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Autore: Patta97    28/03/2013    8 recensioni
Caro Babbo Natale,
È Pasqua e spero di non averti svegliato. [...]
Ti scrivo per chiederti una cosa. Ho un problema: sono figlio unico.

Una raccolta delle corrispondenze di un piccolo Mycroft di sei anni e mezzo con Babbo Natale...
Note: child!Mycroft, baby!Sherlock, tanto fluff.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mycroft Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CARO BABBO NATALE...



Caro Babbo Natale,
 
Ormai è Pasqua e spero di non averti svegliato.(1)
Mi chiamo Mycroft Holmes e ho sei anni e mezzo. So che adesso penserai che sono più grande di così, perché alla mia età i bambini sanno a malapena leggere i libri con lettere a stampatello.
Ma io so già usare i congiuntivi al posto corretto e distinguo il giusto dallo sbagliato.
 
Ti scrivo per chiederti una cosa. Ho un problema: sono figlio unico.
Un bambino intelligente come me sa già che avere o meno un fratellino non influenzerà il mio futuro, ma ne vorrei uno. Non un futuro – quello lo avrò da grande -, ma un fratellino.
 
Potresti portarmelo, magari per Natale? Ti ringrazio,
 
Mycroft
 

 
Caro Babbo Natale,
 
Non pensavo fossi così svelto. Solo ieri ti ho spedito la lettera e già ho ricevuto risultati.
 
La mamma e il papà mi hanno chiamato in cucina per la cena e poi mi hanno dato la notizia, tutti contenti – la mamma più contenta di papà, ma è sempre così -: avrò un fratellino!
 
Vorrei tanto sapere come hai fatto a dirlo a loro, perché io ti avevo scritto in gran segreto! Sono bravo nelle cose segrete e anche a dire bugie, ma non dire anche questo ai miei genitori. La mamma dice che il fratellino arriverà a Gennaio, che è dopo Dicembre – sì, so anche i mesi in ordine e a memoria -, e mi chiedo come mai: è troppo pesante da portare nel sacco? O non potevi fare dei buchi per farlo respirare – per respirare serve l’aria, sai, l’ho letto -?
 
Comunque sia, l’importante è che prima o poi arrivi – meglio prima che poi, dopo ho da fare -. Grazie ancora,
 
Mycroft
 

 
Babbo Natale,
 
Non so se hai notato, ma non sei più ‘caro’.
 
La mamma sta male ed è in ospedale. E non ho capito nemmeno il perché - anche se sono intelligente -: se il fratellino lo spedisci tu, come fa la mamma a stare male a causa sua?
 
Spero che tu risponda, stavolta, perché ti ritengo personalmente responsabile di questa faccenda e potrei arrabbiarmi seriamente.
 
Mycroft
 

 
Caro Babbo Natale,
 
Sì, sei tornato ad essere ‘caro’. Ma solo perché la mamma adesso sta meglio e il fratellino è nato.
 
È stato stranissimo vederlo: è piccolo, rosso – bordeaux, quasi viola – in faccia e tiene le manine chiuse a pugno. Ha solo un ciuffetto di capelli neri e unticci e l’unica volta che ha aperto gli occhi, questi si sono rivelati ancora grigiastri e appannati.
 
Impossibile dire alcunché su di lui che possa destare interesse in me. Spero che crescendo questo fratellino dia i suoi risultati.
 
Mi stupisco che questo sia stato il tuo meglio, ma apprezzo i tuoi sforzi.
 
Mycroft
 
P.S. Se entro i tre mesi non sarò soddisfatto, potresti mandarmene subito un altro? Ci deve essere una qualche garanzia, giusto?
 

 
Caro Babbo Natale,
 
È Natale e spero troverai un attimo per leggere questa lettera – tanto lo sanno tutti che il lavoro pesante lo fanno gli elfi e non tu -.
 
Ti scrivo per darti una notizia: Sherlock – nome strano, ma la mamma ha gusti insoliti, basti dare un’occhiata al mio papà – si è rivelato piuttosto soddisfacente. Ha solo nove mesi, ma poco fa ha detto la sua prima parola. È stata ‘Mycroft’, il mio nome!
 
Sherlock è perfetto per me: è sveglio e petulante e non sta mai fermo. Contro ogni previsione, non mi dà fastidio – a volte sì, ma non sempre come pensavo – e gli sto insegnando tutto quello che so, perché lui mi ascolta e so che capisce ciò che dico.
 
Credo mi voglia bene e mi sono sentito molto felice. Farò di tutto per proteggerlo, come proteggo la mamma e come proteggerei papà, se solo ne avesse bisogno.
 
Grazie per il fratellino, Babbo Natale, è il regalo più migliore che riceverò in tutta la mia vita!
 
Mycroft
 
N.B. Spero lo noterai, nella mia ultima frase ho scritto ‘più migliore’ invece di ‘più bello’. Ho dovuto farlo per forza, sennò non crederai mai che ho sette anni!(2)


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(1) Citazione dalla 5x01 del Doctor Who, quando la piccola Amy Pond esordisce nella sua "preghiera" con queste parole. xD
(2) Semi-citazione da "Il discorso del re", quando Re Giorgio VI dice "ho dovuto fare qualche balbettio qua e là, per far capire che ero io!", o comunque qualcosa del genere.

E quindi sono tornata a tormentarvi.
Questa storia è così fluff da far cariare i denti, me ne rendo conto, ma dopo un pomeriggio passato insieme a una cuginetta di due anni e l'altra di uno che mi ronzavano intorno gridandomi "Chialaaaaa" e dandomi bacetti bavosi... beh, non potevo non scrivere qualcosa in parte dedicato a loro.
L'altra metà storia è per mia sorella. A cinque anni pregava per avere una sorellina come me e poi, quando ne aveva sette, sono nata io e la mia prima parola è stata proprio il suo nome. E quindi lei è, inevitabilmente, la mia Myc.
E grazie come al solito alla mia conduttrice di luce Lauur, che sopporta la mia sociopatia e le mie idee pazze. Ti adoro.
Grazie se siete arrivati fin qui,
Chiara
  
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