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Autore: Marii_Drew    27/03/2013    0 recensioni
Dalla storia:
“Davvero vuoi stare con uno come lui?Con un poveraccio?Cos’ha da offrirti?”
“Preferisco essere una poveraccia piuttosto che tua moglie.”
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“Indipendentemente da come finirà questa notte” si fermò qualche secondo poi riprese “mi amerai lo stesso per sempre vero?” chiese con una faccia da cane bastonato.Sentì le lacrime scendermi lungo il viso senza sosta.
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Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo è il trailer della storia:   http://www.youtube.com/watch?v=81D-13k2eYQ 
se non vi fa cliccare sopra, potete copiare il link ed incollarlo nella balla di ricerca C:


Ero affacciata al balcone di casa mia, lasciando possibilità al vento di scompigliare i miei pochi capelli.Con occhi chiusi tenevo stretta la ringhiera tra le mie mani
“Zia!” udì la voce di mia nipote chiamarmi, una, due volte.Alla terza mi decisi ad andare ad aprire la porta della mia camera per permetterle di entrare.Le sorrisi non appena i suoi occhi incrociarono i miei “credevo fossi uscita” parlò a voce alta Alex.Scossi la testa sedendomi sul letto
“No, ero fuori a prendere un po’ d’aria” riferì accennando un mezzo sorriso mentre osservavo il suo corpo, ormai non più da bambina.Si sedette accanto a me
“Zia, con questo tempo!” esclamò guardandomi “sai che potresti ammalarti” annuì lentamente mentre sospirai
“Hai bisogno di qualcosa?” domandai poggiando la mia mano sopra la sua.
“Nulla, solo dirti che fra poco è ora di pranzo” annuì sorridendole.Vidi che fissò qualcosa, in seguito si chinò raccogliendo chissà cosa da terra.La guardai e sgranai immediatamente gli occhi “z..zia ma questa foto?” disse mostrandomela.La presi dalle sue mani
“E’..è mia” riferì osservandola.L’istantanea mostrava me all’età di 18 anni assieme ad un ragazzo un anno più grande di me.
“Davvero quella sei tu?” domandò Alex stupita portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.Annuì sorridendo mentre tenevo stretta tra le mani quella fotografia che per me significava il mondo “e quel ragazzo chi è?” disse indicandolo col dito
“Oh, lui..” scossi la testa mentre sentì un nodo in gola
“Chi è?” chiese nuovamente ancora più curiosa di quanto non lo fosse qualche secondo fa.
Sospirai “sei pronta ad ascoltare una storia?” dissi guardandola
“Che tipo di storia?”
“Ne varrà la pena, credimi”
“Va bene, sono tutta orecchie” ridacchiò mentre io feci la stessa cosa, in seguito scossi la testa
“Prima di tutto torniamo indietro di circa 66 anni fa, quando avevo la tua età” sorrisi
“Com’eri da giovane?” domandò Alex curiosa
“Una ragazza del tutto normale, non ero di certo bellissima ma non potevo neanche lamentarmi” Alex annuì
“Continua” mise le gambe incrociate sul letto.Annuì
“Come dicevo, avevo la tua età, quando…”
                                                          
                                                                                   ***

66 ANNI PRIMA

Scesi dal taxi che aveva condotto me, il mio fidanzato Edward, e le nostre famiglie al porto.Alzai lo sguardo verso la nostra nave da crociera sospirando profondamente.Il grande giorno si stava avvicinando sempre di più.Un matrimonio su una nave, eh si, mia madre voleva fare le cose in grande, la cosa non mi dispiaceva, anzi era molto originale come idea, però io non ero pronto psicologicamente.Insomma, nessuna ragazza di 18 anni e mezzo vorrebbe sposarsi, avrei preferito continuare a divertirmi come una normale adolescente diventata da poco maggiorenne, invece per me non era così.
Edward mi passò una mano davanti il volto come per farmi ritornare alla realtà.Scossi immediatamente la testa guardandolo negli occhi “cosa?” chiesi confusa.Il ragazzo alzò gli occhi al cielo
“Avevi la testa fra le nuvole, tesoro” si fermò qualche secondo poi riprese “ecco, la tua borsa” disse porgendomela.L’afferrai senza proferire parola.Iniziammo ad incamminarci assieme verso l’entrata dell’enorme nave, che molto facilmente mia sorella Sophie, definiva ‘’mostro sull’acqua’’.Iniziai a fantasticare nuovamente con la fantasia, e in quella frazione di secondo qualcuno mi urtò in malo modo.Riuscì non so come a mantenere l’equilibrio, forse grazie ad Edward che mi teneva la mano.Mi volta di scatto verso questa persona che non si era curata minimamente di porgermi le scuse “certe gente dovrebbe essere più educata e chiedere scusa” sbottai improvvisamente a voce abbastanza alta.Il biondino che fino ad un attimo fa era intento a proseguire la sua corsa si fermò di scatto, voltandosi verso di me.Probabilmente aveva capito che stessi alludendo a lui.Mi guardò alzando il sopracciglio destro, poi si portò le mani ai lati della bocca “certe persone invece dovrebbero stare attente a dove mettono i piedi” disse col mio stesso tono di voce.Spalancai immediatamente la bocca, quanto cazzo poteva essere sfacciato da 1 a 10?Scossi la testa e ripresi a parlare “io?Ma sentitelo, anche un animale camminerebbe meglio di te!” esclamai sicura, mi stava leggermente urtando il sistema nervoso.Alcune persone si fermarono a guardare la scena incuriositi da ciò che stava accadendo
“Cerca di moderare i termini” si fermò poi riprese “sta figlia di papà” disse alzando una mano in aria, come per mandarmi a quel paese.Con nonchalance gli mostrai il dito medio.Edward mi fece voltare verso di lui “smettila Ro’ ” così era solito chiamarmi “stai dando solo spettacolo, non vorrai mica rovinarti la reputazione a causa di un pezzente da quattro soldi?” chiese.Mi torturai il labbro inferiore scuotendo la testa “bene, andiamo ora” mi tirò per un braccio.Volsi un’ultima occhiata a quel ragazzaccio che ormai era andato via.Io una figlia di papà?Risi divertita ricordandomi di quell’affermazione.Potevo essere antipatica, scontrosa, irritante, e tutti gli altri aggettivi che volevate, ma non una figlia di papà, anche se appartenevo ad una famiglia alquanto benestante.

*Justin pov*
Passai ripetutamente la mia mano fra i capelli continuando a tirare le punte.Di questo passo sarei diventato calvo, ma poco mi importava in quel momento.Ero davvero frustato, uno: per la discussione avuto con quella stronza di ragazza, e due: perché avevo perso di vista il mio migliore amico, con il quale sarei dovuto partire.Ma non credo che senza di lui sarei andato molto lontano, dato che aveva il mio cellulare ed anche il mio biglietto.Sbuffai, mentre continuai a guardarmi intorno nella speranza di trovarlo, ma c’era davvero troppa gente.Improvvisamente udì qualcuno pronunciare il mio nome, mi voltai in direzione dalla quale proveniva la voce e tirai un sospiro di sollievo non appena realizzai che fosse Chaz.Sventolava le mani in aria per farsi notare.Corsi da lui molto velocemente e quando lo raggiunsi poggiai una mano sulla sua spalla per riprendere fiato
“Giuro che sarei partito senza di te” sbottò rimproverandomi.Alzai gli occhi al cielo, mentre ripresi il mio cellulare assieme al biglietto.
“Ok, hai ragione.Solo che ho avuto una piccola discussione con una ragazza” feci spallucce e nello stesso momento porsi il mio biglietto ad un uomo, stessa cosa fece il mio amico e questi ci permise di salire sulla nave.
“Cioè?Cos’è successo?” chiese divertito
“L’ho urtata, anzi, in realtà è stata lei che si è messa fra i piedi, ed ha iniziato ad insultarmi dicendo che persino un animale cammina meglio di me” lo buttai sul vago, mentre Chaz annuì e rise allo stesso momento.

Mi morsi il labbro mentre vagavo per i corridoi di questa fottuta nave, assieme al mio amico, alla ricerca della nostra cabina “Chaz questa è la B39, quindi la nostra dovrebbe essere più avanti”
“Ti riferisci a questa?” disse battendo la mano su quella che sarebbe dovuta essere la nostra stanza.Alzai il pollice in aria
“Grande amico” risi come un ebete

*Roxane pov*
 Porgemmo i biglietti ad un uomo che ci fece entrare.Rimasi meravigliata dal modo lussuoso in cui era arredata
Iniziammo a vagare per i corridoi in cerca delle nostre cabine, la nave era stracolma di gente e mia madre sembrava conoscesse tutte quelle persone, ovviamente le più importanti, che sarebbero stati presenti al mio matrimonio.
“Stanza A94” sussurrai leggendo il codice sulla porta, in seguito portai lo sguardo sulla card che avevo in mano e tirai un sospiro di sollievo non appena realizzai che i due numeri corrispondessero “Sophie ho trovato la cabina” dissi cercando con lo sguardo mia sorella che intanto era impegnata a controllare le porte delle altre stanza.Non appena udì le mie parole venne velocemente verso di me.Spalancai la porta ed il mio sguardo si poggiò immediatamente su un letto matrimoniale.Corrugai la fronte e guardai mia madre
“Mamma ma…” indicai con lo sguardo il letto
“Allora, cosa c’è che non va?” domandò confusa
“Come, c’..c’è un letto matrimoniale, non vedi?” alzai il sopracciglio destro
“E quindi?Tu ed Edward dove volete dormire, a terra?” chiese ancora più confusa di quando non lo fosse qualche secondo fa
“No aspetta, io non voglio condividere la stanza..” Jenna, la madre del mio ragazzo, ci interruppe
“Qualcosa non va?” chiese
“Si, in verità non posso con…” questa volta fu mia madre ad interrompermi
“Nulla, è rimasta solo meravigliata per la cabina” disse fulminandomi con lo sguardo
“Oh ma tesoro, sei la sposa, è ovvio che tu abbia  una delle cabine più lussuose, non credi?” domandò Jenna poggiando una mano sulla mia spalla, annuì lentamente abbassando lo sguardo

La nave salpò, nel frattempo ero intenta a sistemare la mia roba, senti Edward ridere.Mi voltai verso di lui confusa e lo osservai.Corrugai la fronte “cos’hai?” chiesi “ho per caso qualcosa che non va?” domandai ancora osservando il mio lato B.Edward scosse la testa e mi fece cenno di avvicinarmi a lui.Feci come disse e mi stesi sul letto accanto a lui, accoccolandomi al suo petto
“Nulla” mi baciò la fronte “stavo semplicemente ammirando la mia futura moglie” sorrise ed io feci la stessa cosa “sei bellissima” aggiunse.Mi portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio
“Uh!” esclamai “come siamo dolci oggi” ridacchiai.Edward stava per dire qualcosa quando qualcuno bussò alla porta “vado io” dissi a mo di bambina, scendendo dal letto ed apprestandomi ad andare ad aprire.Incrociai lo sguardo euforico di Sophie “a cosa devo tutta questa eccitazione?” domandai curiosa di vederla sprizzare gioia da tutti i pori.
“Michael è venuto al porta a salutarmi, la nave è salpata da poco, quindi se corriamo sulla prua riesco a vederlo”
“Ma un poco prima no questo tizio?” mi tirò per un braccio
“Sta zitta!” esclamò.Michael era il ragazzo a cui piaceva mia sorella e viceversa.Ero convintissima che una volta tornati dalla crociera si sarebbero messi insieme.Più volte Sophie si era arrabbiata per il fatto che essendo più grande di me di due anni, fossi io quella che si sarebbe sposata per prima e non lei.
Una volta giunte sulla prua, vidi gente intenta a sventolare le mani in aria in segno di saluto.Mia sorella mi trascinò con se alla ringhiera ed iniziò a cercare Michael con lo sguardo.Fui io ad avvistarlo per prima “Sophie, è lì” lo indicai con l’indice, dopo di che insieme iniziammo a salutarlo.Potevo leggere la felicità sul volto di Sophie e questa cosa mi rallegrava, finalmente aveva trovato qualcuno che l’amasse per davvero.Ero anche un po’ gelosa per lei, perché avrebbe potuto sposare la persona che amava e no come me che ero stata costretta da mia madre, col tempo, avevo imparato a voler bene ad Edward, ma i miei sentimenti verso di lui non andavano oltre.
Mi morsi l’interno della guancia allontanandomi da lì, dopo poco sentì una pressione sulla spalla, mi voltai e vidi mia sorella fissarmi con uno sguardo interrogativo “che hai?” domandò alzando il sopracciglio destro.Feci spallucce
“Oh nulla, volevo lasciarvi un po’ d’intimità” che scusa pessima Roxane, lasciatelo dire.Risi e Sophie fece la stessa cosa.
“Come ti senti, futura sposa?” domandò continuando a fissare la ringhiera sulla quale era poggiata un attimo fa.Alzai le spalle, sporgendo il labbro inferiore in fuori, a mo’ di broncio. “non ti fa né caldo né freddo questa situazione?” chiese squadrandomi dalla testa ai piedi allibita dalla mia reazione
“Lo sai benissimo che mi sposo solo perché mamma mi obbliga.Sinceramente mi sto rendendo conto di non amare Edward, lo voglio bene come amica, è un ragazzo fantastico, ma c’è qualcosa che mi impedisce di amarlo”
“Forse perché non è la tua anima gemella”
“Non credo a queste cose” sbottai alzando entrambe le sopracciglia “suvvia Sophie, il vero amore non esiste” quest’ultima rise di gusto
“Lo dici solo perché non hai ancora incontrato la persona giusta” mi poggiò una mano sulla spalla
“Sciocchezze!” esclamai facendo roteare gli occhi
“Poi vedremo se saranno sciocchezze.Ben presto capirai cos’è l’amore” mi sorrise.
“Se lo dici tu” riprendemmo a camminare mentre mia sorella rise scuotendo la testa
“Quante cose devi ancora capire Roxane..” parlò cercando di essere il più vaga possibile.Aggrottai la fronte
“Cosa intendi dire?” chiesi confusa
“Nulla!” esclamò scuotendo la testa.Preferì stare zitta e non continuare la discussione, tanto avrebbe continuato ad insistere sul suo concetto dell’amore.Solo nei film è tutto rose e fiori, nella realtà quel sentimento così forte non esistee sono ancora dello stesso parere il vero amore non esiste.

Un rumore assordante annunciò l’ora di cena.Smisi di fare ciò che stavo facendo, ossia leggere una rivista di gossip e la poggiai sul comodino di fianco al letto, la porta della cabina si aprì velocemente ed intravidi la figura di Edward che si limitò a fermarsi sulla soglia della porta senza entrare, come se quella non fosse camera sua “allora, pronta?” chiese sorridendomi.Annuì raggiungendolo ed infilando nella mia borsetta il cellulare, che a malapena vi stava lì dentro.Fece intrecciare le nostre mani “Sophie, mia madre e tua madre, ci stanno già aspettando nella sala da pranzo” annuì nuovamente senza parlare.
Una volta giunti lì, due camerieri ci spalancarono la porta, sorrisi in segno di ringraziamento.Raggiungemmo il tavolo dove ci aspettavano gli altri.Quando mi fui seduta, presi il menù fra le mani ed iniziai a far scorrere gli occhi lungo di esso, per vedere i cibi che offrivano “allora amore, non vedi l’ora di sposarti vero?” chiese mia madre, portai lo sguardo su di lei poggiando nuovamente il menù sul tavolo
“Oh, non puoi immaginare” dissi alzando gli occhi al cielo e voltandomi verso Sophie che era divertita dalla scena
“Allora perché vuoi aspettare tutti questi giorni prima di sposarmi?” s’intromise Edward.Per la disperazione, sarei scoppiata a piangere in meno di tre secondi.Sbuffai
“Lo sai benissimo perché, voglio godermi una piccola vacanza prima di sposarmi, non mi sembra di chiedere troppo” alzai di poco il tono della voce, ormai irritata dato che non faceva altro che chiedermi la stessa cosa da ormai due settimane
“Non alzare la voce con me” disse Edward tra i denti.Strinsi i pugni
“Perché altrimenti cosa fai, mi picchi?” chiesi provocandolo ed alzando appositamente ancora di più la voce
“Roxane basta!” esclamò mia madre arrabbiata
“Sapete cosa c’è?Mi avete stancata tutti quanti.Non voglio sposarmi se proprio lo volete sapere!” esclamato ciò mi alzai dal tavolo correndo via, sotto lo sguardo attento dei presenti.Non hanno mai visto due persone litigare?
Arrivai sulla prua, la quale sarebbe stata deserta se non fosse stato per quelle tre, quattro coppiette che vi erano lì. ‘Vaffanculo alla mia vita’ sussurrai tra le lacrime.Strinsi la ringhiera tra le mani, osservando la luna piena che si rifletteva nel mare.Mi passai una mano fra i capelli.
Sentì qualcuno afferrarmi la spalla per poi farmi voltare verso di lui.Sobbalzai, in seguito incrociai gli occhi stracolmi di rabbia di Edward.Scossi le spalle liberandomi dalla sua presa alquanto forte, mi afferrò così il polso avvicinandomi in malo modo a lui.Non l’avevo mai visto in quelle condizione, e mi stava facendo paura.
“Spero tu sia stata contenta di avermi fatto fare una figura di merda davanti a tutti”
“Edward lasciami, mi stai facendo male” continuavo a ripetere ma invana

*Justin pov*
Assaporavo ogni minima parte della sigaretta che avevo fra le mani, finché non udì qualcuno parlare a voce molto, ma molto alta.Gettai la sigaretta in mare, e accorsi per vedere cosa stessa accadendo.Riconobbi immediatamente la ragazza di stamattina che urlava a non so chi, di lasciarla andare.Quel ragazzo era completamente impazzito.Sentivo che dovevo intervenire, altrimenti sarebbe stato capace di alzare le mani su di lei.MI affrettai a correre verso di loro “ti ha detto di lasciarla, non hai sentito?” urlai mentre spinsi via da lei quel ragazzo.




Spazio Autrice:
Salve geeente :3 ecco la mia nuova ff, beh che dire, vi ho postato anche il trailer, spero vi piaccia, ci ho messo tipo una settimana per crearlo lol.
Amatemi perchè questo capitolo è lunghissimo HAHAHAHAHAHAHAHA
Lasciate una piccola recensione? *faccia da cucciola* (?) ewe

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