Ci stavo pensando da tutta la giornata, da quando me l’ero trovata sulla scrivania quella mattina.

Non vedevo l’ora di aprirla, ero troppo curioso di sapere cosa contenesse.

Poi ha detto quella frase: “Contiene la cosa che vuoi di più al mondo.”

Questo però non è possibile, perché la “cosa” che voglio di più al mondo è lei.

Che sorpresa, però. 

Non mi sarei mai aspettato di ricevere un regalo. Un regalo da lei.

Ha detto che si è sentita in colpa per essersi dimenticata del mio compleanno. 

La mia Kensi … tenta di fare la dura, ma è di una dolcezza che mi disarma sempre.

Ho sentito il mio cuore che ha accelerato i suoi battiti e un sorriso spontaneo che non sono riuscito a trattenere mi è comparso sulle labbra e si è allargato a tutto il mio viso, da un orecchio all’altro.

“Questo giorno non può essere migliore perché tutto quello che voglio è dentro quella scatola, giusto?” Le ho detto.

Lei ha fatto un cenno d’assenso, silenzioso. Le labbra piegate in un timido sorriso.

La adoro quando ammutolisce perché è in imbarazzo.

“Giusto” … avrei dovuto dire piuttosto sbagliato. Quel giorno non poteva essere migliore perché lei, la mia partner, collega, migliore amica, la mia Kensi, la donna della mia vita, aveva fatto un regalo a me.

Aveva pensato a me.

Non è nemmeno stata una cosa improvvisa, impulsiva, come quando compri una maglietta perché ti piace al primo colpo d’occhio.

No, lei ci aveva pensato, riflettuto e aveva fatto arrivare quella benedetta scatola molto tempo prima di darla a me.

Ci stavo pensando da tutta la giornata.

All’inizio ho pensato si trattasse di qualcosa di stupido, una trappola in cui sicuramente sarei caduto e lei allora avrebbe riso di me, della mia ingenuità.

Ma non mi interessava. 

Mi avrebbe comunque regalato una di quelle sua rare risate vere, calde e appassionate che cerco in ogni modo di suscitarle per vedere il suo bel viso rilassarsi e cambiare espressione.

Ho anche pensato, per un breve momento, che anche Sam, Callen e perfino Hetty fossero coinvolti in questo scherzo.

Poi, però, le ho lanciato una rapida occhiata quando eravamo in sala operativa e aveva una faccia così fiera, orgogliosa, che mi ha aperto il cuore e mi ha fatto capire che forse avevo torto.

Ci stavo pensando da tutta la giornata.

Ho provato anche a scuoterla per provare ad indovinare cosa contenesse, ma alla fine ho deciso che non l’avrei aperta, non in quel momento, non quel giorno.

“Non c’è alcuna ragione per aprirla, no?” le ho chiesto. “No” ha risposto.

Avrei atteso.

La curiosità che per tutto il giorno mi aveva assillato, mi aveva fatto fremere di voglia di sapere, mi aveva messo adrenalina, quella che prende un cacciatore mentre avvista e si prepara a catturare la sua preda, improvvisamente mi aveva abbandonato.

Non volevo più sapere cosa contenesse quella scatola, non aveva più senso cercare di scoprirlo o aprirla e rendersi effettivamente conto di cosa ci fosse dentro, perché il vero valore di quella scatola, vuota o piena che fosse, era nel fatto che era stata lei a darmela.

“Se ti fossi sbagliata?” le ho chiesto come una flebile scusa del fatto che non la volessi aprire.

La verità nascosta dietro quella frase è che non so come avrei reagito quando, aprendola, avessi realmente trovato la cosa che voglio di più al mondo.

Perché so già che lei avrebbe indovinato.

Dopotutto è la persona che mi conosce meglio al mondo.

Cosa avrei fatto?

Probabilmente nulla se non un sorriso e un grazie, ma nella mia mente l’avrei abbracciata, accarezzata, coccolata, baciata.

Ci stavo pensando da tutta la giornata, ma ho realizzato che la cosa migliore era lasciarla sopra quell’armadio.

In attesa.

Nel frattempo chi me lo toglie più quel sorriso dalle labbra?


Ciao a tutti!! eccomi tornata con una breve fic senza troppe pretese.
Spero vi piaccia comunque=) 
Ditemi cosa ne pensate anche se vi fa schifo!!
Un ringraziamento a chi mi segue, mi legge e mi recensisce, in particolare alle mie affezionate che mi seguono sempre!=)
Un bacione!!