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Autore: mikyintheclouds    31/03/2013    8 recensioni
Brevi scorci della vita quotidiana di Kensi e Deeks, dopo che lei scopre di essere incinta del ragazzo e decidono, quindi, di formare una loro famiglia.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kensi era ferma immobile, incredula.
Ricontrollò per la millesima volta le istruzioni, ma la cosa era facile. Una lineetta negativo, due positivo.
Guardò il suo test. Due nitide linee blu si stagliavano sul bianco.
Questo significava una sola cosa. Era incinta. Di tre mesi all’incirca. 
Sapeva quando era successo e sapeva anche chi fosse il padre.
Ripensò a quella volta, la loro prima e unica volta e il suo cuore cominciò a battere veloce al ricordo di quel piacevole momento.
 
Quel giorno il team aveva seriamente rischiato la vita.
Qualcuno li aveva attirati in una trappola in un edificio abbandonato che poi era stato fatto saltare in aria e loro erano riusciti a uscirne vivi per un pelo.
Solo Callen si era rotto un braccio dopo esserci caduto sopra a seguito di un salto, mentre lei, Deeks e Sam avevano solo qualche contusione e qualche bruciatura.
Callen era stato portato in ospedale e Nell, incaricata da Hetty, era andata con lui, Sam era tornato a casa dalla sua famiglia, mentre lei, che non voleva stare sola perché ancora un po‘ scossa per quello che era successo anche se non voleva ammetterlo, aveva accettato la proposta di Deeks di un hamburger accompagnato da una bella birra ghiacciata a casa sua.
La serata era trascorsa piacevolmente, tra chiacchiere, risate, i loro soliti battibecchi e forse qualche birra di troppo.
La verità, però, è che non poteva incolpare l’alcool, ma solo sé stessa, per quello che era successo. Anche se “incolpare” non era la parola giusta. Lei voleva fare quello che aveva fatto.
Si era avvicinata a lui piano piano con fare seducente e lui, innamorato di lei da sempre, aveva accettato quel corteggiamento e l’aveva addirittura incoraggiato attirandola a se e dandole morbidi baci prima sul collo, poi più in su verso il suo viso a cercare la bocca.
Le loro mani, intanto, a volte si intrecciavano, altre cercavano di esplorare il corpo dell’altro, mentre i vestiti piano piano venivano tolti e gettati lontano.
Quando le loro bocche si incontrarono per la prima volta entrambi sentirono un’ intensa emozione mai provata prima, mentre le loro lingue calde si intrecciavano, giocavano e lottavano.
Quando sentì che era il momento giusto Deeks entrò dolcemente in lei e iniziò a muoversi rendendo i loro corpi una cosa unica, uniti in un sentimento che mai nessuno dei due aveva sperimentato prima di quel momento.
Raggiunto insieme l’apice del piacere, lei soffocò un grido sulla sua spalla, mentre lui ricadeva piano sopra di lei e le spostava con molta delicatezza una ciocca di capelli dal volto.
Si separarono, ma rimasero vicini, a coccolarsi, baciarsi e parlarsi fino a che si addormentarono abbracciati.
La mattina seguente Kensi si alzò per prima, si rivestì in fretta e, con molto imbarazzo, lasciò la casa del partner senza nemmeno svegliarlo.
Quando lui la raggiunse al lavoro si guardarono per un breve ma intenso momento. Lui aveva uno sguardo carico di sentimento, la voleva, la desiderava, ma vide nei suoi occhi qualcosa che lo fece desistere.
Lei non era pronta ad affrontare le conseguenze di quello che era successo, così lui, rispettando il suo volere, non tornò mai sull’argomento, anche se ogni volta che la guardava le comunicava il suo affetto che giorno dopo giorno andava aumentando.
Il loro rapporto, tuttavia, rimase, almeno in apparenza, lo stesso di prima, tant’è che nessuno si accorse di niente, tranne la scaltra Hetty, ovviamente.
 
Il suono del campanello interruppe quei pensieri e la riportò con forza alla realtà. 
Lei. Incinta.
Lei.
Che non aveva avuto la presenza della madre per buona parte della sua vita, stava facendo crescere dentro di se una creatura che sarebbe dovuta completamente dipendere da lei per i prossimi anni.
- No, stai calma, non ti agitare, magari è sbagliato il test, no? A volte capita. Andrò dal ginecologo per essere più sicura.- Si disse per darsi coraggio.
I sintomi, tuttavia, erano palesi. Nausee mattutine, ormoni sballati che la facevano passare dall’essere irritata all’essere esuberante in pochi minuti e poi la continua fame.
Il campanello suonò di nuovo con maggiore insistenza e si decise ad andare ad aprire.
Ebbe un tuffo al cuore quando vide sulla soglia di casa sua il suo collega, nonché padre della creaturina che cresceva in lei.
Rimase basita per qualche secondo, poi si riscosse e lo lasciò passare facendolo entrare in casa.
“Scusa, non mi è suonata la sveglia e non sono ancora pronta.” Mentì.
“Accomodati pure mentre mi finisco di preparare.”
“Potrei darti una mano a vestirti, o meglio, a svestirti.” Disse Deeks malizioso.
La ragazza gli lanciò un’occhiataccia ricordandogli, senza dire nulla, la tacita promessa che si erano fatti di non parlare più di quello.
“Scusa, hai ragione, pessima battuta.” Disse sedendosi sul divano ingombro di vestiti, oggetti e vaschette di cibo.
-Prima o poi glielo dovrai dire.- Disse la vocina dentro di lei. -Quando sarò certa che è vero, glielo farò sapere.- Le rispose, acida.
Si preparò in fretta e uscirono insieme per andare al lavoro.
Durante il viaggio in macchina calò un silenzio imbarazzato fino a quando lei, interrompendolo, disse: “Domani mattina non ci sarò. Devo andare a fare una breve visita dal medico.” “Tutto a posto, spero.” “Si, si. Tutto normale. Visita di routine.” lo rassicurò sorridendogli, mentre dentro di lei cresceva la preoccupazione per quello che sarebbe venuto dopo.
Come avrebbe fatto a dirglielo?
E come avrebbe reagito lui?
E gli altri? Cosa avrebbero detto?
E Hetty? L’avrebbe licenziata?
E lei? Sarebbe stata in grado di crescere un bambino, anche da sola supponendo che Deeks non ne volesse sapere?
Immersa in quei dubbi che le attanagliavano lo stomaco e le mettevano paura, fu distratta e silenziosa tutto il giorno al lavoro.
Fortunatamente non avevano alcuna missione, quindi nessuno ci fece troppo caso, tranne Deeks che, leggermente preoccupato, le chiese se ci fosse qualcosa che non andava.
“No, figurati. Sono solo concentrata sui rapporti, cosa che anche tu dovresti fare.”
Deeks, però, era poco persuaso di quello che lei gli aveva detto e decise di passare da lei la sera, dopo che, finito il lavoro, erano tutti tornati a casa.
Bussò alla porta e Kensi andò ad aprire vestita con un paio di pantaloncini corti e una canottiera attillata che lasciavano poco spazio all’immaginazione, soprattutto a quella di un uomo innamorato che non vedeva l’ora di coprire di baci il suo corpo perfetto.
“Deeks.” disse lei leggermente sorpresa. “Che ci fai qui?”
“Sai, la verità è che non me la sono bevuta la storia che hai raccontato oggi. Tu hai qualcosa, l’ho visto nei tuoi occhi stamattina e non dire che stai bene, perché quando dici che stai bene in realtà non stai bene.” 
Kensi si rese conto di non avere più vie di uscita. Decise, quindi, di raccontargli tutto, o meglio, i suoi sospetti.
“Va bene, te lo dirò. Entra.”
Si sedette sul divano con la schiena appoggiata al bracciolo e i piedi raccolti al petto.
Lui la imitò.
Erano seduti l’uno di fronte all’altra, ma lei evitava accuratamente di guardarlo negli occhi.
Traditrici, due lacrime le scesero involontarie e silenziose percorrendo più o meno rapidamente i lineamenti del suo viso.
Deeks se ne accorse e, preoccupato, si avvicinò a Kensi.
“Hei, che succede? È una cosa così grave?”.
“Ti ricordi circa tre mesi fa, quando ero a casa tua e noi..” Disse evitando le domande del collega.
“Noi abbiamo fatto l’amore. Si, Kens, me lo ricordò molto bene. È stato il giorno più bello della mia vita.”
Sentendo quelle parole lo stomaco della ragazza fece una capriola. Anche per lei era stato il giorno più bello della sua intera esistenza, non aveva mai amato nessuno come aveva amato lui quella notte e, forse, in tutta la sua vita non sarebbe stata più in grado di trovare un uomo che la faceva sentire unica e speciale come lui sapeva fare.
“Ecco, io … tu … noi …” Oddio, non sapeva nemmeno da che parte cominciare. E come poteva dopo quello che lui le aveva appena dichiarato?
“Che stai dicendo, Kensi, non riesco a capirti. Che vuoi dire? Che ti sei pentita? O che ora, invece sei pronta? Perché se non sei ancora pronta ti posso capire, come ho fatto fino ad adesso e, anche se mi pesa, rispetto la tua decisione, anche se, ovviamente, preferirei che tu …” Replicò iniziando a parlare a macchinetta.
“Deeks.” Lo interruppe secca Kensi.
“Sono incinta. O meglio, penso, ma ne sono sicura al 99%. Domani ho appuntamento col ginecologo per avere una conferma.”
Guardò il ragazzo, ora completamente zitto, fermo come una roccia e leggermente pallido.
“Tu sei cosa?”


ciao a tutti! allora cosa ne pensate del primo capitolo?? commentate e fatemi sapere se è il caso che vada avanti o se è meglio che lasci perdere tutto dall'inizio.
Grazie, come al solito, a tutti quelli che mi leggono, mi commentano e mi seguono, soprattutto alle mie affezionate che non mancano mai di farmi sapere il loro pensiero. Continuate a farlo perchè è importante per me =)

bacioni!! alla prossima!
  
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