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Autore: fulmineo    30/03/2013    2 recensioni
[The Good Wife]
Kalinda, sposata felicemente con Lana, le racconta di come la pioggia sia una costante della sua vita in poche parole.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest
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Era una nottata tranquilla a Chicago, nonostante la pioggia che cadeva incessante sin dal primo pomeriggio e che aveva portato qualcuno a svegliarsi dal lieve stato di riposo accorso dopo un'intensa sessione d'amore.

Kalinda Sharma, abile e determinata Detective che lavorava per lo studio legale Gardner & Lockhart, aveva infatti avvolto un lenzuolo attorno al suo bellissimo corpo e si era alzata dal letto, avvicinandosi alla parete di vetro che dava sulla città illuminata per osservare le gocce che colpivano i vetri e poi ricadevano silenziosamente a terra.

Anche se le ricordava spesso avvenimenti tristi e spiacevoli, le piaceva la pioggia... Ma a distrarla dai suoi pensieri ci pensarono due esili braccia che le cinsero la vita da dietro ed un soffice bacio sul collo, lasciato ove si sentiva il cuore pulsare.

"Lana...! Scusami, non volevo svegliarti... Torna a letto, sarai stanchissima..." Rivolse la ragazza per metà Indiana, a colei che era sua moglie da sei mesi, ovvero l'Agente Speciale dell'FBI Lana Delaney, dai capelli castani lunghi appena sotto le scapole e gli occhi azzurri, pieni d'amore per la compagna e d'odio per ogni tipo di criminale.

"No... Voglio restare qui con te..."

"D'accordo... Come preferisci..." Ribadì Kalinda, regalandole un dolce bacio, quindi la castana si poggiò con la schiena al petto della compagna, che le cinse la vita e le baciò il capo con tenerezza.

"Perchè... Perchè sei qui a guardare fuori dalla finestra...?"

"Sai... La pioggia è una costante nella mia vita..."

"Una costante...? Non capisco..."

"Molti avvenimenti nella mia vita, anche quelli più tristi, sono stati caratterizzati dalla pioggia...!"

"Non lo sapevo..."

"Non l'ho mai detto a nessuno...!"

"Nemmeno al tuo ex marito...?" Tentò con malizia Lana e Kalinda, al sentir nominare il suo ex, sorrise appena.

"No, nemmeno a lui!"

"Davvero...? Questo mi sorprende!"

"Non dovrebbe...! Nick era un'idiota, non mi avrebbe mai capita..."

"Ti andrebbe di parlarne un po'...?"

"Certo, se prometti di non annoiarti...!" Rispose la Detective, facendo un occhiolino sensuale alla sua sposa, che sorrise appena, accarezzandole i dorsi delle mani che le accarezzavano delicatamente il ventre.

"Quello che ti riguarda non mi annoia mai!" Ribadì allora Lana, voltando appena il capo di lato per regalare un bacetto alla mora.

"Quando sono nata pioveva... Così come quando morì mia madre..."

"T-Tua madre è morta...? Mi dispiace tanto...!"

"Mio padre non ho mai saputo chi fosse, lei non me lo disse mai... Comunque, è per questo che non li hai mai conosciuti..."

"Eri davvero piccola, allora...!"

"Avevo otto anni! Fu mio zio Kunshaal a crescermi, ma anche lui morì dieci anni fa in un giorno di pioggia... E pioveva a dirotto anche quando commisi il mio primo omicidio, a quattordici anni, quando la CIA mi prese fra i suoi ranghi e persino quando ne uscìì, quattro anni dopo!"

"Adesso che ci penso... Anche il giorno prima del nostro matrimonio pioveva! Ed anche quando ti dissi di essere incinta, quattro mesi fa...!"

"Visto...? Ed ora piove, quindi mi succederà ancora qualcosa!"

"Per esempio... Potresti ricevere una bella notizia...?" Tentò Lana e Kalinda lsmise di baciare il collo della moglie per voltarla e guardarla negli occhi, mentre le sue agili ed esperte mani le accarezzavano ancora il ventre appena rigonfio e Kalinda prestò poi la massima attenzione alla calda pelle del petto della castana, riempita di baci, quindi risalì sulla linea della giugulare e trovò le fresche labbra, assaporandole con gusto... Ma Lana si allontanò di pochissimo per sorridere teneramente alla moglie.

"A proposito di belle notizie... Oggi avevi l'ecografia! Com'è andata?"

"Benissimo...! Kalinda, avremo una bambina!"

"Davvero...?? Non vedo l'ora che nasca, sarà di certo bella come sua madre!"

"Siamo entrambe sue madri...!"

"Si, ma io intendevo bella come te..." Disse Kalinda, baciando dolcemente Lana "Ti amo tanto!"

"Anch'io ti amo! Alla follia... E chissà se anche quando nascerà la nostra piccola, pioverà..."

"Spero di no...! La pioggia caratterizza la vita delle persone tristi e lei non dovrà mai esserlo!"

"E' molto bello da parte tua...! Ma... Io non ti rendo abbastanza felice?"

"Cosa dici...? Tu sei la mia luce, mi hai salvata da ciò che ero e che rischiavo di diventare e mi hai resa una persona migliore... Sono felicissima con te!"

Allora Lana strinse a sè la moglie e la baciò, lasciando che Kalinda la prendesse in braccio per riportarla a letto ed essere libera di amarla come solo lei sapeva fare... Come solo lei POTEVA fare, visto che Lana non aveva mai permesso a nessuna di amarla come faceva Kalinda, sempre capace di farle provare brividi ed emozioni nuove ad ogni tocco, con lo stesso desiderio che aveva animato la loro prima volta.

"Non lasciarmi mai, Kalinda..."

"Mai, Lana! Nemmeno tra cent'anni!" Ribadì, baciandola con passione e le due fecero nuovamente l'amore, felici di essere insieme ed indirettamente benedette dalla pioggia, coi loro pensieri rivolti al bellissimo frutto che il loro amore aveva generato e che presto sarebbe venuto alla luce per allietare le loro difficili giornate.

  
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