiva sempre meno.
<< Prego? >> farfugliò Chichi confusa, smettendo di fissare per un attimo il suo primogenito come se fosse un alieno,
<< Certo! Lui è il migliore della sua classe...pensa un po' gli altri allora! >> rise ancora di gusto rovesciando la testa indietro [..] "

EDIT: ieri sera durante una bella chiacchierata col mio betbetuccio, mi è stato fatto notare di come i miei poveri lettori minorenni non potessero accedere alla storia. Ora, siccome la parte un po' più "scottante" doveva venire con il secondo capitolo e siccome non era un pezzo IMPORTANTISSIMO ai fini della storia (oh andiamo: la trama va bene anche senza il "tocca-che-ti-tocco" ^_^) ho deciso di togliere quel pezzo in modo da abbassare il raiting... mi sembra giusto nei confronti delle lettrici che mi hanno sostenuto dalla prima storia! ^_^ Ecco, spiegato tutto! A presto, ringraziando Annetta Chan che ha portato alla luce questo piccolo inconveniente! ^_-
  
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