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Autore: Holland aka perfection    31/03/2013    4 recensioni
-Bene se sono un problema quella è la porta,fanculo.- Mi incamminai a passo veloce vicino le scale indicandogli la porta d'ingresso in fondo al corridoio.
Utilizzò lo stesso passo avvicinandosi a me.
-Buon mese insieme,tesoro.- Il suo tono era duro e doloroso da sentire. Scese le scale velocemente quasi correndo verso la porta.
-Io ci tengo a te!- Urlai ma forse era troppo tardi,non gli avrei mai detto quello che vorrebbe sentire.
Ed infatti si fermò sotto le scale guardandomi quasi addolorato sapendo quello che sarebbe successo fra pochi minuti.
-Dimmelo. Dimmi che mi ami.- E per il mio orgoglio l'avevo già perso. Volevo solo non conoscere un sentimento così forte.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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red Amarlo è come guidare una Maserati nuova lungo una strada senza uscita



-Cosa ci fai qui?- Domandai sorpresa trovandolo sotto casa con in mano delle chiavi e il solito sorriso smagliante che mi faceva sorridere automaticamente.
-Ho comprato finalmente la macchina che desideravo tanto.- I suoi occhi castani brillavano e sapevo anche perchè.
-Zain,prima dovresti prendere la patente.- Dissi roteando gli occhi e cercando di trattenere una risata.
-Ecco perchè guiderai tu.- Esclamò lanciandomi le chiavi che afferrai subito. Uscii dalla porta senza prendere neanche la giacca sapendo che le chiavi erano nascoste sotto il tappetino.
Neanche uscita dal vialetto mi tirò per il braccio facendomi ridere per la fretta che aveva nel farmi vedere il nuovo acquisto.
-Ehi,fermati,mi farai cadere così- Urlai fermandomi in modo che si girasse verso me.

Quel pomeriggio cambiò tutto,i nostri sentimenti soppratutto. Ho un ragazzo e pur avendolo non mi sono mai innamorata.
Mi ritrovo spesso a pensare come ci si sente quanto si è innamorati,se è così sbagliato,è così brutto,doloroso?
E cosa accadrebbe se ti innamori la prima volta? Cosa sono quei sentimenti estranei che si appropriano della tua mente,del cuore e addirittura del corpo? La gente normale dice che è bello sentirsi protetti,dicono che è bello avere un  motivo valido per vivere,dicono che non fa male e forse in fondo è vero. Il rifiuto fa male,il non esser accettati fa male,le parole,i litigi,lui può farti male ma l'amore no,è solo una cura...eppure non riesco a donare il mio cuore a nessuno,preferisco tenerlo per me anche se non sono la persona adatta per proteggerlo,forse mi faccio del male da sola non volendo prendermi cura di esso.

Forse era troppo vicino o sono io che sento questo bisogno di avvicinarmi a lui,di sentirlo più vicino.
'In fondo siamo tutti innamorati' Lessi su un giornale. 'Dobbiamo solo scoprire quando in fondo,e deve essere la persona giusta.' Ma la persona giusta non esiste,nessuno è giusto per noi.
-Come mai sei così bella oggi?- Sospirò sorridendo. Ci guardammo sinceramente negli occhi e poi scoppiammo a ridere insieme. Lo spinsi con uno strattone incamminandomi verso il cancello.
-Sai come rovinare i momenti romatici,Jones.- Mi raggiunse aiutandomi ad aprire il cancello di ferro per poi uscire sul marciapiede dove aveva parcheggiato la sua macchina.
-Ma quali momenti romatici?- Lo guardai stranita. Dovevo solo fare attenzione a quel che dicevo,non volevo scottarmi col fuoco.
-Sai,quelli dove il ragazzo dice due cazzate,la ragazza lo ringrazia poi si baciano e lui ottiene ciò che vuole- Mi sposto i capelli dal viso e gli sorrido.
-Oh,quello è romanticismo'By Malik' - Lui acciglia lo sguardo.
-Cosa hai capito? Con 'lui ottiene ciò che vuole' intendevo che alla fine riesce a conquistarla.- Ci penso su e salgo nella macchina aspettando che mi raggiunga.
-Conquistare il suo cuore?- Domando. Lui mi guarda e annuisce. -Oh...ma da quanto sei così poetico?-
-Da sempre,solo che tu non conosci questo lato di Javaad.- Io scoppio a ridere accendendo il motore e prima che riesca a partire lui afferra la mia mano.
-Seriamente,Summer,oggi sei bellissima.- Stava parlando seriamente? Sorrisi quasi timidamente.
-Beh...grazie allora.- E così sfrecciai nel traffico Londinese.

Amarlo è come cercare di cambiare idea
Una volta che stai già volando in caduta libera


-Oddio,no,portami via da qui.- La visuale era bellissima,piccole lucine messe insieme davano uno spettacolo splendido e l'eco delle nostre voci risuonava più forte di quanto pensassi.
Zain si chinò dalle risate facendo finta di buttarsi nel vuoto dal monte.
-Cretino,soffro di vertigini e smettila di fare così altrimenti ti ci spingo io lì giù.- Mormorai sedendomi sull'erba lontano dal precipizio.
Mi raggiunse e le risate si placarono mentre si sdraiava e fissava le stelle minuscole che splendevano perfettamente nel cielo blu della notte.
All'improvviso mi tirò giù.
-Così va meglio.- Mormorò.
-Perchè?- Aggrottai la fronte.
-Non vedevo l'orsa Maggiore.- Gli tirai un leggero schiaffo.
-Tu non sai neanche dove si trova.- Lo rimproverai mentre lui si mise sdraiato reggendo il peso corporeo sul gomito.
-Si che lo so,lì!-Si pavoneggio indicando il cielo.
-Lì,dove?- Cercai di capire cosa indicava con il dito. Scrollò le spalle.
-Da qualche parte lassù.- Lo guardai torva.
Mise una mano sul mio fianco scendendo cercando qualcosa e quando prese la mia mano nella sua era chiaro come il sole cosa cercasse.
Intrecciò le nostre dita e guardò attentamente le nostre mani.
-Combaciano,sai?- Mi feci scappare una risata sulla sua affermazione.
-Mmh..- Confermai incantandomi a guardare il vuoto ma in realtà mi stavo domandando cosa gli passasse per la testa,cosa cambia se adesso sentissi emozioni diverse al contatto fisico con lui e soppratutto se ci si può innamorare in  poco tempo,così poco che in una sera sei sua?
No,impossibile,ma potrei lasciarmi andare per una sera,perchè io,di lui,mi fido.Ma non è la fiducia ad avere il ruolo protagonista,è il sentimento che ho paura a mostrargli.
Nascosi la testa nell'incavo del suo collo inspirando il suo profumo mentre mi proteggeva dal vento notturno.
-Ti conosco così bene,Sum.- Sussurrò nei miei capelli.
-Nessuno mi conosce,Zain,nessuno.- Mormorai spostando la testa sul suo petto.
-Forse non ti conosco tanto quanto tu conosci te stessa ma rispetto agli altri posso permettermi di dire che so cosa desideri,so cosa darti,gli altri no.- La sua risposta mi lasciò in un dubbio comprensibile.
Non mi conosco neanche io,non saprei cosa è giusto per me...lui invece lo sa?
-Ma perchè stiamo parlando di questo?.- Domandai alzando la testa all'altezza del suo viso.
Le sue labbra erano una linea stretta e i suoi occhi non lasciavano trasparire nessun tipo di emozione.
Ma i suoi bellissimi occhi poi si spostarono su me.
-Vorresti essere amata?- Quella domanda non mi rimase indifferente e non ressi lo sguardo dolce ma ansioso del ragazzo che ho di fronte. Lui non si era mai innamorato ed io semplicemente non volevo innamorarmi.
Poi accadde tutto più veloce del vento.
Le sue labbra morbide sulle mie,così delicate ma trasmettenti emozioni indescrivibili.
La sua mano ancora sul mio fianco mi stese sotto di lui,la mia mano sulla sua nuca lo incoraggiava a continuare il bacio e le dita infilate nei suoi capelli facevano emergere dal profondo delle sue corde vocali un gemito.   
La sua lingua venne a contatto con la mia appena schiusi leggermente la bocca e sembrava non ne avessimo mai abbastanza data la nostra passione.
Purtroppo la mancanza di ossiggeno ci dovette separare.
Mi sorrise mordedosi il labbro e inspirando a fondo mi disse:-Rischiamo?-
Si alzò porgendomi una mano. -Rischiamo.-Risposi.

Toccarlo è come realizzare che tutto quello che hai sempre desiderato era proprio di fronte a te

-Allora cosa hai voglia di fare?- Domandò sedendosi su un vecchio pezzo di legno abbandonato di fronte alla ruota panoramica.
-Mmh...non lo so,tu cosa consigli di fare?-Mi avvicinai a lui aprendogli le gambe per posizionarmi tra di esse.
-Tu sai cosa vorrei fare.- Sorrise chinando la testa sul mio collo e solleticando poi con le labbra la mia guancia scendendo sulla mascella.
Feci due passi indietro appoggiando i palmi della mie mani sulle sue ginocchia.
Gli diedi un bacio sul naso.
-Non so cosa tu mi stia facendo.- Prese le mie mani guidandole dietro il suo collo.
-Perchè cosa ti sto facendo?-La curiosità nella mia voce era evidente. Mi sedetti sulle sue gambe.
-Sinceramente non lo so...ma...-Sospirò-con te sto bene,adoro passare il tempo con te.- Sorrisi.
-E' una cosa positiva sai? Anche io adoro stare con te.- Premetti brevemente le mie labbra sulle sue.
Appoggiò la fronte  sulla mia spalla e mi tenne stretta in quell'abbraccio.
Si stava accendendo qualcosa in me ma era solo l'inizio,non riuscivo a vedere la fine e questa cosa mi faceva paura.
Più tempo ci passavo insieme più la mia voglia di vederlo,ancora prima di abbandonarlo,cresceva.



Memorizzarlo era facile come conoscere tutte le parole della tua vecchia canzone preferita

-Alza il volume,c'è Justin alla radio!- Esclamai non dandogli neanche il tempo di alzare il volume che feci 
rimombare 'One Time' nell'auto.
Improvvisai qualche mossa con le braccia ondeggiando col corpo facendo ridere il signor Malik che guardava la strada seduto al posto del passeggero.
-I'm a tell you one time,Girl I love ,Girl I love you- Canticchiò insieme a me. Spalancai la bocca per la sorpresa.
-Vai,continua.- Lo incoraggiai sedendomi meglio sul sedile della macchina.
-Lala,time,lala girl.- Scoppiai a ridere coprendo la sua bocca con il palmo della mia mano.
-Sta' zitto,non sai le parole.- Lui a tutta risposta mi leccò la mano e così fui costretta a ritirarla.
-Zain,che schifo!- Lo rimproverai.
-Quando hai la mia saliva in bocca non ti da fastidio però.- Pulii la mia mano vicino alla sua maglietta e lui approfittò della vicinanza per darmi un veloce bacio.  -E da altre parti.- Accigliai gli occhi e lui mi leccò la guancia.
Tornai indietro ridendo.
-Potresti smettere di leccarmi?- Gli chiesi appena presi aria nei polmoni.
Lui non rispose così lo provocai mettendo la mano sui suoi jeans,si fece teso tutto d'un tratto lasciando che salissi man mano e quando toccai il cavallo dei pantaloni mi bloccò il polso.Scoppiai a ridere mentre lui scattò in avanti girando il volante portandomi fuori strada e parcheggiando la macchina in un modo poco elegante su un marciapiede. Un paio di macchine dietro suonarono in segno di rimprovero.
-Ma sei completamente cretino?- Volli urlare per farlo sentire in colpa ma non potevo non ridere sentendo la sua risata contagiosa.
-Oddio,io ti amo.- Disse ridendo ma quando si rese conto di quello che ha detto la sua risata si trasformò in un sorriso forzato.
-Cosa?- Domandai più scioccata di lui.   
-Amo il modo il modo in cui ci divertiamo.- Modificò la frase a suo piacimento facendomi sentire da un lato più tranquilla ma da un lato delusa. Volevo essere veramente amata.
-E il modo in cui facciamo figure di merda.- Sospirai guardando fuori dal finestrino sperando che nessuno abbia chiamato la polizia.

Litigare con lui era come cercare di risolvere un cruciverba e accorgersi che non sai la risposta giusta


-La smetti di comportarti così?- Urlò alzandosi dalla sedia facendola sbattere contro il muro.
-Così come,scusa?- Mi alzai anch'io con molta più calma.
-O sei distratta o m'ignori,dimmi quali delle due cose fai?- Aprì la bocca per la sorpresa e scossi la testa.
-Stai zitto,per favore,non sai nulla,non sai cosa stavo pensando,ho dei problemi.- Stavo pensando a lui. Più che altro mi stavo preoccupando per quello che provavo.
-Qui l'unico che ha un problema sono io: sei tu il mio problema.- Lo guardai dritta negli occhi,si erano fatti più scuri,era arrabbiato e sapevo perchè,ma non avevo la risposta giusta o forse volevo dargliela ma probabilmente mi sarei pentita.
-Bene se sono un problema quella è la porta,fanculo.- Mi incamminai a passo veloce vicino le scale indicandogli la porta d'ingresso in fondo al corridoio.
Utilizzò lo stesso passo avvicinandosi a me.
-Buon mese insieme,tesoro.- Il suo tono era duro e doloroso da sentire. Scese le scale velocemente quasi correndo verso la porta.
-Io ci tengo a te!- Urlai ma forse era troppo tardi,non gli avrei mai detto quello che vorrebbe sentire.
Ed infatti si fermò sotto le scale guardandomi quasi addolorato sapendo quello che sarebbe successo fra pochi minuti.
-Dimmelo. Dimmi che mi ami.- E per il mio orgoglio l'avevo già perso. Volevo solo non conoscere un sentimento così forte.


Rimpiangerlo era come desiderare di non avere mai scoperto che l’amore potesse essere così forte.

Si girò e buttò il vaso a terra dalla rabbia prima di uscire sbattendo la porta lasciandomi a terra rannicchiata ad ascoltare il silenzio quando lui non c'era.

Perderlo era blu come non avevo mai conosciuto.Dimenticarlo era come cercare di conoscere qualcuno che non hai mai incontrato.

Una volta che il tuo cuore si affezziona ad un sentimento così forte è difficile uscirne fuori. Il modo in cui mi guardava,in cui ci baciavamo,in cui mi toccava,il modo in cui lui mi amava sileziosamente senza dirlo.
Il modo in cui facevamo le cose rimarrà sempre nostro. Eppure voleva troppo,voleva sapere se quello che provava era ricamiato. Si,amarlo era rosso. Rosso acceso.Era.



Perché l’amore era come guidare una Maserati nuova lungo una strada senza uscita.




   
  
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