SEI CRESCIUTA
Sorride,
ammaliata
dal mio sguardo come io lo sono dal suo.
Si
è ormai fatta una
donna: una bella donna.
I capelli
corvini le
ricadono dolcemente sulla schiena, il suo petto è adorno di
due tondi seni, e i
suoi occhi sono truccati, come quelli di qualsiasi altra donna.
-Ciao.- mi
sussurra,
e sul suo bel volto appare un dolce sorriso, delimitato da due carnose
labbra
rosse. Un altro umano avrebbe paura di me. Direbbe “Sei un
demone!” e io lo
ucciderei senza nessun problema.
Ma con te
è diverso.
Tu non hai
paura di
me.
Io non
voglio
ucciderti.
Io ti amo.
Tu mi ami?
Forse. Sei
tornata da me, di tua volontà, sapendo che io te lo avrei
lasciato fare, come
ti ho lasciata libera di andartene quando hai desiderato di stare con
altri
esseri umani.
Hai il loro
odore. Di
esseri umani.
Ma
soprattutto, hai
l’odore degli uomini impregnato sulla tua pelle. Eppure sei
tornata da me. Non
ti soddisfacevano quei miseri, tu bramavi qualcosa di meglio.
E
l’hai trovato.
Non ti
rispondo. Sei
abituata al mio silenzio, sai come interpretarlo.
-Mi sei
mancato.- ti
sono talmente vicino che riesco a sentire il tuo respiro caldo sul mio
collo.
Un brivido
di piacere
mi percorre la schiena; mi accarezzi il viso. Un gesto che nessuno, a
parte te
è degno di fare.
La prima
volta che ti
vidi, piccola mia, fui io a dettare le regole. Eri una bambina, e io ti
sono
stato da padre.
Ora sono un
amante.
E sei tu a
dettare le
regole.
Le tue
labbra vanno
incontro alle mie, socchiuse; temo questo bacio. L’ho sperato
a lungo, questo
bacio.
So come si
chiama
questa: è lussuria.
Mio padre si
è
macchiato dello stesso peccato: ha amato una donna umana.
Ho sempre
detestato
questa debolezza di mio padre, e ora, mentre ricambio il tuo bacio mi
accorgo
che forse è una cosa di famiglia… tutti quelli
della mia famiglia si sono
innamorati di esseri umani.
Lussuria.
Ma non
m’importa se
questo peccato lo commetto con te.
La mia mano
scivola
suoi tuoi fianchi, ti cingo ancora di più a me.
-Ti amo.-
sussurri, e
il tuo volto luccica di lacrime.
Sorrido, e
ti slaccio
la tunica.
L’unica
cosa che mi
viene da pensare è “Speriamo che non venga come
Inuyasha.”
E infine mi
lascio
andare al piacere come non ho mai fatto prima.
Mi libero di
tutto
ciò che mi sono tenuto dentro:- anche io ti amo, Rin.-
FINE
Piccola fic senza pretese. Non
è niente di speciale, ma
la coppia, a mio parere lo è.
Adoro Rin e adoro Sesshomaru, e
questa storia non è una minimizzazione
del rapporto padre-figlia che c’è tra di loro,
come alcuni potrebbero pensare.
Ho solo immaginato cosa sarebbe successo quando Rin sarebbe
cresciuta…. ^^
Le recensioni sono gradite!!!!