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Autore: Hallucigenia    29/03/2013    1 recensioni
Un blocco di fogli contenuto nella copertina di un libro di Proust viene ritrovato in un bar vintage: delle donne, fra loro diversissime e sconosciute, si ritrovano a scriverci dei pensieri, per scappare dalla "vita reale". Così nasce il "diario delle belle donne".
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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                           IL DIARIO DELLE BELLE DONNE


                                                                                                       Questo libro
                                        appartiene a...
                                       Tutte le donne



C’era una volta..
“Un libro!” diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato.
C’era una volta un fascio di fogli…
Il fascio di fogli capitò fra le mani di una prostituta chiamata Franca Ficarotta per via della sua Provvidenza aperta più del suo profilo Facebook (o volendola dire in altri termini, squartata come un sacco di patate aperto dalla mia maman), che voleva trasformarlo in un album. Ma appena la prostituta si accinse a trasformarlo, il pappone apparve sulla soglia.
<< Vai a battere, troia! >> gridava una vocina esile da delle labbra troppo sottili e rosse, come la nuova Jaguar, in confronto al faccione cianotico e butterato sul quale erano state buttate da un dio infimo.
<< Vieni! E fammi un bocchino, come speri di diventare un giorno qualcuno? >> strillava la stessa vocina spazientita.
Franca Ficarotta, spaventatissima, decise di regalare il fascio di fogli ad una sua amica di nome Rachele, che proprio in quel momento aveva bussato alla sua porta – bussato si fa per dire, aveva leggermente sospinto il pezzo di legno messo a mo’ di porta.
<< Voglio fabbricarmi un diario >> le spiegò Rachele,  << un diario speciale, che sappia portare i dolori altrui e alleggerire le pore donne. Lui raccoglierà frammenti di vita di ognuna >>
Rachele tornò a casa contenta con il fascio di fogli sottobraccio, pensando al nome che avrebbe dato al diario: “Lo chiamerò ‘Diario delle Belle donne’, si disse, questo nome gli si dipinge addosso!”



Barista:Venne, come faceva spesso d’altronde e nessuno s’insospettì. Era da sola, come lo era spesso d’altronde e nessuno s’insospettì. Sorrideva come mai nessuno ha mai sorriso, come sorrideva spesso d’altronde e nessuno s’insospettì. Ordinò un caffè lungo e prese un numero di un annetto fa di Frigidaire, salì nella verandina di sole, quella che le piaceva tanto. E’ tutto ok, niente d’insolito. Solo quando stavamo ormai per chiudere ci accorgemmo del diario, mascherato da una copertina di un libro di Proust. Un diario magnifico. Semplicemente, lo lasciò lì. Il suo diario. Voleva che diventasse il diario di tutte le donne.



La prima parte è stata filo ideata da Pinocchio. O meglio, mi è venuto in mente di riprendere le parole di Pinocchio e stravolgerle un attimino :3 I capitoli seguenti si svolgeranno come pagine di diario.
  
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