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Autore: Pikky    15/10/2007    3 recensioni
Elizabeth... Will... Jack... Il destino ancora una volta si è abbattuto in modo crudele e triste su loro tre, ma c'è chi cercherà di cambiarlo... E da Capitan Jack Sparrow ci si può aspettare di tutto, soprattuto se c'è in ballo l'immortalità e un'Elizabeth che non sarà disposta ad aspettare dieci anni per rivedere Will... Ship presente:Will/Elizabeth [Buona lettura, e mi raccomando, recensite!!! Pikky91]
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Will Turner
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Note dell’autrice: Ciao a tutti

Note dell’autrice: Ciao a tutti!!!

Per prima cosa mi scuso enormemente per il ritardo… In Irlanda ho scritto l’inizio di questo capitolo, che una volta tornata a casa ho copiato a computer, ma poi ho avuto il blocco. Non riuscivo più a buttare giù neanche una frase, pur avendo bene in mente come la storia dovesse svolgersi. Cosa che mi è successa anche con la mia storia nella sezione Harry Potter, ‘Why do I love yuo?’, che vi invito caldamente a leggere, se vi va, e che in teoria adesso dovrei riuscire a continuare. Aggiungeteci poi anche il fattore scuola, dato che quest’anno sono in terza e si sente, il carico è diventato molto ma molto più pesante… Quindi vedrò di scrivere e di aggiornare non appena ho un po’ di tempo… E di conseguenza non posso dire quando sarà il prossimo aggiornamento, vi prego di perdonarmi…

Scusatemi ancora per il disagio dovuto al ritardo…

Bacioni e buona lettura

Pikky91

 

                                                                        6. L’isola

 

-E voi da dove spuntate fuori?- chiese Jack, perplesso.

-Chi siete?- chiese l’uomo che stava puntando il fucile contro Elizabeth, ignorando la domanda del capitano.

-Potrei farvi la stessa domanda- rispose Jack, beffardo, non arrendendosi.

-Ma sarebbe una domanda stupida. Sono gli abitanti dell’isola, no? Altrimenti che ci farebbero qui? E in più direi che non siamo in una condizione tale da poter porre domande, con fucili e pistole puntati addosso- disse Barbossa, roteando gli occhi e pensando che ciò che aveva appena detto fosse ovvio a chiunque, ma che evidentemente Sparrow non era dello stesso avviso.

Jack stava per ribattere, ma fu preceduto dall’uomo che aveva appena posto loro la domanda, che disse: -Allora? Chi siete? E cosa diavolo ci fate qui?

Non sarebbe stato prudente dire loro perché si trovavano lì, così Elizabeth, dopo che lei, Jack e Barbossa si furono scambiati un’occhiata complice disse, prendendo come spunto la prima cosa che le venne in mente: -Volevamo mettere la nave alla fonda.

-Qui? In un isola apparentemente deserta, che guarda caso si trova ai confini del mondo?- disse un altro uomo, che puntava la pistola contro Pintel, il quale si voltò verso Elizabeth e le disse: -Ci hai provato, bambolina.

-Avanti- riprovò l’uomo che puntava il fucile contro Elizabeth –Diteci cosa diavolo ci fate qui, anche se ormai credo di averlo intuito.

-L’avete intuito?- gli fece eco Gibbs.

-Se state cercando Aqua de vida, allora credo proprio di sì. È così?

-No!- dissero tutti all’unisono, involontariamente, chiedendosi come diavolo quell’uomo avesse fatto ad indovinare la loro meta.

Il gruppo di uomini, vedendoli rispondere così repentinamente e tutti allo stesso tempo, capì che quella era una menzogna, rise e tutti abbassarono le varie armi ad un cenno di colui che aveva posto le domande, che probabilmente era il capo.

-Bhè? Che avete da ridere?- chiese Elizabeth, irritata, non capendo il perché di quella reazione.

A rispondere fu sempre il presunto capo, che disse: -Sarà una ricerca ardua, vi avverto. Noi abitanti dell’isola ci siamo stabiliti qui dopo aver cercato la fonte invano. Man mano si è aggiunta altra gente che come noi condivideva lo stesso destino.

-Perché non siete tornati nel nostro mondo?- domandò Jack, curioso.

-Non è affondare nella terra dei morti il problema. È riemergerne- disse Elizabeth citando le parole che Barbossa aveva detto a Will prima che si addentrassero fra i ghiacciai che li avrebbero portati ai confini del mondo.

-Esatto, Miss. Ci siamo fermati su quest’isola perché non avevamo la più pallida idea di come tornare a casa, dopo aver vagato a lungo e inutilmente alla ricerca della fonte.

-Oh mannaggia. La fonte è ben nascosta, a quanto pare- disse Jack, facendo una smorfia ed esprimendo i propri pensieri ad alta voce.

-Bhè, cosa credevi? C’era da aspettarselo che Aqua de vida non fosse facilmente raggiungibile, altrimenti tutti sarebbero immortali- ribatté Barbossa, seccato.

-Appurato che non volete farci del male, o almeno così sembra, vi accogliamo sulla nostra isola, ammesso che vogliate fermarvi qualche giorno. Saremo lieti di potervi essere utili dandovi qualche informazione, anche se, personalmente, io mi fermerei qui, se fossi in voi- proseguì l’uomo, impedendo inconsapevolmente che Jack potesse ribattere a Barbossa.

Detto ciò, gli uomini si addentrarono nella foresta, facendo cenno a Jack e agli altri di seguirli.

Elizabeth si incamminò per ultima, più per inerzia che per altro. Lo sguardo fisso davanti a sé, nella mente riecheggiavano le parole che quell’uomo aveva detto poco prima: io mi fermerei qui, se fossi in voi.

Fermarsi?

No, non potevano fermarsi, non dovevano. Per lo meno prima di prendere in considerazione quell’ipotesi avrebbero dovuto fare almeno un tentativo di trovare quella dannata fonte, senza dare troppa retta a ciò che quell’uomo aveva detto.

Insomma, chi poteva assicurare loro che in realtà quegli uomini non avessero trovato la fonte? Magari erano immortali ed erano rimasti su quell’isola nel tentativo di dissuadere coloro che volevano imbarcarsi nella ricerca, per impedire loro di condividere il privilegio della vita eterna.

Ma Elizabeth doveva raggiungere quella fonte, e le chiacchiere di quell’uomo non glielo avrebbero di certo impedito.

D’altronde si trattava dell’ennesima questione di tempo… E lei ne avrebbe impiegato tutto quello di cui ci sarebbe stato bisogno, anche a costo di partire alla volta di quella ricerca da sola, a bordo di una bagnarola.

Era una cosa che doveva assolutamente fare.

Per Will.

 

 

 

Dopo una mezz’oretta di cammino, in cui gli uni avevano fatto la conoscenza degli altri scambiandosi quattro chiacchiere, la foresta terminò, per lasciare il posto ad un enorme spiazzo, su cui sorgeva un piccolo, semplice villaggio.

-E’ qui che vivete?- chiese Jack al capo, di nome Edward, che rispose con un cenno del capo e aggiunse, indicando con la mano destra un gruppo di casupole: -Se volete restare qui a dormire, prima di ripartire, potete sistemarvi in quelle capanne, che sono libere.

Elizabeth, nel sentire quella frase, si sentì sollevata.

La loro permanenza nell’isola sarebbe stata momentanea, poi sarebbero ripartiti.

Per un attimo aveva creduto che Jack volesse fermarsi, nonostante sapesse quanto era determinato a trovare il segreto dell’immortalità.

Durante il cammino, infatti, Elizabeth era stata talmente immersa nei propri pensieri che non aveva udito il capitano dire ad Edward di voler continuare la ricerca.

Sorridendo fra sé e sé per il sollievo, si avviò assieme a Jack e al resto del gruppo alla spiaggia, da dove sarebbero tornati alla Perla Nera per chiamare il resto della ciurma e prendere i loro averi, tra i quali, per la ragazza, era compreso il forziere contenente il cuore di Will.

 

 

 

Elizabeth era seduta sulla spiaggia dell’isola su cui lei e Will avevano consumato le nozze, il vento che le scompigliava i capelli, giocando con le lunghe ciocche bionde.

Le gambe distese e gli avambracci adagiati sulla sabbia, fissava l’orizzonte, come se da un momento all’altro suo marito sarebbe comparso dalle acque, a bordo dell’Olandese Volante.

Non era triste, però. Era felice, tanto che le si disegnò un sorriso di pura gioia sulle labbra, non sapeva nemmeno lei il motivo. Era da tempo che non risentiva così bene e così in pace con se stessa.

Due calde mani che si posarono su suoi occhi e un corpo che aderiva alla sua schiena interruppero quei pensieri, facendola sorridere ancora di più, quando riconobbe quel tocco familiare.

-Will!!!- disse, prendendo le sue mani fra le proprie, fino a portarle all’altezza del ventre, mentre si abbandonava fino a fare ritrovare la schiena appoggiata al suo petto, dopodiché si voltò per dargli un veloce bacio sulle labbra, per poi riaccoccolarsi fra le sue braccia.

-Elizabeth…Non sai quanto  mi manchi...-le disse lui, stringendola a sé ancora più.

-Anche tu, Will… Ogni giorno senza di te è insopportabile e sembra non finire mai…

-Già, persino i secondi sembrano interminabili...- disse mestamente il ragazzo.

Elizabeth si sciolse malvolentieri da quella stretta e si voltò fino a trovarsi faccia a faccia con l’amato, in modo da guardarlo negli occhi.

-Ti amo…- gli disse, passandogli una mano fra i capelli e avvicinando le proprie labbra alle sue.

-Anch’io ti amo…- le sussurrò lui, prima di chiudere la distanza presente fra i loro volti con un bacio carico di amore e disperazione.

Dopo un tempo che parve loro piacevolmente interminabile, la ragazza si staccò, poggiandogli  poi la testa sul petto e chiudendo gli occhi per poter meglio assaporare quel momento. Lui le posò una mano sul capo, accarezzandole piano i capelli e pensando che avrebbe voluto restare così per l’eternità, pur sapendo che non sarebbe stato possibile. Ma in quel momento poco importava, non solo a lui ma ad entrambi. Tutte le orribili sensazioni provate in quelle settimane erano sparite, ora che erano l’una fra le braccia dell’altro.

Era quello l’importante.

 

 

 

Elizabeth si svegliò bruscamente, aprendo improvvisamente gli occhi e sentendo un senso di perdita che non provava dal giorno in cui Will era partito a bordo dell’Olandese.

Perché quel sogno era stato così vivido, quasi reale?

Le aveva solo fatto provare un sollievo momentaneo, che adesso che si era svegliata era totalmente svanito, sostituito da un vuoto assoluto.

Sforzandosi per trattenere le lacrime, la ragazza si alzò dal letto e si diresse nell’altra stanza della capanna che gli abitanti dell’isola le avevano messo a disposizione. Sapeva che avrebbe difficilmente ripreso sonno, così si sedette al tavolo che, assieme a due sedie, faceva parte dello scarso arredamento di quel locale.

Si passò una mano fra i capelli, pensando di nuovo al sogno avuto poco prima.

Non era certo la prima volta che sognava Will da quel fatidico giorno, eppure questa volta era stato diverso. Non le era sembrato di trovarsi nel bel mezzo di un sogno, consapevolezza che, al contrario, di solito aveva, ma di vivere una tranquilla giornata assieme all’amato. In più i sogni precedenti erano pervasi da un senso di malinconia e tristezza la pervadeva, come del resto nella vita reale, mente in quello appena avuto era felice, appagata e soddisfatta come non lo era da tempo. Nonostante lei e Will avessero parlato della loro situazione, in quel momento la cosa le era passata in secondo piano, poiché il fatto che il ragazzo fosse presente accanto a lei eclissava tutto il resto.

Il risveglio, però, era stato improvviso e terribile. Si trovava tra le braccia del marito, quando tutto ad un tratto si era ritrovata in quel letto e quella stanza che non le erano per niente familiari e che l’avevano fatta sentire spaesata. A ciò andava aggiunto quel senso immediato di perdita che non provava da giorni, per farla sprofondare nuovamente nello stato catatonico in cui si era trovata i giorni istantaneamente successivi alla partenza di Will.

Elizabeth sospirò, incrociando le braccia sul tavolo e poggiandovi sopra la testa.

‘Quando tutto ciò finirà?’ si chiese, nella sua mente, senza aspettarsi però una risposta.

 

 

 

Will Turner si svegliò di soprassalto, all’interno della cabina di capitano dell’Olandese Volante.

Aveva appena sognato di trovarsi assieme ad Elizabeth sull’isola in cui si erano dati appuntamento da lì a dieci anni. Nel sogno aveva potuto riprovare sulla propria pelle la sensazione di tenerla stretta fra le proprie braccia e di baciarla, quasi come se la cosa stesse avvenendo sul serio. E si era sentito bene come non si sentiva da tempo e nulla gli importava se non il fatto di essere accanto alla donna che amava.

Ma di colpo era tutto svanito e si era ritrovato nella branda in cui si era coricato poche ore prima, a fare i conti col fatto che si era trattato soltanto di un sogno, indubbiamente bellissimo, ma che purtroppo restava tale e gli faceva ripensare a come in realtà stavano le cose.

Il ragazzo si girò su un fianco, consapevole che non si sarebbe riaddormentato e che non avrebbe fatto altro che pensare ad Elizabeth e all’ingiustizia di poterla vedere soltanto una volta ogni dieci anni.

 

 

 

 

 

Che ve ne pare?!?

Commentate, mi raccomando…^^

Ringraziamenti:

Stellysisley: Grazie mille dei complimenti, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto anche se, come vedi, Elizabeth ha ripreso sì speranze, che poi sono però precipitate… Spero continuerai a leggere e recensire… Bacioni

Peeves: La risposta alla prima domanda non la so nemmeno io… XD Forse sì, forse no… Mentre quella alla seconda, bhè, hai potuto leggerla da te in questo capitolo… Spero continuerai a seguire e recensire la storia…

Michy90: Ok, non ho aggiornato poi così presto, però per lo meno ho tenuto viva la suspance, anche un po’ troppo mi sa… Grazie della recensione e dei complimenti, spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che continui a recensire… Bacioni, Saretta

Jiujiu91: No, non è Lost… XD Telefilm che, tra l’altro, non ho mai visto, ma so di cosa parla perché mia nonna lo guarda e ogni tanto mi racconta qualcosa… La tua idea… Bhè, devo dire che hai fatto centro… E Jack… Non avevo pensato di fargli trovare un’altra donna, in fin dei conti il suo unico amore è il mare… E se creassi un personaggio in grado di farlo innamorare rischierei di cadere nel pericolo MarySue, cosa che vorrei evitare… Vabhè, in settimana verrò a leggere i capitoli nuovi di Maggie, non appena ho una briciolo di tempo, questa scuola mi sfinisce… Poi prometto che recensisco… Bacioni!!!

LillySparrow: Grazie dei complimenti!!! E tranquilla, come ho già detto a Jiujiu, non ho intenzione di inserire una donna che catturi il cuore del nostro Jack… In fondo ce lo vedo bene single… Spero continuerai a recensire… Ossequi donna del Capitano^^…

Mojojojo: Ci hai azzeccato pure tu…^^ Mi raccomando, continua a recensire… Baci

   
 
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