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Autore: BreakingTheLaw    27/03/2013    6 recensioni
Harry è innamorato di Louis, ma una persona li divide.
Eleanor.
Harry sa che non potrà mai averlo perchè lui sta con lei, ma ignora il fatto che Louis sa tutto e lo ha evitato per proteggerlo, credendo di essere odiato dal più grande. Riuscirà però Louis a capire che è Harry la persona che davvero si merita il suo amore?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui non mi guarderà mai come guarda lei.
Non mi toccherà mai come tocca lei.
Non sentirò mai il suo tocco soffice tra i miei capelli.
Non potrò mai sentire il sapore delle sue labbra.
Non saprò mai cosa si prova a essere felici.
Questa emozione la darà solo a una persona, a lei.



"Dove sei stato?"
Non ascoltai la risposta. Già la sapevo.
Con Eleanor.
E' sempre lei.


"Harry, che ti prende? Ultimamente sei strano.."
Davvero se n'era reso conto?
Non risposi, Liam varcò la porta, saltando addosso a lui.
"Lou!! Finalmente sei tornato! Mi sei mancato un sacco! Com'è andato il viaggio?"
Strinsi i pugni. Lui lo sapeva. Lui sapeva che Louis e Eleanor avrebbero trascorso quattro interi giorni insieme e non mi aveva detto niente.
La mia attenzione si posò poi sulle mani di Louis. Lo vidi stringere Liam con tutta la sua forza. Chiudeva gli occhi e lo abbracciava con tutto l'amore che avesse in corpo.
Non mi aveva mai abbracciato così.
A me non aveva mai dato tutto quell'affetto, perchè? Lui lo sapeva di essere il mio amico, ma mai abbiamo scambiato quel tipo di affetto. Solo gesti distaccati, contenuti, freddi.


"Anche voi mi siete mancati.."
Guardò nella mia direzione.
Io?
Sorrisi, poco convinto, presi a giocare con il mio braccialetto sfilacciato, il mio portafortuna.
Il braccialetto che indossavo dal giorno in cui c'eravamo conosciuti.
Liam si congedò dalla stanza, portando via con sé quello che avrei voluto avere anch'io.
Affetto.


"Oh, andiamo Haz, lo so che sono mancato anche a te"
Mi colse di sorpresa con quell'affermazione. Alzai lo sguardo e lo guardai. Dopo tanto tempo immersi di nuovo i miei occhi nei suoi.
Guardarli fu come una ventata d'aria fresca nel deserto, come togliersi le scarpe dopo ore e ore di cammino;
guardare il mare di notte d'estate e provare quel senso di integrità.
Guardare Louis negli occhi mi faceva sentire completo.
Finchè non potevo farlo, mi sentivo solo un' anima alla ricerca di qualcosa di ignoto, necessario a dare un senso alla sua esistenza, ma incapace di trovarlo.


Il suo sorriso si spense, svelando una punta di tristezza.
Quei fari azzurri si attenuarono, mostrando solo scurezza nel suo volto.
"Harry.."
Il mio cuore impazziva, la tristezza del suo sguardo, della sua voce,
era come sapere che il sole non sarebbe sorto più.
Sorridi Lou, hai un sorriso bellissimo.
"Mi dici perchè mi odi?"
lo interruppi. Vidi le sue sopracciglia aggrottarsi e guardarmi confuso.
"Chi ti ha detto questa idiozia, Harry?"
Per la prima volta lo vidi avvicinarsi a me e il mio cuore ancora una volta accellerava i battiti. Poi un lampo. La sua mano sopra la mia. Sentii mille brividi percorrere tutto il corpo, come tante piccole scosse.
Mai avevo sentito il suo tocco, mai le nostre mani si erano sfiorate. E scoprii cosa voleva dire sentire la sua mano sulla mia.
Scoprii che era bellissimo.
"Io non ti odio.. non potrei mai" e il suo sguardo diventò di nuovo leggero e soffice.
Poi improvvisamente qualcosa mi investì. Rabbia. Rabbia di non aver mai potuto sentire quel tocco.
Rabbia sapendo che lei lo sentiva quando voleva, tutti i giorni, tutte le ore e io, a sentirmi lacerare il petto ogni volta che mi chiedevo cosa volesse dire poterlo toccare o fare l'amore con lui. Rabbia a sapere che lei dava per scontato ogni cosa.
Non sapeva di quanto fosse prezioso ciò che aveva. Non sapeva che teneva la mia vita appesa a un filo.


Mi alzai di scatto interrompendo il tocco. Mi costò l'anima, ma sentii di doverlo fare.
"Credi che io sia scemo? Perchè non mi dici mai nulla? Lo vedo come mi tieni all'oscuro di tutto.
Gli altri sanno sempre tutto e a me non dici mai niente, perchè?
Credevo di essere il tuo migliore amico in fin dei conti, eppure sembra che qua siano tutti tuoi amici tranne me"
La mia voce rimbombava per la stanza, aveva sicuramente attirato l'attenzione di tutti gli altri,
ma nessuno si fece vedere. Lo sapevano che ero fragile. Ma sapevano anche che quando mi arrabbiavo, era per un motivo serio,
qualcosa che davvero mi tormentava l'anima. Sapevano che Harry Styles si teneva tutto dentro, che subiva tutti i mali pur di dar conforto agli altri e a farli sentire a proprio agio con lui.
Ma in quella situazione, non riuscii a starmene zitto, non riuscii a fingere che andasse tutto bene.


"Harry, non ti ho mai visto così, calmati" Louis si alzò dal divano venendomi incontro e io mi girai, tirando un pugno al muro. Sapevo che se si fosse avvicinato a me, schiavo della rabbia in corpo il pugno l'avrei tirato verso di lui e non avrei mai potuto, nè voluto fargli del male. "Ehi, Harry", mise un braccio sulla mia schiena. "Vattene.. non mi toccare ti prego", dissi guardando il segno della mia mano che aveva sfregiato l'intonaco di quelle pareti ormai da ridipingere. Poi rivolsi il mio sguardo alla mia mano, era bianca, interamente ricoperta di polvere bianca e tremava, ancora colma di rabbia e ancora inerme dalla botta.


Louis fece per andarsene. Non vidi la sua espressione, ma sentii dal tono di voce un leggero senso di colpa, che mi colpì esattamente dall'interno.
"C'è un motivo preciso se non ti ho più detto niente.."
Rimasi in silenzio in attesa di una spiegazione che non arrivò.
Mi girai, credendo se ne vosse andato ma era ancora lì, indeciso se aprirla e andarsene o no.
"Tu SEI il mio migliore amico Harry e sempre lo sarai" si girò anche lui e ci riguardammo negli occhi.
"Allora dimmi perchè"
Il respiro mi tornò regolare, le mani smisero di tremare e guarda Louis con aria implorante.
"Perchè so cosa stai passando"
In quel momento non seppi se scoppiare a ridere o se rispondergli seriamente. Non poteva saperlo. Non poteva capire.
"Non è vero.."
Louis sbattè un piede in terra.
"Si, invece LO SO."
Sentivo la tensione del momento, sentivo che non sarebbe successo nulla di buono.
Sentivo che avrei sofferto, che mi avrebbe spezzato il cuore che sarebbe finito in mille pezzi, irriparabile come una porcellana antica. Non avrei potuto sopportarlo.
Non appena finì la frase gli squillò il telefono e freneticamente si frugò nelle tasche per rispondere.
"Pronto? Ah.... c-ciao" Gli lanciai uno sguardo minaccioso. Era lei. Ne ero sicuro.
Si girò verso la finestra guardando attraverso al vetro appannato.
"Non posso parlare ora El.."
Nel momento in cui non guardava più capii quello che dovevo fare. C'era un solo modo per evitare il disastro, scappare. Uscii di corsa, sbattendomi la porta dietro. Corsi giù dalle scale, avevo bisogno di prendere aria, da quella situazione soffocante, anche se, per dirla tutta, desideravo assiderarmi, chissà che magari avrei posto fine alle mie sofferenze.
Così, in maniche corte, aprii la porta di casa e uscii, la bufera di neve mi travolse.
Stavo congelando, ma in confronto all'atmosfera gelida di poco prima si poteva dire che faceva un caldo torrido.
E lo preferivo. Avrei preferito mille volte congelarmi li in mezzo, piuttosto che litigare con Louis.
Avrei preferito prendermi una bronco-polmonite, piuttosto che sentirmi definitivamente dire da lui che non mi amava e mai mi avrebbe amato.
E così ero lì, a prendere quei fiocchi di neve addosso, di un freddo pungente come coltelli, come se stessi accettando mia punizione.
E improvvisamente mi sentì quasi bene, quasi sollevato, perchè potevo sentire il mio dolore congelarsi con il resto dei miei organi.
Una voce però, interruppe quel momento, riportando in vita tutti i dolori.
"Harry!" Lo sentì, ma cercai di ignorarlo.
"Harry che stai facendo, ti ammalerai!" e rimasi immobile, come una statua, come se fossi già fatto di ghiaccio. Ma la voce si fece ancora piu vicina.
"Harry..." Potevo sentire il suo fiato caldo avvolgermi da dietro, un fiato che mi fece venire i brividi, brividi che nemmeno il freddo mi aveva fatto sentire. Mi sentii poi avvolgere da qualcosa, un tessuto, una giacca forse. Louis mi stava coprendo? Ci misi un po' per rendermi conto che mi aveva coperto, il sangue faticava a circolare, e io faticavo a muovere braccia e gambe. Louis mi prese, mi spinse, facendomi muovere dalla mia postazione, dal mio patibolo.
"Andiamo Haz.."
Lo seguii in silenzio, mentre cominciavo a risentire ogni parte del corpo, a sentire freddo. Ma poi rendendomi conto del suo tocco, mi dimenticai di tutto. Louis mi stava avvolgendo le braccia intorno, sfregando ogni tanto per scaldarmi, come una mamma preoccupata per il suo piccolo. Per una volta sembrò...preoccupato. Preoccupato per me. Varcammo la porta e caddi inevitabilmente a terra, investito dall'aria calda dell'interno.
"Tu sei pazzo Haz!" disse accucciandosi accanto a me. "Perchè sei andato fuori in maniche corte? Harry, davvero, mi preoccupi io.. mi sento in colpa.. non potrei mai accettarlo se ti succedesse qualcosa a causa mia"
Faticai a credere alle sue parole. Non poteva essere, lui non teneva a me.
"Ma per favore.."
Un forte colpo mi colse alla sprovvista e trasalii. Stavolta era Louis ad aver tirato un pugno alla parete. si inginocchiò nuovamente, prendendomi la testa tra le mani. "Tu, tu davvero credi che non me ne importi nulla di te, Styles? Credi che io non ti dica le cose per farti un dispetto? Credi che se ti avessi odiato così tanto come dici ti avrei rincorso fino a fuori nella bufera e ti avrei riportato qui? Tu non capisci vero Harry? Io tutto questo l'ho fatto per te."
E i miei occhi non riuscirono a non guardarlo, non riuscirono a non ammirare i suoi lineamenti perfetti mentre mi dimostrava che in fondo sottovalutavo il suo affetto per me.
"Harry.." ripetè ormai seduto a terra, testa appoggiata sulla ringhiera delle scale in legno. Ed era così perfetto, lui che mi guardava intimorito, il suo ciuffo che spuntava dal cappello, tenuto perfettamente anche dopo essere stato in mezzo a una tormenta. Mi strinsi forte la giacca, ricordando di averla ancora addosso. Era la sua giacca.
"Io e El abbiamo rotto"
Cosa?
Cosa?!
Mi immobilizzai. Faticai a rimanere serio, avevo voglia di festeggiare, saltare, cantare, urlare la felicità al mondo, ma sopressi tutto, mi tenni tutto dentro, troppo spaventato.
Avevo sentito bene? Mi stava prendendo in giro?
"Davvero?"
"Sì"
Mi confermò. Notai il suo sguardo serio, tuttavia non c'era traccia di dolore.
"Ma quando?..eravate insieme in vacanza fino ad oggi.." chiesi spiegazioni. "Sì, infatti, abbiamo rotto lì. Ma è stata una cosa unanime, semplicemente abbiamo visto che le nostre priorità erano altre."
Annuii, ancora incredulo.
"...poi siamo rimasti lì,visto che ormai il viaggio ce l'eravamo pagati.."
Ma a quel punto non lo stavo più ascoltando. Perchè solo un pensiero mi girava in testa.
Louis William Tomlinson era single. Era libero. COMPLETAMENTE LIBERO. E non me lo sarei fatto portare via un'altra volta da sotto al naso.
Mi sentivo come un uccello intrappolato per mesi e mesi, la cui gabbia veniva aperta. Ero libero. Louis era libero.
"E quali sono le tue priorità?".. mi resi conto che mi tremava la voce, me ne uscii solo un filo, tanto che per un attimo mi chiesi se fosse stato in grado di sentirmi.
Louis mi lanciò uno sguardo, di quelli intensi, di quelli che condividevo solo con lui, che mi facevano sentire le farfalle nello stomaco, di quelli per cui sarei morto. Avrei fatto qualsiasi cosa perchè Louis Tomlinson mi guardasse sempre così. Si mosse, lentamente gattonò verso di me e mi si sedette accanto.
"Odio far soffrire le persone a cui tengo, Harry. Non è da me, non è una cosa che farei."
Era riuscito a confondermi ancora di più. Cosa intendeva dire con quelle parole? Sapeva che stando con Eleanor mi faceva soffrire? Impossibile.
"Lo so che mai te l'ho detto. Lo so che mai te l'ho fatto capire, ma.. io ti voglio bene Harry, te ne voglio davvero. Non c'è niente che non farei per te, niente."
Mi si avvicinò, accarezzandomi i capelli. Il suo sorriso era un sorriso amico, ma il mio cuore vedeva solo amore. Non potevo vedere Louis come amico. Ci avevo provato tante, tante di quelle volte, ma era tutto inutile. Ero innamorato di Louis.
Istantaneamente gli occhi mi si bagnarono a vedere quel momento così perfetto. Quelle parole pronunciate da un volto così angelico e da una bocca perfetta. Solo guardando le sue labbra mi venivano le vertigini. Mi venivano le vertigini a pensare a come si muoveva con leggerezza, a come dev'essere sentire quelle labbra sul proprio corpo.
"Certo, lo si fa tra amici.." dissi fissando poi il pavimento.
"Che cosa?" chiese Lou confuso.
"Volersi bene.. fare di tutto.." "Certo. E io sono tuo amico" Rispose lui. Sbuffai forte. Amico. Era una parola che pronunciata da Louis mi faceva solo venire la nausea. "Bello schifo" Mi accorsi che un pensiero mi scappò dalla bocca, un pensiero che tentava di uscire in tutti i modi, che io avevo cercato di tenere dentro a lungo ma ormai che era scappato dovevo lasciarlo andare. Louis smise di accarezzarmi e tornò ad aggrottare le sopracciglia. "Pensavo fosse questo che volevi sentirti dire da me, pensavo che volessi che dimostrassi il mio affetto per te" "No Louis, io non voglio essere tuo amico.. non posso"
Lo guardai in viso, aveva un'espressione ferita, affranta e mi guardava come se gli avessi calpestato l'anima. Ma lui mi aveva pestato il cuore chissà quante volte.
"Proprio non capisci Harry.. io ho mollato Eleanor per te.."
Gli occhi mi si spalancarono. Lui aveva fatto cosa? per me? Louis si alzò, fece per andarsene, credendo che fosse tutto ciò che avevo da dirgli.
Aspetta! Louis! Io ti amo! Torna qua! Volevo gridargli, ma un groppo mi si gonfiò in gola, soffocando la mia voce. Cercai di deglutire, di mandare via quel cumulo che non mi faceva parlare.
"Lou, aspetta!"
Riuscii finalmente a parlare. Stavo a carponi sul tappeto, un braccio allungato verso di lui. Improvvisamente di nuovo le lacrime fecero capolino, mi scesero per le guance, incontrollatamente.
"Che hai detto?" Mi guardò, sembrava un cucciolo abbandonato, anche lui sul punto di piangere. "Ho lasciato Eleanor per te, Harry. Non potevo vederti soffrire così. Tu per me vieni prima di chiunque altro. Mi spiace se per te non è così, ma sappi che per me lo è."
Se non fossi stato così fragile sarei scoppiato a ridere. Io, Harry Styles potevo mettere Louis Tomlinson in secondo piano? MAI.
"E' ridicolo!" Dissi attirando di nuovo la sua attenzione.
"Cosa? Mi prendi pure in giro ora?"
Scossi la testa.
"Dannazione Louis, certo che è così anche per me. Sei la cosa più importante di tutta la mia vita. Non sei mio amico. Sei il mio intero mondo" mi accorsi che avevo avanzato, che stavo spingendo Louis contro il muro, che i nostri visi erano tremendamente vicini.. "E puoi non capirlo, puoi pensare che Eleanor ti meritasse e sapesse apprezzarti, ma nessuno, potrà mai tenere a te quanto ci tengo io" E fummo talmente vicini che non riuscii a resistere. Lo baciai, lo baciai con piu forza che potevo, lo baciai come se non esistesse un domani.


Mi staccai qualche minuto più tardi, incerto della reazione di Louis. E rimasi ad osservarlo, era bellissimo anche dopo averlo baciato. Mi prese le mani e mi riavvicinò a lui. I suoi occhi mi fissavano mentre le sue dita così soffici mi accarezzavano le mani. Erano così piacevoli al tatto, così tangibili. "Baciami ancora.." mi sussurrò sulle labbra, ma furono i suoi occhi a comandarmelo. Quegli occhi a cui non sapevo resistere. Mi comandarono di baciarlo. E non me lo feci ripetere due volte.


Finalmente avevo capito cosa volesse dire toccare e baciare Louis Tomlinson.


I found your lips, so kissable
And your kiss, unmissable
Your fingertips so touchable
And your eyes, Irresistible.
  
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