capitolo primo,I

Non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe cambiata cosi d'improvviso,pensavo sarei morta in questa città ma sono felice che non sia cosi.Guardo verso il mio letto dove mia madre sta infilando il mondo intero nella mia valigia.

-Mamma smettila di riempire inutilmente la valigia!Non sto andando in guerra!.-

-Non puoi mai sapere cosa ti può accadere!Sai a New York niente è da prendere per scontato,sai quanti omicidi e rapimenti avvengono ogni momento li?Poi le persone di li non sono mica come  qua.Qua al massimo ti rubano il gelato per strada.E poi ricordati che gli uomini li sono dei lupi,appena vedono una bella donna vanno in calore.Ricordati di chiamarmi tutti i giorni e di mangi..-

-Lo so me l'hai già detto una marea di volte,fra poco lo imparo a memoria come l'Ave Maria.Mamma devi smetterla di preoccuparti inutilmente,ho 19 anni  e sono grande abbastanza.-

-Oh Cristo perché mi hai dato una figlia del genere?-

E scuotendo un mio reggiseno a mezz'aria si allontana con gli occhi al cielo.Sono felice di avere una madre come lei dopotutto,mi mancherà sono sicura ma devo fare nuove esperienze e vivere la mia vita.

Sono le  15 in punto e fra trenta minuti ho il volo,sono davanti al check-in  ed accanto ci sono i  miei genitori,mia madre si avvicina e mi abbraccia con le lacrime agli occhi.

-Oh piccola guarda come sei cresciuta,solo ieri eri una pargoletta  ed adesso già tene vai.-

-Era ora che si togliesse dalle palle cosi avremmo la casa tutta per noi-risponde mio padre

-Papà sono davanti a te,poi sei troppo vecchio per fare certe cose-

-Macché vecchio,tuo padre ha ancora lo spirito di un giovincello e poi te sei abbastanza grande per ascoltare i nostri discorsi,ricordati di usare il preservativo  che se no tua madre si prende un colpo se torni a casa con un bambino.-

Mio padre sorride ma io e mia madre rimaniamo impietrite,avvolte sembra perfino più immaturo di me.Entro al check-in,dopo vari controlli riesco  a dirigermi  al blocco B22 dove sarebbe partito il mio volo con scalo a Londra.

Dopo due ore di volo sono esausta,il bello è che mi aspettano altre 7-8 di volo,se tutto mi va bene.Guardo il mio biglietto,il volo è alle 7,cosi decido di fare un giro verso i negozietti che ci sono all' aeroporto.Mi sorprendo per il bellissimo  design del posto ma soprattutto per i prezzi troppo alti dei prodotti.Dopo una lunga camminata per la zona mi fermo in un cafè shop e mi siedo in un angolino vicino alle  grandi vetrate.Sistemo  le borse  sulla sedia accanto ed ordino un cappuccino mentre guardo intorno,una figura di una fila più avanti mi attira in particolare.Il suo viso posto frontalmente a me con i raggi del sole che lo illuminano,è quasi una scena da favola,i suoi capelli mossi che giocano con la luce,i suoi occhi guardano verso un punto indeterminato,sono di un blu intenso,profondo.Ha un portamento elegante,fine e "pulito".Penso che se fossi stata una bambina e mi avessero chiesto di disegnare un principe avrei disegnato lui.

"No Nancy,basta!Se continui a guardarlo t'innamori!"

Tiro fuori il mio quaderno delle bozze ed inizio a fargli un ritratto,lo so,non sarebbe giusto nei suoi confronti ma quando mi capiterà ma un occasione del genere?Non incontri bei ragazzi tutti i giorni.

Inizio dai capelli,sono di un bellissimo color cenere lunghi più o meno sulla spalla,poi passo  a disegnare il suo bellissimo viso a tratti nordici,dopodiché mi concentro sulla bocca fatta di linee morbide e sinuose.Tutto ad un tratto però alza la testa dopo che il suo amico gli ha sussuratto qualcosa,mi fissa facendomi vergognare della mia malefatta.Continua a guardarmi con sguardo annoiato mentre il suo amico se la ride sotto i batti,si alza e se ne  va con  nochalance.Penso che prenderò fuoco tutto d'un colpo.

Partenza blocco A5,volo 9930,diretto  a New York in partenza.

Guardo fuori dal finestrino,penso che la mia vita cambierà radicalmente.Deve cambiare.