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Autore: _Kiiko Kyah    29/03/2013    4 recensioni
[Suzuno/OC]
Ciao gente, altra song-fic.
Mi è venuta l'ispirazione.
L'OC è arrivato così.
Spero piaccia.
Ciao.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I like you the way you are
when we’re drivin’ in your car



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Il capo di Rin era appoggiato al finestrino.
Il sole le stava bruciando la carnagione pallida, eppure lei non ci stava pensando, anzi, sorrideva dolcemente incurante del caldo.
L’aria nell’automobile era piatta, chiusa, veniva quasi a mancare, e la corvina respirava a faticare, ma non aveva voglia di abbassare il finestrino.
– Fa veramente caldo, oggi. – mormorò il ragazzo alla guida, cambiando marcia per fare manovra.
– Sì, hai ragione. – convenne lei, posando i suoi grandi occhi rosso sangue sul fidanzato.
Questi parcheggiò rapidamente l’auto e sorrise, puntando le iridi grigiazzurre in quelle accese di lei, per poi stamparla un piccolo bacio sulla guancia.
– Andiamo, che ci stanno aspettando. – sorrise ancora, slacciandosi la cintura.
La ragazza lo imitò e sollevò a sua volta gli angoli della proprie labbra.
– Mh.  – annuì e aprì la portiera, avvistando i loro amici qualche metro lontano da loro.
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But you’ve become
somebody else, round everyone else


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Non poteva credere che fosse successo di nuovo.
Guardare Nagumo scompigliare malamente gli albini capelli di Suzuno sarebbe stato anche carino, se la “vittima” di quella dimostrazione d’affetto, perché di questo si trattava, non fosse Gazel.
Rin non capiva perché. Più guardava il suo ragazzo, più si chiedeva cosa, cosa avesse fatto, per l’ennesima volta, scomparire Suzuno Fuusuke per lasciar posto a quella personalità che ormai doveva essere sepolta da tempo. E invece no.
– Pianeta Terra chiama Rin! Ci sei? – la risvegliò dai suoi pensieri la mano che si muoveva freneticamente davanti ai suoi occhi.
Voltandosi, la corvina incontrò lo sguardo divertito di Maki e il sorriso gentile di Clara, che la fecero arrossire, per quanto concesso dalla sua odiata canuta carnagione.
– Sì, scusatemi. – esalò con un fil di voce.
Tuttavia non passò meno di un secondo che la sua mente si perse nuovamente in quei pensieri, gli occhi puntati sull’ex capitano della Diamond Dust, tanto che le altre ragazze furono costrette, come quasi sempre, a sorridere e fare spallucce, senza capire.
Già.
Perché loro non capivano, non sapevano.
Non sapevano che Suzuno non era così.
Tutti loro pensavano che, cristallo Aliea o meno, il carattere dell’albino fosse questo: freddo, distaccato, ma anche arrogante e strafottente.
E invece no. No, non era affatto così! Quello era Gazel, Gazel!
Il vero Suzuno era sì un po’ scostante, ciò nonostante sapeva essere anche dolce, premuroso e gentile. Perché mostrasse questo suo lato solamente alla giovane Rin, però, la ragazza non ne aveva proprio idea.
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You’re trying to be cool, you look like a fool to me...
tell me
why do you have to go and make things so complicated?


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Se stava cercando di apparire fico, allora non ci stava riuscendo.
Agli occhi della giovane, il comportamento di Fuusuke era a dir poco infantile, se non proprio stupido.
Odiava pensare certe cose del ragazzo che amava, ma... era la pura e semplice verità.
Con la cannuccia della coca fra le labbra chiare, Rin beveva lentamente la sua bevanda congelata, riflettendo. Se fosse stata anche solo una volta, sarebbe potuto anche essere sopportato... però... ogni santissima volta che lei e Suzuno si incontravano con i vecchi amici di lui, magicamente quest’ultimo cambiava totalmente personalità, tornando lo strano ragazzo che era quando andava alle medie.
E adesso, anche al terzo anno di liceo, non era cambiando per niente, agli occhi dei suoi amici dell’Aliea.
Forse non voleva essere visto per quello che era dagli altri?
Semplicemente le sembrava una gran cavolata, dato che tutti gli altri, da Nagumo a Saginuma, da Midorikawa a Kiyama, tutti erano diversi da come potevano essere prima. E poi mostrarsi diverso dalle aspettative sarebbe stato del tutto normale, e insomma, non erano cresciuti praticamente insieme nell’orfanotrofio, loro?
Sembrava un deficiente.
Sì, un grandissimo idiota.
E quindi, Rin sentiva il suo subconscio rivolgerle una semplice frase, che la faceva sentire molto male.
Una frase.
Cara Rin, sei innamorata di uno stupido.”
Eh già.
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I see the way you’re acting like you’re somebody else gets me frustrated


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La giornata era trascorsa abbastanza tranquilla, e anche se ad un certo punto si erano tutti messi a giocare a calcio e avevano faticato molto, oltre ad essersi divertiti, Rin non era affatto in grado di giocare, e quindi si era solamente goduta la partita che avevano organizzato.
Era bello guardarli, e magari prendere penna e matita per ritrarli mentre correvano dietro quella palla nera e bianca... proprio divertente.
Sarebbe stato perfetto, se quella punta di amarezza avesse accennato ad abbandonare lo stomaco di Rin.
Sentì il sospiro, come di sollievo, che Suzuno si lasciò sfuggire mentre metteva in moto l’automobile per riaccompagnarla a casa, e avvertì una specie di fitta nello stomaco.
Rabbia? Delusione? Frustrazione.
Quella situazione era frustrante come niente poteva esserlo per una ragazza come lei.
– Posso almeno sapere perché lo fai? – non riuscì più ad impedirsi di chiedere.
Chiuse gli occhi e si appoggiò totalmente allo schienale del sedile, stringendo una mano nell’altra e soffiando debolmente su una ciocca di capelli che le era ricaduta sulla cicatrice che portava sull’occhio destro.
– Cosa? – domandò l’altro, straniato, uscendo dal posto di parcheggio e cambiando marcia per non ingolfare il motore.
– Perché ti fingi qualcun altro, con loro? – spiegò indicando indietro con il capo e schiudendo debolmente gli occhi, facendo ben intendere a chi si riferiva.
Fuusuke esitò, poi sospirò.
– Lo faccio?
– Sì, lo fai. – confermò pronta – Quando sei con loro non sei... non sei il ragazzo che amo.
Cadde il silenzio. Per qualche lungo, interminabile, inesorabile secondo, non fu possibile udire altro rumore che non fosse il ronzio rilassante del motore dell’auto. Poi, il giovane spezzò il silenzio.
– E quindi?
Rin sbatté le palpebre.
Sì, quel tono preoccupato era un tono che non usava mai, con i suoi amici. Quindi sì, era tornato quello di sempre. Meno male... con Gazel era impossibile parlare. Con Fuusuke, invece...
– E quindi voglio sapere perché lo fai.
– Ti interessa?
– Sì. – sussurrò – Perché vederti recitare in quel modo è frustrante. Mi frustra.
L’albino sospirò nuovamente, premendo il piede sull’acceleratore e cambiando la marcia.
– Non lo so. Lo faccio e basta. Mi viene naturale.
La bruna prese fiato, sbarrando debolmente gli occhi e, voltandosi verso di lui, strinse la presa intorno alle proprie mani.
– Lo fai... lo fai perché hai paura di come potrebbero reagire i tuoi amici sapendoti diverso da come ti pensano? – azzardò con cautela.

Ci mancò poco che l’auto sbandasse.
Rin credette di aver quasi vomitato l’anima con quella frenata improvvisa. Fortuna che non si trovavano in quartiere residenziale, perché l’auto era stata sicuramente rigata dal bordo della strada, senza contare che ora non era neanche più dritta nella corsia.
Dannazione, Fuusuke...
– Fuusuke... – spirò cercando di far regolarizzare i battiti.
– Non lo faccio per questo. – mormorò atono lui, senza guardarla – Non lo faccio per questo.
– Non c’era bisogno di attentare alla nostra vita, però. – tirò un profondo respiro.
– Scusami.
...
– Non lo fai per quello?
– ...no.
– E allora promettimi che non ti troverò mai più a fingerti qualcun altro.
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Promise me I’m never gonna find you faking...
no, no, no...


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– ...eh?
Suzuno finalmente si decise a girarsi verso di lei, anche se appariva più stupito che altro.
– Ci soffro, Fuusuke. Ci soffro molto. – palesò socchiudendo le palpebre e piegandosi lievemente in avanti.
– Ma...io...
– Ti vorranno bene lo stesso! – sbottò sgranando gli occhi, nervosa. Ora che era arrivata a quel punto, non avrebbe accettato un no come risposta – Forse saranno un po’ incerti all’inizio, ma tutti apprezzeranno anche il tuo lato più sensibile, Fuusuke! Perché è anche per quello che mi sono innamorata di te!!
Calò, un'altra volta, il silenzio.
...
...
...
...
– Non voglio più vederti fingere, Suzuno.
– Io...
– So che “Gazel” è una parte di te, ma davvero non ce la faccio a vedere solo “lui”.
...
...
...
...
– Promettilo.
...
...
...
Promettimelo, ti prego.
...
...
...
– Beh?
– ...te lo prometto.
Si slacciò al cintura per abbracciarlo di slancio, sedendosi sulle sue gambe.
– Grazie, Fuusuke ♥!
...
– Ma glielo spieghi tu al Tulipano, che Gazel non esiste più.  
– Che... no, non mi dire che lo fai per lui!
– Non ho detto questo...
– Gaah, Fuusuke, perché devi per forza rendere tutto così complicato?



Angolo della Kya_
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Ho fretta che devo andare a dormire...
See ya one day of these ♥
  
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