Cap 3 . Casa dolce casa

Era sdraiato nel letto accanto a Ron . Era così felice . Svegliandosi,si ricordò di quanto l'amico,la sera prima,era stato un'idiota . A causa della sua enorme “gelosia”,inutile del resto,nei confronti della sorella,aveva interrotto il loro momento di pace e serenità.dove entrò nella stanza circa una manciata di minuti dopo …

Cominciando a ragionare,Harry,notò che al suo fianco non c'era più Ron . -Probabilmente starà mangiando -. Pensò Harry,d'altronde aveva cominciato ad avere un certo languorino anche lui .

Prese occhiali,bacchetta e scese giù in cucina .

C'erano tutti . Stavano già discutendo degli ultimi avvenimenti del mondo magico,raccontanti all'interno della Gazzetta del Profeta . -'Giorno-. Disse sbadigliando calorosamente . Ci fu in sua risposta un buon giorno generale . Prese posto vicino a Ron,quando Bill aprì bocca . -Avete presente il casino che si creò alla Gringott,circa 5 mesi fa? Ed era completamente rasa al suolo,tranne che per alcune camere blindate? -. Harry,Ron e Hermione si scambiarono sguardi furtivi,non avevano mai detto loro quello che avevano affrontato e che erano stati proprio loro a liberare il drago ed uscire,indisturbati,dalla banca . -Beh,finalmente siamo riusciti a dare una sistemata al tutto e abbiamo ridato la forma della vecchia banca .. Siamo riusciti,più o meno,a distribuire tutto il denaro ,dei mangiamorte e quello andato disperso dalla fuga del drago,in modo molto equo -. Disse Bill,con una nota di orgoglio nell'anima .
Il signor Weasley gli raccontò che infine era riuscito a montare la radio e che al ministero si cercava di ridare una sistemata . Erano partiti con la distruzione dell'incantesimo che aveva tenuto intrappolati i babbani in quella colonna maledetta,sostituendola con una colonna in oro e argento,avente incisa tutti i nomi di coloro che sono morti in battaglia e tutti quelli uccisi da Voldemort . Lincenziarono,o meglio,spedirono ad Azdkaban tutti quelli,inclusa la Umbridge,a servizio di Voldemorto o chi era stato un corruttore del Ministero,ovvero Fudge .. -Devo dire,che ci sono stati degli ottimi cambiamenti,o no?Hanno pure spedito in prigione quella megera di un rospo della Umbridge -. Tutti risero .
Passarono alcuni minuti .. Poi si decise di chhiedere una cosa abbastanza imbarazzante alla sua migliore amica .
-Ei Hermione,senti,siccome tu sei una ragazza molto intelligente,che ne dici,di distrarre Ron per un'oretta circa?Sai com'è,vorrei stare un momento solo con Ginny -. Hermione sorrise . Harry non potè non notare che Hermione era diventata decisamente più bella . Si era alzata di molto e le sue curve erano più pronunciate,inoltre i suoi capelli era più boccolosi e non crespi .. Però i suoi pensieri furono interrotti . -Ehm Harry,hai chiesto alla persona più giusta che ci potesse essere .. Se hai capito che intendo .. -. Harry iniziò a ridere . -Ehm senti,ti serve la camera di Ron?-. Disse Hermione scrutandolo da capo a dodici . - Ehm no,avevo intenzione di portarla a Grimmauld Place .. Poi vi farò venire anche a voi,promesso -. Disse affrettandosi a causa della sua espressione offesa . -Dammi solo il tempo di salire in camera e prendere un cosa .- Corse il veloce possibile,si lavò,si vestì come ieri e prese la sua pianta che la nascose per bene sotto il suo mantello dell'invisibilità .

-Ginny,puoi venire un attimo con me?-. Disse Harry arrossendo terribilmente . - Oh si,dove mi porti? -. Disse curiosa . -Signora Weasley,posso portare Ginny a fare una passeggiata a Diagon Alley?-. La signora Weasley annuì leggermente e Harry e Ginny si smaterializzarono .
Ginny barcollò,non si era mai smaterializzata . -Ma,Harry,non dovevamo essere a Diagon Alley?-. Disse Ginny tutto d'un fiato. -Bhe,il mio programma era un altro. Non potevo dire a tua mamma che ti portavo qui.- Lei annuì . -Beh,entriamo-.
Quando entrarono ci fu un'aria pulita e profumata,era rimasta come l'aveva lasciata . -Ma,Harry,hai fatto tutto tu? Cioè,wow . E' irriconoscibile -. Lui sorrise . Di certo era anche grazie a Kreacher,ma non voleva dirglielo,gli piaceva ricevere complimenti da lei . -Ti va di fare un giro?-. La risposta era ovvia . Attraversarono il lungo corridoio bianco per poi giungere in cucina,piccola,ma comoda . Alla sinistra c'era un enorme salone fatto in legno con un camino buttato in fondo alla parete,non era molto “decorato” non aveva niente per abbellirlo . Sulla destra del salone c'era un piccolo bagno e vicino una scala a chiocciola che portava al secondo piano . Il piano era formato da 5 stanze,una di quelle era di Harry,ma anche di Ginny . Li si soffermarono . -Ginny,lo so che è un'affermazione azzardata,in quanto siamo giovanissimi,ma vorrei condivide questa stanza in futuro con la donna che mi sta accanto e arrossisce debolmente … Che ne dici di entrare?-. Ginny divenne dello stesso colore dei suoi capelli e si sedette sul letto . -Questa..-e sfoderò al pianta-è un piccolo regalo per te . E' una Prometeus Violanum e,in pratica,ha la capacità di emanare gli odori che ci collegano alla persona che amiamo -. Ci fu un momento di silenzo . -Praticamente questa pianta ha l'odore di un manico di scopa,torta alla melassa e dei fiori che si trovano a casa tua-. Divenne in qualche modo più rossa del solito e rispose :-Ha l'odore di un manico di scopa,di cocco e.. ehm .. la cucina di mia madre -. I due si sorrisero e come per magia,si ritrovarono sdraiati sul letto a contemplarsi e baciarsi dolcemente,erano in tutt'uno quando -Ginny.. Ehm.. Pensavo.. Di ..Ehm ..-. Non trovava le parole adatte,erano soffocate . -Senti Harry,so che sei preoccupato per me,ma non devi,io ti voglio e tu vuoi me . Io ti amo e ti rispetto,quindi per piacere,fallo tu a me il favore,okay?-. Harry lanciò l'incantesimo Impertubabile in modo che nessuno potesse loro sentirli . Era la loro prima volta . I respiri affannosi e impauriti aumentavano mano a mano che si spogliavano e che,quindi,i loro corpi nudi si trovavano a contatto . Ginny emise un grido agghiacciante,faceva male . Poi si addolcì e proseguirono . Probabilmente continuarono a farlo per un'ora e quando sfiniti si sdraiarono e si contemplarono . Capirono : erano pazzi l'uno dell'altra .