-Luna,Neville, dove siete? Rispondete se mi sentite!- la voce di Hermione risuonò violentemente,o almeno così era sembrato a Neville che fu costretto a distogliere lo sguardo dagli occhi di cristallo di Luna. Aprì la bocca e ne uscì un suono strozzato -Sì Hermione, siamo quì! Vicino l'albero del Bisogno.- allora si sentirono i passi della loro amica avvicinarsi. Hermione capì di aver interrotto qualcosa di profondo,si sentì fuori luogo e imbarazzata,voleva poter essere restata con Ron a consolare le sue lacrime che come le onde nel mare del primo mattino raccontano la storia di una notte fredda e scura. Quella notte Ron aveva perso suo fratello Fred, che sin da piccolo aveva ammirato. Hermione era la sola che riuscisse a fargli trattenere le lacrime. Invece lei aveva preferito andare alla ricerca di Neville per ringraziarlo di ciò che aveva fatto. Aveva ucciso Nagini. Aveva messo un fermo a un'epoca di sparizioni e omicidi. Aveva salvato Harry,Ron, lei è tutto il mondo magico. -Oh,ciao. Scusate,volevo ringrazianti Neville. Sei stato coraggioso. Ricordi, solo un vero grifondoro puó utilizzare la spada.- Neville non l'aveva dimenticato,così come non aveva dimenticato chi lo aveva reso il ragazzo che era,allora le rispose- Hermione, grazie,ma tutto ciò non sarebbe avvenuto se non avessi conosciuto Luna,lei è per me ciò che è l'acqua per il letto di un fiume!- Neville non poteva credere alle parole da lui stesso pronunciate. Non era mai stato tanto diretto e spontaneo. Ciò lo rendeva orgoglioso. A quel punto Hermione capì che era tempo di andare e concluse. - Ron mi starà aspettando, Ohh Luna la sala comune dei Corvonero è l'unica rimasta intatta,l'unica sfuggita al disastro. È li che ci raduneremo per i prossimi due giorni. Dopo di chè dovremmo tornare a casa e aspettare che Hogwarts ritrovi il suo vecchiò splendore - Luna allora con un sorriso,tra il il consolato e il sollevato, disse- Bene,grazie per averci avvisati!- detto ciò l'ombra della streghetta scomparve tra i folti alberi! Luna con lo sguardo più dolce che si potesse immaginare guardò Neville e disse- È molto bello ciò che hai detto! Nessuno era mai stato così carino con me! - allora lui si sentì andare in fiamme,doveva fare qualcosa,dire qualcosa, quello era il momento che aspettava dal primo giorno che i loro sguardi sotto il cielo stellato si incrociarono! Provava dei sentimenti sinceri per lei e doveva diglielo. Eppure non trovava le parole, allora fece ciò che gli parve più naturale. La prese tra le sue braccia indolenzite e la cullò in un abbraccio infinitamente dolce. Tanto che Luna per la prima volta sentì il battitto del suo cuore accelerare fino a non poterlo più controllare. Neville e Luna lasciarono così che il mondo intorno a loro continuasse a scandire le ore,mentre loro scandivano il loro Amore! Nessuno dei due osava muoversi o parlare, per paura che un momento tanto perfetto potesse eresse rovinato da qualcosa. Neville sentiva il caldo fiato di Luna accarezzargli il collo,sul suo torace invece sentiva la strana sinfonia prodotta dai veloci battitti del cuore della sua Luna. Tutto questo era inebriante per lui. Restarono così alcuni minuti poi alzando gli occhi al cielo videro delle scintille verdi,blu,rosse...capirono ciò che stava accadendo aldilà del loro isolato mondo: si stavano celebrando i morti. E come sapevano,quei bagliori erano i pensieri rivolti a chi senza timore aveva sfidato Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Allora si staccarono quasi con rammarico...si guardarono un' ultima volta poi Luna con la voce ancora tremante disse- Andiamo, se non sono morti invano allora hanno il diritto di essere ricordati!- Neville annuì e mano nella mano si diressero verso la scuola!