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Autore: curlyhazlover    29/03/2013    3 recensioni
Dal prologo:
- " Tutto okk?" chiese una bellissima voce.
"Sisi sono io che sono sbadato mi perdoni io-" Blaine non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si scontrarono con due profondi oceani, due occhi cosi perfetti da far male. [...]
"Kurt piacere!" disse il ragazzo porgendogli la mano.
"B-Blaine" rispose -
AU Klaine, Cheerio!Blaine & Warbler!Kurt
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Mercedes/Sam
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Piccolissima nota iniziale, al momento adatto ascoltate questa canzone ;)


Prologo

"La Sylvester ti ucciderá questa volta Anderson" gli aveva urlato Quinn mentre stava correndo a cambiarsi.
Era in ritardo per gli allenamenti, di nuovo e anche se sapeva che era il preferito della coach ogni volta aveva paura di essere sbattuto fuori dalle cheerios e di tornare alla vecchia vita.
 
"Scusi coach dovevo fare delle prove extra con il glee club " disse Blaine entrando nell'enorme palestra del McKinley sotto lo sguardo compassionevole di tutti.
"Quel club mi costeranno le nazionali! Tornate ai vostri esercizi fannulloni" urló la Sylvester fuori di sé.
Avrebbe fatto meglio a non nominare il glee, sapeva quanto Sue lo odiasse e anche quanto stava cercando di farlo crollare, difatti si era trovato più volte a dover rifiutare agevolazioni e regali da parte della coach in cambio di qualche segreto o diceria che potesse far crollare il glee club, non che non ce ne fossero, anzi, ma  nella sua natura gi era impossibile tradire, fare il doppiogiochista o solo mentire.
 
Fortunatamente gli allenamenti finirono prima di quanto potesse immaginare e soprattutto non era stato cacciato dalla squadra, non ancora almeno.
Erano a mala pena le cinque del pomeriggio quando Blaine tornò a casa e aveva ancora un mucchio di compiti da studiare, relazioni da scrivere e canzoni da provare per le provinciali.
L'anno precedente non si erano nemmeno classificati nei primi 10 alle nazionali e quest'anno dovevano riscattarsi e vincere finalmente così i suoi amici non sarebbero piú stati attaccati da fredde e appiccicose granite ogni santo giorno.
C'era stato un tempo in cui anche lui subiva questo trattamento, al suo primo anno dopo il trasferimento a Lima.
Fortunatamente dopo un anno e mezzo era riuscito ad entrare nelle cheerleader e così aveva ottenuto una sorta di immunità anche se a volte gli scherzi non mancano, perchè infondo faceva parte del glee club e che cosa poteva esserci di più umiliante?? Per Blaine il canto coreografato non era affatto stupido o da sfigati come dicevano gli altri, cantare era la sua vita e un giorno sarebbe riuscito ad esibirsi a Broadway, il suo piú grande sogno.
Essendo all'ultimo anno questo suo sogno si stava per realizzare, se fosse riuscito ad esser uno dei finalisti per la prestigiosa scuola di arte drammatica newyorkese, la NYADA.
Era solo all'inizio di novembre e doveva ancora spedire la lettera di iscrizione ma il solo pensiero di potersene andare gli faceva tremare le gambe.
Fortunatamente per lui era sempre attento alle lezioni e prima di cena riuscì a terminare le relazioni di letteratura per il giorno seguente e gli esercizi di matematica per i due giorni successi.
L’ultima cosa che gli mancava era una canzone da cantare al glee per il compito della settimana di mr. Schue, canzoni a coppie, e a Blaine sarebbe anche andato bene, avrebbe cantato con Sam come al solito oppure con Tina, ma il professore voleva delle coppie diverse dalle solite e lui era finito con la Berry, non che la odiasse, anzi a dire la verità un po’ la odiava, ma solo perché era una rompiscatole di prim’ ordine e ogni qualvolta che parlavano finiva per litigare su chi conoscesse meglio tutte le canzoni dei maggiori show di Broadway.
 
Durante la cena mentre sua madre gli chiese come andasse a scuola, come ogni giorno e suo padre lo ignorava come sempre, sentì alla radio una canzone che si adattava perfettamente al compito per il glee club.
 
“Hey dove vai? Non hai finito la cena!” gli urlò sua madre mentre lui correva su per le scale.
Non si prese la briga di rispondere troppo occupato al cercare un numero sul suo cellulare.
“Berry, ho trovato la canzone.” Disse non appena dall’altra parte della cornetta rispose qualcuno.
 
Il mattino successivo dopo le solite noiose lezioni finalmente era arrivata l’ora del glee, il giorno della settimana che tutti attendevano era finalmente arrivato, quel giorno avrebbero dovuto esporre i loro compiti ma non solo per quello erano tutti in agitazione, tutti volevano vincere il misterioso premio che Mr. Schuster aveva messo in palio.
Le prime ad esibirsi furono Brittany e Santana con una spettacolare esibizione in “I wanna dance with somebody”, dopo di loro fu il turno di Quinn e Puck, che stranamente non avevano ancora litigato, i quali si esibirono con “Oh love” dei Green Day, un pezzo sicuramente scelto da Puck anche se Quinn non sembrava affatto dispiaciuta; dopo la loro esibizione Sam e Mercedes cantarono “Human Nature” e Blaine notò che Sam guardava con fare sognante Mercedes per tutta la canzone e quando tornarono al loro posto gli lanciò uno sguardo che diceva ‘devi per caso dirmi qualcosa?’.
Tutte le esibizioni erano state fantastiche e il professore era molto soddisfatto del risultato del suo compito settimanale, come sempre.
 
“Ora per finire in bellezza il duetto tanto atteso, Rachel, Blaine a voi il palco” disse Will indicando i ragazzi.
“Vorrei dire qualche parola prima di iniziare” disse Rachel impossessandosi del primo microfono disponibile.
“Eee ci risiamo” disse Finn scatenando le risate delle nuove direzioni.
“Fatela parlare ragazzi” disse pacatamente Schuester zittendoli.
“Volevo soltanto dire che abbiamo provato questa canzone solo ed esclusivamente per telefono, perché qualcuno aveva troppi impegni” disse Rachel squadrando Blaine, “ma comunque sarà una delizia per il vostro udito. Enjoy” concluse portando il secondo microfono al compagno, più che portaglielo glielo lanciò, e si sistemarono al centro del palco.
Blaine si mise di fianco a lei e non appena le prime note partirono  la sua voce risuonava nell’auditorium.
 

I don't know you
But I want you
All the more for that
Words fall through me
And always fool me
And I can't react
And games that never amount
To more than they're meant
Will play themselves out

 
Quando Rachel si unì alla sua voce, Blaine pensò che avevano la vittoria in tasca, le loro voci si fondevano perfettamente nella melodia della canzone, come aveva già constatato per telefono, ma li, sul palco era tutta un’altra storia, stava seriamente rivalutando la sua antipatia per lei, perché ragazzi aveva talento e chi ha talento a volte dovrebbe essere sanamente egoista.
 

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you have a choice
You'll make it now

Falling slowly, eyes that know me
And I can't go back
Moods that take me and erase me
And I'm painted black
You have suffered enough
And warred with yourself
It's time that you won

 

Anche Rachel sembrava entusiasta della voce di Blaine, dato che spesso mentre si voltava, la sorprendeva a fissarlo con ammirazione, forse potevano essere amici infondo no?
 

You've made it now
Falling slowly sing your melody
I'll sing it loud

 
E ultime note della canzone sfumarono  e entrambi si ritrovarono sorpresi, non dal successo dell’esibizione, quello era assicurato, ma dal fatto che istintivamente si abbracciarono.
Era una bella sensazione, pensò Blaine mentre scioglieva l’abbraccio e si voltava a sorridere al pubblico, era raro che abbracciasse o soprattutto che si lasciasse abbracciare, ma forse poteva fare un tentativo, nel caso avessero vinto, disse una vocina nella sua testa, ma che subito fu zittita dal suo buon senso, poteva provare ad essere amico di qualcuno, oltre che di Sam, poteva e doveva provarci.
 
“Bene, direi che è giunto il momento delle votazioni!” disse Mr. Schuester consegnando ad ognuno un foglietto bianco e una penna.
Blaine era fiducioso nel giudizio dei compagni, anche se conoscendoli bene sapeva che la maggior parte avrebbero votato per se stessi, e sia lui che Rachel sapevano di aver la vittoria in tasca.
Dopo che tutti ebbero consegnato i loro voti, ci fu il verdetto finale, lui e Rachel avevano vinto, anche se di un voto, ma era pur sempre una vittoria.
 
“Ecco a voi il vostro premio” disse il professore consegnando a Blaine due fogli di carta, due buoni per Breadstix.
Perfetto aveva un appuntamento con Rachel, forse anche il destino stava cercando di farli diventare amici, solo quello pensò, perché grazie al cielo gli piacevano i ragazzi.
Santana era decisamente adirata dalla loro vittoria ma fortunatamente Britt disse una battuta stupida che solo Santana riuscì a sentire e capire dato che poco dopo scoppiò a ridere come non mai.
Sam invece guardò Mercedes dispiaciuto, ma lei non se ne accorse dato che era di spalle.
“Hey dovresti chiederle di uscire, secondo me direbbe di si” gli disse avvicinandosi.
“Non  lo so amico, non mi sono mai sentito così… così” disse Sam prima di essere interrotto da Blaine, “innamorato?” , “credo proprio di si Blaine” rispose Sam con un sospiro.
“Forza! Vai e chiedile di uscire, la cosa peggiore che possa succedere è che ti dica di no!” lo incoraggiò Blaine dandogli una pacca sulla spalla.
“Se dice di no però mi offri da bere tu venerdì sera!” gli sussurrò prima di alzarsi a raggiungere Mercedes senza dare il tempo a Blaine di replicare.
Sam per lui era più di un semplice amico, era come un fratello, era il primo ragazzo che aveva conosciuto appena arrivato e subito avevano legato, forse soprattutto perché i primi tempi Sam lo proteggeva sempre quando veniva circondato dai bulli,  spesso si era beccato una granita per questo, ma non glielo aveva mai rinfacciato, non lo aveva mai messo da parte per la popolarità, non lo aveva mai discriminato soltanto per il fatto che fosse gay, Sam era speciale e Blaine era stato davvero fortunato a trovare un amico come lui.
Mentre dalla sua sedia stava assistendo all’atto di coraggio di Sam, Rachel si sedette accanto a lui.
“Quando vuoi andarci?” disse indicando i biglietti che aveva dimenticato di mettere nello zaino.
“Quando sei libera, mio padre mi lascerà uscire quando vorrò se gli dico che è con una ragazza” le rispose sconsolato.
Erano anni che suo padre tentava di ‘normalizzarlo’ come diceva lui e ogni tanto questa cosa giocava a  suo favore.
“Io sono libera anche stasera, anzi sarebbe  perfetto stasera, ho davvero bisogno di uscire perché sai dopo che io e Finn ci sia-” disse Rachel prima di essere interrotta da Blaine, “ok ok Berry, stasera alle 8, ci vediamo là” disse prima di alzarsi e andarsene, non prima di aver salutato il resto del gruppo e mimato a Sam di scrivergli o chiamarlo per sapere come era andata la sua missione.
 
Il pomeriggio passò lentamente, appena tornato a casa decise di mettersi al lavoro portandosi avanti con i compiti ma non ne aveva, allora decise di scrivere  a Sam come fosse andata ma dopo mezzora che attendeva una risposta decise di iniziare a prepararsi per la sua uscita, non che la cosa lo emozionasse particolarmente ma ci teneva ad avere un aspetto accurato quando poteva indossare qualcosa che non fosse la divisa da cheerios.
 
Durante la doccia fece tutto con molta più calma del solito, non perché non volesse uscire con Rachel, non che la cosa lo entusiasmasse molto ma si era ripromesso che ci avrebbe provato, ma perché doveva spiegare a suo padre che era solo un’amica, che lui era sicuro al 100 per cento di essere gay e che questa uscita non avrebbe cambiato nulla.
Ovviamente quando ne parlò con suo padre la parte del ‘è solo un’amica, sono e resterò sempre gay’ non fu ascoltata, perché troppo occupato a gioire della notizia.
Almeno per qualche giorno avrebbero parlato, pensò Blaine.
Dopo essere tornato in camera sua controllò il cellulare e notò di avere delle chiamate perse da parte di Sam, così decise di chiamarlo, dato che non aveva fretta di prepararsi.
 
“Pensavo fossi morto amico!” rispose Sam dopo appena due squilli.
“Scusa ero sotto la doccia e poi ho dovuto dire ai miei che staserò esco con Rachel, soprattutto ho cercato di fargli capire che è solo un’amica ma come al solito non mi hanno ascoltato” gli disse sospirando prima di ricordarsi il motivo della chiamata.
“Come è andata con Mercedes??” chiese con impazienza mentre cercava una camicia da abbinare ai pantaloni che pensava di indossare.
“Venerdì sera usciamo!” esordì Sam dall’altra parte della cornetta e Blaine poteva immaginarsi il suo amico saltellare per la stanza dalla felicità.
“Te l’avevo detto!! Sarete la più bella coppia del McKinley, ma non dire a Santana che te l’ho detto!” disse prima di scoppiare a ridere coinvolgendo anche l’altro.
“Ora vado a finire quell’esercizio di trigonometria per domani B., anche se non ci capisco nulla, almeno ci provo” gli disse prima di aggiungere “ Ah Blaine, grazie, senza il tuo incoraggiamento non credo che ce l’avrei fatta”.
“Di nulla Sam, voglio solo vederti felice” gli disse in risposta Blaine  cercando di non far cadere il telefono mentre cercava di recuperare una camicia che gli era caduta.
“Buon fortuna per stasera!” lo salutò Sam prima di chiudere la chiamata.
 
Ne avrebbe davvero avuto bisogno.
 
Quando arrivò  al ristorante anche se era in anticipo, Rachel era già li fuori ad aspettarlo.
“Hey starai gelando! Perché non sei entrata?” le domandò Blaine mentre la accompagnava all’interno del locale.
“Pensavo non venissi e per evitare di fare la figura dell’abbandonata un’altra volta ho preferito aspettare di fuori, così almeno se non fossi venuto sarei potuta andare direttamente a casa senza umiliazioni” gli rispose Rachel togliendosi il cappotto e cercando uno spazio libero.
“Ecco un tavolo libero!” le disse Blaine anticipandola, “andiamo a sederci prima che qualcun altro ci rubi il posto” continuò prendendola per mano e raggiungendo il tavolo che si trovava quasi infondo alla stanza.
“Rachel non ti avrei mai lasciata qui da sola, non è nel mio carattere” le disse Blaine quando entrambi si erano accomodati.
“Dovrebbero esserci più persone come te nel mondo, Blaine Anderson, sicuramente sarebbe un posto migliore” gli disse Rachel guardandolo per un secondo per poi gettarsi alla ricerca di un primo piatto da ordinare, magari qualcosa di vegano ce l’hanno, aveva detto mentre ispezionava il menù.
Blaine si trattenne dal ridere cercando anche lui qualcosa da mangiare, qualcosa che non fossero i pessimi grissini che si trovava di fronte, certo che per un posto che si chiama ‘il bel grissino’ i grissini facevano schifo, pensò Blaine spostando il cestino dei grissini al lato del lato che si trovava verso il muro.
 
La cena proseguì tranquillamente, Blaine scoprì di avere un sacco di interessi comuni con Rachel e che infondo non era poi cosi irritante come pensava.
Mentre stavano discutendo su quale musical si sarebbe dovuto svolgere quest'anno a scuola, Chicago o West side story, dalla porta principale entrarono dei ragazzi vestiti tutti con una divisa, molto probabilmente frequentavano la Dalton, pensò Blaine mentre questi gli passavano di fianco per raggiungere il tavolo poco distante da quello che lui e Rachel occupavano al momento.
Stava per tornare a parlare con Rachel quando sempre dall’entrata principale non entrò un ragazzo, un angelo pareva a Blaine, anch’ esso con la stessa divisa dei ragazzi di prima anche se lui sembrava nettamente diverso rispetto a quei ragazzi, era molto silenzioso, più composto e a detta di Blaine molto affascinate.
 
"Hey.. Blaine?!" disse Rachel schioccandogli le dita davanti agli occhi e facendolo rinsavire.
"Lo consumerai se lo continuerai a guardare così" gli disse quando finalmente era riuscito a distogliere l attenzione dal ragazzo.
"se te lo stai domandando e so che lo stai facendo, loro sono gli warblers, molto probabilmente li incontreremo alle regionali, pensa che il loro leader è diventato tale dopo pochi mesi che frequentava quella scuola! Deve essere bravissimo..." disse Rachel sospirando.
"Vedremo in gara Rachel" disse semplicemente Blaine cercando di pensare a qualcosa che non fosse un usignolo.
 
Dopo la loro rumorosa comparsa gli warblers si erano improvvisamente zittiti e Blaine poté  continuare la cena senza distrazioni, o almeno cosi cercava.
 
Alla fine della serata aveva concordato con Rachel che il giorno seguente avrebbero detto a Schuester che il musical di quell’ anno sarebbe stato west side story e ovviamente loro dovevano avere le parti principali.
 
"Posso considerarti un amico Blaine?" gli chiese Rachel mentre stavano raggiungendo la sua auto, sorprendendolo.
"Direi di si" le rispose prima di abbracciarla e aprirle la portiera dell’ auto.
Quando ebbe la certezza che Rachel fosse diretta a casa Blaine raggiunse la sua auto ma mentre cerca le chiavi della sua auto si accorse di non avere più la sciarpa, molto probabilmente l’aveva lasciata all’ interno del ristorante e se si sbrigava forse la trovava ancora, così corse verso la porta d’entrata che però nello stesso istante si apri facendo quasi cadere Blaine.
 
" Tutto okk?" chiese una bellissima voce.
"Sisi sono io che sono sbadato mi perdoni io-" Blaine non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si scontrarono con due profondi oceani, due occhi cosi perfetti da far male.
"Hai dimenticato questa e ho pensato di portartela nel caso fossi stato ancora qui fuori" disse il ragazzo arrossendo leggermente, cosa che Blaine non notò a causa dell’ oscurità che li circondava.
"Grazi mille ..." disse Blaine prendendo la sciarpa dalle mani del ragazzo.
"Kurt piacere!" disse il ragazzo porgendogli la mano.
"B-Blaine" rispose Blaine stringendo la mano di Kurt, era così morbida, pensò.
"Bene ora sarà meglio che torni dentro altrimenti chi li  tiene d’ occhio i bambini " disse ridendo e facendo sorride anche Blaine.
" Ci si vede Blaine" lo salutò velocemente con la mano prima di scomparire alla vista di Blaine.

 
Non appena sali in auto scrisse un sms a Sam.
 
"cos'è quella sensazione di completezza che ti fa venire i brividi alla schiena e uno sfarfallio allo stomaco?"
 
"amico ti stai innamorando".





NDA

Salvee! Siete arrivati fin quà ? Wow! 
Bando alle ciance, come vi sembra questa storia?  Appena ho visto 
questo giftset sulla mia dash mi sono detta "devo scriverci una storia, subito!" difatti l'ho scirtta in nemmeno due giorni *-* Ora voi direte "non aggiorna l'altra long e ora ne inizia una nuova, questa è matta", si sono matta ma non ho potuto resistere, DOVEVO scrivere questa storia, prometto che al più presto aggiornerò anche l'altra fanfiction *pinkie promise*

Vorrei ringraziare Valentina per avermi ricordato questo fantastico duetto Learren ( di cui vi hio lasciato il link a inizio storia ;) ), grazie mille alla mia beta di sempre Angelica senza la quale questa storia sarebbe un pullulare di errori e infine grazie a voi che avete letto, una recensione, anche piccina piccina, non guasterebbe, i feedback sono sempre graditi :D

Credo di aver terminato, anche se sono certa di essermi dimenticata qualcosa...

Ha! Ecco la mia pagina autrice 
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 ed ecco anche il mio Ask  http://ask.fm/gleeklaine95 

Al prossimo capitolo!

Sophie 
  
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