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Autore: BlazerhiX    26/03/2013    0 recensioni
Una trama intrigante...una ragazza rimasta sola, che deve combattere una guerra che non le interessa...un amore sul campo di battaglia..oppure solo un'amicizia? Occhi rossi come il sangue e tanta voglia di tornare vittoriosa...nel proprio Regno,dimenticata dal resto del mondo...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza apri gli occhi...si trovava in una stanza a lei sconosciuta. Era sdraiata su un letto in legno scuro, i muri erano spogli e la stoffa della corperta dura ma leggera. Nell'angolo in fondo si trovava un piccolo como' in vimini e sulla parete a pochi metri di distanza uno specchio,molto antico,constato' lei con una sola occhiata. Si porto le mani agli occhi e se li riparo' dalla luce che entrava dalla piccola finestrella posta stranamente in alto. I ricordi riaffiorarono poco a poco... il suo nome era Hennare, e viveva nel Nare Arda...il Regno del Fuoco. Quella stanza era provvisoria, in quanto Hennare viaggiando,e si era fermata a riposarsi per qualche giorno in una piccola, calda locanda. Abbasso' le braccia e si isso' sui gomiti nel primo tentativo di alzarsi. Il giorno prima della sosta si era ferita al fianco cadendo da cavallo. Non si era ancora abituata troppo ai viaggi a cavallo,soprattutto se lunghi giorni e giorni. Come quello che stava conpiendo in quel mese. Una volta in piedi si vesti' in fretta e furia. Non poteva permettersi un'altro minuto di ritardo, non sapendo che la aspettavano di li a 10 giorni a Palazzo per discutere del futuro del Regno. Pago' la tariffa per quelle poche notti e si avvio fuori dalla locanda. Parti ancora assonnata alla volta della città di Seler. Se solo suo padre Rusco non le avesse fatto giurare davanti all'intero popolo che avrebbe partecipato anche solo come semplice spettatrice alla primissima asseblea del Consiglio del Nare,anche chiamato Consiglio del Fuoco. Lei ora sarebbe impegnata in qualche battaglia oppure starebbe studianto qualche nuovo Incantesimo Occulto. Era molto brava con la magia, fin da bambina. Pero non era di certo più "importante" di sua cugina Yelde, colei che sarebbe salita al potere, colei della leggenda, cha avrebbe guidato il popolo del Fuoco al massimo splendore. Era lei che secondo i sacerdoti sarebbe diventata la Seler Ve Serce,ovvero la "Sorella come Sangue", era lei che avrebbe ereditato tutti i poteri del Dio del Fuoco,il supremo Nare. Hennare non era per niente gelosa. Anzi, per la giovane ragazza era molto meglio se la sua "amatissima" cuginetta Yelda avesse preso il suo posto. Insomma...la vera principessa,colei che sarebbe diventata Regina del Fuoco era proprio lei,Hennare. Trascorse quei brevi giorni di viaggio nella solitudine più assoluta, in compagnia solo del suo cavallo bianco e nero. Indossava degli abiti scuri e un mantello nero pece. I suoi capelli neri ondulati erano raccolti in una treccia portata sul petto che le arrivava fin dopo il seno. Il corpetto blu scuro era allacciato cosi stretto che a momenti la ragazza non riusciva a respirare, e ai piedi calzava degli stivali neri come la notte stessa. Era l'abbigliamento adatto per un sicario della sua portata. Il Sole e le due lune si interscambiavano continuamente e ben presto Hennare quasi perse il conto dei di'. Non si fermava neanche per mangiare, ma lo faceva mentre cavalcava tirando fuori dal tascapane le poche provviste che aveva portato con se dall'ultima tappa. Pensate se la regnante di un Regno cosi vasto dovesse dar cosi tanta foga per raggiungere un posto in cui era costretta ad andare,contro quindi la sua volontà. Mah... Raggiunse Seler dopo soli 9 giorni, cosi le rimase 1 intero pomeriggio per fare un giro nella città in cui era nata,in cui era cresciuta e dalla quale era fuggita solo un anno prima, alla tenera eta' di 17 anni. Non ando' subito al castello...ma si fermo' nel bosco ad osservare le case,le mura e le porte della città. Era una delle città più belle di tutto il mondo. Tutto era caldo e rincuorante. Ogni singolo mattone trasmetteva sicurezza e franchezza, per questo l'amava. Per questo non avrebbe più potuto viverci....non dopo ciò che aveva fatto. Rimase per qualche ora ad osservare con i suoi occhi rosso acceso ogni singolo passante, che fosse un bambino o un mercante. Non si voleva perdere niente. Ma alla fine si costrinse ad entrare ed ad affrontare quel luogo cosi colmo di tristezza per lei. Era li che aveva amici,parenti e una casa accogliente... E sempre li le avevano strappato tutto all'eta di 4 anni. I suoi genitori erano entrambi due abili maghi, pero in quegli anni la magia non era ben vista...dalla gente comune veniva chiamata "stregoneria" e cosi cacciarono o strerminarono ogni singolo essere magico. Vennero catturati da un branco di folli, per fortuna Hennare non era in casa quando quelle persone fecero un'irruzione armati di lance e forconi. Alcuni erano persino amici e conoscenti delle povere due vittime. Li portarono in una stalla con la forza... Erano in maggioranza numerica,e comunque i 2 maghi non avrebbero mai usato incantesimi contro a quei poveri pazzi. Gli diedero fuoco vivi, arsi fino all'osso. Sfortunatamente Henn era nei paraggi che giocava gon i suoi amichetti e udi' le urla agonizzate dei suoi genitori. Corse a perdifiato terrorizzata fino al portone in legno massiccio di quella specie di prigione di fumo. Cosi sbircio' da una fenditura e vide. Vide gli occhi di sua madre, ormai spenti, morti. Non riusci a trattenersi e comincio ad urlare, le lacrime non ne sapevano di scendere, era troppo arrabbiata. Una furia cieca pervase le sue membra e...niente, si sveglio' il mattino dopo, in una casa sconosciuta orlata da ornamenti d'oro lucente. Il letto in cui dormiva aveva grosse coperte rosse e le tende della grande finestra sembravano pesanti e costose. Capi' subito di essere finita in un luogo di gran classe, ma non ricordava come. Si riflesse in uno specchio appeso proprio davanti al giaciglio su cui era sdraiata. Urlo' di nuovo, terrorizzata. I suoi occhi, dal blu elettrico di prima di quella notte erano rosso acceso...come fuoco ardente. Per questo da allora si fece chiamare Hennare, "Occhio di Fuoco".
  
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