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Autore: valery_    31/03/2013    5 recensioni
Uno,moro. L'altro,biondo. Uno,occhi marroni. L'altro,occhi ghiaccio. Uno,misterioso. L'altro,sorridente. Uno,cupo. L'altro,solare. Uno,innamorato. L'altro,indifferente. Uno,diavolo. L'altro,angelo.
- they're like different stars. - Ziall.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- an unconditional love.  - Ziall.


- Zayn Jawaad Malik.

«Zayn Jawaad Malik tu non sarai gay! Mai e poi mai! Mi vergognerei se lo fossi!»
E mentre mio padre continuava a borbottare,io mi chiusi in camera mia.

‘voglio portarmelo a letto,cazzo. Non ce la faccio più. Devo dirglielo,ne ho bisogno,ma non in questo modo’ scrissi sulla mia specie di blocconote striminzito.

Lì ci scrivevo tutto quello che provavo. Le avrei volute indirizzare a mio padre,un giorno,per fargli capire cosa succedeva in me nell’età adolescenziale.
Mia madre era morta,e così mi ritrovavo in una famiglia di omofobi.

Mi buttai sul letto,presi il pc e andai su twitter.
‘ne ho bisogno’ scrissi.
Lo gettai poi sul letto mentre mi alzavo.

Mi diressi verso la finestra della stanza e la aprii. Dalla mensola vicina,presi il pacco delle sigarette: ne sfilai una,l’accesi e la misi in bocca,cominciando ad inspirare.
Il mio sguardo si fermò sulla casa del mio amato.

Era una angelo,il principe azzurro delle fiabe..ma anche meglio direi!
Era perfetto,ma lui…lui non lo capiva.

L’avevo conosciuto a scuola: facevamo entrambi il terzo anno del liceo. Io ero nella D,e lui nella B.
Non avevamo gli stessi professori,non eravamo sullo stesso piano,e lui non sapeva della mia esistenza; forse non sapeva neanche che abitavo accanto a casa sua.

Però un corso lo avevamo in comune: recitazione.

Nel dramma che stavamo preparando,’a complicate love’,mi avevano scelto come solista,e fin qui tutto okay. Solo che nel dramma,il solista canta e balla. E beh,io non sapevo ballare. E poi,anche se fossi stato bravissimo,non mi sarei mai esibito davanti al biondino,il protagonista d’altronde,e addirittura a tutti.
Fortunatamente,il corpo di ballo di cui facevo parte,si esercitava in un’altra classe.

Finii la sigaretta,così la spensi nel vaso della pianta di papà. Lo odiavo a morte.Alitai un altro po’ del fumo verso la casa del cosiddetto principe.

Quando stavo per chiudere la finestra,e chiudermi a scrivere altre lettere,vidi quei due occhioni ghiaccio,che tanto amavo,uscire dalla propria dimora.

Sbarrai gli occhi all’istante.
Mi guardai attorno,come quando un cane sente l’odore di qualcosa.
«una scusa Zayn,una scusa!» mi ripetevo mentre pensavo a quello che avrei potuto dirgli.

Sì,ero assai timido,ma non potevo trattenere quel segreto così a lungo. Ed erano già passati 6 mesi,dalla cotta.
DOVEVO DIRGLIELO. ERA UN OBBLIGO,UN DOVERE PER ME.

«recitazione!» esclamai. «sì,dirò che ho perso il testo della canzone e che ne ho bisogno.» continuai.

Pft,non era vero. Avevo quel testo,lo avevo imparato a memoria. Ma qualche cosa dovevo pure inventarmi!
Indossai una canotta dell’America,la mia preferita,dei jeans e le nike blazer.
Diedi un’occhiatina veloce al ciuffo,che non poteva essere imperfetto.

Uscii di corsa dalla stanza,lasciando chiudere la porta alle mie spalle.
Scesi le scale correndo,mentre le mie sorelle mi fermavano e mormoravano un ‘ma dove stai andando così di fretta?’ ‘Zayn!’ ‘Fratellone!’ che non mi fecero distrarre dal mio obiettivo.

Uscii di casa,dunque,sbattendo la porta involontariamente.

Spostai lo sguardo sulle scale che precedevano l’ingresso a casa Horan: lui era lì,col suo cellulare,a messaggiare con nonsochi.

Mandai giù un po’ della saliva che s’era formata in bocca.
‘forza Zayn,vai da lui e,tranquillamente,chiedigli il testo della canzone’ ripeteva il mio cervello.
Sentii qualche goccia di sudore scendere dalle tendini fino alle guance,per poi frantumarsi sul mio collo.

‘inspira,espira’ continuava quel cazzo di cervello.
E così feci. Respirai. Misi una mano nel ciuffo,e la tolsi inziando a camminare verso di lui.

Arrivato a pochi metri da lui,le mie gambe si bloccarono.
La mia bocca si socchiuse,impressionata da tanta bellezza.
E sorrise,guardando lo schermo del cellulare.
Lì,precipitai. Capii che dovevo farmi coraggio e dirgli quello che mi ‘serviva’.
Mi leccai le labbra,ormai secche.

Mi avvicinai alle scale,e lui mi vide.
Si accorse delle scarpe davanti a lui,così spostò il cellulare posandolo in tasca,e alzò lo sguardo fino ad incrociarlo con il mio.
 
«ehm,ciao» dissi io,accennando un piccolo sorriso.
Avevo la luce del sole,che tramontava,sul lato sinistro della faccia. Avrebbe dato fastidio ad una persona normale,ma io mi trovavo benissimo con quella luce in faccia: anche perché vedevo solo una luce,Niall.
«oh,ciao!» disse lui,sorridendo con aria allegra. Era irlandese,il tipico irlandese.
«vieni avanti,così non ti vedo con tutta quella luce sul viso» ridacchiò.

Ubbidii,e mi avvicinai a lui.
Fece una faccia stupita.

‘Lo dicevo io che non mi conosceva! Non sapeva della mia esistenza!’ pensai.

«okay,so cosa stai pensando.» dissi velocemente.
«non mi conosci,ma io conosco te. E no,non sono un maniaco.» dissi ancora.

Maniaco? Forse lo ero..per quante volte lo osservavo!

«comunque,piacere..Zayn» sorrisi lievemente.
«Niall» disse facendo un altro dei suoi fantastici sorrisi.
I miei occhi si illuminarono.

«Ascolta,sono nel tuo stesso corso di recitazione. Io sono,il solista» feci io.
«oh,Zayn. Zayn Malik,si ricordo.» annuì.

Il momento della bugia era arrivato.

«Ho perso il testo della canzone,e siccome ce l’hai anche tu,che sei il protagonista,avevo pensato di chiederti se potevo fare una fotocopia..» dissi tutto ad un fiato,inziando a gesticolare (cosa che odiavo).
«oh,certamente!» sorrise senza mostrare i denti.

Entrò in casa,e lo vidi salire le scale.

Okay,la prima fase era completata.
Ma ora dovevo pensare a qualcosa per farlo venire a casa mia.
C’ero arrivato.
Dopo pochi minuti uscì fuori,con due fogli in mano.

«Ecco,ho fatto due fotocopie. Casomai ne perdi una..!» rise.
E risi anche io.
«Senti,ti andrebbe di venire verso le nova a casa mia? Così da studiare insieme per il dramma» sorrisi timidamente.
«le nove? Casa tua? Dove abiti?» chiese sospettoso.
«Proprio affianco a te» dissi quasi ironico,indicando la villetta rossiccia.
«ohw,okay. Così magari ci conosciamo meglio» sorrise entusiasta.
«certo! A dopo allora» dissi facendo un vago cenno di saluto,con la mano,mentre mi allontanavo.

'E vedrai come ci nconosceremo bene..' mormorai fra me e me,ridacchiando.

Vidi salutarmi anche lui.

Tornai a casa. Erano le sette e mezza.
‘sì cavolo,ce l’hai fatta!’ ripetevo sorridendo.

Rientrai in camera,senza dire niente. Sorridevo e basta.
‘ce l’ho fatta,e quando verrà e glielo dirò,ti potrò dire vaffanculo’ scrissi ancora su quei pezzi di carta.

La mia sorella maggiore,Doniya,entrò in stanza all’improvviso.

«Don,cosa c’è?» chiesi voltandomi.
Si avvicinò a me.
«gliel’hai detto?» chiese.
«glielo dirò.»
«tuo padre ti ucciderà..»
mormorò dispiaciuta.
«è un amore incondizionato,non me ne frega un cazzo di lui» dissi quasi sputando la parola ‘cazzo’ e ‘lui’
«Zayn...» abbassò lo sguardo.

Mi avrebbe difeso. Sì,lo sapevo.
Uscì dalla stanza.

Erano le otto,e di regola dovevo andare giù in cucina,e cenare.
Ma non avevo fame..ero troppo contento per mangiare.
Usai quel tempo per mettere a posto la camera,o forse..
Nascosi le lettere in un cassetto,soffermando la mano destra su di esso per pochi istanti.
Sospirai. Divennero le nove.

‘Drindrin’ sentii suonare il campanello.

Mi voltai di scatto.
Aprii la porta della camera e mi precipitai giù dalle scale,e con un salto aprii la porta a Niall.
«ehi!» sorrise.
«benvenuto» dissi spostandomi dalla porta «prego,entra» sorrisi.

Entrò,guardandosi attorno mentre teneva in mano il libro del dramma.
Stavo ricominciando a sudare.

Era in casa mia,Dio. Dopo 6 mesi. Mi sentivo strasoddisfatto.

«Vieni,andiamo in camera mia.» dissi felice.
Annuì.

Salimmo le scale,e lo feci entrare in stanza.

«siediti pure sul letto» dissi,con un briciolo di maliziosità che però non feci notare.
«grazie» mormorò sedendosi a gambe incrociate sul letto.
Mi sedetti difronte a lui.
Prese il libro e cominciò a leggere.

«oh,Jade,tu non sai cosa provo per te..ma con delle semplici parole,forse riuscirai a leggere il mio cuore..» disse con una tale espressione,che mi stavo per sciogliere.

Mi guardò.
«allora? Va bene,diciamo?» chiese.

Lo guardai e non risposi.

«Zayn?»

Tacqui.

Si guardò attorno,cercando qualcosa per ‘svegliarmi’ e notò qualcosa che avevo dimenticato fuori dal cassetto.

«Zayn…quello è il testo della canzone,perché..perché sei venuto da me a chidermelo?»

Non gli feci finire la frase,che mi avvicinai velocemente a lui,cominciandolo a baciare.
Rimase fermo,sapevo che era etero,ma volevo…fargli cambiare idea?
Dopo pochi secondi,si staccò dal bacio.

«..Zayn smettila.»
disse serio.

Gli misi il dito indice sulle labbra,e mormorai uno «sh,biondino»
Gli guardai le labbra,e ripresi a baciarlo,sempre con più passione.

Si decise: sciolse le gambe,facendo cadere la destra fuori dal letto,e la sinistra dietro di me.
Sorrisi,aprendogli la bocca a forza. Lì lavorai un po’ di più. Non voleva cedere.
Alla fine,ci riuscii.

Si stese sul letto,e io su di lui. Si stava appassionando.

Mi prese per la nuca,mentre io mi mantenevo su di lui,come se dovessi fare le flessioni.
Infilai,poi,la mano destra fredda,sotto la sua polo rossa.
Ebbe come una scossa,e si mosse un po’. Cominciai ad accarezzargli gli addominali,per poi salire ai pettorali.
Erano caldissimi,quasi bruciavano,dalla timidezza.

E pensai che dovevo continuare.

Mi sedetti sulle sue gambe,e gliela sfilai,gettandola da qualche parte per la stanza.
Scesi a baciargli il collo,e lì Niall divenne rosso. Era rosso,ma adorabile.
Gli feci qualche succhiotto,glielo morsi anche un po’. Era piacevole,e io mi sentivo benissimo.

Con la mano sui pettorali,scesi fino al bottone dei jeans.

Lì allora,mi abbassai su di lui,e con i denti gli sbottonai i pantaloni.
Con la lingua,e con il incisivi,abbassai la zip,e…olè,alche i jeans vagavano per la stanza,insieme alla maglietta.
Lo lasciai in boxer. Mi sedetti su di essi,e mi tolsi la maglia da solo.

Non levai i pantaloni,forse li avrei levati dopo.

Mi stesi con le gambe fuori dal letto,e la bocca sulla sua erezione che sporgeva sempre più. Era strano.
Boccheggiai,timidamente.
‘forza,daaai,ce l’hai davanti. Adesso non fare una figura di merda. Fai vedere che ci sai fare. Dai Malik,cazzo.’ Pensò quel fottuto cervello.

Gli diedi un morso,poi due,tre,e così via,sempre da sopra ai boxer.
Quando fui ‘sicuro’ dell’erezione,che pulsava più del mio cuore,lo privai dei suoi boxer.
Appena vidi il suo pene,davanti ai miei occhi,arrosii di brutto.
Risi. Sì,mi faceva ridere.
Rise anche lui,alzando lo sguardo verso il soffitto,mettendosi una mano sugli occhi.

C’ero. Okay,dovevo mantenere la calma e fare un bel lavoro di bocca.
Tirai fuori la lingua,e gli leccai tutta la lunghezza,ormai tesa.
 Mi eccitavo sempre di più.
Sentii dei gemiti,provenire dalle labbra sottili del biondo.

Potevo cominciare veramente.

Aprii la bocca e lo infilai dentro,arrivando a toccargli la base con la lingua.
Succhiavo e leccavo la base. Lui urlava,io stavo morendo.
Alternavo le due cose: prima succhiavo un po’,e poi leccavo di nuovo.

Andai avanti così per una decina di minuti. Poi passai ai testicoli.
Glieli strinsi,poi li morsi,e alla fine succhiai anche quelli.
Uscì una sorta di liquido bianco,leccai anche quello.
Quando finii,mi tolsi i pantaloni,finendo di bere quel liquido bianco che era rimasto sulle mie labbra. Quindi,mi leccai il labbro inferiore.

Mi stesi su di lui,e la mia bocca era a pochi centimetri dalla sua.
Ricominciai a baciarlo,facendo sfregare la mia intimità contro la sua.
E lo baciavo con più foga di prima,gli mordevo il labbro e a volte anche la lingua.
Godevamo entrambi.
Alla fine,mi staccai da lui.

«erano 6 mesi che aspettavo di farlo,Niall» gli sussurrai all’orecchio.
«Zayn..»
«Niall,lascia che io ti ami,dammi solo una possibilità» continuai.
«..lo sai che sono etero»
«imparerai ad amarmi,io potrò essere più della tua Jade» dissi citando una frase del dramma,quella dell’amante,se così posso definirla,di Jack,ovvero Niall.

«Ti amo» conclusi.
«Ti amerò anche io» mormorò lui a bassa voce,guardandomi negli occhi.
Sorrisi.

Capimmo,entrambi,che non ci saremmo mai lasciati.

Mio padre lo venne a sapere dopo soli pochi minuti.
Mi cacciò di casa,e lo capivo. Ma non ero rimasto solo.
Con me vennero le mie sorelle e Niall. E LUI,rimase solo.

 

- THE END -

- SPAZIO AUTRICE.
OKAY. Forse ci sono andata giù pesante nella parte mlmlml,ma è la prima OS,ARANCIONE poi,quasi ROSSA,che scrivo e pubblico su efp.
RECENSITEEEEEEEEEEEEH. Anche con frasi tipo 'che schifo Zayn e Niall gay. Bleahh' e roba del genere. SCRIVETE. RECENSITE.

A me interessa c:

Bhe,detto questo,mi dileguo :3 Ho già scritto 11 pagine di Word :')


#vilowotanto #kisses #lettori #Zoey  #allaprossimaOS #instaefp (?) HAHAHAHAHAHA.
   
 
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