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Autore: Egwene    24/08/2004    5 recensioni
** Prima di leggere questa storia, vorrei dire che si riferisce al periodo in cui i genitori di Harry andavano a scuola, ma non racconta di loro. Ho pensato di scrivere di Remus Lupin perché è il mio personaggio preferito insieme a Sirius Black. Lo spunto mi è venuto leggendo la fanfict di Emily Silvia Doe (bellissima, complimenti! ^___^) Perciò mi scuserete, anche lei naturalmente, se ho preso un personaggio (peraltro poco inportante) dalla sua, perché non sapevo che nome inventare! Ovviamente i personaggi sono inventati tranne i soliti quattro malandrini! Vi ringrazio tutti in anticipo...ho appena aggiornato...mi raccomando!! Buona lettura(o divertimento ?)Baci, Egwene => **
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'aveva notato fin dal primo giorno che aveva messo piede a Hogwarts, quel ragazzo taciturno con dei corti capelli marroni dei bellissimi occhi verdi e un sorriso sfuggente. Erano nella stessa casa, Grifondoro, nello stesso anno, eppure si erano parlati poco sebbene il suo desiderio fosse un altro. Girava sempre in compagnia di due, era il caso di dirlo, bei ragazzi che facevano battere il cuore alla maggior parte delle ragazze della scuola che si chiamavano James Potter e Sirius Black, e di un piccoletto goffo e grassoccio che gli correva sempre dietro di nome Peter Minus. I due, come ho già detto erano bellissimi, o perlomeno secondo i parametri generali di lì, e anche Lupin non era male ma se ne stava in disparte e si notava di meno. Facevano le loro "marachelle" sin dal primo anno e il custode era sempre li che gli correva dietro, si era sempre divertita ai loro scherzi. Ma di chi stiamo parlando? La ragazza in questione si chiamava Jillian Thornton, aveva dei lunghi capelli neri, di solito raccolti in una molletta o in una coda, degli occhi color del mare e una pelle candida. Era innamorata, o almeno così credeva. Ogni volta che incrociava Remus nei corridoi o in classe lo stomaco le sobbalzava in un modo strano, e quando vedeva i suoi occhi per un secondo sapeva che sarebbe potuta svenire. Molte volte era stata sul punto di parlargli, ma era sempre stata interrotta dall'arrivo dei due, che se lo portavano via ridendo soddisfatti tutti e tre. Era l'ora di pranzo e stava mangiando delle buonissime patate al forno mentre con l'altra mano stava disegnando su un foglio di pergamena la scena: James e Sirius che sghignazzavano da una parte del tavolo, dall'altra Remus e Peter, uno che rideva soddisfatto guardando una lista che aveva in mano e l'altro che si ingozzava in maniera straordinaria. Rimase a fissare a lungo la scena a bocca aperta mentre dietro di lei sentiva qualcuno che stava prendendo in giro un'altra persona. Ma la cosa non le interessava più di tanto, c'erano tanti modi per non farsi mettere sotto dalla gente! All'improvviso il disegno le venne sfilato di mano da lunghe dita affilate. Si girò di scatto e si accorse che c'era la persona più odiata da tutto il grifondoro femminile: Alison Cottard. "Ma guarda un po'!!" disse beffarda squadrando il disegno che teneva artigliato a sé "Abbiamo un artista qui! Ohhh!!." disse poi vedendo cosa c'era disegnato "Ehi!" Urlò in direzione del gruppetto che se la stava ancora ridendo " Qui c'è qualcuno che vi ama! Non volete vedere come siete belli? Almeno ditele che le piacete altrimenti è capace di mettersi a piangere!" Tutta la sala si era girata a guardare cosa stava succedendo. Jillian si alzò tranquillamente dalla panca e con un tono gentile disse "Sei pregata di restituirlo." non era arrossita neanche un po', stava mantenendo la calma, per quanto era possibile. "Sennò cosa mi fai?" e Alison riprese a ridere seguita dalle sue amiche stupide. Per un attimo Jillian si girò di nuovo verso il tavolo ma pensò No!Non è così che si fa! Strinse la mano a pugno e, sebbene sapesse che ormai tutti si erano girati, compreso il suo Remus, sferrò un pugno in faccia alla ragazza che era davanti a lei, la quale cadde a terra tenendosi il naso sanguinante. Erano rimasti tutti a bocca aperta. Nessuno pensava che avrebbe reagito così. Jillian raccolse il suo disegno da terra e lo ficcò in borsa velocemente, mentre, tra gli sguardi attoniti di tutti si dirigeva all'uscita. Quando sentì la voce di una ragazza urlare alle sue spalle un incantesimo, si buttò a terra si, ma comunque lo schizzo verde le passo esattamente sulla guancia, lasciandole un segno profondo. Immediatamente, dopo che qualche studente, probabilmente del primo anno, si mise ad urlare, arrivò una professoressa infuriata dell'accaduto che le portò immediatamente dai rappresentanti delle loro case. Con sommo disappunto Jillian la seguì mentre, e se ne accorse, i quattro le dissero cose del tipo "Vai così!" o "Così si fa!", compreso Remus. Un po' felice si diresse dal "capo" come lo chiamava qualcuno. Ovviamente si sorbì una ramanzina che durò un sacco di tempo, quando avrebbe potuto stare distesa sulle sponde del lago a riposarsi, prima di una doppia ora di pozioni coi serpeverde. Quando ebbe finito, e con sua sorpresa non ebbe neanche una punizione, perché era stata sempre una brava studentessa le disse il prof., dovette immediatamente recarsi a lezione, sperando che almeno Alison avesse ricevuto quello che si meritava. Naturalmente arrivò in ritardo e con suo sommo orridimento Alison era lì, che la guardava sprezzante mentre lei prendeva posto. "In ritardo, signorina Thornton!" esordì il professore "Ero dal professor Fredsy! Chieda a lui, se non mi crede!" rispose arrabbiata "Dieci punti in meno al Grifondoro! E ringrazi che non la punisco!" "Ma!!!!!!!!!Profess…"stava inveendo contro quando qualcuno le mise una mano sulla bocca. Ommioddio!!! Era Remus che le si era avvicinato e ora …sarebbe svenuta, ne era certa! Dietro di lui sentiva le risatine degli altri tre che gli dicevano "Vai così, Lunastorta!" ma che soprannome era?! Comunque ascoltò il suo consiglio e se ne stette muta mentre il professore passava a indicare gli ingredienti della pozione di oggi. Jillian incominciò a prepararla febbrilmente mentre scrutava in mezzo a tutto quel fumo verso la direzione di Remus, che ora stava confabulando insieme a Sirius e James, mentre Peter era li che ascoltava la conversazione trepidante. Quando si girò, per poco non le cadde tutto il paiolo. Alison era lì che rideva, per la seconda volta, beffarda, con un grande cerotto sul naso. "Come vedi per me nessuna punizione! Hai solo rovinato la mia bellissima faccia! Ma te la farò pagare!" "Se proprio lo vuoi sapere non ho neanche io nessuna punizione!e…"disse godendosi lo sguardo infuriato comparso sul viso della ragazza " …e stai meglio adesso che prima!" disse una voce alle sue spalle. Era Sirius! "Proprio un bel gancio quello che le hai mollato! Siamo rimasti tutti esterrefatti! Sai, non sembri il tipo da…bhe…hai capito,no? Comunque, io e James ci stavamo chiedendo se volevi fare amicizia" e qui non riuscì a soffocare una risatina "con Remus, sai è un timidone! Ovviamente anche con noi altri tre se non ti da fastidio" e le gettò un'occhiata di apprezzamento. "Ci si sente allora, Jillian, giusto?" e ritornò dagli altri tre che subito rincominciarono a confabulare tra loro. Era al massimo della felicità! Fare amicizia con loro significava…conoscerli bene e poi! Magari lui si sarebbe accorto di lei! Sarebbe stato un sogno! Ma proprio quando credeva che stava andando tutto benissimo si accorse che non trovava più l'ingrediente finale della pozione. Eppure l'aveva appoggiato lì, dentro la provetta dove prima c'era…Alison! Si girò di scatto e la vide mentre con un ghigno versava il contenuto della sua provetta nella sua pozione! Era finita! Senza di quella avrebbe preso 0! E il professore si sarebbe appena divertito…Sconfortata si sedette sulla sedia, guardando il paiolo dove stava ribollendo la pozione di un viola scuro. "Guardiamo le mosche,eh!Signorina Thornton?Cosa aspetta ad aggiungere l'elemento finale?" Jillian deglutì guardandosi intorno, l'avevano messo praticamente tutti! "Il tempo necessario! Sono arrivata in ritardo, come lei ha avuto la gentilezza di ricordarmi, e quindi lo dovrò aggiungere dopo rispetto agli altri!" "Bene allora, ripasserò tra" guardò l'orologio "cinque minuti esatti" e si allontanò tra gli altri paioli. Continuando a deglutire si riguardò in torno in cerca di una speranza, ma nulla. All'improvviso una voce alle sue spalle "Jillian!Ehi!Jillian!" delle risatine e il commento "Uuuu!!La chiami per nome!!" Si girò e vide Remus che le stava passando una provetta. Stava per mettersi a piangere dalla felicità! Con un sorriso allungò la mano verso la sua tesa e la sfiorò! Sentì il tocco leggero della mano che la sfiorava e vide bene i suoi occhi sorridenti e le labbra che le dicevano "Non preoccuparti"…i suoi pensieri volavano lontani…Afferrò la bottiglietta e stavolta fu lei che con un ghigno si girò verso Alison, sulla quale il sorriso si spense di colpo. Uscì per ultima, ma fuori, sorprendentemente, trovò i quattro ad aspettarla, anzi erano in tre. Mancava proprio Remus. Sospirò, chiedendosi cosa volevano. "Non ti preoccupare!" disse Sirius sospirando anche lui "Lui…arriva adesso. E' andato a prendere una cosa su al dormitorio" Lo sguardo, ovviamente, le si illuminò di colpo. "Ma allora ti piace davvero!" esclamò James divertito "Si…in effetti è un bel ragazzo se non fosse per un piccolo sconveniente che una volta ogni mese" ridendo con gli altri due "…bah…gusti son gusti" e scoppiò insieme a Sirius in una fragorosa risata. "Ma no!Non è vero!insomma…!!!" Esclamò poi vedendo che proprio non l'ascoltavano, anzi risero più forte, rinunciò a qualsiasi tentativo. Poco dopo un passo leggero ma di corsa per le scale annunciò l'arrivo dell'amico che…inciampò proprio sull'ultimo gradino. Fu un attimo di svolazzi di libri e di mantelli e lui si ritrovò sdraiato sopra di lei. Avvampò di colpo Pensò di prendere fuoco. Poteva sentire il suo respiro sulle labbra…i suoi occhi così vicini, sentiva lo stomaco tutto in subbuglio…e poi le labbra erano così vicine… "Ma bravi! Non correte un po' troppo?" disse una voce divertita alle loro spalle.
  
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