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Autore: germangirl    30/03/2013    6 recensioni
Il rapimento di Alexis ha colpito profondamente tutti. Ecco come lo hanno vissuto Esposito e Lanie. Perché di Esplanie non si scrive mai abbastanza....
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Lanie Parish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Salì in macchina e poggiò la nuca sul poggiatesta, chiudendo gli occhi e respirando profondamente. Quella sera si sentiva totalmente esausto. Non sapeva che ore fossero, non ricordava nemmeno quanto tempo avesse trascorso al distretto, né quale fosse stato il suo ultimo pasto. Ma quel caso non era come gli altri. Faceva quel lavoro da diversi anni ormai e, nella sua carriera, aveva visto ogni genere di efferatezza, aveva sperimentato fino a che punto si potesse spingere la cattiveria umana. Per difendersi, aveva imparato a mantenere un certo distacco. Ma certe volte non ci riusciva, era più forte di lui. Gli era capitato quando Beckett era stata ferita. E ora, di nuovo, si sentiva coinvolto in prima persona. Questa volta si trattava della figlia di uno dei suoi migliori amici. Alexis era stata rapita e loro non erano ancora riusciti a riportarla a casa, da suo padre e da sua nonna. Quella ragazzina dai capelli rossi li aveva conquistati tutti, con la sua dolcezza e con quel rapporto splendido che aveva con il suo papà. Esattamente come Rick aveva conquistato la sua amicizia e non certo perché gli avesse prestato la Ferrari o perché fosse uno scrittore famoso. Per lui, Castle era un partner, un amico, un fratello. Un altro membro della sua famiglia elettiva, quella che si era scelto al distretto, composta da Beckett, Ryan, Castle e Lanie.

Già, Lanie. Quella donna gli era entrata nel sangue. Erano stati insieme per un po’ di tempo, poi si erano lasciati e infine, da San Valentino, avevano ricominciato a vedersi. Sembrava si fossero dati una seconda possibilità, anche se entrambi ci andavano con i piedi di piombo, forse spaventati da quel sentimento che li legava, forse non ancora pronti per lanciarsi, anima e corpo, in un rapporto serio. Oh, la parte del “corpo” funzionava a meraviglia! Il sesso con lei era a dir poco strabiliante, da quel punto di vista non avevano mai avuto problemi. La parte dell’anima era quella che lo frenava di più, anche se quella sera forse era proprio della sua anima che aveva bisogno.

Mise in moto, ancora perso nei suoi pensieri, e quasi senza rendersene conto si ritrovò sotto casa di Lanie. Fece le scale di corsa e suonò al campanello. Subito dopo guardò l’orologio e si pentì del suo gesto impulsivo: segnava mezzanotte e mezzo. Non era certo l’ora più adatta per presentarsi a casa di qualcuno, tanto più senza essere atteso. E se l’avesse trovata con un altro? In fin dei conti, non avevano mai chiarito se il loro fosse un rapporto esclusivo. Stava per tornarsene sui suoi passi, quando la porta si aprì, presentandogli una Lanie insonnolita. Cavolo, era bellissima anche con gli occhi gonfi per il sonno e quella vestaglia di cotone.

“Javi, che ci fai qui? Ci sono novità su Alexis?”

“Hola chica, scusami per l’orario… no, nessuna novità”

“Dai, entra. Ti preparo un caffè”

La donna si spostò per farlo passare, ma Esposito, trovandosi a pochi centimetri da lei, non poté fare a meno di abbracciarla.

“Javi, lo so che è difficile. Lo è per tutti. Lexi e suo padre sono nostri amici” Mentre lo diceva, Espo si accorse che le lacrime della donna stavano bagnando il suo viso. O forse, erano le proprie lacrime ad essersi mischiate con le sue.

“Sai” continuò la donna “quando abbiamo trovato il furgone pieno di sangue mi si è fermato il cuore. E quando ho visto l’angoscia di Rick ho temuto che anche io non avrei retto alla notizia.”

“Sì, è distrutto. Kate sta cercando di tenere duro, ma anche lei è in ansia. E, cazzo, non riusciamo a trovare un modo per aiutarli. Non c’è una traccia che ci porti da lei. Lanie, non so che fare. Non mi sono mai sentito così impotente…”

Anche lei si sentiva così. Anche lei non sapeva cosa fare per aiutare la sua migliore amica e il suo compagno. Caspita, quei due non riuscivano proprio ad avere una relazione serena. Ci avevano messo anni per capire di essere pazzi l’uno per l’altra ed accettare di amarsi. Si erano salvati la vita a vicenda enne volte, lei era stata ferita gravemente, lui era stato accusato di omicidio e adesso la figlia di lui era stata rapita. Non riusciva a immaginare un dolore più grande di quello che deve provare un genitore in una situazione simile.

Lanie e Javi erano ancora abbracciati, cercando di darsi sostegno a vicenda. Nessuno di loro aveva cercato di approfittare della situazione, sapevano entrambi che quella notte il sesso non era proprio contemplato. E la cosa che stupì entrambi era che andava bene così, che in quel momento entrambi avevano bisogno del supporto dell’altro. Forse era questa la parte dell’anima…

Improvvisamente, lo stomaco di Javi cominciò a brontolare, facendo sorridere la dottoressa e vergognare il povero Espo.

“Detective Esposito, quando è stata l’ultima volta che hai mangiato?”

“Non me lo ricordo… Ma non ti preoccupare, adesso vado a casa e tolgo il disturbo.”

“Nessun disturbo. Mettiti comodo sul divano, ti preparo un sandwich” ordinò perentoria la dottoressa Parish, con uno sguardo che non ammetteva repliche. Una cosa che Javi aveva imparato durante la loro relazione era che quando Lanie lo guardava in quel modo non c’era altro da fare se non rimettersi alla sua volontà, perciò si distese sul divano, appoggiando la testa su un cuscino. La stanchezza di quelle giornate folli cominciava a prendere il sopravvento su di lui e una strana sensazione di trovarsi nel posto giusto e con la persona giusta si fece largo nel suo cuore. Inconsciamente, si trovò a sorridere e piano piano scivolò nel sonno.

Lanie ritornò dopo pochi minuti e lo trovò assopito e sorridente. Posò il sandwich sul tavolo basso davanti al divano, tolse le scarpe al suo uomo e si accoccolò accanto a lui, coprendo entrambi con un plaid. Insieme ce l’avrebbero fatta. Insieme sarebbero riusciti ad aiutare i loro amici. Insieme avrebbero spaccato il mondo. Insieme, anima e corpo.

Nota dell'autrice: credevo di essermi liberata dall'ossessione per il doppio episodio di questa stagione, ma leggendo il racconto di Lanie_Paciock ci sono ricaduta in pieno, così ho pensato di raccontare come lo hanno vissuto due personaggi cui sono molto affezionata.
Grazie come sempre a Lanie_Paciock per i suoi impagabili consigli e grazie a chi di voi mi ha regalato parte del proprio tempo per arrivare fino qui.
Baci,
Germangirl





  
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