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Autore: Salya    29/03/2013    6 recensioni
" Ho paura, paura di scoprire che il mondo non è come l'ho immaginato.
Ho paura di scoprire che il rosso non è il rosso che credevo.
Ho paura di guardarti negli occhi e di non riuscire a trattenermi dal baciarti.
Voglio vedere.
Voglio vedere te.
Ma ho paura. " {JoonXsorpresa}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lee Joon, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, oggi vi racconterò la storia di Joon, un bellissimo ventiduenne. A quanto pare è alto 1,60 m e ha i capelli scuri, o meglio  li aveva. A Joon non piaceva l'idea che i suoi capelli fossero così, perciò è andato dal parrucchiere e li ha tinti di rosso, anche se non sa che colore sia il rosso. Esatto, non sa che colore sia il rosso, non conosce nemmeno il blu o il giallo, nè il verde e gli altri colori...no, non è daltonico, semplicemente non li ha mai visti, così come non ha mai visto la città in cui vive, la luce del sole o quella della luna, non ha mai visto un animale, nè una donna o un uomo, anche se può immaginare come sia fatto poichè anche lui lo è.Potrei continuare con migliaia di altre cose che Joon non ha mai visto, ma faccio prima a dirvi cosa ha visto: nulla. Lui non ha mai visto nulla, anzi l'unica cosa che ha visto è il buio, o almeno così gli rispose la madre quando da piccolo le chiese "Cosa vede un cieco?", ma per quanto ne sapeva lui quella poteva essere la cosa più luminosa che esistesse al mondo...
Joon è cieco fin dalla nascita , ma non gli importa poi molto perchè lui vede con le mani e ha sviluppato un magnifico udito, gli hanno proposto un intervento, ma lui non vuole vedere il mondo: gli hanno detto che fa schifo. Nonostante le preghiere della madre, lui è fermo sulla sua decisione "Se il mondo fa schifo...allora non vale la pena di vederlo, e se non c'è qualcosa che voglio vedere non ho motivo di fare quell'operazione."

Un attimo...c'è qualcosa che non quadra.....ah certo! Ho sbagliato, avrei dovuto parlare al passato....

Ora vi racconterò cos'è successo 3 anni fa, quando Joon incontrò quella persona....no...sarà lui a raccontarvelo...!


Era sabato sera e non riuscivo a prendere sonno, così scesi dal letto, presi i vestiti che erano sulla sedia accanto al mio letto(conoscevo a memoria le posizioni delle cose nella mia stanza.. nessuno spostava nulla e quindi mi potevo muovere facilmente al suo interno, per quanto riguarda i vestiti...era mia madre a metterli lì ogni sera prima di andare a dormire), mi vestii, indossai gli occhiali da sole e sgattaiolai fuori dalla finestra e la cosa risultò alquanto facile visto che vivevo al pian terreno. Decisi di fare una passeggiata come quelle che facevo di mattina con il cane e il bastone... solo che questa volta non avevo nè l'uno nè l'altro... volevo 'vedere' se ero riuscito a memorizzare le strade della città e per farlo mi aiutai con le mani e cominciai a camminare. Al punto in cui ero arrivato ci sarebbe dovuta essere una stradina sulla destra che portava al parco, allungai  una mano per vedere se c'era un muro e no, non c'era così girai , ma sbettei contro qualcosa ... o meglio..qualcuno.
"Ahi!" caddi all'indietro con il sedere per terra.
"Oh! scusa. non ti avevo visto" dalla voce sembrava un ragazzo
"Hahaha scusami tu...sono io che non ti ho visto " cercai di alzarmi e mi venne da ridere dicendo quella frase...che buffo.
"Aspetta ti aiuto" probabilmente mi porse la mano, ma...
"No faccio da solo, grazie" sorrisi
"Non sembri molto grande, cosa ci fai qui fuori a quest'ora della notte?"
"Non so se dovrei parlare con te...non ti conosco" feci una piccola risata
"Beh...a questo si può rimediare" mi disse il suo nome e che aveva 21 anni, "Ora è il tuo turno"
"Hahaha hai un nome davvero particolare...mi piace! Io invece mi chiamo Joon e ho 19 anni"
"Anche tu hai un nome piuttosto particolare"
"Non riuscivo a prendere sonno , così sono sgattaiolato fuori dalla finestra e stavo andando a perdere tempo al parco"
"Oh! io invece sto tornando proprio da lì.. è un magnifico posto per perdere tempo"fece una risatina" ti va se, per farmi perdonare, ti faccio compagnia nel perdere tempo? Magari ti offro pure una soda..."
"mmm..."ci pensai su qualche secondo....ma si.. perchè no! " Adoro la soda!"
"Bene allora andiamo?"
"Si.. certo! ... solo....t-ti dispiace se mi aggrappo a te lungo il tragitto?" glielo chiesi non poco imbarazzato... ma così avremmo fatto più in fretta e non avrei avuto problemi ad arrivare fino a lì
"Eh? C-certo..nessun problema..." dalla voce sembrava piuttosto imbarazzato anche lui...
Arrivammo al parco e io mi sedetti sulla panchina mentre lui mi disse che sarebbe andato a prendere una soda alla macchinetta dall'altro lato della strada e si allontanò.
Si avvicinò a me e mi si sedette a fianco.
"Perchè non prendi la lattina? Non la vuoi?" .. probabilmente mi aveva porto la soda... ma...
"Oh si certo scusa!" provai a prenderla...e la presi al primo colpo.Dopo averla studiata con le mani,la aprii e ne bevvi un sorso
"Grazie" gli sorrisi
"Di nulla, è per farmi perdonare...ti sono venuto addosso, ma...perchè porti gli occhiai da sole? è notte... ed il sole non c'è"
" Oh... è vero" li tolsi e rimasi con gli occhi chiusi.
Cominciammo a parlare del più e del meno, mi disse che andava all'università e studiava musica e che il suo sogno era di diventare un cantante
"E tu? parlami un po' di te" probabilmente si girò e mi guardò, sentivo i suoi occhi su di me
"Vediamo...come già ti ho detto ho 19 anni e mi chiamo Joon, esco la notte quando non ho sonno e vado a sbattere contro le persone che poi mi offrono una soda al parco..."
"Hahahahaha dai! seriamente!" mi diede una piccola spinta con il gomito 
"E va bene!"sospirai" ho 19 anni e sono cieco dalla nascita...." rimase in silenzio " mi hanno proposto un intervento, ma l'ho rifiutato. Mi piacerebbe molto laurearmi in danza, sia classica che moderna, ho un udito fantastico e riesco a percepire gli sguardi della gente su di me... in questo momento mi stai fissando con la bocca spalancata.."
"Oh scusa"
"Ecco ti sei appena girato" feci una piccola risata " e ti stai agitando"
"Wow.. sei davvero bravo..!"
"E' la reazione che avrebbe avuto chiunque... non è difficile da capire " mi misi a ridere
"Ma perchè hai rifiutato l'inervento?"aveva il tono un po' indeciso, come se non sapesse se farmi o no quella domanda...
"Se vedo qualcosa di brutto ci sto male...e non voglio vedere qualcosa che mi faccia stare male....ho sentito che il mondo fa schifo.. ed è pieno di cose brutte...e io non voglio vederle..e se non c'è qualcosa che voglio vedere...perchè fare un intervento?"
"Ti hanno detto che il mondo è brutto? Non vuoi constatarlo con i tuoi occhi?Nel mondo non ci sono solo cose brutte...non vorresti vedere il cielo, il sole, il mare, la natura, il viso di una persona che ami....non ne hai una?
"mmm...al momento l'unica persona che amo è mia madre, ho perso mio padre quando ero molto piccolo, e non sono fidanzato...quindi..."
"E non vuoi vederlo? Il viso di tua madre intendo..."
"Non ne ho bisogno... ho imparato il suo viso con il tocco delle mani... saprei scolpirne una statua..."
"Davvero potresti farne una statua?"
"Certo... non sembra.. ma sono bravo a lavorare con le mani!Qualche anno fa ho fatto un corso di ceramica...ed ero fra i migliori del mio gruppo!" 
"Ah si?? allora ti va di fare il mio viso con il das?"
"Eh? vuoi che ti scolpisca nel das??"
" Ogni futuro cantante che si rispetti ha una scultura di das che rappresenti il suo viso...e poi non ho ceramica nè argilla...quindi..." scoppiammo entrambi in una fragorosa risata... la sua era...dolce...mi piaceva.. Tu-tum
"Bene! Se ci tieni così tanto , sabato prossimo rincontriamoci qui e ti farò un modellino col das"
Continuammo  a parlare fino al mattino...erano ormai le 5 e dovevo tornare a casa prima che mia mamma si alzasse dal letto e avevo un'ora di tempo
"Posso chiederti  un favore?Non è che potresti accompagnarmi a casa.. sai è un po' difficile arrivarci..." presi fiato e glielo chiesi.... con un po' di imbarazzo .. mi hanno detto che quando le persone si imbarazzano le guance diventano rosse.... probabilmente anche le mie erano di quel colore...
"Certo, non si preoccupi Lord Joon" incominciò a parlare come gli antichi inglesi " mi dica l'indirizzo e la accompagnerò alla rua residenza!"
"Grazie, che nobile cavaliere!" ridemmo entrambi e dopo che gli dissi l'indirizzo mi prese per mano e ci dirigemmo verso casa mia 
"Ecco... da queste parti dovrebbe esserci una finestra...." gli dissi
"Maddai! Ci sono tantissime finestre... qual'è la tua??"
"mmm...dovrebbe essere la quinta a..." mi feci i calcoli " a....destra.. vedi dovrebbe essere aperta..."
"Oh.. allora è quella.. è l'unica aperta" mi portò vicino alla finestra e mi aiutò ad entrare... toccai un po' in giro per 'vedere' la posizione degli oggetti...si,era la mia stanza
"E' questa!"
"E come fai a saperlo?"
" La posizione degli oggetti.. è così che mi riesco a muovermi senza urtare contro qualcosa!"
"Aaaaah intelligente.. io non ci avrei mai pensato!" di nuovo quella piccola risatina.. mi piaceva! "Vabbè.. allora io vado, ci vediamo sabato prossimo per la scultura ! Ti vengo a prendere sotto casa!"
Annuii " A  sabato prossimo"
Chiusi la finestra , mi misi il pigiama e ritornai nel letto 'guardai' l'ora dal mio orologio per non vedenti e nemmeno il tempo pensare qualcosa che sentii dei rumori: mia madre si era svegliata.
Passai tutta la settimana in attesa del sabato sera, volevo rivedere quel ragazzo...ma non ne capivo il perchè.
Arrivata la sera tanto attesa, mi misi nel letto per far stare mia madre tranquilla, ma appena andò via dalla stanza mi alzai e mi affacciai alla finestra poggiando i gomiti su questa.
Dopo un po' sentii dei passi accompagnati da una voce
"Che fai affacciato alla finestra?" avevo ascoltato quella voce solo la sera che la conobbi... ma l'avrei riconosciuta tra mille... perchè? .. non ne ho la più pallida idea..ed in più il cuore aumentò di nuovo i battiti.... Tu-tum
"Sto guardando la luna...hai detto che è una cosa bella...ma non la vedo..." sorrisi e mi girai provando a seguira la sua voce.
"Potresti vederla davvero se facessi l'intervento...come hai fatto a sapere che sono da questo lato?"
"La tua voce..." mi fermai per qualche secondo" hai portato il das?"
"Si..." me lo diede in mano" vediamo questo scultore all'opera!" ridemmo, presi l'occorrente che mi ero fatto comprare da mia madre qualche giorno prima , mi aiutò a uscire dalla finestra e ci dirigemmo verso il parco.
Una volta arrivati ci sedemmo sulla stessa panchina , di lato in modo da stare l'uno di fronte all'altro.
"Allora.. p-posso toccare il tuo viso?" gli chiesi imbarazzatissimo.
"Certo!" mi prese la mano e se la poggiò sul viso... il mio cuore cominciò a battere fortissimo...ma continuavo a non capirne il motivo... Tu-tum
Incominciai a palpare tutto il suo viso partendo dalle guance erano morbide, lisce e paffutelle, poi passai alla bocca...era ben delineata e sembrava avere una forma carina , aveva contorni decisi, ma dolci... sembrava di porcellana; poi passai agli occhi, agli zigomi, gli toccai i capelli, le orecchie .... il tutto più e più volte, poi presi la gran quantità di das che avevo appoggiato accanto a me sulla panchina e cominciai a modellarlo secondo quanto le mie mani avevano percepito.Avendo fatto quel corso  ero abbastanza sicuro di quello che stavo facendo...
Dopo un po' lo terminai e glielo porsi..
"Ecco...ho finito...com'è??"chiesi pieno di me , ero sicurissimo di aver fatto un ottimo lavoro..ed infatti..
"Waaaa un piccolo me! siamo uguali!! Sei davvero bravo!"
"G-grazie" ero di nuovo in imbarazzo.. il mio cuore riprese a battere velocemente...perchè? tu-tum ...proprio non riuscivo a capirlo...
"Che ore sono?"
il mio cuore batteva troppo veloce e avevo paura che potesse sentirlo, così con la scusa dell'ora provai a tornare a casa
"le 3 del mattino...è tardi.. vuoi che ti accompagni a casa?"
"Non vorrei disturbarti...."
"Non mi disturbi affatto" mi scompigliò i capelli con una mano ... che tocco delicato.....tu-tum  ancora quel rumore... il mio cuore...
"Ma..." non mi fece finire di parlare che mi prese per mano e mi tirò facendomi alzare dalla panchina...
"Niente ma... andiamo!" tu-tum
 Incomìnciò a camminare verso casa mia e durante il breve tragitto, parlando del più e del meno, trovammo un'altra scusa per rivederci il sabato successivo.
Andò così per circa due mesi, inizialmente ci incontravamo solo durante le notti del sabato, poi subentrarono anche le domeniche, e i lunedì ...finimmo per incontrarci tutte le notti per1 anno... ogni scusa era buona per incontrarci ,poi diventammo migliori amici e non avevamo più bisogno di scuse, ci incontravamo semplicemente perchè ne avevamo voglia, e ogni volta il mio cuore batteva velocemente, me ne chiedevo il perchè non riuscendo a capirlo, ma la risposta era semplice: mi stavo innamorando... chissà lui invece cosa provava per me... ero solo un semplice amico? Si... probabilmente uno dei tanti, o almeno questo era quello che pensavo fino a quella sera...
Non era una sera come le altre... con quella sera faceva esattamente un anno che ci eravamo incontrati....Lui venne a bussarmi alla finestra, come ogni volta, ma decidemmo di rimanere lì e di non andare al parco,così...tanto per cambiare.
"Nee....sai che giorno è oggi?" mi chiese mentre si sedeva per terra vicino la finestra(sentii il rumore)
"mmmm...sabato? " controllai su un calendario inciso (per non vedenti) "si...sabato"
"So che oggi è sabato... intendevo : sai che esattamente un anno fa ci siamo incontrati all'angolo della stradina che porta al parco?" non potevo crederci....se lo ricordava...
"Mmh...davvero? e ne hai tenuto conto?" feci una piccola risata, un po' forzata...
"No... me lo sono solo ricordato..."si fermò " La luna è davvero bella stasera...e ti sta illuminando il viso...sei davvero bello"
"La luna...mi piacerebbe vederla almeno una volta"
                                                                                                                                                 Mi piacerebbe vedere il tuo viso almeno una volta.
"Perchè non fai quell'intervento?"
"Non ne ho motivo...non c'è nulla che voglio vedere"

 Ho paura, paura di scoprire che il mondo non è come l'ho immaginato.
 Ho paura di scoprire che il rosso non è il rosso che credevo.
 Ho paura di guardarti negli occhi e di non riuscire a trattenermi dal baciarti.
 Voglio vedere.
  Voglio vedere te.
  Ma ho paura.
"Ma se hai appena detto di voler vedere la luna...!"
"...."
"Dimmi la verità... perchè non vuoi fare quell'intervento?"
"E tu perchè vuoi che io lo faccia?" neanche il tempo di finirla la frase che sentii qualcosa posarsi sulle mie labbra...era qualcosa di morbido, caldo e piacevole......ne riconobbi la forma.... (come? non lo so) ...erano le sue labbra....mi stava baciando...un bacio casto senza secondi fini.Si staccò
"Il mondo non è brutto... e voglio che lo capisca anche la persona che amo, voglio farle vedere la luce del sole, quella della luna, il colore del mare e quello della terra, foglio fargli vedere la città in cui vive.....voglio farle vedere il mio viso.... c'è qualcosa di sbagliato in questo? ....."
"Tu....."gli posai una mano sulla guancia:era bagnata, stava piangendo...

 Voglio vedere le tue lacrime, il tuo sorriso, il tuo viso.
 Voglio vedere te.
 
"Non mi piace sentirti piangere" gli passai una mano sul viso per cercare le labbra,le trovai , mi avvicinai e ricambiai il bacio, questa volta un po' meno casto...
Mi staccai "se faccio quell'operazione smetterai?"
"Lo fai solo per non farmi piangere?Non devi... non voglio che tu  lo faccia per questo motivo....!"
"Lo faccio perchè voglio vedere la luce del sole, quella della luna, perchè voglio vedere il colore del mare e quello della terra, per vedere la città in cui sono nato, voglio vedere il rosso e il viso della persona di cui , da un anno, sono perduitamente innamorato.Lo faccio perchè voglio vedere TE"
Entrò dalla finestra scostandomi mi baciò appassionatamente...un bacio fatto d'amore e di lingue che si intrecciavano l'una con l'altra, un bacio che aveva come secondo fine l'amore.
"Ti amo" furono le uniche parole che mi disse... due sole parole che racchiudevano in sè tanto...
"Ti amo anche io..."mi posò sul letto e passammo la notte insieme* , andò via prima delle 6 del mattino, quando si svegliava mia madre, e nessuno seppe nulla di quella notte..solo la luna che entrava dalla finestra fu testimone del nostro atto d'amore.
La mattina dopo mi svegliai, andai in cucina dove mia mamma stava preparando la colazione... sentivo l'odore delle uova fritte...le adoravo..
"Mamma..."
"Si?"
"Voglio fare quell'intervento!" la sentii piangere e e mi saltò addosso abbracciandomi.
L'operazione fu fissata per il sabato di due settimane più tardi..e fino a quel giorno, passai , come mio solito, tutte le notti con lui, a volte ci amavamo** , altre volte ci coccolavamo semplicemente.
Arrivò il giorno fissato. subii l'operazione e mi bendarono.
Una settimana più tardi, precisamente di sabato...di sera, il dottore mi disse
"Possiamo togliere le bende....." e iniziò a sfilarle...lo fermai
"Non qui...! usciamo fuori .... la prima cosa che voglio vedere è la luna."
                                                                                                                             
                                                                                                                                                                                                  la prima cosa che voglio vedere sei tu.
      

 "Come desidera...l'accompagno..." mi portò fino alla porta d'ingresso dell'ospedale e mi stava di nuovo per togliere le bende....lo rifermai...
"No! faccio da solo..." mi incamminai fuori a piedi scalzi...sull'alsfalto freddo...
"Ma...signore..."
"Ho detto che faccio da solo!" continuai a camminare dritto mentre sfilavo la benda tu-tum, non mi fermai e continuai a camminare tu-tum fino a quando una folata di vento mi tolse la benda tu-tum...solo allora mi fermai... tu-tum avevo gli occhi chiusi...avevo paura di aprirli, ma dovevo farlo....volevo vederlo...tu-tum
Aprii lentamente gli occhi e VIDI... tu-tum.di fronte a me c'era una panchina su cui era seduto un ragazzo.Alzò lo sguardo e mi sorrise...che magnifico sorriso...si alzò dalla panchina e mi venne incontro..
"Non sembri molto grande, cosa ci fai qui fuori a quest'ora della notte?"
"Non so se dovrei parlare con te...non ti conosco"lo guardai negli occhi... bellissimi occhi scuri...
"Beh...a questo si può rimediare...Mi chiamo G.O ed ho 22 anni"
 "Hai un nome davvero particolare...mi piace! Io invece mi chiamo Joon e ho 20 anni"
"Anche tu hai un nome piuttosto particolare"
"Non riuscivo a prendere sonno , così sono sgattaiolato fuori dalla finestra e stavo andando a perdere tempo al parco"
"Oh! io invece sto tornando proprio da lì...è un magnifico posto per perdere tempo....ti va se ti faccio compagnia nel perdere tempo? Magari ti offro pure una soda..."
"mmm...Adoro la soda!" le lacrime, lacrime di felicità incominciarono a scendere lungo il mio viso..."Ti vedo...." 
"Si....." gli si inumidirono gli occhi e qualche lacrima gli bagnò il volto.
Mi abbracciò...mi strinse talmente forte, pensai stesse per stritolarmi, mentre io , con il mento appoggiato alla sua spalla , avevo lo sguardo rivolto verso la luna... 
   
Così quello è il colore bianco.....chissà come sono i miei capelli...
   
     
"Avevi ragione" sciolsi il nostro abbraccio" la luna è davvero bella.... ma non mi avevi detto che tu lo eri ancora di più...."
Mi baciò... un bacio a stampo... senza lingue, senza saliva.....un bacio fatto di labbra e null'altro se non amore e tenerezza...lo stesso bacio che ci scambieremo fra 50...60....70 anni... lo stesso bacio che ci terrà uniti per sempre... fino alla morte...!


Ed ecco,signori, la storia di Joon, un bellissimo ventitreenne.A quanto pare era alto 1,60 m e aveva i capelli scuri. A Joon non piaceva l'idea che i suoi capelli fossero così, perciò  andò dal parrucchiere e li  tinse di rosso, anche se non sapeva che colore fosse il rosso. Esatto, non sapeva che colore fosse il rosso, non conosceva nemmeno il blu o il giallo, nè il verde e gli altri colori...no, non era daltonico, semplicemente non li aveva mai visti, così come non aveva mai visto la città in cui viveva, la luce del sole o quella della luna, non aveva mai visto un animale, nè una donna o un uomo, anche se poteva immaginare come fosse fatto poichè anche lui lo è.Potrei continuare con migliaia di altre cose che Joon non aveva mai visto, ma faccio prima a dirvi cosa aveva visto: nulla. Lui non aveva mai visto nulla, anzi l'unica cosa che aveva visto era il buio, o almeno così gli rispose la madre quando da piccolo le chiese "Cosa vede un cieco?", ma per quanto ne sapeva lui quella poteva essere la cosa più luminosa che esistesse al mondo...
Joon era cieco fin dalla nascita , ma non gli importava poi molto perchè lui vedeva con le mani e aveva sviluppato un magnifico udito, gli avevano proposto un intervento, ma lui non voleva vedere il mondo: gli avevano detto che faceva schifo. Nonostante le preghiere della madre, lui era fermo sulla sua decisione "Se il mondo fa schifo...allora non vale la pena di vederlo, e se non c'è qualcosa che voglio vedere non ho motivo di fare quell'operazione."
Questa è una storia successa 4 anni fa, quando Joon incontrò quella persona.
E' ormai da quattro anni che Joon VEDE...può vedere la luce del sole, quella della luna, sa che colori sono il rosso, il blu , il giallo e tutti gli altri, sa com'è la città in cui vive, ha visto tanti animali, tante donne e tanti uomini...ma il suo cuore appartiene solo ad uno...           

                                                             

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* fanno fikifiki.. *///* 
** fare fikifiki ....*coff coff*

 

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Nota autrice: 
Ok....so di aver pubblicato un obbrobbio....e so che invece di scrivere storie così a cacchio, dovrei continuare con il 6 capitolo di quella ancora in corso.... ma sapete... certe volte mi vengono in mente queste cose orribili e decido di metterle su carta( o , come in questo caso, su computer xD)
Lasciate qualche recensione se vi va...anche se negativa...altrimenti iniziano film mentali tipo "L'hanno aperto, ma nessuno è andato oltre i 2 righi talmente che era brutta ç.ç"
Bye bye 
Salya <3
 

  
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