29/03/2013
1 recensioniCome un pittore
-Ti ho detto che non voglio sposarmi con quello! Io non lo amo. Desidero trascorrere tutta la mia vita con una persona alla quale voglio veramente bene, ogni giorno di più-.
-L’amore vero, quello che cerchi tu, non esiste. Ricordatelo, Sophie! L’amore si coltiva con il tempo e con la passione. Io e tua madre ci siamo conosciuti solo pochi giorni prima del matrimonio e in quell’occasione non ci piacemmo affatto. Eppure con il matrimonio abbiamo imparato ad amarci e siamo diventati degli ottimi coniugi, come puoi vedere-.
-Io non voglio questo, padre! Come posso spiegartelo?-.
-Basta discussioni! Tra otto giorni dovrai sposarti, che ti piaccia o no. Albert è un bel ragazzo ed anche dal punto di vista economico è più che spettabile. Sarà il marito perfetto per te-.
-Se l’Inghilterra mi offre solo questa possibilità, allora sono costretta ad andarmene-.
-Non puoi farlo, Sophie!-.
-Sono maggiorenne, papà. Ho un passaporto e, per quanto ne so io, questo è ancora un paese libero-.
Sophie Spencer era una ragazza inglese, figlia del duca Joseph e della duchessa Rachel Lennox. Era una ragazza molto bella, con lunghi capelli rossi, che aveva ereditato dalla madre, degli occhi azzurri e una pelle candida. Era alta, snella e con un carattere che tutti sognerebbero di avere. Era solare, innamorata della vita e inguaribilmente ottimista. Era una sognatrice, tanto da cercare disperatamente il vero amore, ma sembrava di non poterlo trovare in Inghilterra. La sua famiglia di duchi desiderava vederla sposata con Albert Van Teylingen, giovane rampollo di una famiglia di nobili olandesi. Sophie non aveva mai parlato né visto quello che sarebbe diventare il suo futuro marito, se non in qualche fotografia. La giovane non desiderava sposarsi con il ragazzo, lei cercava qualcuno che l’amasse veramente.
***
Quello stesso dì Sophie acquistò un biglietto aereo per Venezia. Portando con sé soltanto una borsa, si diresse in Italia. Il volo fu più che piacevole. Non ci furono turbolenze o ritardi e Sophie spese quegli attimi leggendo per l’ennesima volta “Cime Tempestose”, che era senza ombra di dubbio il suo libro preferito. Era luglio del 2006 e Venezia appariva a Sophie come una città meravigliosa. L’aveva visitata da piccola, a soli quattro anni, aveva dei ricordi molto frammentati di quel viaggio. Rammentava le gondole, il Canal Grande e Piazza San Marco. Era stata felice in quella vacanza, lo sapeva per certo.Proprio per tale motivo aveva scelto Venezia come città dove scappare. Non aveva lasciato biglietti con spiegazioni ai genitori, era partita durante la notte e nessuno aveva udito i suoi passi, neppure le cameriere.
L’aeroporto era situato a diversi chilometri dal centro della città, perciò Sophie dovette prendere un motoscafo che navigava tra i canali, fino a raggiungere il cuore di Venezia.
La curiosa imbarcazione raggiunse il capolinea proprio in prossimità del ponte più famoso di Venezia, il Ponte di Rialto.
Un’espressione di stupore e felicità si dipinse sul volto roseo di Sophie.
Era, finalmente, libera.
***
Alyssia's personal space
Buondì popolo di EFP (da notare la rima!),
sono tornata, dopo circa due mesi di assenza, con una nuova storia. Coloro che mi conoscono sanno che scrivo principalmente fan fiction, ma ho deciso di cimentarmi per la prima volta in una storia romantica. Ho cercato di ricreare una favola moderna, ambientata proprio ai giorni nostri e in uno stato dove ancora esistono i titoli nobiliari, l'Inghilterra. Ovviamente in Gran Bretagna non ci sono più i ducati (fatta eccezione per quello di York e di Edimburgo), ma ho deciso di "ricrearli" all'interno della mia storia. Prendetela come una licenza che mi sono presa, per rendere più credibile la storia. Comunque gli Spencer, i Lennox e i Albert Van Teylingen, citati nel testo, sono antiche famiglie di duchi dell'Inghliterra e dell'Olanda.
Ritornando al contenuto della storia, ho voluto descrivere la situazione di alcune povere ragazze inglesi. Inutile negarlo, purtroppo nella patria della Regina Elisabetta (Ia o IIa che sia), eistono ancora i matrimoni combinati, nonostante i mass media e le stesse famiglie tendano a negarlo. E Sophie non è una ragazza che desidera sottomettersi alle rigide imposizioni del padre, preferisce scappare e "darsi all'avventura", invece di scegliere un futuro certo, ma anche triste.
Spero che questo prologo vi sia piaciuto e vi abbia fatto venir voglia di continuare a leggere questa storia.
Al prossimo aggiornamento.
A. Black :3