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Autore: LittleJess    31/03/2013    2 recensioni
Cosa succederebbe se i personaggi di Skins, appartenenti a due generazioni diverse, s'incontrassero?
(La storia è raccontata dal punto di vista di entrambi i personaggi)
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Miles, Francesca Fitzgerald
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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 Franky-
Quella sarebbe stata un'altra giornata di merda, come tutte, in quel periodo. Ci fosse qualcosa che andasse bene, almeno qualcosa. Niente di niente. Avevo la testa più incasinata del solito. La scomparsa di Matty, le cazzate fatte con Luke, e Nick che mi stava attaccato come le api con il miele. Lui aveva intenzione di "aggiustarmi" la vita. Ma per favore, nessuno avrebbe mai potuto farlo. Continuavo a pensare e a ripensare mentre camminavo di sera, tutta sola per le strade di Bristol. Ero proprio un fottuto disastro. Dovevo trovare il modo di distrarmi da tutta questa situazione, e quale modo migliore se non l'alchool? Mi diressi verso il primo pub che trovai all'angolo della strada, varcai la soglia e camminai subito verso il bancone. Mi sedetti, e di fronte a me scorsi un barista che mi stava fissando in maniera strana. “Doppio wiskie.” Dissi, mentre cercavo di osservare meglio il volto del barista. "Cazzo!" pensai. Era il tipo che avevamo insultato io e Mini quella sera in cui ci eravamo sbronzate. “Merda.” Borbottai tra me e me. Ad un tratto alzai gli occhi e notai che c'era un ragazzo che mi stava guardando, ed era seduto proprio vicino a me.

Chris-
Quella sera ero particolarmente annoiato. Tony mi aveva informato che ci sarebbe stata una festa con droga e alcol, al solito locale, ma in quel momento non avevo voglia di andare. Strano, molto strano. Vabbè, magari ci avrei fatto un salto più tardi. Ero stanco, ma non avevo alcuna voglia di deprimermi a casa, perciò uscii e mi diressi al solito pub, dove mi rifugiavo ogni sera, prendendomi delle sbronze colossali. In fondo quel pub era il posto ideale per sbronzarsi. Entrai nel piccolo locale facendo un cenno con la testa al cameriere, per salutarlo, poi mi sedetti al bancone. Stavo ordinando una birra, quando entrò nel pub una ragazza mai vista prima. Mah, chissà, magari era nuova in città. Si sedette anche lei al bancone, proprio accanto a me, mentre io continuavo a fissarla. Non era tanto alta, ma aveva capelli rossi e corti, avevo uno stile interessante. Era una tipa particolare, mi attirava, in un certo senso. Mentre lei ordinava, il barista mi diede la mia birra, che iniziai a bere a piccoli sorsi. “Mh, ci vai leggera, eh?” Commentai udendo la sua ordinazione. Doppio whisky. Interessante.

Franky-
Soffocai una risata. “Sì, abbastanza.” Risposi secca. Il barista tornò con la mia ordinazione e continuò a fissarmi con rabbia, tanto da sbattere il bicchiere e far versare un po' di wiskie. “Idiota.” Mormorai. Ero consapevole di averla fatta davvero grossa quella sera. Dopotutto avrei potuto farlo licenziare. Sbuffai. “E fa' attenzione, cazzo! Possibile che tu non impari mai? E soprattutto, come mai sei ancora qui? Io credevo ti avessero licenziato.” Dissi, schermendolo completamente, tutto sotto gli occhi di quel ragazzo, che continuava a fissarmi. Sembrava quasi divertito, ma anche piuttosto sorpreso. Sorseggiai il wiskie, facendo una smorfia leggera. Era davvero forte, ma mi avrebbe senza dubbio fatto bene. “Sì, io e lui non abbiamo buoni rapporti.” Dissi, indicando il barista con un cenno del capo. “In verità non ci vengo mai in questo posto, o meglio, questa è la seconda volta.” Era calato il silenzio di colpo ed io mi voltai, notando che tutta la gente seduta mi stava fissando. “E a quanto pare nessuno sembra essersi dimenticato del mio breve "passaggio".” Dissi allo stesso ragazzo seduto vicino a me, che sembrava essere alquanto interessato all'argomento. Sospirai. “Senti scusa, non so perchè stia dicendo tutte queste cose a te.” Tagliai corto. In effetti era praticamente uno sconosciuto, soprattutto mai visto prima.

Chris-
Osservai attentamente l'intera scena. Evidentemente la prima volta che la ragazza era stata in quel pub doveva essere successo qualcosa. Peccato, me l'ero perso. Non sapevo però se chiedere di più sull'accaduto alla ragazza oppure farmi i fatti miei e ignorare la faccenda. Optai naturalmente per la prima. “Ehm, che è successo durante il tuo breve "passaggio"?” Chiesi, sorseggiando la mia birra. Ero veramente curioso di sapere, dato che ormai ogni cliente abituale di quel posto ora fissava la ragazza misteriosa, incuriosito. “Sempre se ti va di parlarne eh. In fondo hai ragione, sono uno sconosciuto. Ma giuro che non ti rapirò, sono uno sconosciuto apposto, io.” Aggiunsi abbozzando un sorriso, cercando di fare una buona impressione. Era normale che la ragazza non mi avrebbe raccontato nulla. Io per lei ero un semplicissimo sconosciuto che passava le sue serate ad ubriacarsi in uno squallido pub e sostanzialmente ero veramente così. Mh, che vita divertente e varia che avevo.

Franky-
Abbozzai un sorriso, scolandomi l'intero wiskie. Tossii leggermente, mi sentivo quasi bruciare la gola. Ma dopo un po' cominciai. “Ecco..io e la mia amica volevamo andare in un pub ed ubriacarci, così siamo entrate nel primo che abbiamo visto nel raggio di pochi metri.” Lanciai un'occhiata veloce al barista, rivolgendogli un sorrisino innocente. “All'inizio era tutto apposto, ma dopo la situazione è degenerata. Sai com'è, gli effetti dell'alchool..” Passai un dito sul bordo del bicchiere vuoto. Mi serviva altro wiskie. Feci un cenno con la mano al solito barista e quello con la sua aria incazzata provvide a servirmi di nuovo. “Diciamo che abbiamo fatto un po' di casino. Ma solo un po'. Insomma abbiamo alzato un po' la voce, preso in giro il barista, ma nulla di grave.” Sospirai, alzando gli occhi al cielo. “Ma purtroppo la gente non capisce mai un cazzo. E così ci hanno sbattute fuori.” L'idiota tornò con l'altro wiskie ed io gli rivolsi un sorriso tirato. “Mi sa che se l'è presa davvero, poverino” Dissi ironica con un sorrisetto. “Questa non è la mia zona, diciamo che mi sono trovata qui per caso.” E che non mi ero completamente dimenticata che questo fosse lo stesso pub in cui avevamo fatto baldoria io e Mini pochi giorni fa.

Chris-
Risi alle sue parole. Sinceramente avevo pensato a cose ben peggiori, in precedenza. Vabbe', a chi non era capitato di prendersela un po' con i baristi, dopo aver bevuto un po' troppo? Era capitato a tutti, niente di grave. Guardai la ragazza. “Mh, pensavo peggio dai.. Non sei una cosi cattiva persona…” Finii con un gran sorso la mia birra, facendo cenno al barista di portarmene un'altra. Sbadigliai annoiato da quella serata cosi monotona, quindi mi rivolsi alla ragazza seduta accanto a me. “Comunque io sono Chris, piacere!” Abbozzai un sorriso, porgendole la mano. Sembrava una ragazza simpatica, perche' non provare a farci amicizia? Non sembrava appartenere al gruppo di persone che frequentavo di solito, lei sembrava apposto, ma mi attirava, in un certo senso, e dal momento che non avevo nulla da perdere, perche' non provarci?

Franky-
Lo vidi ridere fragorosamente affermando che ciò che avevo fatto non era nulla di così grave. “Bhe, aggiungiamo anche qualche bicchiere rotto ed è finita.” Inarcai un sopracciglio, guardandolo attentamente. “Perchè, ti sembrò forse cattiva?” Gli chiesi. E subito dopo scosse il capo, presentandosi. “Piacere, Chris. Io sono Franky.” Gli strinsi la mano, sorridendo. Ero stranamente spontanea in quel momento e soprattutto con un ragazzo appena conosciuto. Non era da me. Per niente. Tuttavia questo Chris mi sembrava un tipo simpatico e, perché no, anche piuttosto carino. Magari avrei dovuto seguire il consiglio di Mini e delle altre. Da quando ero arrivata a Bristol non lo avevo mai incontrato prima, peccato. “Presumo che tu frequenti spesso questo posto. L'ho notato dalla confidenza che hai con il tizio del bancone.” Affermai sorseggiando il mio drink.

Chris-
Annuii alla sua ultima affermazione. In realtà quel pub era quasi la mia seconda casa. Passavo lì la metà delle mie sere, quelle che praticamente non passavo tutto sballato a qualche festa. “Beh, diciamo che non sono proprio un ragazzo…” Mi interruppi un secondo. “...Un ragazzo casa e chiesa.” Ridacchiai divertito. Nonostante non conoscessi affatto quella ragazza, mi era facile parlare con lei. “Tu invece? Sei nuova di questa parti?” Domandai curioso. Non l'avevo mai vista in giro, il che era strano, poichè conoscevo la maggior parte dei miei coetanei. Beh, a meno che non fosse una ragazza che fino a quel momento  era stata segregata in casa.

Franky-
Scoppiai a ridere a mia volta. “Tranquillo, non c'è bisogno che tu faccia un giro di parole per dirmi che sei uno che sa come divertirsi.” Bene, già mi sembrava un tipo interessante, ma questo gli fece guadagnare molti punti. Mi sembrava anche sicuro di sé. “Sì, in effetti non sono proprio di queste parti. Mi sono trasferita qui da Oxford un po' di tempo fa. Devo dire che mi piace come città.” Mi scolai l'ultima goccia di wiskie nel mio bicchiere che poggiai sul bancone. “Mi sono anche iscritta al college. Non è male, beh, a parte quello stronzo del preside” Affermai con un sorretto riferendomi a Mr. Blood. Sì, era il padre di Grace, cosa che sapevamo in pochi, ma era soprattutto un gran bastardo a scuola. “A proposito tu vai al college?” Azzardai la domanda. Era un gran figo, ma non mi dava l'impressione di essere così tanto più grande di me. Anche se non lo avevo mai visto a scuola, sicuramente non lo conoscevano neanche Mini o Grace, altrimenti lo avrei adocchiato, giusto?

Chris-
Alla sua domanda feci una smorfia. “Mh, diciamo che sono iscritto al college, ma non per questo lo frequento. Non amo la scuola. Credo che dall'inizio dell'anno abbia frequentato qualcosa tipo tre lezioni!” Risi guardandola. Quindi frequentavamo il college insieme? Buono a sapersi. Non riuscivo però a capire perchè, se si era trasferita a Bristol tempo prima, non l'avevo mai vista in giro. Chissà, magari il suo concetto di divertimento era diverso dal mio. Magari era una ragazza apposto, parecchio apposto. La fissai per qualche istante. Mah, non ero convinto della mia ipotesi. Certo, non sembrava una sballata totale, ma neanche una suora. “E che fai per divertirti, qua a Bristol?” Chiesi abbozzando un sorriso, sperando in una risposta simile a quella che avrei dato io a quella domanda.

Franky-
“Ah, ecco perché non ti ho mai visto!” Ridacchiai. Veniva al college anche lui quindi. Era un tipo che sapeva il fatto suo, interessante. “Bhe, andare alle feste, o in giro con le mie amiche.” Sorrisi, facendogli un cenno di intesa. “Nemmeno io sono una ragazza casa e chiesa. Mi piace divertirmi. E sballarmi qualche volta. E qualcosa mi dice che piace anche a te..” Non so se con lo sballarmi avesse inteso l'erba e la droga, tuttavia ero convinta che non si sarebbe scandalizzato alla mia affermazione, anzi. Sembrava un tipo particolare, così ribelle ed interessante. Secondo me doveva essere anche un po' cazzone, ma io lo trovavo figo lo stesso. Lo squadrai per qualche istante, aspettando la sua risposta.

Chris-
La guardai alzando un sopracciglio. Avevamo gli stessi interessi, perfetto. Lo sapevo, quella ragazza aveva qualcosa di attraente. “Beh, quindi abbiamo gli stessi interessi, eh?” Sorrisi. Chissà che gente frequentava. Magari gente con i suoi stessi interessi. Sarebbe stato figo conoscerli, un giorno. Gente simile a me che non conoscevo, uno sballo! Continuai a fissarla, perso tra i miei pensieri, quando mi ricordai della festa che ci sarebbe stata quella sera di cui mi aveva avvertito Tony tempo prima. Magari avrei potuto chiedere a Franky di venirci con me. In fondo il motivo principale per cui non volevo andare era il fatto che probabilmente il mio gruppo non ci sarebbe stato. Ora c'era Franky. Poi ero curioso di vedere il suo concetto di divertimento.. Fino a che punto si spingeva e roba varia. “E se ti dicessi che stasera c'è una festa in un locale qua vicino?” Dissi dopo qualche secondo di silenzio. Speravo accettasse. Sapevo che ci saremmo divertiti, in fondo.

Franky-
“Già, a quanto pare..” Chi l'avrebbe detto che un incontro in un pub si sarebbe potuto rivelare tanto interessante. Ero venuta qui con l'intenzione di ubriacarmi e levarmi dalla testa tutto quel casino, ma credevo proprio che andare ad una festa sarebbe stato ancora meglio. Mi avrebbe fatto bene, poi con un tipo come Chris sarebbe stato il massimo. Certo, non sapevo quasi nulla di lui, ma che importava? Alla fine avevamo gli stessi interessi. “Perchè no. Ci vengo volentieri, Chris. Dopotutto un po' di divertimento non potrà fare altro che movimentare un po' questa serata..” Gli risposi con un sorriso, mentre mi alzavo, prendendo le mie cose. “Anche subito, tipo ora, in questo momento, andrebbe bene per te?” Gli chiesi. Quella sera mi sarei divertita come non facevo da tempo ormai. Era tempo di recuperare tutto quello che avevo perso in questo periodo da schifo.

Chris-
Aveva accettato, perfetto. Che ci saremmo divertiti era ovvio. La festa era organizzata da della gente che conoscevo, quindi sapevo che non sarei rimasto affatto deluso. Prima di uscire di casa avevo preso un po' d'erba e qualche pasticca, perciò ero pronto per andare. Vedendola alzarsi annuii, alzandomi anch'io a mia volta. “Direi che potremmo andare anche ora, sì. Il locale è a dieci minuti da qua, più o meno e la festa dovrebbe essere già cominciata.” Sorrisi e lasciai dei soldi sopra il bancone del pub, pagando anche per Franky, poi mi avviai verso l'uscita del locale velocemente. Mi faceva piacere uscire con qualcuno di nuovo. Ero stanco della solita vita monotona, con sempre la solita gente. Il pensiero di uscire con una ragazza appena conosciuta, così simile a me e così figa, mi elettrizzava. Ero più che convinto che quella sarebbe stata una serata epica.

Franky-
Ero talmente presa dall'eccitazione della festa, che mi dimenticai di pagare, infatti era quello il motivo per cui, sempre il solito barista, continuava a lanciarmi occhiate peggiori di quando ero entrata. Fui sorpresa e anche molto, nel vedere Chris che pagava per me. Era molto gentile da parte sua, ed io non ero abituata a questo genere di "galanteria", ma non potevo negare che non mi avesse fatto piacere. Ci dirigemmo entrambi verso l'uscita, pronti a partire. “Chris, ti seguo.” Dissi con un sorriso, mentre camminavamo per strada. “Spero che ci sia della buona musica e non solo, ovviamente..” Affermai, rivolgendogli un cenno d'intesa. Aveva detto che il locale distava dieci minuti, quindi non sarebbe dovuto essere tanto lontano per fortuna. Mi guardavo intorno, quella non era la mia zona. Mi sentivo spaesata, ma eccitata al contempo. Andare ad una festa, in un quartiere estraneo con un ragazzo appena conosciuto in un pub, mi faceva questo effetto. Ogni tanto lanciavo un'occhiata a Chris. Dire che era carino sarebbe stato riduttivo, era proprio figo.

Chris-
Uscii dal piccolo pub seguito da Franky e quando ci trovammo in strada iniziai a camminare, prendendo dalla mia tasca un pacchetto di sigarette e sfilandone una. Poi porsi il pacchetto a Franky. Non sapevo se fumasse o no, ma per essere gentile offrii comunque. La vidi guardarsi intorno con aria spaesata. Evidentemente quello non era il suo quartiere. Chissà dove abitava. Presi dalla mia tasca un accendino e intanto accesi la mia sigaretta, tirando a lungo. “Riguardo alla festa puoi star tranquilla, sarà incredibile. Non ne resterai delusa!” Sorrisi convinto. Quella sarebbe stata sicuramente la festa del secolo. C'erano alcol, droghe e tutto il necessario per lo sballo assicurato.

Franky-
Mi guardai intorno. Eravamo quasi arrivati, cosa che testimoniava il fatto che già si iniziava a sentire la musica, che arrivati lì doveva essere assordante. Mi offrii una sigaretta ed io la presi. Lasciai che me l'accendesse, per poi fare un tiro e soffiare fuori il fumo. “Sarà meglio, allora!” Gli risposi, ammiccando leggermente. Le strade buie della Bristol notturna confondevano ancora di più il mio senso dell'orientamento. Ma non ero preoccupata, sicuramente Chris sapeva dove andare. Lo seguii, camminandogli accanto, mentre fumavo la mia sigaretta. “Quindi questo è il tuo quartiere. Peccato che non ci sia venuta prima.” Gli dissi, continuando a guardarmi attorno. Attraversammo varie stradine, piuttosto diverse da quelle del mio quartiere. Più continuavamo ad andare avanti, più si cominciava a sentire una musica. Dovevamo esserci quasi. Feci un altro tiro. Non stavo più nella pelle. Da quando ero arrivata a Bristol, le feste sembravano essere diventate il mio pane quotidiano. Tutte quelle a cui ero andata si erano rivelate un vero e proprio sballo e lo sarebbe stato anche questa. Ero davvero curiosa di vedere il posto e la gente di questo quartiere. Chissà, magari un giorno avrei potuto portarci anche Mini, Grace e gli altri. Sempre se il mio senso dell'orientamento non mi avesse tradito. “Direi che ci siamo quasi..” Affermai con un tono di eccitazione. L'aumentare della musica ci stava avvertendo del fatto che eravamo quasi arrivati.

Chris-
“Direi di sì, siamo arrivati.” Dissi indicando il piccolo edificio che era apparso davanti a noi, dal quale proveniva una musica assordante. “Come ti sembra?” Chiesi sorridendo, mentre facevo un cenno con la testa al buttafuori che ormai conoscevo bene. “Lei è con me.” Dissi, indicando Franky, poi entrammo. Presi per una mano la ragazza, in modo che non l'avrei persa in mezzo alla gente che ballava. Mi guardai attorno. C'erano parecchie persone, molte delle quali conoscevo. Bene, più gente c'era, più il divertimento era assicurato. Raggiunsi un angolino del locale relativamente tranquillo, dove ancora c'erano poche persone. Mi misi una mano in tasca, dalla quale estrassi un piccolo sacchettino con dentro alcune pasticche. Ne presi una e me la misi sulla punta della lingua, ingoiando, poi porsi il sacchettino a Franky. “Prego!” Dissi urlando, cercando di sovrastare il volume altissimo della musica con la mia voce, per farmi sentire.

Franky-
Finalmente arrivammo sul posto. Si trattava di un edificio relativamente piccolo. Entrammo subito, senza fare alcuna coda. Meglio così. Odiavo aspettare. Lanciai un'occhiata veloce al buttafuori che sembrava un gigante ed entrammo. Chris mi prese per mano, mentre cominciavamo ad aggirarci all'interno del locale. La musica era a palla ovviamente e c'era anche molta gente, tutti sconosciuti per me. Il locale non era male e c'era della bella musica, avevo una voglia matta di ballare. Era quello l'altro mio modo per non pensare. Tuttavia ci dirigemmo verso un angolino un po' più tranquillo, in cui la musica non arrivava a sfondarci i timpani completamente. Vidi Chris prendere un sacchetto con delle pasticche. Lui ne prese una e subito dopo la offrì a me. Con un sorrisetto, non ci pensai due volte e immersi il dito nel sacchetto, prendendone una e ingoiandola a mia volta. Mi avvicinai all'orecchio di Chris, urlandoci dentro. “Spero sia roba di buona qualità e che faccia subito effetto! E, cosa importante che sia in grado di provocare uno sballo assoluto! Confido in te, Chris!” Ridacchiai, mentre chiusi gli occhi per un attimo, attendendo l'effetto della pasticca, anche se quello sarebbe stato solo l'inizio.

Chris-
Alle sue parole risi e mi avvicinai a mia volta al suo orecchio, per farmi sentire. “Se c'è una cosa che devi sapere, di me, cara Franky, è che su queste cose non lascio deluso nessuno..” Affermai con un sorrisetto ambiguo, poi mi interruppi per qualche istante. “La mia è roba di qualità, puoi giurarci. E adesso fanculo, vieni a divertirti!” Dissi continuando a ridere, trascinando la ragazza in mezzo alla folla. Avevo una voglia matta di sballarmi fino a non ricordare più neanche il mio nome, di svegliarmi e non ricordarmi nulla della sera prima. Presi un drink dalle mani di un tipo che ero sicuro di conoscere, che mi doveva anche qualche soldo, che passava vicino a noi e diedi un lungo sorso, facendo cenno al tipo di andarsene. Poi passai il drink a Franky, cominciando a muovermi a ritmo della musica come un idiota, sentendo la pasticca iniziare a farmi effetto. Dio, amavo quella sensazione.

Franky-
Alzai un sopracciglio divertita, alla sua risposta. Sicuro di sè, il tipo. Ma se ha detto che è roba di qualità, sarà roba di qualità. Mi lasciai trascinare nella folla, e così ci gettammo nella mischia. Cominciai a ballare, scatenandomi. Cominciavo a sentire la testa leggera. Ecco, aveva ragione, allora! Osservai tutta la scena. Chris era uno che prendeva senza chiedere. Sorrisi, afferrando il drink e bevendo a mia volta. Feci una leggera smorfia. Era piuttosto forte. Ma in quel momento non riuscivo a riconoscerne il tipo. Chi se ne importava, l'importante era sballarsi, giusto? Continuavo a ballare, senza mai fermarmi, muovendo ogni parte del mio corpo. Chiusi gli occhi, muovendo la testa da un lato all'altro. Avevo quella splendida sensazione di vuoto e leggerezza, che mi provocava sempre un’estasi totale. La mia testa stava abbandonando il mio corpo. I miei pensieri erano completamente usciti dalla mia mente.

Chris-
Ora sentivo solamente la musica invadermi ogni parte del corpo. Mi avvicinai leggermente a Franky, continuando a ballare, senza fermarmi. Se il mio scopo in quella serata era quello di sballarmi completamente, direi che avevo cominciato in modo eccellente. Mi avvicinai ancora a Franky, avvicinandomi al suo orecchio per farmi sentire, sopra la musica. “Allora? Ti piace qua?” Chiesi, abbozzando un sorriso. La mia, in fondo, era una domanda ironica. Come faceva a non divertirsi? Quella festa era assolutamente fantastica, ed era solo l'inizio.

Franky-
Avevo gli occhi chiusi, con la musica che mi invadeva completamente le orecchie. Dio, che sensazione fantastica! Sembrava quasi che ci fossi solo io e nessun altro. Mi sentivo come isolata dal mondo, da tutto e da tutti. Continuando a muovermi, mi ritrovai Chris vicino. “E' un posto da sballo! Peccato che non ci sia mai venuta prima!” Urlai a mia volta nel suo orecchio. “Ma dopotutto c'è sempre una prima volta, no? Sorrisi appena, scolandomi il drink che mi aveva dato Chris poco prima. Vidi passare un tipo, che doveva essere parecchio sballato e sbronzo e gli misi il bicchiere vuoto in mano. Non sembrava nemmeno che se ne fosse accorto. Guardai Chris, mettendomi una mano sulle labbra e simulando un'espressone colpevole. Mimai con le labbra un "ops" non troppo convinto e poi tornai subito a ballare.

Chris-
“Beh, potremmo sempre tornarci eh! Urlai ancora. Poi Franky mise il bicchiere vuoto in mano ad un tipo dall'aria parecchio spaesata. Io risi, fissandola, mentre lei mimava un'espressione dispiaciuta. Scossi la testa e lei riprese a ballare, dopo pochi istanti, cosa che feci anche io, lasciandomi andare al paradiso nel quale stavo entrando grazie all'effetto della pasticca. Ero all'apice del benessere. La mia testa si era ufficialmente staccata dal resto del corpo, che ballava senza controllo.

Franky-
Era la sensazione più bella del mondo. Dire che ero in paradiso, probabilmente sarebbe stato riduttivo. La cosa più bella dello sballo assoluto è che non ti sembra nemmeno di sentire la stanchezza. Avevo il fiatone, ma non ero affatto stanca, anzi. Mi stavo divertendo come non succedeva da molto. Ad un certo punto andai verso Chris, ballando vicino a lui, continuando a scatenarmi più di prima. “Ci vieni spesso qui?” Urlai nel suo orecchio. La mia voce era bassissima al confronto della musica. Era talmente alta che avrebbe potuto rompere i vetri. Ammiccai un sorriso. “Bhe, credo di doverti ringraziare! Dopotutto, se non fosse stato per te, avrei sicuramente passato la serata a deprimermi nel pub fino ad ubriacarmi! Ma così è molto meglio!”

Chris-
Continuai a ballare anche quando Franky si avvicinò a me. “Beh, sì, vengo spesso qua. Mi piace troppo. Amo questa cazzo di vita!” Urlai al suo orecchio. In fondo era vero. Troppa gente mi criticava perchè ero un fattone incosciente, ma poco mi importava. Avevo sempre pensato che la cosa più giusta da fare nella vita sarebbe stata godersela e non avevo tutti i torti. Al suo ultimo commento, poi, sorrisi. In realtà anche io dovevo ringraziare lei. Se non l'avessi incontrata, sicuramente, non sarei andato a quella festa da sballo. “Grazie a te, piccola!” Aggiunsi infine, sempre gridando, cercando di sovrastare il volume della musica, invano. “A chi lo dici!” Lanciai un urlo, alzando le braccia al cielo e piegando la testa all'indietro. Magari stavo esagerando, ma non me ne fregava niente. Era il mio modo di divertirmi, che alla gente piacesse o meno. “

Franky-
Piccola?!” Scoppiai a ridere, divertita. Era strano, questo Chris, un ragazzo appena conosciuto in un pub, era in grado di farmi ridere, divertire e sballare al contempo. Impressionante. Mi provocava una certa attrazione in verità. Bhe, di essere figo, era figo, non c'erano compromessi. Poi sballato lo era ancora di più e non credevo fosse un peccato farci un pensierino. Dopotutto ero single, giusto? Sì. Ed anche le ragazze avrebbero acconsentito. Probabilmente la mia testa era completamente vuota, ecco perchè non mi facevo il problema degli scrupoli. Mi avvicinai a Chris, poggiandogli una mano sulla spalla, mentre ballavo. In fondo non stavo facendo niente di male, no? Mi stavo divertendo.

Chris-
Quando Franky mi poggiò una mano sulla spalla sorrisi, guardandola. Era bella, sì. Non potevo nascondere il fatto che mi sentivo sicuramente attratto da lei. Beh, non era mica peccato pensare certe cose. In fondo ero anche in astinenza da diversi giorni. Fare qualche pensierino su qualche ragazza attraente era del tutto normale. Mi guardai intorno. Attorno a me vedevo solamente figure indistinte, contorte: colpa della droga, ma continuai comunque a ballare. Quella era indubbiamente una delle migliori feste degli ultimi tempi. Ancora non era arrivata la polizia, cosa veramente strana. Evidentemente era stata perfettamente organizzata.

Franky-
Alla sua reazione, mi rilassai, poggiando anche l'altra mano. In questo modo ballavamo vicini. Non riuscivo a capire in quel momento perchè esitavo ancora, anche se poco. Non frequentavo alcun ragazzo da un mese ormai, cosa per cui Mini e Grace continuavano a prendermi in giro, incitandomi a "darmi da fare". Facile per loro, non avevano tutto il mio casino nelle loro testoline. Ma in quel momento non pensavo più a niente, se non alla musica che mi stava fracassando i timpani. Mi avvicinai nuovamente all'orecchio di Chris, urlandoci dentro, con il fiato che mi era rimasto nei polmoni. “Che ne dici se schiodiamo di qui, Chris? E ci andassimo a fare una canna?” Eravamo già sballati, dato che non riuscivo più a vedere con chiarezza le sagome della gente che ci circondava, ma perchè non continuare?

Chris-
Alla sua domanda annuii immediatamente. Era un'idea grandiosa. Cosa meglio di una bella canna per disfarsi del tutto? Strinsi la mano di Franky alla mia e mi diressi verso l'uscita, facendomi spazio barcollante tra le persone fatte e ubriache, ridotte peggio di me. Dopo qualche minuto riuscimmo ad uscire da quel locale, ormai strapieno. Appena oltrepassai la porta feci un respiro profondo. L'aria fresca era oro per i miei polmoni, che quella sera erano ormai stati sotterrati da tutto quel fumo respirato dentro il locale. Sfiorai la tasca dei miei pantaloni con una mano, come per accertarmi che il sacchetto con l'erba ci fosse ancora. “Vieni.” Le dissi, avanzando verso una panchina in un piccolo giardinetto. La panchina non era nè troppo nascosta da destare sospetto ai passanti, nè troppo visibile da far vedere a tutti ciò che ci saremmo fumati.

Franky-
Non feci in tempo a terminare la domanda, che Chris strinse la mia mano, gettandosi tra la folla in cerca dell'uscita. Immediatamente, anche se con un po' di fatica a causa della mente e della vista annebbiata di entrambi, ci facemmo spazio tra la folla e ci ritrovammo fuori dal locale. L'aria aperta mi creò quasi una sensazione di sbandamento, infatti battei più volte le palpebre per vedere meglio. Mi guardai attorno, era quasi tutto deserto. Ci avviamo verso una panchina piuttosto nascosta ed in penombra e ci sedemmo. Sospirai, accavallando le gambe. “Dio, che sballo assurdo..”  

Chris-
Mi sedetti sulla panchina, tirando fuori il sacchetto dalla mia tasca. “Prima le signore..” Dissi, porgendo il sacchettino con l'erba alla ragazza, accompagnato da cartine e filtri. Mi strofinai poi gli occhi con una mano. Dentro mi sentivo da dio. Era da diverso tempo che non passavo una serata così. “Cazzo, penso di non essere mai stato meglio.” Mormorai dopo qualche istante di silenzio. Era la verità. Mi sentivo completamente rilassato e calmo, sensazione che non provavo da veramente troppo tempo.

Franky-
Ridacchiai, stampandomi sulla faccia un'espressione di ammirazione. “Che gentiluomo..grazie.” Sorrisi ed afferrai l'erba, filtro e una cartina, cominciando a comporre la mia "opera d'arte". Mentre mettevo l'erba nella cartina commentai con un sorrisetto. “Sembri un registratore automatico, Chris. O meglio, sei semplicemente fatto” Gli dissi dandogli una leggera gomitata sul braccio. Conosciuto da poco e già ci scherzavo? Bene. Inumidii la cartina con la lingua, per poi rollare la canna. La mostrai soddisfatta. “Ecco fatto” Tesi la mano senza chiedere nulla e subito Chris mi porse il suo accendino. Era incredibile, sembravamo essere quasi telepatici. Accesi la canna e ne feci un lungo tiro, chiudendo gli occhi.

Chris-
Risi divertito mentre sfilavo una cartina dalla scatolina e iniziavo a rollarmi la mia amata canna. “In questi casi credo di essere una macchinetta, già..” Risi ancora, chiudendo la mia amata inumidendo la cartina con la lingua. Porsi quindi l'accendino a Franky, che accese la sua canna. Poi accesi la mia, tirando a lungo e lasciando che quell'aroma che amavo tanto mi riempisse la bocca. “Questo è il paradiso…” Dissi chiudendo gli occhi e rilassando ogni mio singolo muscolo. “Allora, Franky, dimmi un po'.. Dai tutta questa confidenza ad ogni ragazzo che incontri nei pub?” Chiesi divertito, tirando ancora dalla mia canna.

Franky-
Continuai a fumare la mia canna, tenendo gli occhi chiusi. La leggerezza che avevo in testa era una sensazione fantastica. Sospirai. “Non proprio, sinceramente” Gli risposi con un sorriso. “O meglio, non do confidenza quasi a nessuno, a parte i miei amici” Era vero. Un tipo come me così freddo e schietto faticava a socializzare o a stringere amicizia subito e con facilità. Soprattutto era parecchio diffidente. Ma questa definizione che mi ero data sarebbe andata a farsi benedire ormai. Infatti stavo parlando con uno sconosciuto conosciuto in uno squallido pub. “Tuttavia, devo ammettere che tu sei un'eccezione.” "Già..e che eccezione.." pensai, lanciandogli una lunga occhiata penetrante. E menomale che avevo la vista appannata, eppure le cose "importanti" riuscivo a vederle benissimo. “Devo ammettere che mi sei simpatico, Chris.” Era la verità dopotutto. Era simpatico, figo, divertente e tra noi c'era anche feeling.

Chris-
Sorrisi ascoltando le sue parole, interessato. In effetti a prima vista non mi era sembrata una tipa eccessivamente aperta ed estroversa, ma in quel poco tempo passato insieme mi ero dovuto ricredere assolutamente. Era una ragazza divertente, simpatica e aperta. Era strano incontrare gente così simile a me, in un certo senso, in un pub così squallido. “Beh, anche tu non sei una compagnia così tremenda, dai..” Dissi ridacchiando, facendo poi un lungo tiro dalla mia canna, socchiudendo gli occhi e rilassandomi. Ero felice di aver incontrato Franky, quella sera. Conoscerla era stata senza dubbio una cosa positiva. Era sicuramente una bella ragazza, simpatica e mi ci trovavo indubbiamente bene. E poi mi stava facendo passare una serata fantastica, quindi un punto in più a favore.

Franky-
Feci una smorfia leggera ridacchiando. “Non così male? Ti sei sforzato, eh..!” Gli dissi, avvicinandomi a lui e soffiandogli il fumo in faccia. Non so come, ma lui mi faceva venire voglia di scherzare e la cosa non era affatto male. Forse dovevano essere la droga e l'alchool a farmi comportare così. Quella sera, se non fossi stata così strafatta, avrei faticato a riconoscermi. Eppure con lui mi sentivo a mio agio. Il tempo scorreva in maniera naturale, senza alcun "protocollo" o "imposizioni" varie. Era rilassante. Inoltre riusciva a rimediare roba buona. Ad un tratto la canna mi scivolò giù dalle dita, ma me ne accorsi pochi istanti dopo, guardando per terra vicino ai miei piedi. “Ah, no..cazzo..” Mormorai, lamentandomi appena. Ma non preoccupandomi più di tanto. Presi la canna direttamente dalle labbra di Chris, facendone un lungo tiro. Gli lanciai un'occhiata con un sorrisetto dall'aria furbetta, che non mostravo quasi mai e poi la rimisi al suo posto, da dove l'avevo appena presa.

Chris-
“Io ti do roba buona e tu la sprechi così?” Scossi la testa leggermente, facendo una piccola e finta smorfia disgustata. Senza che quasi me ne accorsi Franky prese la mia canna dalle mie labbra e tirò. “Fai pure, non preoccuparti..” Mormorai con tono ironico, mentre riprendevo la mia canna, facendo un lungo tiro. La guardai, poi. Erano rimasti al massimo due tiri, perciò feci un ultimo tiro, poi la passai a Franky, posandogliela sulle labbra. Buttai indietro la testa chiudendo gli occhi e soffiando il fumo in alto. “Allora che si fa, ora?” Chiesi fissando intensamente la ragazza. “Ti do carta bianca. Scegli tu.” Aggiunsi poi, abbozzando un sorriso.

Franky-
Soffocai una risata. Bhe, in effetti avevo sprecato la sua "roba buona". Feci l'ultimo tiro, sbuffando e il fumo uscì dalle mie labbra. “Sono un disastro, come al solito. Sai a quanto pare è nel mio DNA.” Dissi con il mio solito sorriso beffardo. Mi sedetti meglio sulla panchina, poggiando la schiena. Sospirai. “Carta bianca? Interessante.” Mi limitai a rispondere, osservando il suo sguardo. Avevo afferrato il concetto, o almeno avrei dovuto. Probabilmente in quel momento stavamo pensando la stessa cosa, solo che Chris aveva voluto lasciare a me la prima mossa. Oh, d'accordo. Mi avvicinai a lui, mentre gli sforavo leggermente il viso con una mano. “In effetti hai ragione, Chris. Tu mi offri roba di qualità ed io la faccio cadere..” Mormorai, avvicinando appena il mio viso al suo, senza levarmi dalla faccia il mio solito sorrisetto. “Dovrò farmi perdonare, allora..” Mi sporsi ancora di più socchiudendo gli occhi, fino a sfiorare le sue labbra con un leggero bacio.

Chris-
Fissai la ragazza con un sorriso malizioso stampato in faccia. Evidentemente avevamo avuto la stessa idea. Bene, la cosa non poteva essere altro che positiva. Socchiusi gli occhi unendo le mie labbra con quelle di Franky in un bacio leggero. “Dovrai farti perdonare, sì, assolutamente..” Mormorai con voce flebile, staccandomi solamente per pochi secondi dalle sue labbra, per poi unirle di nuovo alle mie. Con la lingua tracciai il contorno del suo labbro inferiore, chiedendo accesso quindi alla sua bocca. Nel frattempo la strinsi appena a me in un leggero abbraccio. Era ovvio che sarebbe finita così, in fondo lo sapevo da quando l'avevo vista entrare in quel pub. Mi ero sentito subito attratto da lei.

Franky-
Inizialmente ero abbastanza indecisa se baciarlo o meno, ma tutti i miei dubbi e le incertezze sparirono non appena quel bacio divenne più intenso. Si era verificato quello che avevo previsto, allora. Cominciavo a credere che fossimo quasi telepatici, ma mentre le nostre lingue si sfioravano, scacciai tutti i pensieri dalla mia testa, già vuota e leggera. Feci scendere la mia mano dal suo viso alla sua spalla, per poi sforargli leggermente il petto con le dita. Con l'altro braccio invece, gli circondai il collo, per avere maggiore attrito. Gli mordicchiai appena il labbro inferiore, per poi tornare sulle sue labbra. Mi era passato il pensiero di una fine probabile di questa serata, ma non credevo si concretizzasse davvero. La cosa migliore era che non sentivo in me alcun senso di colpa. Ero single e libera, giusto? Potevo fare ciò che mi pareva. Niente preoccupazioni.

Chris-
Feci scorrere la mia mano lungo la sua schiena mentre continuavo a baciarla sempre più intensamente, stringendola a me e giocando con il suo labbro inferiore. Il desiderio di baciarla mi vagava in testa da diverso tempo, quella sera, ma prima non potevo sapere come avrebbe reagito. Beh, era ovvio il come sarebbe continuata la serata, perciò mi interruppi un momento, quasi controvoglia. “Credi che dovremmo andarcene da qua? Abito relativamente vicino..” Sussurrai con voce maliziosa al suo orecchio, lasciando trapelare le mie ovvie intenzioni, che poi erano sicuramente anche le intenzioni di Franky.

Franky-
La sua mano mi provocò un brivido leggero, ma piacevole. Avevo gli occhi socchiusi e la mente appannata, ma non solo da droga e alchool stavolta. Ad un tratto Chris si staccò da me ed io sussultai appena, sbattendo le palpebre, come per vedere meglio, invece stavo solo cercando di riprendermi dal "trans". Un ulteriore brivido mi percorse fulmineo la schiena, eppure era solo la sua voce. Tuttavia sembrava quasi cambiata, ovviamente a causa del momento precedente. Abbozzai una risposta, ma non riuscii a parlare subito, a causa della voce roca. Mi schiarii la gola. “Oh, sì. D'accordo, va benissimo. Dopotutto questo è il tuo quartiere, quindi perchè non visitarlo fino in fondo..” Mormorai, ridacchiando appena, lasciando trasparire il senso non esattamente letterale della frase. Mi alzai, porgendogli la mano. Mi avrebbe dovuto guidare lui, come aveva fatto per tutta la serata dopotutto.

Chris-
Alla sua approvazione sorrisi, stringendo la sua mano ed alzandomi. Casa mia distava veramente poco da lì, quindi nel giro di un paio di minuti saremmo dovuti arrivare. 
Così fu, infatti. Arrivati davanti casa presi le mie chiavi dalla tasca e aprii la porta, facendo un cenno a Franky di entrare. Entrai subito dopo di lei, chiudendo la porta alle nostre spalle e accendendo la luce del salotto. Lanciai le chiavi di casa da qualche parte non specificata, poi mi avvicinai di nuovo a Franky, con aria maliziosa. “Dove eravamo arrivati?” Chiesi con un sorriso, avvicinandomi alle sue labbra, lentamente. “Ah, ecco, ora ricordo…” Ripresi quindi a baciarla intensamente, come avevo fatto poco prima al parco.

Franky-
Camminavo, leggermente barcollante, senza guardare esattamente dove stessi andando. Bhe, la cosa che sapevo era che andavamo a casa sua e perlomeno mi bastava. L'importante era che lui sapesse dove andare, cosa più che ovvia. Durante il tragitto non parlai, pensai al fatto che saremmo sicuramente andati oltre, queste sarebbero potute essere le intenzioni di entrambi, dato quello che era successo al parco poco fa. Ci mettemmo pochissimo per arrivare. Varcai la soglia, senza guardarmi troppo intorno. Strizzai leggermente gli occhi quando Chris accese la luce, che illuminò una stanza, relativamente grande. Me li stropicciai e appena li riaprii, mi ritrovai Chris di fronte con un sorrisetto malizioso. Mi baciò nuovamente ed io ricambiai. Cinsi il suo collo con le braccia, premendo il mio corpo contro il suo.

Chris-
Sapevamo entrambi che quel bacio sarebbe sfociato in ben altro, ma per il momento a Franky non sembrava dispiacere, come non dispiaceva affatto a me. Continuai a baciarla per qualche istante lì, nell'ingresso di casa, per poi camminare verso il salotto, più precisamente verso il divano, senza mai staccarmi dalle sue labbra. Giocai un po' con il suo labbro inferiore, mordicchiandolo appena, delicatamente. Intanto la stringevo a me, facendo aderire il mio corpo al suo perfettamente.

Franky-
Sospirai appena. Ok, era soltanto un bacio, tuttavia sarei stata costretta ad ammettere a me stessa che ci sapeva fare. Sentivo che stavamo camminando, ma non sapevo verso quale direzione. Continuai a baciarlo, facendo scendere le mie mani, fino a tirarlo per la felpa, per portarlo ancora di più verso di me. Ad un tratto mi parve di perdere l'equilibrio e di cadere. In effetti così fu, dato che mi ritrovai supina su qualcosa di morbido, con Chris sopra di me. Ah, eravamo caduti sul divano.

Chris-
Ad un certo punto entrambi perdemmo l'equilibrio e scivolammo sul divano. Caddi sopra di Franky e ripresi poi a baciarla con voglia e passione. Le mie mani si poggiarono dolcemente sui suoi fianchi, dopo che ebbero vagato su tutto il suo corpo. I nostri corpi aderivano uno sull'altro. Ad un tratto sentii un qualcosa "svegliarsi" nella mia intimità. Probabilmente se ne era accorta anche Franky, ma amen. Io non potevo farci niente, e poi mica era una cosa così tanto negativa! Sorrisi, continuando a giocare con la lingua della ragazza, intrecciandola alla mia.

Franky-
Mi lasciai sfuggire un'ulteriore e lieve risatina sulle labbra di Chris, mentre sentivo le sue mani esplorare lentamente quasi ogni parte del mio corpo. Dopo un po' sentii qualcosa che mi diede la conferma che la serata si sarebbe conclusa con i "fuochi d'artificio", come una piccola parte del mio cervellino ancora attiva aveva previsto. Istintivamente intrecciai le dita nei suoi capelli prima, facendole scivolare giù per tutto il suo petto subito dopo. Sentii Chris baciarmi con più intensità di prima, ed io feci altrettanto, dato che sentivo il desiderio crescere a poco a poco in me. Sospirai ancora, staccandomi dalle sue labbra, ma rimanendo a pochissimi centimetri di distanza dal suo viso. “Bhe, questo era prevedibile..” Mormorai appena con il respiro un po' affannoso, guardandolo in maniera lasciva.

Chris-
“Sì, era assolutamente prevedibile, ma non è che mi dispiaccia, anzi..” Dissi con un sorriso malizioso stampato in faccia, tornando poi sulle sue labbra baciandola con sempre più intensità. Con le mani scesi lungo la sua schiena, accarezzandola lentamente, infilando quindi una mano sotto la sua maglia, stringendo la ragazza al mio petto. Le sfilai la maglia velocemente, sempre più voglioso. Aveva un corpo fantastico. Lo fissai per qualche istante, quasi incantato, per poi iniziare a baciare e mordicchiare appena il suo collo, lasciandovi una scia di baci umidi. Nel frattempo sentivo la mia erezione gonfiarsi nei boxer.

Franky-
Le sue mani mi provocavano brividi leggeri lungo tutta la schiena. Sollevai le braccia, facilitandogli il compito di togliermi la maglia. Il mio respiro si faceva man mano più intenso, così come il battito del mio cuore. Queste sensazioni si fecero più intense non appena lo sentii avventarsi sul mio collo, baciandolo. Inarcai la schiena, d'istinto e sentii la sua erezione contro il mio ventre. Sebbene non nettamente sensibile al tatto, sentivo anche il mio desiderio crescere a causa non solo del mio respiro, ma dal calore che stava cominciando a diffondersi in tutto il mio corpo. Da quanto non provavo più queste sensazioni? Inarcai la testa all'indietro con gli occhi chiusi e sospirai nuovamente, con le labbra socchiuse. In maniera frenetica gli tolsi la felpa che aveva indosso, gettandola non so dove, mentre accarezzavo con le dita il suo corpo.

Chris-
Franky fece per togliermi la felpa, perciò alzai le braccia. Continuai poi a baciare il suo collo, scendendo poi lungo il suo seno e il suo ventre. Lì mi soffermai un po' di più, dopo di che con una mano slacciai il bottone dei suoi jeans, sfilando anche quell'indumento ora inutile. La ragazza rimase in intimo. Sorrisi guardandola per qualche istante, per poi tornando a baciare le sue labbra, mentre con una mano scesi, cominciando ad accarezzarle l'interno coscia lentamente. La sua pelle era così morbida che riusciva a scatenare in me sensazioni mai provate; il suo profumo mi inondava le narici e mi faceva aumentare solamente il desiderio di averla.

Franky-
Ero quasi completamente in balia delle sue mani, e non solo. Le sue labbra sulla mia pelle mi provocavano scosse leggere e brividi in tutto il corpo. Mi sfilò anche i jeans ed io lo aiutai ancora una volta, sollevandomi leggermente. Anche se avevo gli occhi socchiusi, riuscii a vedere il suo sguardo compiaciuto. "Bhe, a quanto pare apprezza e molto!" Pensai in maniera fulminea, nonostante il desiderio che mi appannava la mente. Mi baciò ancora, intensamente, mentre sentivo le sue mani scendere verso il basso ed accarezzare la mia pelle. Questo mi provocò ancora un sospiro, sonoro stavolta. Inarcai la schiena, sentendo il contatto della mia pelle con il tessuto del divano. Le mie mani intanto cominciarono ad accarezzare la sua schiena, poi ancora il suo petto, per cui ormai avevo un debole, scendendo piano verso il basso.

Chris-
I sospiri sonori di Franky erano segno che la ragazza approvava quello che stavo facendo. Bene, tanto valeva spingersi oltre. Dall'interno della sua coscia la mia mano si spostò un po' più in alto, cominciando a massaggiare lentamente l'intimità della ragazza da sopra le mutandine senza mai staccarmi dalle sue labbra. Il desiderio aumentava notevolmente ogni secondo che passava. Mi sentivo esplodere, quasi. Avevo bisogno di lei, in quel momento. La desideravo veramente troppo.

Franky-
Il respiro sembrò quasi che mi si fermasse in gola appena sfiorò la mia intimità. Sentivo il mio corpo reagire di conseguenza, inarcando la schiena. Una serie di scosse che partivano dal centro del mio piacere, provocavano una serie di sensazioni meravigliose che si propagavano per il resto del corpo. Mormorai sulle sue labbra parole sconnesse, infatti non capii nemmeno io cosa stessi dicendo. Nonostante nebbia che c'era nella mia mente, provocata dalle sensazioni del momento, cercai di agire. Allungai le mani verso i suoi jeans, tentando di slacciarne il bottone, tuttavia non si rivelò un'impresa facile. Alla fine però ebbi la meglio su quel dannato bottone e riuscii a sbottonarli. I miei occhi pur socchiusi, riuscirono a vedere chiaramente l'erezione che quei jeans avevano faticato a mantenere fino ad ora e così ebbi la totale conferma che Chris mi desiderava, come io desideravo lui in quel momento.

Chris-
Con parecchia difficoltà Franky riuscì a sbottonarmi i jeans, dopo di che la aiutai a sfilarmeli, velocemente. Il desiderio si stava impadronendo di me. I miei boxer contenevano a malapena la mia erezione che stava diventando enorme. Con una mano cominciai ad accarezzare la schiena della ragazza, fino ad arrivare al gancetto del suo reggiseno, che slacciai senza molta difficoltà. Quindi sfilai quell'indumento, lanciandolo da qualche parte nella stanza. Con desiderio e passione abbandonai le sue labbra, scendendo fino al suo seno, che accarezzai, per poi iniziare a succhiare i suoi capezzoli. La sentivo sospirare sonoramente, cosa che mi piaceva da pazzi.

Franky-
Dopo pochissimi istanti mi ritrovai senza reggiseno, con Chris sopra di esso. Le sue labbra e la sua lingua erano molto abili. Inarcai la schiena, mentre il respiro diventava sempre più affannoso e pesante, tanto che non riuscivo più ad avere il controllo dei sospiri e dei mugolii che mi uscivano dalla bocca. Intrecciai le dita fra i suoi capelli, mentre sulla mia pelle sentivo il suo fiato caldo, provocato dal respiro. Sentivo un calore e un pulsare leggero al basso ventre, che stava diventando sempre più intenso. Buttai la testa all'indietro, emettendo un lieve gridolino. Lo desideravo, lì, in quel preciso istante. Stavo fremendo per il desiderio.

Chris-
La sentivo fremere sotto di me e la cosa mi eccitava da morire. Continuai per alcuni istanti a succhiare e mordicchiare i suoi capezzoli, per poi scendere verso la sua intimità. Le sfilai velocemente e con foga le mutandine, gettando anch'esse da qualche parte nel salone, dopo di che rimasi per qualche attimo a fissarla, completamente nuda. Era bella, aveva un fisico perfetto. Poi le aprii ancora un po' le gambe, entrando in lei con un dito. Intanto ripresi a baciarla rudemente, tra un gemito e l'altro.

Franky-
A causa della velocità e del momento, non mi accorsi subito che Chris mi sfilò anche le mutandine. Bene, ero completamente nuda davanti ai suoi occhi. Lanciai un'occhiata veloce al suo viso. Sembrava apprezzasse. Lo notai dal suo sguardo, sempre più lascivo. Ero pervasa da brividi di piacere continui, che si tramutarono in un'improvvisa scossa non appena entrò con un dito nella mia intimità. Strinsi i pugni, cercando di afferrare la stoffa del divano. Il mio corpo cominciò a muoversi lentamente, seguendo il ritmo del suo dito dentro di me. Il desiderio sempre più crescente faceva in modo che io spingessi maggiormente il mio bacino verso di lui. “Dio…” Mormorai a malapena sulle sue labbra.

Chris-
La ragazza sembrava apprezzare. Bene, molto bene. Continuai ad andare avanti e dietro con il dito ancora qualche attimo, poi uscii da lei. Non volevo che venisse prima del dovuto. E poi era abbastanza bagnata e il mio desiderio di averla era incontrollabile. Mi sfilai i boxer in pochi secondi, liberando la mia erezione. Dire che ero eccitatissimo sarebbe stato riduttivo. Il desiderio cresceva continuamente e se non lo avessi placato sarei esploso.

Franky-
Il piacere stava aumentando a tal punto che cominciai a temere che sarei potuta venire prima del tempo. Tuttavia Chris si fermò ed io aprii gli occhi, restando immobile. Lo osservai sfilarsi i boxer, velocissimo, ed un "oh..wow.." mi passò per la mente, veloce come un flash. Finalmente era arrivato il momento. Sotto di lui, divaricai le gambe il necessario, pronta ad accoglierlo dentro di me.

Chris-
Aveva detto sì. Perfetto. Ora arrivava la parte migliore della serata. Con una mano presi la mia erezione in mano, portandola quindi fino all'entrata della sua intimità. Feci un respiro profondo, cercando il suo sguardo, poi chiusi gli occhi e con un colpo secco la penetrai. Piantai le mani sugli angoli del divano, per sorreggermi, mentre buttavo la testa all'indietro, in preda all'estasi più totale. Dopo alcuni secondi dentro di lei cominciai a muovermi, iniziando a dare spinte lentamente, aumentando poi piano le spinte. La mia mente era completamente annebbiata dal piacere assoluto. Spingevo sempre più a fondo e sempre più veloce, mi sentivo in paradiso.

Franky-
Non appena i suoi occhi incontrarono i miei, mi penetrò. Il respiro mi si bloccò in gola, mentre mi abituavo alla sensazione di averlo dentro di me. Cominciò a muoversi e a dare spinte sempre più decise. Sentivo il piacere, interrotto poco fa, crescere più di prima a poco a poco. Mi aggrappai con le mani alla sua schiena, mentre il mio corpo si muoveva seguendo il ritmo delle sue spinte. Ansimavo, per il respiro che diventava sempre più pesante. Stavo provando un'insieme di sensazioni fantastiche. Chiusi gli occhi, presa dal piacere. Strinsi maggiormente le mie gambe intorno alla sua vita, per aumentare l'attrito fra di noi.

Chris-
Sentivo le sue unghie graffiare sulla mia schiena. Amavo quella sensazione così eccitante. Cominciai ad ansimare e gemere, in preda al piacere crescente. Il mio bacino ormai si muoveva automaticamente, dando spinte sempre più profonde e veloci. “Oh! Cazzo! Sì!” Riuscii a mugugnare in modo quasi incomprensibile tra un gemito e l'altro. La sentii poi stringere le sue gambe attorno alla mia vita saldamente. Probabilmente di quel passo sarei venuto da un momento all'altro, lo sentivo. Continuai a spingere a fondo, sentendo l'orgasmo sempre più vicino.

Franky-
Ero saldamente avvinghiata a lui. Ero completamente in preda ad un piacere immenso. Le sue spinte intense, secche e decise contemporaneamente, mi rendevano così vicina all'orgasmo, ma anche così lontana. Graffiai più volte la sua schiena, in preda all'estasi del momento. Lo sentivo ansimare e grugnire alcune parole vicino al mio orecchio. Non capii cosa disse esattamente, dopotutto anche io mormoravo parole sconnesse, presa dall'eccitazione. Sentivo che prima o poi sarei arrivata al culmine. Chris aumentava sempre di più l'intensità e la velocità delle spinte ed io ansimavo in maniera sempre più frenetica, fino a quando il mio corpo non si irrigidì sentendo una forte scossa di piacere. “Oh, Chris!” Strillai alla fine, con quel po' di fiato che mi era rimasto in gola.

Chris-
Franky venne urlando il mio nome, cosa che bastò per far venire anche me. “Cazzo! Franky!” Urlai con tutto il fiato che avevo dentro. Rimasi dentro di lei alcuni istanti, poi uscii lentamente, sdraiandomi accanto a lei. Restai con gli occhi chiusi ancora un po', dopo di che li aprii, sorridendo e guardando la ragazza, che a sua volta sembrava abbastanza soddisfatta. Cazzo, almeno per me quella era stata la miglior scopata degli ultimi mesi o forse anche di più. Dio, mi sentivo in paradiso.

Franky-
Chris venne a sua volta urlando il mio nome. Avevo ancora il respiro affannoso, mentre lui usciva da me, e poi mi si sdraiò accanto. Aprii gli occhi mentre il mio respiro tornava normale a poco a poco. Sembravo essere rimasta quasi priva di forze. Ma dopotutto, era il piccolo prezzo che si pagava per il piacere intenso no? Era stato fantastico, il miglior sesso che avessi fatto negli ultimi tempi. Ero pienamente soddisfatta ed appagata, cosa che non succedeva da secoli. Spostai lo sguardo su di lui, che sembrava essere ancora in estasi. Ci eravamo divertiti entrambi. “Wow..” Mormorai sorridendo appena.

Chris-
Il mio corpo era pervaso da un'improvvisa stanchezza, e mi riusciva difficile muovere anche solo un muscolo in quel momento. “Già, wow.” Quella era l'unica cosa che riuscii a dire. Respiravo affannosamente, mentre la stanchezza cominciava a farsi sentire. La nebbia che aveva oscurato la mia mente si stava diradando. Pian piano stavo cominciando a riprendere possesso del mio corpo. Sospirai mentre il mio respiro iniziava a regolarizzarsi. Stavo benissimo, ero completamente rilassato e pienamente soddisfatto.

Franky-
I miei sensi sembrarono regolarizzarsi, e la mia mente iniziò ad elaborare con cura tutto quello che avevo fatto quella sera. Nonostante fossi troppo stanca per pensarci, tornai sulla "terra", rendendomi conto di avere appena fatto sesso con uno sconosciuto, o quasi, anche se dovevo ammettere che era stato tutto molto bello ed eccitante. Guardai il soffitto e presi un respiro profondo, buttando fuori tutta l'aria. Mi alzai, di scatto, cercando di trovare i miei vestiti. Accidenti, sembravano essere sparpagliati qua e la per la stanza. Mi alzai in piedi, voltandomi verso Chris. “Ora sarà meglio che vada..” Gli dissi con un mezzo sorriso.

Chris-
Annuii, rendendomi conto solo in quel momento della situazione e di tutto ciò che era successo. “Beh, oh, sì..giusto..” Mi alzai anche io, raccogliendo i miei vestiti e indossandoli. Non mi stavo pentendo dell'accaduto e della serata, assolutamente, anzi.. Se fossi tornato indietro l'avrei rifatto. Però restava il fatto che non sapevo quasi niente di questa ragazza. Vabbè, non era mica la prima volta che finivo a letto con una semi sconosciuta, perciò la cosa non mi scandalizzava più di tanto. In fondo sostanzialmente era stato meraviglioso, quindi come avrei potuto pentirmene?

Franky-
Mi vestii, guardandomi attorno e controllando di non aver lasciato niente in giro che fosse mio. Ero come pervasa da una strana sensazione, quasi inesplicabile. Chris era divertente e anche a letto era fantastico, dopotutto lo avevo appena provato, tuttavia era comunque un quasi estraneo per me. Non che mi fossi pentita o altro, anzi, era davvero ora di "darsi da fare", ero soddisfatta, ma al contempo turbata, da un qualcosa di cui non ne sapevo chiaramente la causa o il motivo. Mi diressi verso Chris, con un sorriso poco convinto. “Grazie della magnifica serata. Ci si vede in giro, Chris.” Gli dissi, per poi avviarmi verso la porta, chiudendola alle mie spalle. Camminai per un po', guardandomi intorno, mentre rimuginavo su quel qualcosa che mi turbava. Magari ero stata troppo fredda? "Oh, andiamo..non lo conosci, Franky." Continuavo a pensare mentre camminavo per le stradine buie.

Chris-
“Oh, certo. Ciao pupa.” Le risposi, salutandola con un lieve cenno del capo. Tuttavia Franky sembrava diversa, in quel momento. Tutto d'un tratto sembrava così fredda. Vabbè, non era il caso di farsi mille seghe mentali, ora. Era una sconosciuta, fondamentalmente. Una sconosciuta con la quale mi ero divertito parecchio, indubbiamente, ma comunque una sconosciuta. La cosa che mi fece rimanere più male però fu come se ne andò. Perchè mi aveva fatto rimanere male? Boh, non lo sapevo neanche io, però semplicemente non mi aspettavo fosse così fredda. Rimasi lì, in piedi nell'ingresso per qualche istante, dopo che la ragazza se ne fu andata, dopo di che salii in camera mia, sedendomi a letto, pensieroso. Cosa mi aspettavo? Niente. Era quello il bello di quelle serate. Si faceva sesso, ci si divertiva da matti, ma non si avevano conseguenze.
 
  
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