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Autore: InnamorataElly    31/03/2013    2 recensioni
Un'amicizia che si ritrova dopo così tanto tempo, come verrà recuperata? Ma a volte le persone cambiano, potrebbe essere un per sempre oppure no. Questa sta a noi deciderlo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci potevo ancora credere, sarei ritornata nel mio paese natale che non vedevo da ormai 7 anni, da quando ne avevo 9.
Avevo lasciato tutto lì: la perdita di mio padre per colpa di una stupida malattia troppo forte da combattere per un solo essere umano, una migliore amica e un migliore amico, più tutta la mia felicità.
Ricordo ancora quando mia mamma piangendo mi disse: “Jenna, prepara le valige, andiamo ad abitare in Italia.”
Io corsi dal miei migliori amici in lacrime e loro piansero con me saputa la notizia, ma li lasciai con una promessa: qualunque cosa succeda, prima o poi ci rivedremo.
Ed ora, forse li avrei rivisti e non me ne sarei più andata. Così mi aveva assicurato mia mamma.
 
Mamma: “Jen, sei pronta? L’aereo non aspetta.” mi urla dal soggiorno con le valigie in mano.
Io: “Arrivo subito!!” dico precipitandomi giù dalle scale guardando per l’ultima volta quella che era stata la mia casa per quei 7 anni.
 
In aereo porto non so se sono io la più nervosa o lei. Infondo io forse avrei ritrovato i miei migliori amici e lei avrebbe dovuto riallacciare i rapporti con la famiglia che avevamo lasciato prima di partire.
Mamma: “Pronta per ricominciare da dove avevamo interrotto?” mi chiede in aereo.
Io: “Mamma, lo sai vero che io ci sarò sempre per te? Quindi non essere nervosa, andrà come deve andare ok?” le dico io rassicurandola prendendole la mano.
Avevamo un rapporto stupendo e con lei potevo parlare di tutto, sapevo che mi capiva come io cercavo di capire lei.
Mamma: “Che cosa assurda, mia figlia di 16 anni che mi tranquillizza.” Dice lei facendomi ridere.
Io: “Bradford ci aspetta, e anche casa…” le dico per poi abbracciarla felice.
 
Arriviamo davanti quella che era stata la nostra vecchia casa.
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In questi anni era rimasta disabitata ed ora ci voleva una bella risistemata.
Non avevamo avuto il coraggio di venderla perché era la nostra casa: mia e dei miei genitori ed ora viverci senza mio padre sarebbe stata dura ma insieme l’avremmo superata.
Entriamo e troviamo tutto come lo avevamo lasciato, ed io mi fiondo in quella che era la mia camera.
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Mi addormento sul letto ancora incellofanato per evitare il deposito di polvere, così come il resto della casa.
 
Mamma: “Buon giorno dormigliona!!!” mi urla in orecchio per svegliarmi. “Alzati che andiamo a fare la spesa.” Continua lei aprendo le finestre, così di malavoglia esco sul poggiolo della camera e mi godo la visuale della mia ex-vecchia strada e del vicinato.
Io: “Come mai così felice oggi??” le chiedo rientrando e andando in bagno per cambiarmi per la spesa.
Mamma: “Perché andiamo anche ad iscriverti a scuola ragazza mia.” Mi risponde stando fuori dal campo di tiro di una mia eventuale scarpa, mentre mi strangolo con il dentifricio sentendo quelle parole.
Io: “Ma siamo solo alla fine di agosto e siamo arrivate ieri!!” cerco di dissuaderla facendola ridere.
Din don, din don, din donnnn!!
Si sente il campanello nel piano sotto così mia mamma corre ad aprire e il silenzio si impossessa della casa.
Mentre mi chiedo cosa posso essere successo scelgo come vestirmi (Image and video hosting by TinyPic) e poi scendo le scale si corsa urlando “Sono pronta”.
La trovo in cucina a parlare con una ragazza della mia età che appena vedo riconosco nonostante gl’anni.
Io: “Jas, ma sei tu??” sussurro ma la ragazza sente e appena si gira mi vede.
Non ho neanche il tempo di chiudere le palpebre che lei si fionda tra le mie braccia urlando.
Jas: “Non ci credo che sei tu!! Mi sei mancata così tanto!!!” mi urla mentre la stringo forse e le lacrime iniziano a cadere. Ma non siamo noi che piangiamo ma mia mamma che si è commossa nel vederci, così le faccio segno e ci ritroviamo in tre abbracciate felici.
 
Passiamo circa mezzora a chiacchiere per raccontarci cosa sia successo in questi 7 e ancora non riesco a realizzare che quella che tengo per mano sia la mia migliore amica Jas.
Mamma: “Perché non mi accompagnate a fare la spesa mentre chiacchierate e poi andiamo alla scuola?” ci propone mia mamma e nessuna delle due esita a dire di sì felice.
A quanto pare le voci corrono e Jas a saputo del nostro ritorno dai commenti in paese ed era subito corsa a controllare, trovandoci nella nostra casa. Scopriamo che andremo alla stessa scuola e questa cosa è fantastica.
Passiamo tutto il pomeriggio sul divano a parlare e decidiamo di uscire insieme come facevamo una volta cioè tutti i giorni insieme, tranne per il fatto del nostro migliore amico che da quello che mi dice Jas è cambiato da quando sono partita.
 
Il tempo passa e ben presto ci ritroviamo al primo giorno di scuola in cui inizierò la 3 liceo ma con me ci sarà Jas quindi lo supererò benissimo, anche perché siamo in classe insieme.
Io: “Mamma, io vado ci vediamo più tardi quando torno, ok?” le urlo dall’ingresso.
Mamma: “Ok, buon inizio tesoro. Ti voglio bene!” mi risponde dalla cucina.
Ora sono veramente felice. Ho la mia famiglia vicino perché ci hanno accolte a braccia aperte al nostro ritorno, mia mamma e la mia migliore amica. Meglio di così non si può, certo se ci fosse il mio migliore amico sarebbe perfetto ma non ho avuto tempo di vederlo ma Jas me lo farà vedere oggi a scuola e così potrò vedere come stà anche se non tornerà tutto come prima.
Arrivo a scuola in orario per la prima campanella e sento qualcuno baciarmi una guancia.
Jas: “Pronta angioletto?” mi chiede affiancandomi porgendomi il braccio e sorridendomi. In effetti un angelo sono (Image and video hosting by TinyPic) sono vestita tutta in bianco.
Io: “Certo!” le rispondo prendendola a braccetto ed entrando in classe.
Ci sediamo infondo così possiamo chiacchierare e lei mi parla dei gruppetti a cui stare lontana, cioè tutti: i secchioni, le “galline”, i giocatori di football e per finire i play boy. Quelli che rimanevano fuori erano i ragazzi e le ragazze comuni a cui nessuno si avvicinava.
 
La prima settimana passa in fretta infatti siamo già a venerdì che qualcuno si avvicina a noi.
X: “Ehi Jas, perché non ci presenti la tua nuova amichetta?” dice un ragazzo che si è appena seduto vicino a me sul prato mentre mangiamo il pranzo. Un suo amico si siede vicino a Jas e la bacia su una guancia mentre altri due rimangono in piedi appoggiati a un albero di fronte a noi.
Jas: “Ciao Liam, Harry togliti quel sorrisino dalla faccia perché Jen non è interessata a te scusa.” risponde lei chiamando Liam il ragazzo con capelli castani come gl’occhi che siede vicino a lei mentre Harry quello vicino a me, capelli castani un po’ ricci e occhi verde smeraldo.
Io: “Piacere di conoscervi io sono Jenna.” Dico io porgendo la mano al riccio vicino a me che sorridendo la bacia come fosse un cavaliere.
Jas: “Jen, loro sono i play boy per così dire. Liam è mio cugino, lui è Harry mentre castano occhioni blu è Louis e tinto biondo occhi ghiaccio è Niall. La banda di play boy da cui tenerti alla larga perché sono belli sì, ma peggio delle capre in quanto a cervello.” Mi dice la mia mia amica mentre presenta i ragazzi facendomi ridere.
Harry: “Ti sei dimenticata del moro Jas.” Le dice lui mentre la campanella suona.
Jas: “Giusto, Zayn Malik. Moro con occhi color caramello. Ma trovarlo senza nessuna che gli giri intorno è difficile quindi magari non lo incontreremo mai.” Dice la mia amica osservandomi per capire la mia reazione nel pronunciare il suo nome.
Capisco cosa intenda ora, col tenersi alla larga e col fatto che sia cambiato.
E come dico io parli del diavolo e spuntano le corna.
I ragazzi e Jas discutono sul perchè lei sia arrabbiata con Zayn per aver rovinato la nostra amicizia, questo mi fa capire che sanno che erano migliori amici e sanno che c’era un’altra ragazza ma non sanno che quella ragazza sono io.
Harry mi aiuta ad alzarmi e proprio in quel momento passa lui e i ragazzi lo salutano.
Liam: “Zayn, lei è Jenna la nuova arrivata amica di Jas.” Gli dice mentre prendo la borsa per poi ritrovarmelo di fronte dopo questi anni.
Non è più un bambino e si vede, è diventato molto bello e se non sapessi che è lui dal nome e per Jas potrei anche non riconoscerlo per quanto sia cambiato, non che io non sia cambiata ma cavolo capisco perché tutte gli vadano dietro. Anche gl’altri però non sono male ma lui ha qualcosa di diverso, sarà che mi piace da quando eravamo bambini e pensavo di averlo dimenticato nel tempo ma averlo così vicino mi fa arrossire.
Zayn: “Piacere di conoscerti, io sono Zayn.” Mi dice guardandomi in modo strano come cercasse di ricordare qualcosa.
Io: “Piacere mio, io sono Jenna ma per alcuni Jenny.” Gli dico usando il nome con cui solo lui mi chiamava, evidentemente o non si ricorda di me o non mi a riconosciuta.
Jas: “Jen dobbiamo andare in classe, ragazzi ci si vede alla festa domani.” Taglia corto la mia amica trascinandomi via per un braccio mentre saluto i ragazzi con la mano libera dalla borsa.
 
Jas: “Ok dobbiamo farti diventare stupenda, così forse quel zoticone si ricorderà di te e vivrete felici e contenti. Forse così tornerà quello di prima.” Mi dice sulla porta di camera mia mentre io la guardo stupita.
“O andiamo, si vedeva lontano un miglio che eri bordo dall’imbarazzo quando te lo sei ritrovato davanti a scuola.”Mi dice semplicemente mentre ci prepariamo.
Alle 21 siamo pronte e usciamo salutando mia mamma e siamo vestite così: Image and video hosting by TinyPic
Quando arriviamo i ragazzi sono già li e appena ci vedono si avvicinano, non sono ubriachi e quindi possiamo stare tranquille per il momento e sembra che sia io che Jas abbiamo pensato la stessa cosa perché ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
Questa sera Zayn sembra strano e appena mi vede sorride, per quale strano ragione non lo so ma non indago troppo, anzi mi butto in pista con Jas.
Alle 23 vado dal barista e prendo da bere quando vengo raggiunta da un Zayn abbastanza stanco. Ci credo con tutto i balli che si è fatto con le sue “amiche” di scuola ma almeno non è ubriaco.
Zayn: “Sai, avevo un’amica che si chiamava Jenna ma ormai non la sento più da 7 anni.” Inizia il discorso mentre si siede su uno sgabello vicino a me.
Io: “E non vi siete mai cercati in tutto questo tempo?” gli chiedo bevendo il mio drink.
Zayn: “No, ma ci siamo lasciati con una promessa.” Dice lui guardandomi.
“Qualunque cosa succeda, prima o poi ci rivedremo.” Ci ritroviamo a dire insieme mentre mi giro verso lui che mi guarda e sorride.
Io: “Allora ti ricordi chi sono.” Gli dico prendendolo in giro.
Zayn: “E chi si dimentica più quella ragazzina bionda che a 6 anni mi a colorato la faccia con i pastelli in prima elementare??” mi dice lui facendomi ridere al ricordo della faccia che aveva fatto nel vedersi allo specchio.
Io: “Dovevi vedere la faccia che hai fatto quando ti sei visto allo specchio.” Gli rispondo a risata finita mentre continua a guardarmi negl’occhi.
Zayn: “Cara la mia piccola Jenna, sono 7 anni che dobbiamo recuperare.” Mi dice semplicemente per poi aggiungere “Ti aspetto da quel giorno.”
Si avvicina sempre di più finchè le sue labbra non toccano le mie e ci lasciamo trasportare felici del momento.
Zayn: “Mi sei mancata Jenny.” Mi dice finito il bacio.
Io: “Anche tu Jaw.” Dico usando il suo soprannome.
Si alza e mi abbraccia, come mi mancava stare in queste braccia.




Angolino Autrice: spero che a qualcuno piaccia anche se non è stupenda anzi fa un pò pietà ma mi è venuta l'idea e l'ho messa per iscritto.
in speranza che qualcuno la recensisca vi auguro una Buona Pasqua visto che sono le 5:30 di mattina e vado a letto Elly :)
  
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