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Autore: Jacek_567    28/03/2013    0 recensioni
La mia storia: la storia di un ragazzo incampace di tessere relazioni stabili ma solo di avere tante belle amicizie.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28/03/98

 

Ciao Dami,

ieri, come sai, era il mio compleanno.
È stata una giornata bellissima e, dato che oggi era il primo giorno di vacanza, a scuola abbiamo terminato le lezioni un'ora prima del solito.
Anche il tempo è stato abbastanza clemente: solo delle nubi, fitte, plumbee, ma niente pioggia. Meglio, almeno siamo potuti uscire la sera dopo aver mangiato una pizza con i miei amici. Sì, avevo organizzato una pizza con una ventina di persone. Venti persone... l'anno scorso eravamo in dodici. Andare alle superiori è stato un bel salto di qualità, avevano ragione i miei professori delle medie: ho trovato persone più simili a me.
E ci sono anche gli amici vecchi, come sempre. A. è riuscita a trovare una foto di me e lei “da nani” come dice lei. Il commento che ha fatto è che a quel tempo ero ancora biondo e bello. Proprio nel suo stile.
E poi c'è C.
Sai quanto mi piace quella ragazza. È bella, simpatica, intelligente. Riesce a essere dolce e a sfoggiare un'ironia pungente nell'arco di cinque minuti.
Eravamo seduti uno di fronte all'altro in pizzeria. Abbiamo riso, abbiamo scherzato. E sono grato ai miei compagni di classe e agli altri miei amici perché non hanno interferito più di tanto in quella conversazione.
Poi A., che era seduta vicino a C., si è alzata per andare dal suo fidanzato. Allora mi sono alzato e sono andato a sedermi vicino a C.. Soffre il solletico, eccome se lo soffre! E ogni volta che riusciva a fermarmi mi prendeva la mano e la stringeva. Che bello sentire una persona che ti stringe la mano. Ti senti impotente, è vero, ma se quella persona è quella che ti piace senti il cuore che comincia a martellarti nel petto, le orecchie che cominciano a pulsare e uno strano calore che ti prende il petto. E non pensi ad altro che a quella persona, sperando che non ti lasci mai quella mano, che continui a tenerla, ad accarezzarla.
Poi siamo usciti, tutti insieme.
Siamo sempre stati vicini. Io volevo abbracciarla, baciarla, dirle che mi piace, che è la persona migliore che io abbia mai conosciuto, ma come potevo in mezzo a tutti? Non potevo neanche chiederle di staccarsi dagli altri, non mi sembrava bello.
A un bel momento, non so come, siamo rimasti indietro. Solo io e lei. Ti lascio immaginare la mia felicità, l'ansia e i mille pensieri che si sono affollati nella mia mente. Non mi ricordo bene il motivo, ma ci siamo ritrovati fronte contro fronte. E così come ci eravamo avvicinati, ci siamo divisi.
Un bacio sarebbe stato il regalo di compleanno più bello, più desiderato, più magico.
Ci siamo riuniti al gruppo e poi non è successo più niente. Mi è presa una grande malinconia quando è venuta a dirmi: “Devo andare, buon compleanno ancora!”.
Ma confido nel fatto che ci saranno altre occasioni, altre possibilità. E sono sicuro di piacerle, sicuro che in un modo o nell'altro un giorno saremo insieme.
Il cielo per qualche istante stamattina è stato del colore del nome di C., poi è ritornato grigio come ieri. A lei non piace quel nome, ma per me è bellissimo.

Giovanni

  
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