Crossover
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Autore: Miriko96    28/03/2013    2 recensioni
A Londra stanno sparendo molte persone in circostanze sospette, e Sherlock Holmes indaga insieme al suo fedele aiutante Watson. Ben presto un uomo folle spuntato dal nulla con una cabina blu e 3 uomini altrettanto bizzarri arriveranno a complicare la situazione.
Fanfiction SuperWhoLock. [Spoiler per la 4a stagione di Spn!]
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Nota:

Questa è la mia primissima Fanfiction, e in quanto tale non pretendo che sia chissà che opera d'arte, ma sentivo il BISOGNO
compulsivo di scrivere qualcosa sul cross-over SuperWhoLock. A quanto pare esistono un sacco di ff in lingue straniere, ma ho faticato
a trovarne in italiano, quindi, perchè no?
Certo, devo ammettere che non mi sono scelta un soggetto semplice per iniziare quella che sarà una più-che-breve "carriera" nel mondo delle
fanfiction, e anche se la storia non è troppo originale (ho visto di molto meglio in giro, ma purtroppo la mia fantasia non è altrettanto allenata ^^")
dal punto di vista della trama, cercherò di compensare con il collegamento che si creerà tra i vari personaggi...Vediamo cosa ne esce fuori.

Personaggi principali: Sherlock Holmes, John Watson, Eleventh Doctor, Castiel, Dean, Sam.

Primo Capitolo
Il primo capitolo vede solo i personaggi di John e Sherlock. Considerando la lunghezza media di quello che dovrò scrivere
penso che il secondo introdurrà il dottore e il terzo Dean,Cass e Sam. Non voglio spiaccicare tutto insieme, tanto
(almeno spero) i prossimi capitoli usciranno nei giorni successivi quindi non ci sarà da aspettare. Buona lettura!







John suonò al campanello del condominio, schiarendosi la voce per rispondere alla signora che gli parlò dal citofono.
Detestava doversi occupare di queste faccende per Sherlock, d'altro canto, era sollevato al pensiero che questa povera donna
avrebbe dovuto discutere del suo scomparso marito con lui e non con il suo non-esattamente-sensibile coinquilino.
Questa faccenda delle sparizioni misteriose aveva fatto impazzire tutti i telefoni di scotland yard, e di certo il consulente investigativo
non se ne sarebbe stato in disparte, tantomeno dopo aver ricevuto una richiesta d'aiuto direttamente dall'ispettore Dimmock, consapevole
di quanto questo lo avesse ferito nell'orgoglio.

Dopo cinque piani di scale, alquanto inadatto ad una signora che si avvicina alla sessantina pensò John, il medico arrivò di fronte alla porta, semi aperta,
dell'appartamento, dalla quale spuntò una signora molto minuta dai capelli biondo platino (probabilmente tinti, a giudicare dall'aspetto impeccabile e curato della donna)
che fece segno all'uomo di entrare. John si chiuse la porta alle spalle e si diresse verso la poltrona nel salottino dove era stato gentilmente invitato a sedersi,
tirò fuori il taccuino dalla tasca interna della giacca e sorrise di rimando alla padrona di casa.
"Allora signora Murray, cosa sa dirmi dell'ultima sera in cui ha visto suo marito?" chiese John, cercando di sembrare più professionale possibile, senza però mettere
a disagio la donna. "Era uscito all'incirca verso le 7:30 per tornare alla Biblioteca dopo essersi accorto di aver dimenticato la sua valigetta, aveva passato lì tutta la mattina, ma non è più tornato. Ho pensato che quel vecchio pazzo di Henry lo avesse trattenuto ulteriormente con una delle sue sciocchezze sulle statue e che questo fosse il motivo del suo attardarsi,
ma passata l'ora di cena ho iniziato a preoccuparmi così ho provato a chiamarlo, ma non mi ha risposto. La mattina seguente ho chiamato la polizia e beh, il resto lo sa anche lei, non che sia molto."
John scrisse qualche nota nella piccola agenda poi si voltò verso il viso della donna, che ora sembrava più angosciato, mentre il suo era più che altro confuso, si portò un dito
alle labbra per riflettere e poi chiese "Henry? E scusi ma cosa intende esattamente per 'sciocchezze sulle statue'?"
"Henry è un amico di vecchia data di mio marito, andavano al liceo insieme e hanno sempre condiviso una passione -che ho sempre ritenuto frivola- per le storie
di fantasia e mistero. Ultimamente erano entrambi ossessionati dalle statue. Si figuri che una sera mio marito tornò a casa e vaneggiò per quasi 2 ore come un
folle, perchè era convinto di averne vista una muoversi. Dopo quell'evento lui ed Henry si videro in biblioteca quasi tutti i giorni, per studiare non so che fandonie riguardo
stregonierie simili. Erano entrambi certi che le statue fossero vive, che si muovessero senza farsi vedere, e che fossero addirittura pericolose. Certo, ovviamente non crederà che  tutte queste scemenze c'entrino qualcosa con la sparizione di mio marito, vero agente?" rispose la signora, abbozzando una risata.
John rimase spiazzato dalle parole della donna, di certo non era una cosa ordinaria, anche se ormai il suo concetto di "ordinario" era stato più che stravolto, dato la routine nel 221B.
Si limitò a sorridere e continuò a fare domande da protocollo.

All'incirca mezz'ora dopo, John tornò in strada, diretto verso casa. Quasi riusciva a sentire la voce di Sherlock :"Perchè ci hai messo così tanto John?!" beh aveva ben poco di cui lamentarsi, dato che stava svolgendo quello che in teoria era il suo lavoro, solo perchè signorino MindPalace necessitava di un intero appartamento vuoto per pensare.
Al contrario, quando entrò nell'appartamento e trovò il suo coinquilino seduto sulla poltrona che suonava il violino, questo a malapena si accorse della sua presenza finchè l'altro non tossì volutamente ad alta voce. John fece un veloce resoconto delle informazioni che aveva raccolto (secondo lui abbastanza inutili per il caso), mentre Sherlock si limitava a dare segni di vita solo per chiedere dettagli apparentemente casuali e per il resto del tempo fissava un punto della stanza con le mani congiunte alle labbra.
"Allora, cosa ne pensi?" chiese il dottore dopo aver letto tutti i suoi appunti. "Tutte informazioni che già possedevo grazie alle dichiarazioni lasciate alla polizia. Anche se devo dire che sono incuriosito su quell'aneddoto riguardante le statue." rispose, quasi in monotono, Sherlock.
"Se già sapevi cosa mi avrebbe raccontato perchè diavolo mi hai mandat- Oh no! Non dirmi che seriamente era una scusa qualunque per non avermi tra i piedi!" disse con tono irritato John, "A dire il vero è MOLTO interessante, si da il caso che una delle altre persone scomparse sia stata filmata da una telecamera di sorveglianza
mentre indicava una statua e poi fuggiva. Questo prima che il video fosse rimpiazzato da interferenze." Sherlock continuò il suo ragionamento, ignorando completamente il povero Watson che avrebbe probabilmente voluto strozzarlo con la sua preziosa sciarpa blu.
  
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