Scatole di Ricordi

Ormai è passata una settimana dalla sconfitta dei MIB e dal ritorno di Shinichi Kudo nelle sembianze di liceale; il giovane si trova a casa del prof Agasa per aiutarlo con alcune faccende.

“Ti ringrazio Shinichi! So che sei molto impegnato e devi  recuperare tutti i test che hai saltato negli ultimi mesi a causa di tutta quella storia..” disse Agasa con un tono di tristezza.
“Non si preoccupi prof Agasa! Sistemare qualche scatolone è il minimo! Lei in questi mesi ha fatto moltissimo per me, e devo ricambiare in qualche modo!” sorrise il detective, spostando delle scatole che contenevano materiale elettronico, probabilmente destinato alle strampalate invenzioni di Agasa.
“Mi sento quasi in colpa...” I due vennero poi interrotti da una bambina “Non deve esserlo, dottor Agasa... Dopotutto sta parlando con un genio che avrà già imparato tutto ciò che gli serve per affrontare al meglio gli esami.. Non dimentichi che sta parlando con un mostro di intelligenza! E poi.. La sua amica gli avrà sicuramente riferito alcune domande dei test.. Né Kudo, come hai ricambiato tanta gentilezza? Ora che sei di nuovo nel tuo corpo scommetto che-“
Shinichi posò l’ultimo scatolone, e rosso in volto iniziò a sbraitare contro una Ai divertita “Ma che diavolo stai dicendo, stupida? Io e Ran non abbiamo…” Si trovò faccia a faccia con la bambina che, del tutto indifferente, si voltò ridacchiando.
“Dannazione a te, Haibara! Sei proprio una mocciosa pestifera!” commentò arrabbiato.
“Devo ricordati che anche tu fino a poco tempo fa eri un moccioso, che non riusciva neppure ad aprire il cancello di casa sua? Un moccioso che aveva bisogno di invenzioni da fantascienza per catturare i cattivi perché non aveva più le abilità di prima? Un moccioso che- ”
“No! Quell’esperienza mi è bastata! Ho sempre desiderato riavere il mio corpo e le sembianze di un liceale! Ed ora che sono riuscito ad ottenerlo, non.. Non torno indietro.” concluse, mentre Ai lasciò la stanza, alzando le spalle.

Agasa ascoltò il discorso; si avvicinò poi a Shinichi con una scatola, porgendogliela “Shinichi… Cosa vuoi farne di questi?”
Il ragazzo guardò con curiosità il contenuto della scatola.
“Ma questi..” Dentro se stesso sentì un sentimento di nostalgia e rammarico crescere.
Un papillon rosso, degli occhiali tondi, una ricetrasmittente a forma di detective, una cintura, un orologio, delle scarpe bianche e rosse.. Oggetti che riconobbe subito, e che evocarono in lui tristi e felici ricordi. Lo avevano accompagnato in quel lungo cammino, pieno di insidie e pericoli; erano le sue armi, che unite alla sua intelligenza lo avevano portato fuori dai guai.
“Questi… “ Era davvero incerto sul da farsi; ripensò alle parole di Ai.
“Forse Haibara ha ragione…Questa esperienza farà sempre parte di me, non posso separarmene.. Non voglio separarmene..” “Prof, questa la prendo io” sorrise
“D’accordo Shinichi! E grazie ancora per l’aiuto!”
“Si figuri! Quando ha bisogno, mi chiami! Arrivederci, e mi saluti anche quella peste di Haibara. Dille che la ringrazio”
“Certo Shinichi! A presto!”


Il ragazzo si chiuse la porta dietro di se, e si diresse verso casa sua con la scatola fra le braccia.
Depose gli oggetti in un cassetto della sua camera. “Chissà, magari un giorno potranno tornare utili di nuovo.. Anche se preferirei di no.. Ma devo ammetterlo, mi hanno davvero tirato fuori dai guai!” ridacchiò, chiudendo poi il cassetto, custode dei suoi ricordi da “moccioso”.


Uscì poi di casa, si diresse verso l’agenzia investigativa Mouri, dove Ran lo stava aspettando.
“Shinichi!” sorrise, scuotendo la mano in segno di saluto.
“Ehi! Sei pronta?” chiese, indicando poi i libri che aveva in mano.
“Tre ore di studio intenso ti aspettano! Devi essere tu quello pronto!” ridacchiò.
“Per chi mi hai preso? Guarda che la mia mente è allenata per memorizzare moltissime informazioni in brevissimo tempo! Vedrai!” si pavoneggiò il giovane.
“Tutto chiaro signor Detective! Per queste consulenze che avrò in cambio?” affermò maliziosa.
“In-in cambio?” Shinichi ripensò al discorso fatto prima con Haibara “Dovrei fare quell-“ Arrossì di colpo; cercò di riprendersi “Mi sembra ovvio! Ti racconterò come Holmes ha –“
“Allora non voglio nulla!” scosse la testa. “Dai andiamo!” e iniziò a incamminarsi verso la biblioteca.
Shinichi la seguì per poi dirle “Scherzavo..  Domani sera, cena in un ristorante a tua scelta per festeggiare il mio ritorno.. Solo noi due.” Calcò le ultime tre parole, arrossendo lievemente.
La ragazza annuì, arrossendo a sua volta.


Doveva riprendere a pieno la vita da liceale. E questo era il primo passo.



Salve a tutti! ^^
Posto anche questa schifezza buttata giù in poco tempo D:
Mi piace l'idea della scatola **
E ovviamente un po' di ShinxRan ci doveva essere xD
Se mi lasciate un commento con scritto ciò che ne pensate ve ne sarei grata T__T
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, recensiranno ecc.
Un saluto a tutti e
Peace, Love and ShinxRan 4ever