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Autore: Trugirl    15/10/2007    5 recensioni
Seth e Summer, cinque anni dopo il finale della terza stagione, sposati, e ancora innamorati. Ma una serie di avvenimenti potrebbe smuovere la loro situazione serena. NO SPOILER.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seth Cohen, Summer Roberts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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the breakfast club Una delle mie coppie preferite in assoluto, è quella formata da Seth e Summer. Ho sempre voluto sicrivere una FF a capitoli sulla loro storia. Finalmente mi sono fatta coraggio, e l'ho scritta. é Dedicata a tutti i BC come me sparsi un pò ovunque. Se piacerà, la continuerò.
Ci tengo a precisare che la FF non tiene conto degli avvenimenti della quarta stagione, anzi, parte da circa cinque anni dopo il finale della terza, quindi è totalmente inventata da me, e non ci sono spoiler per chi non ha visto la quarta serie.

The Braekfast Club

1- La lettera

Seth era nel salotto, seduto, a sorseggiare caffè, e osservava quella lettera sul tavolino di fronte.
Stava pensando se aprirla o meno. Non voleva aprirla, ma la curiosità premeva dentro di lui. bevve un altro sorso di caffè, chiuse gli occhi, sperò che quando li avrebbe riaperti la lettera sarebbe scomparsa, ma così non fu, ovviamente, quella busta era lì, pronta ad essere aperta, per svelare il suo segreto.
"é inutile che mi tenti, tanto  non ti apro..." disse, sorridendo tra sè e sè.
"eh no, non lo farò mai e poi mai, sarò anche logorroico ma non sono mica scemo,sai."
"Non posso lasciarti mezz'ora da solo, che cominci a parlare con il tavolino?" Seth si girò di scatto, era Summer, sua moglie. Aveva in mano le buste della spesa, e lo stava guardando con aria divertita. Non aveva tutti i torti, vista la scena alla quale aveva appena assistito.
"veramente parlavo con..." Seth stava per dire "la lettera" ma si trattenne, pensò che Summer l'avrebbe sicuramente aperta non appena l'avesse vista.
"Con Chi?" Disse la ragazza, mentre poggiava sul tavolo le buste.
"niente sai come sono fatto, parlo con qualsiasi cosa che non abbia forme di vita"
"eh si lo so... vieni, aiutami a mettere nei mobili queste cose."
Seth annui, ma prima si calò sul tavolino mentre Sum era girata, per prendere la lettera.
"Ehi... cos'è Quella busta?"  disse Summer, che si era voltata appena in tempo.
"Quale busta?"
"Seth.. quella busta che hai preso dal tavolino e che ora, ti sei messo dietro la schiena!" disse Sum, andando verso di lui.
"Non ho niente dietro la schiena!" disse, con finta aria innocente.
"Seth, andiamo dammi quella busta!!!"
"Ok" Seth tolse lentamente le mani da dietro alla schiena.e porse a Summer la lettera, che la prese con una velocità incredibile.
"Ma è una lettera da Newport!" disse la ragazza, mentre leggeva sul retro della busta.
"già" disse Seth seccato, ora che lui e Summer vivevano a New York, le lettere da Newport arrivavano per il ChrisMukkah e per i compleanni. E ovviamente, qualche telefonata sparsa qua e là. Ma visto che non era Natale, e che non c'erano compleanni, Si chiese perchè mai dovesse arrivare una lettera da Newport, così, di punto in bianco.
"Non ci crederai mai!" disse Summer dopo aver letto la lettera, sedendosi sul divano.
"Allora non me lo dire!" disse il ragazzo sforzandosi di essere serio.
"Ma insomma, non vuoi sapere che c'è scritto? " disse lei "hai così tanta paura di questo pezzo di carta?" disse sventolando la mano in cui aveva la lettera.
"Non voglio saperlo e basta." disse offeso.
"beh comunque è una cosa importante, devi saperla per forza." disse Sum sorridendo.
"implica un certo viaggio a Newport?"
"si"
"allora non voglio saperlo, sai perchè? perchè a Newport non voglio più tornarci, neanchè se ci fosse un cataclisma, neanche se fosse caduta una montagna sull'intera città"
"Seth! in quella città vive la tua famiglia!"
"ah beh loro sanno come cavarsela!" disse subito. Summer lo fulminò con lo sguardo e disse:
"Comunque, Ryan si sposa. ecco."
Seth era scioccato. Guardò Summer, che come se niente fosse, si alzò dal divano e andò di nuovo a svuotare le buste della spesa.
"Cosa?" disse andando verso di lei.
"Ryan si sposa" ripetè, mentre metteva un sacchetto di biscotti in un mobile.
"ma... e con chi?"
"si chiama Dana" disse Summer sempre distrattamente.
"e chi è Dana?"  disse il ragazzo.
"e io che ne so? nella lettera c'è scritto solo il suo nome."
"non posso crederci.  Ryan si sposa e me lo dice in una lettera, fredda e concisa!" era decisamente offeso.
"ma se fino a due minuti fa neanche volevi leggerla!" disse Summer fermandosi.
"lo so, ma insomma Ryan si sposa, mi sarei aspettato una telefonata, non una lettera! visto il rapporto che abbiamo."
"Seth, tu ti sei allontanato da lui, e lui ovviamente ha fatto lo stesso!" disse Summer.
"io non mi sono affatto allontanato da lui!" disse il ragazzo, difendendosi.
"Ti sei allontanato da Newport, dalla tua famiglia, e quindi da Ryan"
"Summer, quando siamo partiti abbiamo fatto una scelta precisa."
"Lo so, e io non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi portata via da lì. ma Vivere qui non vuol dire tagliare tutti i rapporti che abbiamo a Newport."
Sum gli mise le braccia intorno al collo, e gli diede un bacio sulla fronte.
"Partiremo dopodomani,sono solo tre giorni. li passeremo lì e poi ritorneremo a casa, alla vita di sempre."
"ah Non so dirti di no!" disse sorridendo.
"Lo so, Lo so" disse Summer, e posò piano le sue labbra su quelle di Seth.
Summer, si allontanò a fatica mentre Seth la rincorreva per farle il solletico. E andò in camera da letto, per posare la nuova crema per il viso che aveva comprato. mentre la riponeva, non potè fare a meno di guardarsi allo specchio. I capelli castani le ricadevano sulle spalle, curati e lisci. se si fosse guardata allo specchio quattro anni prima, i capelli sarebbero stati cortidssimi e trascurati. Era il periodo dopo la morte di Marissa, quando era sola e depressa. quando quel giorno, dopo aver pianto, è corsa nel bagno della sua camera e ha preso le forbici, per tagliarsi i capelli che tanto amava.
Summer aveva preso a dimagrire, quasi fino a scomparire, Ma nonostante tutto, Seth non l'aveva lasciata sola, le era sempre stata accanto, anche quando la portarono in clinica.
Dopo essersi curata, Summer chiese a Seth di andare via da Newport, perchè tutto intorno le ricordava la sua amica.  Seth acconsentì, e partirono per New York. Fu la rinascita, Summer aveva trovato lavoro in un importante Boutique, e Seth stava per debbuttare con un fumetto tutto suo. Ormai Newport non la spaventava più, ne era certa. voleva tornare, per vedere quelli che amava. Anche Marissa.
"ehi!!! Sum mi sa che ho fatto un guaio!" disse Seth dall'altro lato dell'appartamento.
"che hai fatto????" disse dirigendosi a passo svelto, in cucina.
"oh Seth, Lo sapevo!" sospirò, guardando mille pezzetti di vetro per terra, che fino a poco tempo prima era un bicchiere.
"scusa, ma stavo posando la marmellata ed è caduto"
"ah dà qua, ti ci vuole una baby-sitter vicino in ogni momento!" disse, e poi prese la scopa è incominciò a spazzare via i pezzetti di vetro.
"ah beh, tanto due bicchieri ci servono" disse il ragazzo ridendo.
"questo non vuol dire che tu debba rompere tutti quelli che avanzano!" disse Sum stando al gioco.
Seth stava per rispondere, ma il suonò del telefono lo fermò. Summer andò a rispondere:
"Pronto? Oh Clara! dimmi. Mi dispiace ma non posso, volevo appunto chiederti se posso assentarmi Venerdì e sabato, un mio parente si sposa. capisco ma si tratta solo di due giorni!!! certo che recupererò! va bene ciao." Summer riattaccò e si girò sbuffando.
"Quella Clara è insopportabile" intervenì Seth.
"eh già ma è il mio capo, che ci posso fare?" disse  abbassando lo sguardo.
"invece sai chi è il mio capo? io!" disse seth Sorridendo.
"non sei per niente divertente."
"oh si che lo sono, sono divertente, affascinante, sarcastico intelligente, e udite udite, cucino meglio di te!"
"questa è Davvero grossa!" disse lei mettendosi le mani sui fianchi.
"dici? allora siediti mia cara piccola, mal pensante, io cucinerò un piatto davvero appetitoso, e dopo tu mi chiederai scusa!" disse, spostando la sedia, e invitandola a sedere.
"ne dubito." disse lei sedendosi.
"ah ah! mai giudicare, se non hai ancora assaggiato la pitenza" disse.
si voltò versò l'angolo da cucina, e  cominciò a tagliare, sbucciare, affilare, alcuni cibi che summer non riusciva a vedere, perchè Seth glielo impediva.
Seth si muoveva velocemente tra i fornelli, e Summer sorrideva, ogni tanto cercava di avvicinarsi ma lui si girava di scatto, e la rincorreva.  Alla fine, dopo tante risate, Seth servì a Summer la sua cena, che era composta da un pezzo di carne normale, con sopra alcune spezie, e per contorno un purè, che era di un colore tra il giallo e l'arancione, e dentro vi si potevano cogliere alcune scagliette rosse.
"Cohen che cos' questo?"
"carne cotta con purè" disse lui soddisfatto.
"ma và? meno male che è cotta la carne... io intendevo il purè, con che cosa l'hai fatto?"
"assaggia"
"posso sapere dentro che ci hai messo?" disse.
"fidati di me. assaggia e te lo dirò"
"ehi, non siamo sul titanic, tu non mi dici 'fidati di me' e io salgo su quella chiglia dicendo 'mi sembra di volare' o roba del genere. e soprattutto tu non sei Leonardo Di Caprio.  quindi dimmi che c'è qui dentro." disse velocemente.
"ok, se la metti su questo tono. ci sono, patate... carote... e un, o forse due... pomodori."
"pensavo peggio" con la forchetta prese un pò di purè e lo assaggiò. "però, non è male."
"che ti avevo detto? e comunque neanche tu sei Kate Winslet" Summer lo guardò torva "fortunatamente." aggiunse lui.
si guardarono negli occhi, e sorrisero, Forse, nulla poteva rovinare quella tanto desiderata, serenità.


  
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