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Autore: SimpleButEffective_    29/03/2013    5 recensioni
Appena mi voltai,le sue braccia mi cinsero il ventre e il suo mento si poggiò delicatamente sulla mia spalla destra.
Mi scostò i capelli dall'orecchio e m'intimò con voce calda:"Io riuscirò a scioglierti il cuore,Shelley.Te lo prometto."
Un brivido mi attraversò tutto il corpo,quando posò le sue labbra sulla mia guancia.
Non potevo liberarmi da quell'abbraccio,avevo trovato qualcosa più forte di me.
I suoi abbracci erano l'unica cosa che non consideravo impenetrabili.
Non mi stringeva con forza,ma con più grazia possibile. Nonostante questo però,mi stava uccidendo.
Delle lacrime involontarie mi solcarono il viso,ma non fecero in tempo a scendere che lui le raccolse con il dorso della mano,
che respinsi subito dopo con un leggero schiaffo su di esso. -tratto dal capitolo nove.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*Capitolo venticinque.*
 
Un'altra notte passata,stracolma di incubi.

Mi chiedo quando finiranno.
 Non c’è stata notte,senza che questi mi siano venuti a rovinare il sonno.
Come al solito ero esausta. Avevo dormito quattro ore,scarse.
Mi alzai per sistemarmi i capelli e vidi due profonde occhiaie scavate sotto i miei occhi.
Di questo passo Harry mi avrebbe lasciata. Come biasimarlo,con questo aspetto.
Sperai che non fosse già sveglio e che non mi vedesse in questo stato.
Scesi le scale silenziosamente. Niall era sul divano che russava rumorosamente.
Ma era alquanto piacevole come rumore. Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere.
In cucina c’erano le ampie spalle e il sedere di Harry.
O meglio,c’era Harry di schiena,con addosso solo un cortissimo asciugamano che copriva  a malapena il suo (sodo) didietro e il suo membro.
Aveva i capelli bagnati ed era ancora grondante di acqua.
Alcune goccioline gli scivolarono giù percorrendo la schiena e andandosi a perdere dentro quell’asciugamano striminzito.
“Buongiorno,amore.” Mi disse senza neanche voltarsi,intento a preparare dei pancakes.
“Come facevi a sapere che ero io?” domandai cercando insistentemente di distogliere lo sguardo dal suo fisico,ma non ottenendo buoni risultati.
“Ho sentito il tuo respiro. Lo distinguerei tra mille.” Disse con voce roca,così sexy.
Poi si voltò verso di me,con un gran sorriso. Spense i fornelli e si avvicinò a me.
Anche se era un breve tratto,mi permise di accarezzare con gli occhi le linee scolpite del suo petto,percorso da goccioline che invidiavo.
Mi prese il viso tra le mani e mi lasciò un dolce bacio di buongiorno.
Solo dopo mi accorsi di essermi appena alzata e quindi in uno stato pietoso.
Mi coprii per prima la bocca esclamando: “Non ho ancora lavato i denti,puzzo!”
“Non m’importa.” Scansò via la mia mano e mi baciò ancora e ancora.
Poi mi voltai,ricordandomi delle orribili occhiaie.
“Penso che andrò prima a coprirmi queste occhiaie e poi farò colazione.” Feci per risalire,ma lui mi abbracciò da dietro,appoggiando il mento nell’incavo della mia spalla sinistra e mi riempì il collo di baci. La cosa che più amavo. Il mio punto debole.
“Per me sei sempre bellissima,con o senza quegli intrugli.” Appoggiai delicatamente una mano sul suo petto,voltandomi e percorrendolo con una dolce carezza fino a fermarmi sul fianco,dove lui rabbrividì per un attimo.
Sorrisi. Era così bello. E io ero lì con i capelli arruffati,occhiaie e milioni di altri difetti.
“Harry,possiamo parlare?” a questa frase s’irrigidì vistosamente. Si scansò.
“Non mi piace questa frase…” mi guardò negli occhi,facendo una smorfia.
“Vuoi lasciarmi?” azzardò.
“Cosa? No! Non me lo sognerei mai. Tu mi rendi la ragazza,più felice del mondo,riccio.”
Sorrise sollevato. Mi sfiorò con il naso.
“Non chiamarmi cosi.” Mugugnò mordendomi un lobo dell’orecchio.
“Concentrati.” Gli schioccai le dita di fronte per attirare la sua attenzione. Non che mi mancasse,ma avevo bisogno che mi ascoltasse seriamente.
Fece il segno militare sull’attenti,sghignazzando.
“Vedi…da quando sono qui,non chiudo occhio. Non faccio altro che svegliarmi più e più volte durante la notte,
a causa di continui incubi. Ma non incubi da bambini,
cose che mi riportano indietro nel passato,
facendomi rivivere momenti terribili.
Ho bisogno di alcuni farmaci che mi permettano di dormire in tranquillità.
C’era un periodo,prima,in cui ne facevo già uso,ho solo bisogno di una farmacia.”
Dissi tutta di un fiato cercando
di non risultare terrorizzata come ero in realtà.
Pochi anni prima mi era già capitata una cosa del genere,e gli incubi non facevano che peggiorare,
non mangiavo più. Perdevo un chilo dopo l’altro.
Dio solo lo sa,quanto ci ho messo per poter camminare di nuovo sulle mie gambe.
Preferirei evitare che una cosa del genere si ripeta,ma non volevo preoccupare Harry ed omisi questa parte del discorso.
“Perché non me l’hai detto prima?” si accigliò. Mi scusai con lo sguardo.
“Oggi è tutto chiuso,c’è stata una grossa bufera di neve stanotte e siamo praticamente tutti murati dentro.”
Avrei sopportato un'altra notte insonne. Tanto una più o una meno,non facevano la differenza alla fine.
“Perfetto. Una giornata dentro casa,con un irlandese sul divano. Yeeeey!” facemmo colazione tra chiacchiere e risolini,
finchè Lou e Niall non si decisero ad alzarsi.
“Giorno.” Dissero in coro ancora sonnecchiando.
“Pancakes?” domandò ad entrambi Harry,improvvisandosi cuoco.
A dire il vero era anche piuttosto bravo.
“No grazie. Ho la nausea.” Gesticolò Louis con una mano sullo stomaco.
“Forse sei in cinta.” Fece spallucce Harry che ne offrì un piatto colmo a Niall.
“Tu ne vuoi?”
Lo sguardo di Niall s'illuminò.
Brandì la sua forchetta verso il piatto stracolmo di pancakes e ne infilzò prima uno,
poi due,poi tre,finchè non ne rimase più nessuno.
"Come apprezza Niall la mia cucina,non lo fà nessuno!" esclamò Harry ormai abituato a certe scene.
Tutti seduti a tavola. Silenzio iniziale.
"Insomma...cosa faremo tutto il giorno?" richiamai l'attenzione.
"Cosa vorresti fare tu?" mi chiese Harry alzando un sopracciglio incerto.
"Non saprei..." c'era un pò d'imbarazzo di fronte a Louis,che nel frattempo si contorceva
sulla sedia dai dolori di stomaco.
"Tutto apposto,Lou?" Chiese Harry all'amico.
Fece segno di si con la testa e mimando un ok con la mano,ma a me sembrava tutto il contrario.
Mi alzai di fretta per andare in bagno,dove presi una medicina.
Tornai in sala e la misi sotto gli occhi di mio fratello.
"Prendine un paio,dovrebbero bastare." gli sussurrai.
Lui mi lanciò uno sguardo al contempo sorpreso e sollevato.
Probabilmente erano le prime parole che ci rivolgevamo dal litigio.
Ma non ero ancora pronta a dimenticare tutto.
Mi ringraziò ammiccando,sotto lo sguardo attento di Harry.
"Vediamo un film?" farfugliò masticando,l'irlandese.
"Che noiaaaa!" borbottai.
"Oh,mi scusi signorina. Proponga lei qualcosa allora." mi fulminò.
Feci spallucce. Non avevo grandi idee.
Harry sbuffò.
"Che c'è?" gli chiesi.
Fece un gesto ambiguo verso l'alto e poi si alzò recandosi nella sua stanza.
Lou si era dileguato e Niall era intento a divorare altre porzioni enormi.
Corsi di sopra. La porta era socchiusa.
La spinsi leggermente e lo intravidi nell'intento di vestirsi.
"Vuoi una mano?" mi rivelai varcando la soglia.
Non sembrò sorpreso dalla mie entrata. Mi avrà sentita arrivare,o respirare.
Sorrise amabilmente finendo di allacciarsi il bottone ai pantaloni.
"Ho fatto,ma grazie del pensiero." mi strattpmò per un braccio verso di lui.
Mise una mano dietro la mia schiena e mi sussurò un 'ti amo' a fior di labbra.
Incredibile come con un gesto così piccolo,io mi sentivo morire tra le sue braccia.
"Ti amo anche io,riccio." feci scivolare le mani sul suo fondoschiena.
"Mh,come siamo intraprendenti stamattina." ridacchiò.
Mi sciolsi da quel groviglio caldo e pieno d'amore.
"Vado a prepararmi." lo lasciai rilassare sul letto,anche se andavo contro ai miei desideri.
Entrata in camera mia,afferrai qualcosa di comodo da indossare,tanto avremmo passato il giorno
intero chiusi in casa. Il cellulare iniziò a vibrare fastidiosamente.
"Pronto Shell?"
"Noah? Come stai?"
risposi allarmata.
"Tutto bene,non preoccuparti. Tu?" invece il suo tono era fin troppo calmo.
"Io sto bene. Sei in ospedale?" chiesi interessata.
"No,mi hanno dimesso poco fa. Nulla di grave a quanto sembra."
"Mi dispiace davvero tanto,è tutta colpa mia.Qualsiasi cosa ti serva,devi solo chiedere."
ero davvero mortificata.
"Non è affatto colpa tua. Smettila." alzò lievemente il tono.
"D'accordo,ma mi farò perdonare."
"In questo caso,ti volevo invitare alla mia festa,dopodomani.
 Verrai non è vero?"
disse quasi sconsolato.
"Come potrei mancare all'invecchiamento del mio migliore amico?" giocai.
"Già,come potresti? Allora ti aspetto,un bacio." disse con uno strano tono.
"Ciao,un bacio." chiusi la chiamata.

----

Dopo essermi vestita,lavata,truccata e sistemata,uscii dal bagno e sentii un coro di voci
che cantavano insieme,al piano di sotto.
Scesi curiosa e vidi quei tre cantare come se fossero nati per fare solo quello in vita loro.
Niall mi fece cenno di unirmi a loro,passandomi un quarto microfono.
Lo schermo mostrava le parole in successione di una canzone che non conoscevo,
ma che per loro,era come se gli scorresse nelle vene.
Li guardai ammaliata,fino al termine della canzone.
"Bene è il tuo turno ora Tomlinson. Facci vedere se hai ereditato il talento di tuo cugino!"
esclamò spintonandomi Niall.
Louis distolse lo sguardo,in colpa. Io emisi un colpetto di tosse. Non glielo aveva detto.
Scelsi la canzone dal programma del karaoke.
Cantai come meglio sapevo fare,sulle note di teenage dream di Katy Perry.
Quando finii,con il fiatone,voltandomi mi ritrovai di fronte a tre visi sconvolti.
"Che c'è? Faceva pena?" domandai demoralizzata.
"Tutt'altro! Lou,non mi avevi detto che era addirittura più brava di te!" urlò il biondo.
"Non lo sapevo neanch'io,per la verità." farfugliò Louis,evitando il mio sguardo.
"Non mi avevi detto di questa tua dote nascosta,amore." mi avvolse i fianchi con un braccio,Harry.
Passammo il resto del pomeriggio a perdere tempo tra duetti,chiacchiere e rivelazioni.
Non era stato poi così noioso. Dopo una,non troppo abbondante cena,eravamo tutti stanchi morti.
Già tutti pronti per andare a infilarci sotto le coperte,come dei vecchietti in pensione.
Niall crollò di nuovo sul divano,dopo un abbuffata.
Louis si era addormentato non appena aveva messo piede nella sua stanza.
Invece io,ero stesa sul letto,con un sonno tremendo,ma con il terrore di addormentarmi.
Dopo due ore insonni,mi alzai in punta di piedi e raggiunsi la stanza di Harry di fronte la mia.
Sembravo una bambina spaventata,che si rifugia nel letto dei genitori in piena notte.
"Harry...non riesco a dormire." gli sussurrai sperando non mi prendesse per una bimba.
Lui si rigirò nel letto verso di me,stropicciandosi gli occhi e realizzando che c'ero io lì,
addolcì lo sguardo,alzò con un gesto la coperta e mi fece mettere vicino a lui.
"Sta tranquilla." mi accarezzò i capelli e mi strinse in un abbraccio. "Ci sono io,con te."
Si dice che l'amore guarisca ogni male. Non ci ho mai creduto ma,fatto sta che quella
fu l'unica notte da quando ero li,nella quale riuscii a dormire serenamente.
Accanto al ragazzo che amo.



Spazio autrice

Ciao belleeeee OuO
Okay,lo so il capitolo fa schifo,
ma vi giuro che mi è essenziale
per i capitoli a venire,
è solo un capitolo di passaggio,
abbiate pazienza,chiedo umilmente venia.
Spero che lascerete comunque qualche recensioncina-ina-ina.

Piesse: chiunque abbia una sua ff,se me la lascia linkata nella recensione,
sarò felicissima di aggiungerla ad ogni spazio autrice a venire,
per pubblicizzarla. Sempre se volete,kisses xx

   
 
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