- Evvai!! Tra poco ci
siamo!-
A parlare era stata Ino
Yamanaka, una ragazza bionda e con un fisico da modella invidiato da tutte le
ragazze che la incontravano. Gli occhi azzurri quasi trasparenti le brillavano
allegri. Era la sua prima volta in discoteca, e doveva essere la migliore.
Qualche giorno prima aveva finalmente compiuto sedici anni, l’età minima per
poter entrare in un locale del genere. Purtroppo tutte le sue amiche o avevano
già compiuto quell’età o erano già entrate prima. Sta di fatto che lei fosse
l’unica ragazza a non aver mai messo piede in una discoteca. Per di più i suoi
genitori non erano nemmeno d’accordo ma alla fine Sakura, la sua migliore amica,
era riuscita a convincerli che era ora di fare anche
quell’esperienza.
Ino, Sakura, Hinata (altra
amica di Ino), il suo ragazzo Kiba e il ragazzo di Sakura, Naruto, giunsero
finalmente davanti all’entrata della discoteca Kelly Palace.
La bionda saltava allegra
da un amico all’altro recitando entusiasta la parte della ragazza impaziente.
- Muoviamoci o
chiudono!-
- Ino, non agitarti...Sono
appena le undici, non è ancora aperta!- le disse la ragazza dai capelli rosa,
mano nella mano con il suo fidanzato.
- Sakura ha ragione. Hai
tutto il tempo di scatenarti- continuò Kiba, mentre con un braccio avvolgeva le
spalle di Hinata che tremava visibilmente dal freddo.
Ino sbuffò. Ma, pensando a
tutta la gente che ci sarebbe stata, le tornò subito il buonumore. E,
soprattutto, pensò a quanti ragazzi carini ci potessero essere in un posto del
genere. Sarà
strapieno!
Dopo qualche minuto i
buttafuori arrivarono e aprirono il cancello, mentre la gente che si era
accumulata di fuori entrava in fila indiana. Anche i cinque ragazzi si misero in
coda, aspettando un po’ impazienti il loro turno. Ino vide che gli uomini al
cancello chiedevano le carte di identità, quindi lei tirò fuori la sua e si
apprestò a mostrarla al buttafuori che c’era davanti a
lei.
Fece un passo avanti e alzò
lo sguardo incrociando gli occhi con quelli del buttafuori: era un ragazzo. E
lei sapeva bene chi fosse. Si trattava di Sasuke Uchiha, il più amato del liceo
di Konoha. Strano che fosse lì, Ino conosceva tutto di lui, ma non sapeva che
lavorasse in discoteca. La serata si fa
interessante!
- Yamanaka-
La voce del ragazzo la
stordì. Ino era cotta di lui, sin dalle elementari quando erano in classe
insieme. Poi alle medie e alle superiori erano in due sezioni diverse ma lei era
ancora innamorata.
Le guance della ragazza si
imporporarono, diventando quasi come il mini-vestito viola che indossava.
- C...Ciao Sasuke, cosa ci
fai qui?-
- Ci lavoro- rispose il
ragazzo con il solito tono piatto.
- E tu? Cosa ci fai qui?-
continuò poi.
- Prima serata in
discoteca!-
- C’era da immaginarselo
che una bambinetta come te dovesse aspettare fino ai sedici anni per entrare...-
disse Sasuke con un tono canzonatorio.
- Ehi come
ti...-
- Vi muovete lì davanti?- -
Vorremmo entrare anche noi!-
Le voci delle persone
dietro di lei si fecero sempre più insistenti.
- Ok ok mi muovo!- disse
Ino e, dopo aver mostrato la carta d’identità a Sasuke, iniziò a salire le scale
senza nemmeno salutarlo.
- Ci vediamo dentro,
Yamanaka!- gli gridò dietro l’altro, mentre lei stava per inciampare in un
gradino.
- Ino, guarda dove metti i
piedi!- esclamò Sakura afferrando l’amica per un braccio prima che facesse una
bella figura davanti a tutti.
- Scusa è
che...-
- Hai visto? C’è Sasuke
Uchiha!- continuò la ragazza dai capelli rosa interrompendo
Ino.
- Sì, quel
maleducato...-
- Ma non ti
piaceva?-
- Lascia perdere Sakura.
Andiamo, che gli altri ci stanno aspettando alla cassa-
Una volta pagato i cinque
ragazzi entrarono nel locale dove la musica e le luci già animavano la
serata.
- Cosa ne dite se andiamo a
bere qualcosa?- propose Naruto.
Gli altri accettarono
volentieri così si incamminarono verso il bancone più
vicino.
A servire da bere c’erano
due loro amici: Shikamaru Nara e Temari.
- Ciao ragazzi! Cosa
prendete?- chiese la ragazza bionda di qualche anno più di
loro.
- Temari! Che bella
sorpresa!-
- Ino! Ci sei anche tu?
Vedo che alla fine ce l’hai fatta ad entrare-
Temari era un’altra grande
amica di Ino, a cui lei confidava quasi tutto. Ino sapeva bene che lei e
Shikamaru avevano un storia ma sia Temari che il ragazzo facevano di tutto per
mantenerla segreta perché i fratelli di lei lo consideravano un rammollito. Ino
però era molto felice perché conosceva Shikamaru da molto tempo e sapeva che i
due erano fatti l’uno per l’altra.
- Certo! Indovina chi mi ha
fatto entrare?-
Temari si sporse in avanti
verso l’amica e le sussurrò nell’orecchio.
- Scommetto che si tratta
di Sasuke Uchiha...-
Ino sorrise in direzione
della bionda e annuì.
- Vedi di farti notare
capito? Non dovrebbe essere troppo difficile per te- disse Temari scoppiando poi
una risata mentre la Yamanaka annuì ancora sorridendo, non dopo aver cercato di
colpire l’amica con un pugno ben assestato.
I cinque ragazzi ordinarono
e finalmente arrivarono i drink. Quello di Ino era un miscuglio rosso e giallo,
strabordante di ghiaccio e con tre cannucce.
- Sicura che sia una cosa
adatta a me?- chiese la bionda a Temari.
- Certo, è quello con meno
alcol, così sarai abbastanza lucida da non combinare scemate- le rispose
l’altra.
Ino si fidò e iniziò a
bere: Temari aveva ragione, era più forte il vino che beveva quando andava
trovare i suoi nonni. Era troppo presa dalla bevanda che non si accorse che
Sakura e Naruto se n’erano andati, così come Kiba e Hinata. Rimasta da sola
davanti al bancone decise di farsi un giro per la discoteca: in fondo quella era
la prima volta che ci andava e aveva voglia di esplorare ogni luogo per non
perdersi la prossima volta che ci fosse andata.
Iniziò a girare senza una
meta precisa, facendosi spazio tra la gente che si accalcava sempre di più. La
musica si alzò improvvisamente di volume, e le luci vorticarono più veloci,
stordendo la ragazza. Per fortuna la sala dava su un balconcino dove i ragazzi
uscivano a fumare. Forse si sarebbe intossicata, ma per lo meno si sarebbe
ripresa un attimo.
Uscita sul balconcino si
accorse di non aver fatto una buona scelta: lì c’era ancora più gente che
dentro, e rischiava pure di rovinarsi il vestito con le sigarette accese che
spuntavano tra le dita delle persone.
Decise allora di rientrare
e cercare qualcuno che conosceva. In fondo la serata non stava andando poi come
si era immaginata.
Girovagò ancora per un po’
da un parte all’altra della stanza fino a che qualcuno non l’afferrò per la vita
e la costrinse a girarsi.
- E tu chi sei?!- esclamò
Ino, cercando di divincolarsi dalla presa ferrea di un ragazzo alto ed
estremamente brutto.
- Ma come sei bella,
piccola mia...Vieni a ballare con me?-
L’alito del tizio puzzava
in un modo pazzesco di alcol misto a fumo che Ino represse un conato di
vomito.
- Non ci penso nemmeno!-
gridò lei, mentre l’altro la trascinava verso la pista.
- Lasciami stare brutto
rozzone!!!- Ino iniziò a scalciare verso le gambe del tipo ma senza alcun
effetto.
Poi qualcuno arrivò in suo
soccorso.
- Non hai sentito quello
che ha detto? Lasciala stare-
Un pugno diretto al viso
del tizio seguì di poco le parole di una voce che Ino conosceva
bene.
Il ragazzo alto mollò la
presa e Ino si allontanò più che potè da lui.
- Non farti mai più
rivedere qua dentro- continuò il ragazzo misterioso che l’aveva colpito, mentre
l’altro veniva trascinato via da due buttafuori robusti.
Il ragazzo misterioso si
avvicinò ad Ino.
- Grazie, Sasuke. Senza di
te non ce l’avrei fatta...-
- Dovere. Come mai sei
sola?- rispose impassibile il ragazzo.
- Gli altri sono
spariti-
- Mai andare sola in
discoteca...Non te l’ha insegnato la mamma?- la prese in giro
lui.
- Beh mia mamma non sa
niente di discoteca. Se ne avessi una come la tua magari...- Ino si interruppe.
Sasuke si era rabbuiato ma lei non aveva capito perché. Poi la mente le si
schiarì: i genitori di Sasuke erano morti tanto tempo prima, e lui era cresciuto
da solo con il fratello Itachi che odiava, forse la vera causa della morte della
loro mamma e del loro papà. Così era diventato un sedicenne lavorando qua e là e
alla fine aveva accettato quel lavoro in discoteca.
Ino si portò una mano
davanti alla bocca come per tapparsela.
- Scusa io...mi ero
dimenticata-
- Non importa. Ora vado-
Sasuke si girò e fece per
andarsene ma la ragazza lo fermò appena in tempo.
- Dove vai?- Ino riacquistò
tutta la grinta – Mi hai appena detto di non stare da sola! Ora ti tocca farmi
compagnia...-
Sasuke sbuffò, pentito di
ciò che aveva detto mentre la ragazza lo guardava con un’aria di
trionfo.
Beh, in fondo non è male
passare una serata con una bella ragazza... Anche se si tratta ti una
rompiscatole come Ino Yamanaka.
- Vieni- le disse,
afferrandola per una mano e trascinandola via. Ino arrossì ma per fortuna le
luci intermittenti ne oscurarono la vista.
- Dove mi porti?- gli
chiese curiosa.
- Adesso vedrai- rispose
l’altro, facendola tacere con la sua voce arrogante.
Camminarono facendosi
strada tra la gente e alla fine arrivarono davanti ad una porta sorvegliata da
una guardia. Ad un cenno di Sasuke quello si spostò, mentre Ino gli passò
davanti ringraziandolo con un sorriso a trentadue denti. La guardia li guardò
affascinato, pensando quanto fosse bella la gioventù, prima di chiudere la porta
e tornare a fare il suo lavoro.
Dalla porta sorvegliata si
accedeva ai camerini delle cubiste, dei DJ e di tutti quelli che lavoravano in
discoteca. Ino si guardò intorno meravigliata. Forse mi sta portando nel suo
camerino... Il solo pensiero la fece arrossire ancora di più. No, Ino. I due
passarono davanti a tutte le stanza fino a che raggiunsero una porta a vetri che
il ragazzo aprì. Si trovarono davanti una scala, che salirono frettolosamente,
sempre mano nella mano, e alla raggiunsero un terrazzo molto simile al
balconcino ma con due dondoli sotto un pergolato.
Strani oggetti in una
discoteca ma Ino non ci fece molto caso.
- Siediti pure- la invitò
Sasuke, sedendosi a sua volta vicino a lei.
Rimasero per un bel po’ in
silenzio, ad ammirare le stelle e ad ascoltare la musica che li raggiungeva
anche lì sopra. Poi Ino decise di interromperlo per colmare una sua curiosità.
- Come mai sei venuto
dentro? Non eri di turno al cancello?-
- Sono stato sostituito. E
poi ti avevo promesso che ci saremmo incontrati dentro-
- Ah già-
- Mi dispiace per prima-
continuò Ino.
- Ti ho detto che non
importa. Ormai quello è passato-
- Ma tu non devi
dimenticare!-
- Infatti non dimenticherò.
Mai-
Tra loro calò un silenzio
imbarazzante. Alla fine fu ancora Ino a parlare.
- Mi ha fatto piacere
rivederti. E a te?-
Nessuna risposta. Ino lo
prese come un sì.
- Alle elementari eravamo
grandi amici, ti ricordi? Ho passato tanti momenti felici con te... Poi sono
arrivate le medie e ci siamo allontanati sempre di più. Avevamo due compagnie
diverse e quindi non ci vedevamo mai. Ma io non ti ho mai dimenticato! Poi il
liceo e la tua incoronazione a Mister Liceo... Sei diventato così...- Ino si
fermò fino a che non trovò la parola giusta – Distante. E io non sono più stata
felice-
Finalmente il ragazzo si
degnò di parlare.
- E io che credevo il
contrario. Ti invidiavo sai? Tu e la tua compagnia siete sempre allegri e io
invece sono solo perché con il lavoro non ho più amici-
- Tu...mi
invidiavi?-
- Certo, e ti invidio
tuttora-
- Perché non esci con noi
qualche volta? O semplicemente con me!-
Sasuke la guardò
malizioso.
- Si vedrà Yamanaka...Si
vedrà-
- Eddai, non fare il
misterioso... Io sono sempre stata innamorata di te!-
Era stato l’alcol a farla
straparlare o era davvero una confessione? Questa volta ad arrossire senza
controllo fu Sasuke che dimostrava di avere dei sentimenti sotto quella scorza
da duro.
- Ma tu non ti sei mai
accorto...- continuò Ino, con voce triste.
- E invece io lo sapevo.
Mica sono stupido-
- E perché non hai fatto
mai niente?-
- Perché ti consideravo una
ragazzina stupida, come tutte le altre. Ma sei riuscita a farmi ricredere su di
te-
Forse era da considerarlo
una specie di complimento. In ogni caso Ino sembrò ritrovare all’improvviso la
felicità. Si gettò su di lui e lo abbracciò, mentre Sasuke ricambiava la stretta
ancora un po’ incerto.
- Ti voglio bene,
Sasuke-
Ancora nessuna risposta.
Forse non gliene fregava niente. O forse no.
- Ino. Tu non mi lascerai
solo come hanno fatto tutti gli altri, vero?-
La ragazza alzò gli occhi e
lo guardò con tenerezza.
- No, Sasuke. Io non ti
lascerò. Mai-
E si avvicinò al ragazzo, sigillando la promessa con un bacio, il primo, lungo bacio che Ino aveva conservato solo per lui.
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Ciao a tutti!! In questo periodo mi sto prendendo troppo bene a scrivere fan fiction su Ino e Sasuke che, devo dire, non sono per niente una brutta coppia! Questa fan fiction era iniziata come un Asuma/Kurenai ma alla fine l'ho trasformata in una Ino/Sasuke perchè mi sembravano i migliori per questo tipo di storia (lei esuberante e lui un duro). Beh, spero che vi piaccia! Vorrei ringraziare ino_chan96, _Rael_89 e Mimi18 per aver recensito "Grazie a lei..." !!!
Bacioni Silvia