MILLE SCINTILLE, NEANCHE UN FUOCO.
Se mi dite una sola persona che non ha mai sognato, che non ha mai pensato in grande, che non ha mai pianto, che non ha mai desiderato scappare, una persona che tale si possa definire, siete dei geni. Ma tanto di geni non ne esistono o almeno non più. A me invece piace sognare.  Volare con la fantasia, scoprire che tutto si può fare se lo si vuole. Invece da qualche tempo sto scoprendo la realtà’, che non tutto è rose e fiori e non tutto è realizzabile con la sola volontà. Non c’è giorno in cui non pianga, che sia per me o per gli altri, di felicità o di tristezza. Mi chiedo come in un corridoio illuminato come quello del mio cammino la luce si possa spegnere di otto e lasciarti al buio senza nulla a cui pensare, senza nulla da vedere.  Come delle pedine per la dama, tu decidi dove mandarle, quando sarà il momento per la loro fine, ma mossa sbagliata dopo mossa sbagliata ognuna scompare, come tutto il resto. Ed ora sono qua seduta sul davanzale della mia finestra a riflettere, mentre guardo in basso le persone dal quinto piano che per quanto male possano stare, non staranno mai peggio di me. L’unica cosa che mi viene in mente ora è buttarmi. O giù dalla finestra o nella vita, ed è in questi momenti che la morte non sembra più così terribile. Mi viene da prendermela con il primo che passa, che io lo conosca o meno, ma la verità è che me la prendo con me stessa, per ogni passo falso che mi ha portata fin qua e che ancora compio non riuscendo più a liberarmene. Dal nulla ho cominciato a sentire poi una strana forza, di cui non ho proprio idea del posto da cui viene.  Niente è cambiato, so solo che una forza che non credevo d’avere è saltata fuori dal nulla e poi ho continuato a d’inseguire i miei sogni come ho sempre fatto, andando alla ceca, ma andando avanti. Sempre avanti, senza potermi fermare un attimo, però ce l’ho fatta, sono andata avanti ed ora niente mi ferma. Niente è completamente buono, ma niente è completamente cattivo e se c’è una cosa che si può imparare quando si resta al buio è che  almeno quando le cose vanno male, sai che non possono andare peggio e che  nessuno può fermarti senza il tuo permesso. Perché’ le pedine le muovi solo tu.
Be ragazze, non so proprio cosa dire. Non so neanche perché’ l’ho scritto, mi è venuto spontaneo, solo per far sapere a tutte che anche nel buio più’ profondo ci sono delle scintille, basta solo riuscire ad accendere il fuoco. Io ce l’ho fatta, adesso tocca a voi.