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Autore: Snix 95    28/03/2013    3 recensioni
-Dovresti scendere- Darren si portò alla bocca un altro boccone
-E poi? Cosa dovrei dirle?- sbottai guardandolo male
-La verità!- disse con fare ovvio il moro
-Ma non si ricorda di me!- riportai l'attenzione fuori dalla finestra della nostra camera d'albergo, si potevano distinguere chiaramente 3 ragazze tra cui una biondina con occhi color cielo. Heather, Heather Morris.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Darren Criss, Heather Morris, Naya Rivera
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona lettura! Ci vediamo alla fine :)








-Naya?-
-Mpfh- mugugnai sotto il lenzuolo
-Naya?- cantilenò Darren
-Cosa?- domandai scocciata
-Alzati-
-Perchè dovrei?-
-E' pronta la colazione-
-Scherzi?! Ti sei messo a cucinare?!- chiesi preoccupata sapendo delle sue scarsissime capacità culinarie   
-No.. Sono andato a comprare cappuccino e brioches per la mia migliore amica, sempre carina e gentile con me- ironizzò prima di lasciarmi un bacio sulla fronte facendomi sorridere contro la mia volontà
-Grazie Darr.. Non avrei sopportato una colazione cucinata da te- scherzai
-Sempre la solita eh?- disse scoprendomi dal lenzuolo prima di dirigersi verso il tavolino.


Mi affrettai a seguirlo, con ancora il sorriso sulle labbra, forse per la colazione, forse per il gesto di Darren, o forse per altro.
Non parlammo quasi per niente, entrambi eravamo persi nei nostri pensieri e impegnati a gustarci l'ottimo cappuccino, fino a quando il moro non decise di prendere parola:
-Perchè sorridi?- chiese
-Non sto sorridendo-
-Hai appena smesso, nel momento in cui ho formulato questa domanda, ma è da quando ti sei alzata che continui a farlo- osservò Darren
-Ah- dissi grattandomi la nuca imbarazzata
-E non dirmi che è per la colazione perchè non ci credo-
-Beh, ha contribuito, ma.. Sì forse è per altro- dissi arrossendo
-Lo sapevo! Immagino anche che riguardi una certa biondina dagli occhi blu, eh?- scossai la testa ridendo imbarazzata
-Allora?- domandò Darren malizioso
-E va bene, si centra Heather! Sei contento ora?- esclamai ridacchiando
-Non sai quanto!- trillò sorridendo
-Dai racconta, cos'è successo?- continuò
-Ehm.. Ieri in spiaggia, sono stata benissimo con lei e, beh, non è ancora successo niente ma.. Non lo so, pensare a lei mi fa sorridere, mi sento bene e quando la vedo è come se tutto ritornasse a posto, come se la mia giornata si completasse. Mi sento me stessa con lei.. Sento le farfalle allo stomaco quando sorride, è bellissima e non le trovo nemmeno un difetto, credo sia perfetta. E' la persona più dolce e pura che io abbia mai conosciuto. Ogni volta che mi parla, o mi guarda, dimentico tutto, ogni problema ed ogni cosa intorno a me. Come se importasse solo lei- presi il respiro per ricominciare
-Ha sempre avuto uno strano effetto su di me, sin da quando eravamo bambine.. Ma tuttora non capisco di che si tratta. Cosa credi che sia tutto questo?-
-Beh, Naya credo che tu ti sia presa una bella cotta. Non è amicizia come credi-
-...Sei serio?-
-Serissimo, ti si illuminano gli occhi quando la vedi, appena senti il suo nome ti volti come se stessero parlando di te, e vedo la tua espressione quando stai con lei-
-Ma se nemmeno io sono sicura, come fai a saperlo tu?-
-Forse tu non te ne rendi conto ma da fuori si vede, o almeno, il tuo migliore amico lo nota- concluse sorridendo
-E.. e cosa dovrei fare ora?- domandai un po' spaventata
-Diglielo! E' la cosa migliore..-
-Ma.. Non voglio rovinare la nostra amicizia-
-Non rovinerai niente, sono più che sicuro che pure lei prova qualcosa, ho visto come ti guardava ieri.. E ti assicuro che nessun'altro ti ha mai guardata in quel modo-
-Sì ma.. Non sa nemmeno che ci siamo già conosciute..-
-Vuol dire che le dirai pure quello, comunque credevo che glielo avessi detto ieri in spiaggia-
-Ho cercato di dirglielo, ma ci hanno interrotte e non ho più trovato l'occasione giusta-
-Naya, diventerai vecchia di questo passo, quale pensi che sia l'occasione giusta?-
-Beh, io.. Non lo so..-
-Sei tu che  decidi cosa fare, non devi aspettare niente, devi crearti da sola le tue occasioni- abbassai lo sguardo, riflettendo su quelle parole
-Hai ragione, non posso continuare così..-
-Ora voglio che tu vada a casa di Heather e le racconti tutto, dal fatto che vi conoscete da anni fino a questo, perchè sono sicuro che prova anche lei qualcosa..- quasi mi strozzai bevendo l'ultimo sorso del cappuccino sentendo quelle parole uscire dalla bocca di Darren.
-Ora?!-
-Sì, adesso!-
-Ma starà dormendo! Non voglio disturbare!-
-Poche scuse Naya, fatti coraggio!-
-Ma io..-
-Niente ma! Vuoi aspettare ancora?-
-..Okay, okay, ci vado- dissi alzandomi dalla sedia, probabilmente era una pazzia, andare a lei.. Ma non mi importava.



***



Mi incamminai più sicura di me e decisa che mai verso la casa di Heather, avevo aspettato troppo per dirle il vero, e, dopo la conversazione con Darren avevo finalmente capito che non esistono momenti giusti per parlare con una persona, bisogna crearseli da se. Ebbene me lo sarei creato da sola questo 'momento giusto'.

Il mio cuore batteva all'impazzata, sempre più forte ogni passo che facevo. Non sarebbe stato facile, soprattutto per la mia scarsa capacità di formulare discorsi spigliati e diretti, ma lo dovevo fare, e la cosa mi andava bene, una volta per tutte Heather avrebbe saputo la verità.

Darren aveva sempre avuto il dono si saper parlare con le persone e di saperle convincere..O forse succedeva solo con me?
Ad ogni modo grazie a lui capii che ero innamorata di Heather, e già da un bel pezzo.
Niente era mai stato casuale, nessuno sguardo o sorriso. Forse già da anni lo ero, da quando l'avevo vista per la prima volta..



***




Aprii gli occhi gonfi e umidi disturbata dalla luce del sole proveniente dalla finestra, sentivo le tempie pulsare forte facendomi richiudere gli occhi per il troppo dolore.
Non avevo per niente voglia di alzarmi, ero ancora stremata dall'intensa nottata di pianto e mi sentivo uno straccio, inoltre dovevo avere un aspetto orribile.

Sentivo il cuscino sotto di me fradicio e zuppo di lacrime ma non mi importava, non avevo nemmeno la forza di voltarlo dalla parte asciutta.

Mi tirai le coperte fin sopra la testa giusto in tempo prima che mia sorella irrompesse nella mia camera, svolazzante come suo solito:
-Dormigliona?- sussurrò
-Buongiorno Mal- mugugnai da sotto il lenzuolo
-Io papà e mamma andiamo giù in città a fare compere, vuoi venire pulce?-
-No grazie, è che ho un po' di.. Mal di testa- cercai la prima scusa banale per rifiutare l'invito, sarebbe stata una fortuna avere la casa libera in un momento come quello, non volevo che mi vedessero in quello stato
-Oh, beh allora riposati e se c'è qualcosa chiama! Noi torniamo per pranzo- disse prima di scoprirmi leggermente la nuca dalla coperta per baciarla
-E ricordati che alle 17.00 dobbiamo essere alla festa del campeggio per i preparativi! Ci hanno chiesto di dare una mano ad allestire-
-Va bene-
-Riposati!- concluse uscendo dalla stanza

Mi sentii libera di scendere dal letto solamente quando sentii la porta di ingresso chiudersi, con uno sforzo enorme arrancai per le scale e raggiunsi la cucina.
Feci una colazione veloce e mi infilai sotto la doccia per rinfrescarmi un po', volevo lavare via tutta la depressione, la rabbia, l'incredulità e chissà cos'altro ancora, che provavo in quel momento.

Speravo che svegliandomi realizzassi che era tutto un incubo e che in realtà Lisa non mi avesse detto un bel niente di Naya, ma non fu così. Avevo l'umore sotto i piedi,
ancora all'idea di essere stata presa in giro da Naya sentivo gli occhi riempirsi di lacrime.

Forse avrei dovuto essere felice, perchè quello che avevo scoperto spiegava il perchè di tutte quelle sensazioni familiari quando ero con lei, spiegava quella fiducia dal primo istante in cui i nostri occhi si sono incrociati, ma non lo ero. Quella fiducia era in qualche modo stata spezzata, Naya mi aveva presa in giro, fregandosene della gravità della mia situazione, giocando con me.

Stavo per rientrare in camera quando sentii il campanello suonare due volte. Credetti che fosse Mallory e che avesse dimenticato qualcosa, così mi infilai velocemente un paio di pantaloncini corti e una maglietta, legai i capelli asciutti in un poncio e corsi ad aprire la porta. Ma la persona che mi ritrovai di fronte non era mia sorella.


Naya si trovava in piedi davanti a me, con uno splendido sorriso da far tremare le ginocchia, mentre si tormentava le mani. Rimasi immobile, incapace di pensare. Sapevo che sarebbe successo, dovevamo vederci prima o poi, ma non credevo così presto, non ero pronta per questo.

Un secondo più tardi mi ritrovai le braccia della ragazza al collo, strette in un abbraccio che non riuscii a ricambiare, non ce la facevo..
-Ciao- soffiò sulla mia spalla
-Che ti prende?- domandò poi notando l'abbraccio non ricambiato.
Poggiai le mani sul ventre della latina e la spinsi delicatamente lontano da me, mentre i miei occhi iniziavano ad essere appannati dalle lacrime per l'ennesima volta.

Naya rimase confusa dal mio gesto, ma non disse niente. Mi osservò mentre col dorso della mano mi asciugavo una lacrima che silenziosa era scesa sulla mia guancia e ci guardammo negli occhi, quanto bastava per farle comprendere che qualcosa non andava.

Continuò a rimanere in silenzio, ma questa volta consapevole, come se già sapesse, come se avesse capito tutto quello a cui pensavo, quello che provavo.
E non disse niente.
Abbassò lo sguardo in un espressione indecifrabile e sussurrò un timido 'scusa'.



***



Heather alzò gli occhi al cielo per respingere le lacrime che prepotenti cercavano di uscire e mi oltrepassò, uscendo dalla casa e dirigendosi verso la piccola panca che tenevano in giardino.

Lo sapevo, avevo combinato un casino, avevo aspettato troppo tempo per dirglielo.

-Heather io..-
-Perchè non me lo hai detto?- domandò
-Stavo cercando di dirtelo ma-
-Perchè me l'hai tenuto nascosto fino ad ora?- domandò guardando dritto davanti a lei, come se non volesse incrociare il mio sguardo
-Ho cercato di dirtelo, davvero, ma non trovavo mai l'occasione giusta- mi avvicinai e mi sedetti affianco a lei
-Non volevo farti del male, mi dispiace di non averti detto subito la verità, era la cosa migliore da fare, sicuramente.. Ma ogni volta che ci provavo sentivo come un nodo alla gola, un qualcosa che mi bloccava. E ora mi sento un emerita cretina idiota per quello che ho fatto-
-Sì, lo sei- disse gelida la bionda prima di alzarsi e iniziare a camminare nervosamente per il giardino.

Rimasi spiazzata da quella risposta così dura, e mi ci volle qualche secondo per realizzare che fosse davvero uscita dalle sue labbra.
Mi affrettai a raggiungerla:
-Ero venuta qui per questo, oggi. Volevo dirtelo una volta per tutte-
-Peccato che io lo sappia già, allora-
-Heather per favore, lasciami parlare.. E' stata dura per me, stare qui con te senza riuscire a dire una sola parola di tutto questo. Avrei voluto dirti talmente tante cose.. Ma le parole mi mancavano e..-
-Ah per te è stata dura? Cosa dovrei dire io? Eh? Se non ti ricordi ho perso la memoria, ho rimosso interi anni della mia vita e ci ho messo altrettanti anni per ricordare tutto! Rimane solo quella dannata estate, in cui a quanto pare ho conosciuto te, e-
-No Heather non intendevo dire che non è stato complicato per te, volevo solo dire-
-Sai cosa? Non mi importa. Voglio.. Voglio stare sola. Esci di qui, per favore-
-Ma..-
-Esci- ripetè.

Feci un lungo sospiro cercando di ricacciare in dietro le lacrime mentre osservavo la figura di Heather stretta tra le sue stesse braccia ad alcuni metri da me
-Ora me ne vado, ma volevo dirti che mi dispiace davvero, è stata anche la timidezza. Lo so, non sono timida solitamente, ma quel groppo alla gola saliva per paura di, non lo so, rovinare qualcosa? E avevo una tremenda paura che ciò accadesse, perchè sei davvero speciale per me, Heather- dissi avvicinandomi a lei, la bionda abbassò lo sguardo
-Non avresti rovinato niente- sussurrò
-Inizialmente credevo che fossi semplicemente un'altra persona, molto simile alla ragazzina che avevo conosciuto o che ti fossi scordata completamente di me. Quindi non volevo creare imbarazzi dicendotelo. Poi quando mi hai detto dell'incidente mi sono sentita un'idiota, e avrei dovuto dirtelo subito, Heath, lo so.. Ma questa cosa mi ha bloccata ancor di più..- le presi la mano, sperando che non la ritirasse in dietro e lei mi sorprese stringendo impercettibilmente la mia
-Mi dispiace, avrei dovuto dirtelo in quel momento, avrei dovuto dirti tutto. Avrei dovuto dirti della splendida amicizia che c'era tra noi e di quanto mi eri mancata..  Avrei dovuto dirti anche che quando sono con te è tutto molto più bello e che mi fai provare emozioni e sensazioni mai provate, che mi fai sentire come nessun'altro ha fatto, sei veramente speciale per me e non posso vivere sapendo che tu ce l'hai con me- presi fiato abbassando lo sguardo sulle nostre mani ancora intrecciate
-Spero che un giorno ritorni tutto come prima, e che tu riesca a perdonarmi per quello che ho fatto- dissi prima di lasciarle un dolce bacio sulla guancia.

Mi allontanai lasciandola sola nel giardino, non sapevo se era cambiato qualcosa in lei, non sapevo se fosse ancora tremendamente arrabbiata con me. Ma non volevo saperlo, non in quel momento.



***



Quando ritornai alla roulotte trova Darren sulla porta ad aspettarmi, e probabilmente stava per chiedermi com'era andata, ma cambiò idea notando l'espressione afflitta sul mio viso.
Mi seguì all'interno della roulotte, mentre io mi sedetti stanca sul letto, passandomi le mani sul volto. Sentivo le lacrime spingere prepotenti per uscire dai miei occhi e mi morsi il labbro per impedire che ciò accadesse.
Le braccia di Darren mi circondarono spingendomi verso il suo petto, senza bisogno di parole, era un'abbraccio che diceva tutto da solo.

Scoppiai in un pianto liberatorio, per tutto, le idiozie che avevo fatto fino a quel momento, per sfogarmi, per togliermi quel peso dal petto, per la rabbia che provavo verso me stessa in quel momento e per aver visto piangere Heather, che mi aveva distrutto.

Iniziai a raccontare a Darren tutto quello che era successo senza mai smettere di piangere, era più forte di me, avevo rovinato tutto..
-Mi dispiace per come è andata, tu hai fatto quello che dovevi fare, ma ora non voglio che stai così-
-Non ci riesco, sto troppo male ora-
-Hey, guardami- disse
-Darr ho rovinato tutto, non vorrà più vedermi, ho rovinato tutto, ho rovinato tutto, ho rovinato tutto!- sentivo il mio battito accelerare e il mio respiro diventare sempre più affannato mentre le lacrime continuavano a scendere indisturbate, il mio addome si gonfiava e si sgonfiava irregolare e troppo velocemente, ormai ero nel panico più totale, sentivo un fortissimo senso di claustrofobia che aumentò la mia paura
-Naya cerca di rilassati, guardami negli occhi- Darren prese il mio viso tra le mani
-E' tutto a posto, ci sono qui io con te, va tutto bene- il ragazzo cercò di tranquillizzarmi stringendomi ancora tra le sue braccia
-Da-Dar-ren- dissi singhiozzante stringendo forse troppo forte le mani del moro
-Fai dei bei respiri lunghi, Nay. Fai dei bei respiri-.

Lo ascoltai immediatamente, cercando di uscire da quella situazione estremamente spaventosa che durava ormai da parecchi minuti.
Piano piano sentii il mio respiro ritornare regolare, interrotto solamente da qualche singhiozzo dato dal pianto sfrenato appena terminato.
Rimasi tra le braccia di Darren per ancora parecchi minuti, mi sentivo come una bambina in quel momento.
-Ho rovinato tutto.. Non vorrà più vedermi ora- sussurrai con voce flebile
-No, Naya, non hai rovinato niente. E non dire così, Heather ti vuole troppo bene per lasciarti andare per questo-
-Mi sento una merda-
-Non lo sei, e vedrai che presto si risolverà tutto-
-Lo credi davvero?-
-Sì, e non voglio che tu ti senta così, non ha senso-
-Perciò voglio che tu adesso ti dia una bella rinfrescata così potrò portarti ad una festa stasera..- continuò
-Darr, ti sembra il caso?..-
-Assolutamente- Criss sapeva cosa doveva fare, aveva una certa idea in mente e avrebbe fatto di tutto per realizzarla. Si sentiva in colpa per quello che era successo.. Insomma, lui l'aveva spinta ad andare da Heather, lui l'aveva convinta, e per colpa sua Naya aveva appena avuto un'attacco di panico ed ora era decisamente a pezzi, come non l'aveva mai vista prima. Doveva rimediare, e l'avrebbe fatto sicuramente quella sera stessa, alla festa del campeggio.



Angolo autrice: Risparmio le scuse perchè ci faccio più bella figura!
By the way spero che il capitolo sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate della storia con una recensione, anche piccola piccola :) Ovviamente accetto anche critiche e consigli per migliorarmi ;)
A presto col prossimo capitolo (già in stesura) e ringrazio TANTISSIMO tutte le persone che continuano a seguire questa storia! :')
-Six 95   
  
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