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Autore: yachan    14/10/2007    8 recensioni
"Volevo proteggere quel suo sorriso, che mi era così caro. Volevo stare al suo fianco, finché lei me lo avrebbe concesso. Perché il mio cuore, dal primo giorno che l’avevo conosciuta, non aveva smesso di battere per lei. Era bastato un suo sorriso, per incantare il mio cuore" ... Ecco a voi, una nuova fan fiction ^^!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cuore incantato

Cuore incantato

 

Cap. 3

 

 

Ash arrivò di fretta alla palestra. Entrò dentro e giunse alla piscina, utilizzato per gli incontri e spettacoli acquatici, dove trovò la ragazza seduta accovacciata al bordo della vasca.

-         Misty…- disse lui prendendo fiato per la corsa e avvicinandosi a lei.

Lei smise di fremere e alzò la testa, senza voltarsi.

Si sfregò gli occhi con il braccio e si girò verso Ash. I suoi occhi parvero gonfi e rossi, ma sul suo viso si dipinse un sorriso…triste.

-         …è finita, Ash- disse lei semplicemente, sforzandosi di mantenere quel sorriso.

-         C-come?- chiese lui un po’ confuso. Lei si parò in piedi e si diresse verso lui.

-         Era come temevo- abbassò lo sguardo- Si vedeva con un’altra ragazza…

Ash spalancò gli occhi preoccupato. Non poteva credere che era successo per davvero. E lei ora gli era davanti, con quel suo corpo sempre più magro, quei ciuffi di capelli che le ricadevano avanti, con le braccia che stringevano se stessa e quello sguardo malinconico.

Pareva un vaso di cristallo, pronto a frantumarsi ad un momento all’altro.

La ragazza capì la preoccupazione negli occhi Ash e si sforzò di sembrare serena.

-         Va tutto bene, Ash- disse lei- Sapevo che sarebbe andata così. Una volta che, se ne prende coscienza, le cose sembrano meno difficili…- chiuse gli occhi- era destino- gli riaprì, ma erano lucidi. Del liquido trasparente iniziò ad uscire dagli occhi. Prima delle gocce, poi parvero non terminare più quelle lacrime sul suo viso sorridente.

Ash la fissò con il cuore in gola, vederla in quello stato lo faceva star male.

-         Misty- disse lui prendendola per le spalle- Non mentirmi…

Misty non poté ribattere a quel sguardo sincero e dolce del suo amico.

In breve la sua espressione si sciolse in un vero e proprio pianto. Lo abbracciò forte.

-         …non riesco…non riesco a smettere di piangere, mi dispiace…sono una stupida. Ma è che stavamo così bene insieme, non credevo che mi avrebbe lasciata per un’altra. Sono rimasta sola…

Lui la abbracciò.

-         Tu non sei sola…ci sono io qui con te- alzò il viso di lei tenendola dal mento- Ci penserò io a romperti le scatole e farti divertire- ridacchiò- Vedrai che in breve ti sarai dimenticata di quel tipo odioso.

-         Ash…- lei lo guardò commossa, poi rise contagiata dal suo sorriso- Grazie- appoggiò la testa sul suo petto- Sei il mio migliore amico.

Lui sorrise contento e rimase in silenzio, mentre lasciava che l’amica si sfogasse con le ultime lacrime.

 

 

Noi siamo i migliori degli amici
E noi ci riveliamo i nostri segreti
Lei sa ogni cosa che mi passa per la mente
Ohhh....
Un po’ di tempo fa però tutto è cambiato
Come una bugia sveglia, nel mio letto
E una voce qui dentro alla mia testa
Che mi diceva dolcemente

Ritornello:
Perché non la baci
Perché non glielo dici
Perché non la lasci vedere i sentimenti che provi
Lei non lo saprà mai
Se non glielo mostrerai
Il modo come vi sentite insieme
 
Oh, sono così spaventato
A fare la prima mossa
Solo un tocco che noi proviamo
Passando la linea
E ogni volta che lei mi è vicina
Non vorrei mai farla andare via
Confessandole che cosa c'è nel mio cuore
Che cosa prova per lei

(Ritornello)

Che cosa vorrebbe dire
Non ho mai voluto solamente che lei si girasse e andasse via
O promettesse per me
Perché lei è qui per rimanere
Mi fa male aspettare
E comincio a chiedere a me stesso

(Ritornello)

Perché non la baci (Dille che la ami)
Perché non glielo dici (Dille che hai bisogno di lei)
Perché non le lasci vedere i sentimenti che provi
Perché lei non lo saprà mai
Se non glielo mostrerai
Il modo come vi sentite insieme

 

 

-         Oookey…Ash, devi dirmi qualcosa, per caso?- disse d’improvviso Misty al ragazzo accanto a lei.

-         Mh?

-         In meno di due ore, non hai fatto altro che farci salire su tutte le giostre che incontravamo.

-         E cosa c’è di male, se voglio provarle tutte?

-         Niente…finché almeno non mi ritrovo su un cavallo a dondolo!

-         E dai, era divertente, no?

-         Ash, era un gioco per i bambini ed eravamo gli unici grandi lì! Fatta eccezione per te.

-         Grazie tante…- disse ironico- Però ti sei divertita, no?

-         Divertita? Ad un momento all’altro, mi trascini in qualche gioco, senza neanche aspettare una mia risposta. A volte non si tratta neanche del gioco…mezz’ora fa, ti era venuto l’impulso di scalare la vetta di una collina, che non c’entrava con i giochi!

-         Però non puoi negare che si godeva una bella vista lì- disse lui con un sorriso idiota.

-         Non è questo il punto, Ash. Se ti comporti così, è perché…

-         Ah, il venditore di gelati!- la trascinò nuovamente.

-         Come non detto…- disse lei sospirando.

-         Salve ragazzi- disse il venditore- Cosa posso darvi?

-         Un gelato al cioccolato e vaniglia- disse Ash.

-         Ecco a te…- il venditore porse il gelato al ragazzo- Passa una bella giornata con la tua ragazza.

Ash e Misty arrossirono al commento del venditore e per poco Ash non faceva cadere il gelato.

-         Io…io…- cercò di dire Ash.

-         No, si sbaglia signore- disse Misty, con un sorriso imbarazzato- Noi non…

Ash notò nuovamente un ragazzo tra la folla e abbracciò immediatamente Misty dalla vita.

-         Certo, passerò una bella giornata con la mia ragazza- si affrettò a dire al venditore.

La ragazza arrossì perché la stava tenendo per la vita.

-         A-Ash!

-         Oh, ma come state bene insieme. Si vede che siete innamorati.

-         Sì. La ringraziamo, ora noi andiamo- e tornò a trascinarla via, fino a giungere ad una panchina- Bene, non ci segue più…

-         Di che parli?- chiese Misty, mentre si sedeva.

-         Niente, niente- si sedette con lei.

-         Ah, sì?- disse lei dubbiosa.

-         Oh, già, dimenticavo…- le porse il gelato- Prendi.

-         Eh? Era per me?

-         A dire il vero…- alzò lo sguardo imbarazzato- Era per tutte e due…ma solo se ti va- si affrettò ad aggiungere.

-         Non riuscirei neanche a finirlo tutto- disse lei sorridendo- Suppongo che il cioccolato sia per te e vaniglia per me- provò a mangiarlo- Mhh, buono- disse contenta- provalo anche tu.

-         Okey…-fece per avvicinarsi, ma si bloccò- Ho cambiato idea- disse alzandosi in piedi.

-         Eh?

-         Mangiamolo mentre camminiamo.

-         Oh, no…non dirmi che si rincomincia- disse lei sospirando, mentre il ragazzo la prendeva nuovamente per mano.

-         Cavoli, ci è alle calcagna…

-         Chi?

-         Niente…Saliamo su questo gioco.

-         Ma…- come al solito, non servì reclamare e in pochi minuti si ritrovò in una carrozza che passava attraverso un lungo tunnel.

-         Bene…nessuno in vista.

-         Ash sentì…- Misty si girò verso di lui- Ora che non puoi muoverti per un po’, ti decidi a dirmi cosa succede?

-         Cosa?

-         E’ tutto il giorno che ti comporti molto stranamente. Dici e fai cose assurde, non riesci a stare fermo un minuto e non mi stai ad ascoltare.

-         Non è vero che faccio cose assurde- si difese Ash.

-         Ah, no? Spiegami allora perché il signor Ketchum ha deciso di salire sul Tunnel dell’amore!

-         Il Tunnel…di che?- chiese confuso guardandosi intorno.

-         Come immaginavo. Non ti sei neanche accorto che siamo saliti su una giostra per innamorati.

-         Che?!- disse lui inorridito.

-         Conoscendoti, non ci saresti salito neanche morto qui. Quindi, è chiaro che stai nascondendo qualcosa. Se c’è qualcosa che devi dirmi, fallo e basta- sbuffò.

-         Comprendo come ti senti…è solo che…- sospirò- E’ complicato…

-         Complicato?

-         Sì…la verità è che…- guardò la carrozza che veniva dietro loro. C’era Josh- Non è possibile!

-         Che stai guardando?- fece per girarsi, ma lui la bloccò abbracciandola- Cos…?- disse Misty impietrita.

-         La verità è che ti voglio molto bene!- disse lui, stringendola più forte e guardando verso Josh. Il ragazzo li stava osservando molto adirato e Ash ne approfittò per fargli la linguaccia, mentre abbracciava la ragazza.

-         P- perché adesso stai sghignazzando?- disse lei perplessa e arrossita per la posizione in cui erano.

-         Ehh…perché mi diverte stare con te- disse con un sorriso, però a Misty sembrava non convincere. Cercò di sembrare dolce- Sono poche le occasioni in cui stiamo insieme…io con i miei viaggi e tu con la Palestra.

-         …Già- ammise lei e si staccò dall’abbraccio. Voltò il suo sguardo da un’altra parte.

-         Che ti prende?

-         Sto solo pensando che devo ancora parlare con Josh e la giornata sta volgendo al termine. Se non lo incontro prima, è possibile che lui…

-         …Cosa? Che lui non ti chieda più di rimettervi insieme? E’ questo che aspetti da lui?

-         Ash…- lo guardò. Aveva lo sguardo imbronciato e si girò dall’altra parte.

 

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

 

Misty guardò l’amico che se ne stava seduto sulla panca, senza dire niente. Con lo sguardo diretto altrove e la faccia imbronciata.

Sospirò. Era stata ingiusta con lui. Ash aveva solo cercato di farla divertire e invece lei stava rovinando tutto. E poi per che cosa? Cosa le diceva che Josh l’amasse ancora?

Aveva ragione Ash…forse si stava illudendo. E non era il caso.

-         …scusami- disse lei, con lo sguardo fisso a terra.

Ash tornò a guardarla, dopo tanti minuti.

-         Io sono un ingrata. Ti volevo costringere a fare la parte del fidanzato, che so che non lo sopporti, e ti sto rovinando la vacanza con le mie sciocche fissazioni. Nonostante io sappia bene che è sbagliato, non faccio che pensare a Josh. Forse non sono riuscita a dimenticarlo, come ti avevo fatto credere. E dire che tu mi hai aiutata così tanto…mi hai sostenuto quando le cose tra me e Josh non andavano bene. Ed eri al mio fianco, quando mi ha lasciato per un'altra. Hai perso il tuo tempo per me e io come una bambina capricciosa, riesco solo a lamentarmi.

-         …non è vero che ho perso il mio tempo per te- disse lui- Io sono stato felice di passare le mie giornate con te, anche se vederti soffrire mi faceva stare male. Ho solo sperato che ti saresti dimenticata di lui al più presto, della persona che ti aveva resa così vulnerabile e che ti stava cambiando. Non posso perdonarlo. Io voglio solo vederti felice…

-         Ash…- disse lei commossa e sorrise- Grazie. Sei il mio migliore amico.

Ash fece per sorridere, ma si fermò e rimase con il mezzo sorriso. Perché d’un tratto non riusciva a sorridere?

-         …migliore…amico…- ripeté.

-         Sì- confermò, sorridendo.

Perché quelle parole non lo rendevano felice come sperava?

-         …Misty!

La ragazza si sentì chiamata da qualcuno dietro di lei, ma non fece in tempo a girarsi, che Ash aveva afferrato il suo viso tra le mani.

-         Non voltarti.

Non riuscì neanche a chiedergli spiegazioni, che Ash avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza, in un dolce bacio.

Il ragazzo che era non molto lontano da Misty, guardò arrabbiato la scena che gli si presentava. Girò su se stesso e cambiò direzione.

Il bacio non durò a lungo, giusto il tempo per cui il ragazzo si allontanasse il sufficiente possibile. Ash allora poté staccare le labbra da quelle di Misty, però lo fece molto lentamente, chiedendosi perché il suo cuore iniziasse a battere così forte.

I due rimasero per qualche istante con il viso vicino, mentre i loro cuori sembravano riprendere il loro battito normale.

-         I…io…- tentò di dire lui. Si alzò in piedi- Io vado al bagno- e si allontanò di fretta.

-         Beh…per lo meno, non mi ha trascinato pure lì- mormorò lei.

 

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Okey, il piano stava procedendo bene. Stava ottenendo quello che voleva, ovvero tenere lontano quell’individuo dalla sua amica.

Però…però qualcosa non era andato come aveva pianificato.

Aveva baciato Misty…e non sapeva neanche il perché. Sì, avrebbe potuto dire che l’aveva fatto, perché aveva visto arrivare Josh e credeva che così si sarebbe sbarazzato di lui una volta per tutte, che si arrendesse all’evidenza.

Eppure…quel bacio…era stato strano. Non credeva neanche che sarebbe arrivato a tanto. Baciarla…a lei…la sua migliore amica, la prima persona che aveva conosciuto all’inizio del suo viaggio e che l’era stata accanto nelle sue avventure. La ragazza che lo aveva spronato a reagire, a diventare forte e l’aveva sostenuto, appoggiato e curato. Era l’unica a cui era molto affezionato e che avrebbe voluto proteggere, come lei aveva fatto con lui.

Ma quel bacio…quel bacio aveva cambiato tutto.

Perché sentiva un gran calore sulle guance, il cuore che non cessava di battere forte e aveva un impulso di toccarsi le labbra?

Che significava?

Se ci fossero stati presenti in quel momento i suoi amici, forse loro avrebbero dato un significato a quelle sensazioni.

Però ora…cosa doveva fare?

C’era Misty che lo stava aspettando seduta e le aveva promesso di passare la giornata insieme. Se d’improvviso avrebbe cambiato idea, ci sarebbe stato il pericolo che lei andasse da Josh.

No, non doveva permetterlo. Non voleva che lui la facesse di nuovo soffrire.

Ma ora…cosa doveva dirle, una volta raggiunta? Doveva dare una giustificazione al gesto o semplicemente stare zitto, e sperare che la faccenda scivolasse via?

Era complicato. Conoscendola, ora lo stava aspettando lì e avrebbe preteso delle spiegazioni. Ma che raccontarle? La verità? No, l’avrebbe presa molto male. Forse mentirle era l’unica soluzione.

Si convinse che quella era la sua unica alternativa. Fece retromarcia e tornò dalla ragazza.

Non avrebbe voluto mentirle, ma anche ad essere sincero, non avrebbe saputo dare una spiegazione razionale a quel gesto.

Arrivò dove lo stava aspettando la ragazza e prese fiato per riempire i polmoni, facendosi coraggio. Giunto accanto a lei, le toccò la schiena. Lei si girò e lo guardò con quei suoi occhi azzurri.

Lui rimase incantato a guardarla, come se fosse la prima volta e tutto il coraggio accumulato venne soffiato via.

-         Ash…sei arrivato- disse lei tranquilla.

-         Ehh…- cercò di dire, ma la sua bocca sembrava pietrificata, al contrario del suo cuore che non smetteva di battere.

Cavoli, nella sua mente si stava disperando nel tentativo di aprire quella stupida bocca, ma il suo corpo si rifiutava e gli occhi non smettevano di fissarla.

Avrebbe voluto che i suoi amici comparissero in quel momento, per portarlo in un posto molto, ma molto lontano.

Ebbe un sussulto, quando la ragazza si alzò in piedi e gli porse la mano.

-         Andiamo…- disse gentilmente.

Lui confuso, accettò la proposta e prendendo la sua mano, s’incamminarono.

 

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

 

Erano passati una decina di minuti o forse di più, da quando avevano detto l’ultima parola. Nessuno dei due aveva poi aperto bocca, ma si limitarono a camminare, mano a mano, come una vera coppietta di innamorati, però i loro sguardi non s’incrociavano mai.

Ormai era già passato pomeriggio e presto ci sarebbe stato il tramonto.

Fu in quel momento che Ash si sentì trattenuto dalla mano. Si girò, vedendo la sua compagna ferma.

-         Direi che per oggi può bastare- disse lei- Sarà meglio cercare i nostri amici e tornare all’hotel.

-         Ah…- si ricordò che ancora non avevano trovato i loro amici, da quando si erano separati.

-         Ho passato una bella giornata…seppur movimentata- sorrise divertita.

Anche lui sorrise.

-         Bene, andiamo…- disse lei voltandosi- Chissà che all’hotel non trovi Josh- però non poté avanzare, perché qualcosa la stava trattenendo dalla mano- Ash?- chiese sorpresa.

-         Io vorrei parlarti, prima di raggiungere gli altri…- disse lui serio.

-         Certo, dimmi pure- lei lo guardò in attesa che lui dicesse qualcosa.

-         …mi dispiace- abbassò lo sguardo- Io non volevo arrivare a questo punto…- era deciso a dirle la verità. Non meritava di essere presa in giro.

-         Di che parli?

-         Io…- si bloccò e cambiò atteggiamento- A me dispiace che siamo arrivati a questo punto e ancora non abbiamo fatto il gioco più importante!

-         Eh?- lo guardò strano, vedendo un cambiamento improvviso nel viso di Ash.

-         Quello!- indicò una costruzione alta e grande.

Lei alzò lo sguardo, ma non riuscì neanche a guardarlo bene, che Ash già riprese a trascinarla via.

-         Aspetta Ash, cos’è questa fretta?

-         Ehh…se non ci muoviamo, poi chiudono. E non vorrai mica perderti questa esperienza.

-         Ma…

Però non c’erano “ma” che resistevano ad Ash. Lui decideva per tutti e due. E in breve, si ritrovò all’interno di una piccola cabina, insieme al ragazzo.

-         …ruota panoramica, eh?- disse lei sarcastica.

-         Già, che giornata è al Luna-Park, se poi si dimentica di salire sull’attrazione più famosa?

-         Ohh, già…chissà che perdita- commentò lei ironica- Non avrei più potuto dormire al dispiacere.

-         Non ti piace?

-         Non è questo…- sospirò- Ma ormai non ha più importanza.

Nel frattempo Ash dava un occhiata fuori dal finestrino, alla ricerca del biondino. Doveva essere lì tra la folla, ne era sicuro, lo aveva visto arrivare da loro.

E difatti, vide uno che corrispondeva alla sua descrizione, che alzava ogni tanto lo sguardo alla ruota.

-         Che stai guardando?- chiese lei curiosa, dall’atteggiamento sospetto di Ash.

-         Niente, niente- agitò le mani e ridacchiò- Allora, ti sei divertita, eh?- cercò di cambiare discorso.

-         Beh, diciamo che me l’ero immaginata diversamente la giornata- alzò lo sguardo, poi lo abbassò e rimase silenziosa.

-         Qualcosa non va?

-         Mi chiedo cosa volesse dirmi Josh stamani…pareva importante. E’ strano che in tutta la giornata non l’abbia incrociato una sola volta. Anche se in un momento, mi era parso di sentire la sua voce che mi chiamava.

-         …Josh. Sempre Josh.

-         Mh?- Misty alzò lo sguardo, per vedere la faccia imbronciata dell’amico- Perché quella faccia?

-         E me lo chiedi? Da quando ci siamo visti a Rubino City, non fai che parlare di lui- alzò le braccia- Josh lì, Josh là…è così importante per te?- abbassò lo sguardo- Più importante degli amici…e di me?

-         Ash, ma cosa stai dicendo? Certo che siete importanti per me.

-         Eppure non sembra. Dal giorno che hai iniziato a stare con lui, sei cambiata. E’ come se ti avessi persa.

-         Ma sono sempre io, Ash. La solita Misty.

-         Non è vero- scrollò la testa- La Misty che conoscevo, avrebbe già dimenticato la persona che le ha fatto del male e avrebbe passato un divertente pomeriggio con i suoi amici.

Misty guardò dispiaciuta l’amico.

-         …hai ragione, scusami. Sembra che non imparo dai miei errori- cercò di sorridere- Adesso godiamoci questo panorama- disse lei avvicinandosi al finestrino- Dicono che ad una certa ora, lancino i fuochi d’artificio. Non ti piacerebbe vederli?

-         No, non ti affacciare!- gli gridò Ash bloccandola, ma finendo goffamente addosso a lei.

Misty guardò stupita il ragazzo che era sopra di lei e che apriva e chiudeva gli occhi di incredulità come lei. Come ci erano finiti in quella posizione così imbarazzante?

Ash fissò nuovamente incantato gli occhi della ragazza, però poi la sua attenzione fu attirata dalle labbra di lei. Perché ora gli sembrano così rosse, morbide e invitanti?

I loro visi non erano tanto lontani, poteva sentire la respirazione agitata della ragazza e si chiedeva se anche a lei battesse così forte il cuore, quasi volesse uscire dal corpo.

In quel momento, avendola sotto di lei, immobilizzata dalle sue braccia, gli tornò in mente le sensazioni provate quando l’aveva baciata. Chissà se avrebbe provato la stessa emozione, se l’avesse baciata un’altra volta?

Una parte di lui diceva che era assurdo, come poteva un bacio essere così particolare? E dall’altra desiderava provare nuovamente quelle sensazioni. La voleva baciare…

Nulla più gli interessava, che poter posare le sue labbra, su quelle della stupenda ragazza che aveva vicino. Non desiderava altro…che un suo bacio.

E così che, la mente smise di funzionare e il corpo si mosse cercando il contatto con la ragazza.

In breve poté assaporare quella sensazione provata in precedenza, solo che questa volta era più dolce, più passionale. Sentiva le labbra di Misty che gli corrispondevano il bacio e non poteva che esserne felice.

Tanti sentimenti e ricordi lo stavano sovrastando. Quei sentimenti provati la prima volta che si erano incontrati, le volte che la vedeva in un diverso abito, l’imbarazzo avuto quando i loro sguardi s’incrociavano, la gelosia, la rabbia e la tristezza. Tutto sembrò avere finalmente un significato.

Si staccò dal bacio e la guardò da vicino, mentre sentiva ora chiaramente il battito della ragazza. Era agitata come lui.

Ora poteva dirlo chiaramente a se stesso…la amava. E l’amava ormai da tantissimo tempo. Un amore protetto da un grosso muro, che lo proteggeva da qualsiasi dolore e che ora poteva finalmente liberarsi.

L’amava e non poteva più smettere di ripeterselo.

Il silenzio era incessante tra i due, mentre gli sguardi sembravano dirsi parole a non finire. L’incantesimo terminò quando la cabina smise di muoversi e qualcuno stava aprendo la porticina.

I due ragazzi, seppur svogliatamente, si rialzarono e si sistemarono.

-         Il giro è terminato, prego scendete per di qua- disse l’addetto alla giostra.

Ash seguito da Misty, uscirono dalla cabina e si diressero verso l’uscita. Ripresero a camminare, ma più tranquillamente, senza però dire niente. Nel silenzio dei due, le loro mani si mossero sole, cercandosi e incontrandosi a metà strada. Si strinsero e i loro cuori ebbero un sussulto.

Tutto sarebbe andato per il meglio, si era detto Ash, che ora vedeva il mondo stranamente migliore di prima. Però non poteva certo aspettarsi che dietro l’angolo si potesse nascondere l’ennesimo ostacolo.

Così che mentre nei loro visi si dipingeva un sorriso, arrivò l’imprevisto sotto forma di ragazzo.

-         Misty! Finalmente ti ho raggiunta!- disse il ragazzo giungendo davanti a loro.

Solo in quel momento Ash si svegliò, ricordandosi del pericolo “Josh”.

-         Josh?- lei lo guardò sorpresa- Mi stavi cercando?

-         Certo che sì…non ricordi che non avevamo terminato di parlare?

-         Ehh…sì- guardò di sfuggita Ash, che sembrava leggermente impallidito.

-         Bene, andiamo prima che chiudano- la prese per l’altra mano.

-         Un momento- disse Ash non staccando la stretta di mano con la ragazza- Misty è con me. Mi sembrava di essere stato decisamente chiaro.

-         Ash…- lei lo guardò arrossita.

-         Già, il vostro fidanzamento…- disse lui sorridendo malignamente- Devo dire che per un momento ci ho davvero creduto, però poi ci ho riflettuto. Troppe cose non quadravano. E alla fine sono giunto alla conclusione che era tutta una messinscena.

-         Come?- Misty guardò confusa Josh. Di cosa stava parlando?

-         Ti sbagli, io…- tentò di dire, ma Josh lo interrompe.

-         Hai cercato di farmi credere che Misty stesse con te, attraverso azioni che farebbero solo una coppia, come stare insieme, darsi la mano, abbracciarsi e baciarsi…tutte cose molto carine, ma false nel tuo caso. Il tuo vero obiettivo era solo allontanare Misty da me, in modo che non riuscissimo a parlare. Hai inscenato tutto questo, solo per il tuo scopo.

Misty si girò lentamente verso Ash, che lo guardava agitato e preoccupato.

-         …Messinscena?- disse lei.

-         Già, il tuo caro amico, si è preso gioco di te- alzò le spalle- Un azione un po’ malvagia nei tuoi confronti, che non ne sapevi niente.

-         …è così, Ash?- chiese Misty.

Il moro non sapeva cosa dire. Ancora una volta gli mancavano le parole. Ed era il momento peggiore per non dire niente.

La ragazza lo guardò in attesa di una risposta, che però non ricevette.

-         …capisco- abbassò la testa e si voltò- Che stupida che sono stata…una vera stupida.

-         No, Misty, aspetta…- finalmente qualche parole gli usciva dalla disperazione- Posso spiegarti!

-         Cosa…? Fin dall’inizio avevi intenzione di prenderti gioco di me e io ci ho creduto- chinò la testa e sussurrò- Ancora una volta sono cascata nella stessa trappola.

-         Misty!

-         Smettila!- gli urlò senza voltarsi- Basta così…ti prego- disse con voce più moderata e strozzata- mi hai fatto male abbastanza.

E s’incamminò da sola, seguita da Josh.

Il moro rimase a guardarla, che si allontanava sempre più, senza voltarsi. E quando non la vide più, capì di averla persa…forse per sempre.

E fu così che in breve il primo amore di Ash ebbe termine.

 

Continua…

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Waaa!

Ash: che succede?

Niente, è che mi ha emozionato vederti baciare Misty per ben due volte. E dire che durante le prove, non riuscivi neanche a baciare un manichino.

Ash: Ok, ok, ma ora non facciamolo sapere a tutto il mondo. E comunque, era molto più facile baciare un manichino, che Misty.

Misty: Che intendi dire!

Ash: Che non facevi che ridermi in faccia.

Misty: Cosa ci posso fare, se avevi un espressione così buffa.

Ash: Grazie tante.

Misty: Dico davvero, ti saresti dovuto vedere.

Ash: Oh, che peccato che non l’abbia potuto vedere…

Tracey: Niente paura Ash, ho ripreso tutto io con la mia telecamera! Dall’inizio alla fine! Senza tralasciare nemmeno un dettaglio! E lo pubblicherò pure su Internet!

Ash: Tracey…

Tracey: Sì?

Ash: Ti ammazzo!!

Dawn: Sentite, mi sorge un dubbio…com’è che Josh riesce a trovarli sempre, nonostante il Luna-Park sia gremito di gente?

Semplice! In realtà Josh è un supereroe in grado di volare! Dall’alto è più facile vedere, no?

Misty: Ma è assurdo!

Okey, okey, in realtà Josh è parente del Detective Conan.

May: Oh, questo spiega tutto. Ma perché si trova in questa serie di Pokèmon?

Beh, a dire il vero, stava andando a trovare Conan, ma si è perso ed ha creduto che Max fosse Conan.

Max: Non so se ritenermi lusingato o offeso.

Comunque, la canzone all’inizio questa volta è di Jesse McCartney “Why don’t you kiss her” (Perché non la baci). In origine, questa sarebbe dovuta essere utilizzata per il titolo, però all’ultimo minuto ho cambiato idea. La canzone poi, non è stata tradotta da me, ma l’ho trovata nel sito Testi Mania, tradotta da Mary.

Voglio precisare, visto che me ne capita l’occasione, che le canzoni che traduco io non sono del tutto corrette e a volte nel cambio, il significato può variare (ma non è la prima volta che lo dico).

Quindi, per la persona che mi ha fatto notare, che il testo tradotto nel primo capitolo non è perfetto, spiego che innanzitutto non sono bravissima, ma di certo lo spagnolo lo so. Di sicuro non mi metterei a tradurre un testo, in una lingua che non conosco. Se magari ci sono degli errori, è dovuto alle varie versioni che ci sono di quella stessa canzone, se non addirittura in che Paese è stato trasmesso. Perciò è normale trovare delle incongruenze dall’originale, io ho cercato piuttosto di paragonarle tra di loro e cercare quella che avesse più senso (e c’è né voluto di tempo, credetemi). Volevo solo precisare questo, prima che ne esca una discussione.

Tornando al capitolo di oggi, non trovate che la canzone sia dolcissima?

Misty: Sì!

Dawn: Sì!

May: Sì!

Ash: No!

Cosa?

Ash: Non capisco. Perché nella canzone dice che deve baciarla, perché lei comprenda i suoi sentimenti?

Okey, chi lo butta per prima fuori dalla finestra?

May: Facciamolo insieme.

Ash: Che? No, ferme! Ahhh!

E così, mi sono sbarazzata di un problema.

Max: Ma non hai pensato che ti mancherà il protagonista principale.

Ahimè, sì, purtroppo. Per questo fuori c’era un materasso.

Max: Non credo che sarà servito…siamo al decimo piano.

Ohh…ops. Beh, si dice che io protagonisti hanno mille vite, no? Tornerà, tornerà…

Mi raccomando, non mancate al prossimo capitolo!

By Ya-chan

   
 
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