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Autore: past_zonk    27/03/2013    2 recensioni
A lei, lui piaceva un sacco. Un sacco un sacco. E sentiva che in qualche modo anche lei piaceva a lui...ma non l'avrebbero mai potuto scoprire. Perché Auron era morto. E lo era stato per tutto il tempo che lei l'aveva conosciuto.
S'era innamorata di un cadavere. Un cadavere davvero carino, ma ancora un cadavere.
No. Lui non lo sarebbe mai stato - un cadavere - per lei. Lui camminava, lui parlava, respirava, aveva carne e sangue e ossa. E cicatrici.
Era solamente Auron. Sono un meraviglioso disastro di uomo che lei aveva conosciuto nel peggiore dei momenti…
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Auron, Rikku
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic...Ok, a parte che sto sentendo memory of the lightwaves e mi sta venendo da piangere dopo aver riletto questa shot.
Questa è la traduzione di una shot proveniente dalla stupenda community livejournal _aurikku,
e, niente, ora ho tanti feelings. Questa fanficion è della legittima autrice, night_is_fallen, io sono solo un'umile lurida traduttrice, non sparatemi per questa cosa angst/fluff allo stesso tempo! çAç
Michy, questa è tutta per te, ti voglio tanto tanto tanto bene!








Warrior's heart.







La Masamune di Auron era l'ultima delle armi leggendarie di cui necessitavano prima della battaglia con Sin. Era la più facile da ottenere, ma dovettero posticipare la sua ricerca. Dopo la battaglia con Yunalesca, nessuno voleva davvero affrontare la fine. La fine significava che Auron sarebbe scomparso. Sarebbe andato nell'Oltremondo per il suo meritato riposo.
Masamune non era una normale arma leggendaria. Era risaputo fosse la spada più grande di Spira; era la katana più potente mai forgiata da mani umane.
Rikku pensava che sarebbe stata l'arma più difficile da ottenere, all'inizio. Lei c'aveva messo quasi una settimana per trovare quei siano-sempre-maledetti cactus in giro per il deserto. C'avevano messo solo un paio di giorni per collezionare i requisiti per Masamune.
Rikku pensava sarebbe stata impossibile da ottenere. In quel modo non avrebbero dovuto affrontare Sin, e Auron non se ne sarebbe andato. A lei, lui piaceva un sacco. Un sacco un sacco. E sentiva che in qualche modo anche lei piaceva a lui...ma non l'avrebbero mai potuto scoprire. Perché Auron era morto. E lo era stato per tutto il tempo che lei l'aveva conosciuto.
S'era innamorata di un cadavere. Un cadavere davvero carino, ma ancora un cadavere.
No. Lui non lo sarebbe mai stato - un cadavere - per lei. Lui camminava, lui parlava, respirava, aveva carne e sangue e ossa. E cicatrici.
Era solamente Auron. Sono un meraviglioso disastro di uomo che lei aveva conosciuto nel peggiore dei momenti…
Quando Auron le si avvicinò lei stava cercando di escogitare un piano con Tidus. Un piano per salvare Yunie, un piano per salvare il mondo.
Erano a soli pochi minuti dalla Valle Micorocciosa, dove si diceva fosse Masamune. Buffo, erano stati lì solo pochi giorni fa per prendere Godhand. E ora erano di nuovo lì.
"Rikku." disse il suo nome bruscamente e lei sparò un'occhiata in direzione di Tidus, che ridacchio.
"S-sì, Auron?" non le importava del "Sir". Era troppo formale e rigido per i suoi gusti. Dopotutto, chiamare i suoi amici "sir" era buffo. Sarebbe stato come chiamare Tidus, Sir Tidus. L'idea la fece ridacchiare. Auron le lanciò uno sguardo e lei si fermò.
"Mi piacerebbe parlarti" poi guardò il blitzer biondo da sopra i suoi occhiali neri "Da soli"
Gli occhi verdi a spirale di Rikku si spalancarono nervosamente "Uh, yessir".
Seguì Auron mentre la guidò al deck dell'aereonave.
"Che c'è?" gli chiese una volta arrivati.
"Mi piacerebbe che tu venissi con me" le disse semplicemente "Per prendere Masamune"
Le sopracciglia di Rikku si incresparono "Auron?"
"Per favore"
Auron non diceva mai "per favore".
Come poteva rifiutare? L'aereonave atterrò nell'unico punto di terra libero nell'area. Rikku e Auron avrebbero dovuto camminare un po’.
Lui non disse niente all'inizio, e Rikku era nervosa.
"Um...Auron?" iniziò lei finalmente.
Lui la guardò con il suo occhio buono "Mantieni questa" le disse, porgendole la sua spada attuale, la Muramasa.
"Uh, divertente. Non lasci mai che nessuno tocchi le tue spade" disse Rikku attenta.
"Mantienila" disse lui fermamente, non permettendole di controbattere.
" È grande quanto me, lo sai?"
"Abituati a maneggiarla; è pesante, quindi sta attenta" disse lui gentilmente. Lei la prese e il suo piccolo corpo tremò un po' sotto il suo peso. Lui sperò che non stesse facendo uno sbaglio, insegnandole.
Rikku, invece, provò di essere un'alunna veloce e dotata. Lui le mostrò come brandire la spada per un danno massimo, e come portarla senza ferirsi o causando al suo corpo troppo sforzo.
Poi, velocemente, riprese la sua spada e continuò a camminare verso la statua di Lord Mi'ihen. Rikku era ancora più confusa, e ora, dopo tutto quello sforzo, era sudata a causa quell'inaspettato allenamento.
Raggiunsero finalmente la statua e Auron fece il rituale. La Masamune apparve, gloriosa come le leggende dicevano, e Rikku saltellò su e giù.
"Wow. Hai decisamente l'arma migliore" disse, guardando la spada.
"Tu ce l'hai" disse lui.
Rikku guardò la sua Godhand perplessa "Penso difficilmente che questa..."
Lui interruppe la sua frase con gentilezza, quasi inaudibilmente.
"Masamune è mia per la battaglia finale con Sin...ma, dopo che tutto questo sarà finito, non ne avrò bisogno" disse Auron. Rikku guardò in basso "Guardami, Rikku" disse. Lei si sforzò di guardare verso l'alto, spingendo indietro le lacrime che si stavano formando "Masamune è un'arma per il cuore. Ha bisogno di qualcuno che abbia il cuore di un guerriero per essere maneggiata"
"Capisco" disse Rikku, anche se veramente non capiva.
"Voglio che l'abbia tu, quando io sarò scomparso" le disse.
"Cosa? Auro...io-io non posso avere Masamune."
"Puoi. Ti ho portato qui per questo. Voglio che l'abbia tu. E' tua" disse fermamente, senza distogliere mai lo sguardo dai suoi occhi.
"Ecco perché volevi farmi tenere Muramasa. Per mostrarmi come reggere qualcosa di quella taglia" replicò Rikku. Auron annuì "Ma Auron...voglio dire...hai appena detto che solo qualcuno con il cuore di un guerriero può maneggiare Masamune. Io non..."
"Tu ce l'hai" disse lui calmo.
"No. Io sono una ladra, e una specialista di macchine, non un guerriero" blaterò lei, confusa.
"Potresti non essere un guerriero, Rikku. Ma questo non significa che tu non abbia il cuore di un guerriero" Lui la guardò attentamente. Lei scosse la testa "Rikku. Io sono un guerriero"
"Lo so che lo sei, Auron...Oh. Intendi...Oooooh"
Lei lo guardò "Intendi il tuo. Il tuo cuore. Io ho il tuo cuore" le lacrime caddero senza freno, adesso, e lei non cercò neanche di fermarle.
"Prendesti il mio cuore? Lo terresti per me, dopo che me ne andrò?" le chiese, piano.
Rikku guardò prima la lama lucente della Masamune, e poi l’uomo davanti a lei "Lo farò" gli disse fra le lacrime.
Si baciarono per la prima ed ultima volta, in piedi, lì, con il cuore di un guerriero tra di loro.







 
   
 
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