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Autore: delfs    26/03/2013    5 recensioni
la vita non è come nelle favole, nelle favole il cattivo indossa un mantello nero, mentre, nella vita reale il cattivo si veste esattamente come tutti gli altri, anzi potrebbe essere anche la tua migliore amica e tu non te ne rendi conto.
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hanna Marin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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     La notte era scura e silenziosa, Hanna non riusciva a dormire, si domandava ancora se ci fossero state nuove sorprese da parte di questo fantomatico A. La cosa che si domandava più frequentemente era chi altro poteva celarsi dietro questa maschera, persone a cui lei teneva le avevano voltato le spalle e non avrebbe sopportato che qualcun altro che amava la lasciasse. Si mise seduta sul letto e il piumone bianco cadde a terra, cominciò a stuzzicarsi le punte delle dita, e il suo telefono squillo, era un messaggio. Da due anni a questa parte ogni volte che udiva questo suono le si accapponava la pelle e il suo battito accelerava vertiginosamente.

Il senso di colpa non ti fa dormire vero stronzetta!? -A.

 

Gli occhi di Hanna si sgranarono inavvertitamente si guardò intorno preoccupata, si affacciò alla finestra ma nessuno la osservava. Si risedette sul letto, raccolse il piumone che le era caduto precedentemente, spense il telefono e cercò di addormentarsi.

     Il sonno di Hanna fu tormentato da incubi e si agitava molto nel letto. Erano flash confusi, ma sembrava così reali, lei, Spencer, Aria, Emily, era tutte lì e sembravano sconvolte, Emily in lacrime e poi anche Mona e Toby. Si svegliò di soprassalto, piccole gocce di sudore le rigavano la fronte. Appena la toccò la sveglia che era posizionata alla sua destra sul comodino cominciò a suonare facendola sobbalzare nel letto. Spense bruscamente la sveglia e si alzò per andarsi a fare una doccia rinfrescante, sperando che potesse lavare via non solo il sudore ma anche le immagini che l'avevano tormentata mentre dormiva.


     La giornata a scuola procedeva lenta come al solito, suonata la campanella della ricreazione, Hanna si avvicinò al suo armadietto e ripose a posto i suoi libri della lezione appena passata, quando un foglietto rosa piegato in due cadde a terra come una piuma. Aprì lentamente li foglietto e lesse il messaggio.


Di a qualcuno quello che sai e ti si ritorcerà contro. -A.


Inghiotti fragorosamente la saliva, chiuse il bigliettino e lo infilò nella sua borsa Prada, in quel preciso istante una mano si posò sulla sua spalla e la fece sussultare dalla paura, si girò di scatto e vide che alle sue spalle c’era la figura di Spencer e un sospiro le uscì spontaneo dalle labbra.
     Le due ragazze si avviarono verso il giardino della scuola e si sedettero ad uno dei tavolini in acciaio. Spencer cominciò a farneticare frasi su un certo torneo letterario al quale si stava preparando con molta assiduità ma Hanna era più concentrata nel guardare oltre la spalla dell’amica.
Ad un tavolo di distanza da loro sedeva, sola, la sua ex migliore amica Mona che già si era rivelata essere A; Hanna ne era uscita distrutta e aveva deciso di dare a Mona una seconda opportunità ma, la mora l’aveva sprecata miseramente.

     Hanna si alzò di scatto, era pronta ad affrontare Mona, Spencer seguì Hanna con lo sguardo, i tacchi della bionda creavano un suono sordo sul pavimento in mattoni, era appena a un metro e mezzo dalla ragazza che le aveva rovinato la vita, quando Aria apparve di fronte a lei con un sorrisetto complice ed esclamò «Non ti ho visto nel corridoio pensavo non fossi venuta oggi» Hanna si trovò costretta a staccare il contatto visivo da Mona, che nel frattempo non aveva ancora sollevato lo sguardo dal libro che era intenta a leggere. «E invece sono qui» disse Hanna fingendo un sorriso. Aria prese sotto braccio l’amica e entrambe tornarono al loro tavolo mentre Spencer continuava a fissarle, ma non fece nessun cenno su ciò che era successo per tutta la durata dalla ricreazione.


     Hanna non era riuscita a seguire le altre tre ore di lezione e, la sua mente continuava a tornare a quelle maledette immagini, a quel maledetto segreto che doveva tenere per lei.


     Arrivata a casa si sentiva pesante e spossata. Decise di stendersi sul letto ad ascoltare l'i-pod e senza nemmeno accorgersene passò tutto il pomeriggio .Quando guardò la finestra si rese conto che era già sera, controllò il telefono e trovo ben venti chiamate da parte di Spencer, che sicuramente voleva chiedere spiegazioni sul suo strano comportamento a scuola , ma Hanna non aveva davvero voglia di parlare.

     Era stufa di stare rintanata in casa e decise di andare a fare una passeggiata per schiarirsi un po’ le idee. Era una sera fredda, Rosewood era deserta. Hanna camminava a testa bassa sovrappensiero ,ma ad un tratto sentì delle persone bisbigliare, riusciva a sentire perfettamente la voce di Mona e Toby, il sangue le se gelò nelle vene. Si nascose dietro la parete di una casa e cercò di capire cosa stessero facendo.C’erano due figure con una felpa nera, con il cappuccio tirato, di spalle a lei, sembravano essere proprio Toby e Mona, ma c’era anche una terza persona, la figura alta di Toby la nascondeva. Hanna poggiò la schiena alla parete, non facendosi scorgere, aveva il battito accelerato e il fiato corto, «Dobbiamo metterle paura, dobbiamo essere sicuri che non dica alle altre cosa sa» Hanna aveva chiuso gli occhi per cercare di regolarizzare il suo battito, ma appena sentì quella voce le sue palpebre si aprirono immediatamente, si sporse ancora dall’angolo, ma Toby non si era spostato di un millimetro, «Tu continua a tenerla sott’occhio, al resto ci penso io» disse Toby. La bionda era ancora sporta, quando il ragazzo si spostò leggermente e riuscì a scorgere la persona che mai avrebbe immaginato di vedere. Smise di respirare per qualche secondo. Non voleva crederci, aprì e richiuse velocemente gli occhi, che improvvisamente le si riempirono di lacrime, si tirò in piedi cercando di non far rumore, e cominciò a correre verso casa.

     Invece di trovarsi di fronte alla sua porta, suonò il campanello della casa di Emily, la mora le venne ad aprire la porta, Hanna si buttò subito tra le sue braccia e cominciò a singhiozzare interrottamente, le lacrime le rigavano le guance e non riusciva a smettere. Emily cerco di scostare la ragazza da lei, le prese il volto tra le mani e le chiese preoccupata, «Cosa succede?», Hanna non riusciva a guardarla in faccia era troppo scioccata. Tra un singhiozzo e l’altro riuscì a balbettare «Ci ha ingannate... tutte quante». Emily cercò lo sguardo dell’amica «Hanna! Hanna, chi?» le chiese preoccupata scuotendola un po’, Hanna finalmente la guardò dritta negli occhi e quasi in un soffio disse «Aria. Aria è A». Gli occhi di Emily si allargarono,si velarono di lacrime e riprese ad abbracciare l’amica.


ANGOLO DELL'AUTRICE
ok questa OS era per un concorso u.u ma dato che ora mai l'ho scritta perchè non metterla nahce su EFP!? e infatti eccomi qui u.u ora vi spiego bene le varie scelte che ho fatto e soprattutto perchè le ho fatte... ho deciso di prendere Hanna come personaggio principale perchè è l'unica liar in cui mi rispecchio e ho trovato più facilità a immedesimarmi in lei; ho scelto Aria come -A prima di tutto perchè mi sta sulle palle un tantino antipatica, e poi perchè credo che lei sia in un certo senso coinvolta nella storia di -A. poi sono particolarmente euforica per il finale di stagione *W* e non vedo l'ora di vedere presto la prossima stagione u.u vabbè dopo aver assistito ai miei scleri, spero che mi diciate in una recensione cosa ne pensate della OS :DD
  
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