Io mi fermai di botto...cosa aveva detto? Io dovrei essere sua amica? E lui da cosa si è comportato? Mi girai verso di lui mi avvicinai e gli stampai molto delicatamente cinque dita nel suo faccino perfetto! Dopo quel gesto lui di portò entrambe le mai al viso dolorante coprendo la mia impronta.

"Cosa hai detto?" gridai io in mezzo a tutta la piazzetta, con tutte le persone che ci guardavano

"Tu eri mia amica!"

"Esatto ERO esattamente tre anni fa ho smesso di esserlo quando, dopo avermi promesso di tutto,mi hai lasciata come una povera illusa che sperava anche solo in un messaggio nel giorno del mio compleanno o anche il giorno del mio diploma! Scusa se per tre anni non sono stata tua amica, se per tre anni ho continuato a chiedermi cosa ci fosse di sbagliato in me, perché non potevo essere tua amica, scusa se per tre anni non ho sorriso, se per tre anni mi sono fatta il sangue amaro, se per tre anni ho guardato tutti i tuoi video, le tue esibizioni, ho applaudito quando vincevi un premio e ho penato vedendoti con qualche altra ragazza. Perché sai tu non eri solo il mio migliore amico, io sono sempre stata innamorata di te ma non l'ho mai detto...e adesso proprio adesso che ero riuscita a dimenticarti tu sei qui? Che ho fatto di male per meritarmi questo?" gridai io per tutta la piazzetta piangendo, ma ero contenta finalmente ero libera, mi ero liberata da un grosso peso! Harry rimase immobile a quelle parole, allora io decisi di tornare a casa e ricominciai a corre con le lacrime che si facevano spazio sul mio viso! Fortunatamente arrivai a casa in fretta, salutai mia madre senza farmi vedere e le dissi che andavo a farmi una doccia. Arrivai in camera mia e mi misi subito sotto la doccia. L'acqua era fredda e scendeva potente su tutto il mio corpo come se volesse far scivolare via dalla mia mente tutti quei ricordi. Non ce la facevo più il mio cuore batteva talmente forte che sembrava voler uscire dal mio petto i miei occhi ancora piangevano e le mie lacrime salate si mischiavano perfettamente con l'acqua dolce della doccia,  mi sentivo come se stessi per esplodere, tutto attorno a me girava, dovevo mette fine a tutto questo. Gettai un urlo così forte che mi spaventai io stessa a sentire, mi accasciai sul pavimento della doccia portai le ginocchia al petto e continuai a piangere. Dopo un'ora sotto la doccia decisi di uscire, mi misi l'accappatoio mi asciugai per bene, misi dei pantaloncini, una maglietta e iniziai ad asciugare la mia lunga chioma nera. Ci misi un po' ad asciugare tutto ma d'altronde i miei capelli erano molto lungi, poco sotto il sedere. Appena uscì dal bagno trovai una lettera sul letto, già solo a vedere il mittente ero decisa di strapparla e bruciarla ma alla fine decisi di aprirla e leggere quante altre cavolate mi diceva.