*Autore: Rota

*Titolo: Heat

*Fandom: Kuroko no Basket

*Personaggi: Kuroko Tetsuya, Kagami Taiga
*Generi: Sentimentale, Erotico

*Avvertimenti: Flash fic, Yaoi, Lime, PwP

*Rating: Arancione

*Note autore: KagaKuro, che mi mancava parecchio (L)

Avverte chiaramente qualcosa annidarsi nel bassoventre, una sensazione calda di impazienza che striscia lungo i muscoli e preme, con insistenza, perché si raggiunga la fine.

Kuroko dondola ancora sul suo bacino, con i palmi delle mani aperti sul suo petto e le cosce calde attorno ai fianchi, in una presa su di lui come sfuggente, che non appoggia neanche le ginocchia sul materasso – la testa sembra ciondolare tra le spalle rigide, anche se la bocca rossissima si intravede al di là della frangia ed è aperta per espirare ogni tipo di gemito, sempre più profondo, sempre più roco. L'ultima volta che ha intravisto il suo sguardo, era lucido di piacere, e gli rimandava una sensazione di presenza testarda, atta a non lasciarsi sfuggire proprio niente, di tutto quello. Anche lui lo vuole intensamente, e non ha bisogno di gesti decisi e forti, come quelli di Taiga, per dimostrarlo.

Kagami si alza quasi a sedere e cinge la sua vita con un braccio, impedendo che scivoli all'indietro e sentendo la sua pancia contro la propria, piattissima; accompagna la penetrazione con movimenti più veloci del bacino, immerge il naso nei suoi capelli chiari ispirando come se fosse vero ossigeno e apre, proprio in mezzo alle scapole sporgenti, la mano bollente. Dietro il collo, sente i suoi polsi intrecciarsi; dietro la vita, le caviglie sottili premono i talloni contro la pelle; all'orecchio, appena dietro la linea della mascella marcata, il suo nome viene ripetuto.

Lo morde sulla spalla: il calore, da un solo punto, è diventato l'intero corpo e l'unico pensiero, ed è tanto intenso che quasi fa male, alle membra tese. Tetsuya allunga le mani verso i suoi capelli per tirarglieli e rispondere alla sua scortesia, ma è stretto così tanto che, alla fine, si limita a graffiarlo sulla nuca, con le unghie corte e bianchissime.

La sensazione che scuote Kagami dura un attimo e mille brividi dopo, un completamento solitario che rende solo i suoi sensi recettivi e tutto, tutto più gonfio – quell'istante che prevede un palese egoismo o una radicale condivisione: nessun compromesso, perché né l'ego né il tempo possono permetterlo.

-Kagami-kun...

Taiga bacia Tetsuya, presa la sua nuca con la mano intera, prima che quella sensazione d'estasi finisca completamente e lo lasci con quel poco di pensiero che ha sempre avuto. Gli strofina contro le labbra l'intera bocca, lo lecca prima di incontrare la sua lingua e lo stringe, ancora più forte, sentendolo caldo come sempre.

Si stende di nuovo e lascia che l'altro lo accompagni, allungandosi contro il suo petto. Sorride, quando si allontana di poco col viso dal suo, e gli occhi di Kuroko gli rispondo con la medesima emotività; abbassa la mano al suo sesso mentre lui inizia a tremare davvero, sotto il suo sguardo, e si gode ogni sfumatura d'espressione.

È calore non su un solo corpo, ma tra quattro mani e dieci dita. Nessuna solitudine, neanche per un istante.