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Autore: MissdontMissaWord    27/03/2013    0 recensioni
Kurt e Sebastian.
E una guerra in corso.
Warning: è una storia triste!
Genere: Drammatico, Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Non riusciva a non piangere. Per Dio -si diceva- è solo una mela! Non si tratta certo di una cipolla, Kurt! Non si tratta certo del tuo cuore! Levò gli al cielo, addentando una fetta ritagliata dal frutto. Splendeva il sole, ma per il ragazzo era come se ci fosse stata la notte, e il buio che portava con sé. Perché c'erano certe notti che sapeva non avrebbe mai dimenticato.
Quelle notti.

 
 
Il ragazzo dagli occhi celesti accarezzò il viso dell'altro.
Passò poi le dita, delineando il contorno dell'orecchio destro, tra i capelli.
Dio, erano così morbidi.

 
 
Diversi spari risuonavano in quella notte silenziosa e cupa.
Fuoco e fiamme percuotevano l'aria e le anime tremanti.
Poche ore prima lui aveva lucidato così a fondo la sua arma, aveva indossato la divisa e il berretto.
Quella sera il comandante aveva urlato un discorso, facendo capire a tutti che non si trattava del solito giro di perlustrazione.
Poi, adesso, la preda avvistata nel mirino, e l'indecisione di qualche secondo.
Cosa doveva fare? Non si sentiva abbastanza forte per sparare.

 
«Devo andare.» affermò il ragazzo, prendendo distanza dall'amato.
Si scambiarono un'ultimo bacio: un leggero premere di labbra, un muto arrivederci.
Sarebbero passate poche ore, e poi si sarebbero rivisti.
Forse avrebbero ballato di nuovo al suono di una tacita musica, come si erano divertiti a fare durante le precedenti ore.
O forse si sarebbero seduti su quel vecchio carro immaginando di essere nobili signori di un'altra epoca.
E si sarebbero amati, di nuovo. 

 
 
Uno sparo, più vicino al suo udito dei precedenti, e un corpo non degno di morte che precipitava a terra con un tonfo.
Abbassò la visiera per nascondere le lacrime.

 
Erano rimasti abbracciati a lungo, sussurrandosi parole d'amore, scambiandosi baci e carezze e verità.

 
E poi la guerra era iniziata. E c'erano troppi cadaveri a terra.

 
Avanzava nel gruppo compatto, sperando di non incontrare quel paio di occhi smeraldini, almeno quella sera. Era l'ultima sera.
Poi entrambi avrebbero compiuto l'età per abbandonare il servizio di leva obbligatorio, e avrebbero potuto andarsene.
Sarebbero stati liberi.

 
«Sparami.» aveva sussurrato, e Kurt aveva potuto solo leggerne il labiale.
Ma era parso così immediato, così chiaro. Sebastian era sempre solito impartirgli ordini in quel modo.
Si erano avvicinati, fingendo indifferenza.
«Io morirò stanotte. Meglio tu che un altro.» e si era puntato l'arma dell'altro contro il petto.
«Colpisci.»
E Kurt, già stremato dal dolore, aveva premuto il grilletto.
E visto la luce spegnersi negli occhi del suo unico amore, ora giacente a terra con uno stupido ghigno ed una gote troppo arrossata.

 
«Ti amo.»
Era la prima volta che il ragazzo dagli occhi verdi si esponeva così tanto, e l'altro non riusciva a credere di aver inteso correttamente.
«Dico sul serio.» disse di nuovo, vedendo lo stupore che aleggiava negli occhi cerulei.
«Ti amo anch'io.» 

 
Le perquisizioni nei boschi, il tamburo che scandiva il tempo durante la marcia, le bandiere di due diverse nazioni, gli allenamenti di tiro al bersaglio... Nulla aveva più senso, nemmeno la vita come entità fine a sé stessa.
Non senza quell'amore e quei baci che segnavano certe notti.
  
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