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Autore: jesysvoice    01/04/2013    4 recensioni
Harry era stanco di combattere. Nessuno si accorgeva di quanto il dolore lo logorasse e di quanto sentisse il bisogno di essere finalmente felice.
Era stanco di nascondere ciò che era, era stanco di sentirsi diverso.
Ma per il suo amore e per proteggerlo, avrebbe continuato a combattere, anche per anni.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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alla mia gio, che mi                            
ha dato la forza per scriverla.
ti voglio bene.



Perché vivere con la costante sensazione di essere criticati?
Perché deve essere così difficile fare ciò che fa stare bene?
Perché fingere ciò che non si è?

Harry era sdraiato sul lenzuolo bianco intatto del suo letto nella sua camera d'albergo a pensare in una notte fredda di gennaio.
Con le lacrime agli occhi Harry si domandava perché la sua vita avesse preso una piega del genere.
Era nato e vissuto con sua madre e sua sorella maggiore, cresciuto con l'assenza di un padre che aveva pesato sulla vita di un piccolo uomo, che si sentiva troppo grande per la sua età. Un ragazzino che sin dalla tenera età consolava sua madre nelle notti buie quando piangeva e si disperava per l’assenza dell’ex marito,e che controllava la sorella per paura che uscisse con ragazzi che potevano usarla e poi farla soffrire.
Harry odiava suo padre. Odiava l' essere cresciuto senza la sua presenza, odiava il non aver mai guardato una partita con lui, il non aver mai giocato a pallone, il non aver mai parlato di sesso, odiava che a causa sua non riusciva a fidarsi di nessuno, odiava quando i suoi amici parlavano di un padre che era presente nella loro vita. Odiava che se ne fosse andato troppo presto e odiava avere paura.
Perché Harry si, aveva paura di crollare, di non riuscire a sopportare tutto il dolore che un povero ragazzo di sedici anni doveva subire.

Harry ripensava e si sorprendeva di quanti cambiamenti erano avvenuti in tre anni: ora era famoso, provvedeva economicamente alla sua famiglia, aveva trovato dei migliori amici, ed era innamorato.

Harry era innamorato del suo migliore amico. Non ricordava nemmeno quando avesse iniziato a provare qualcosa oltre l’amicizia nei confronti di Louis, ma ricordava che ogni giorno di più cresceva l'amore nei suoi confronti. Arrivò al punto di sentirsi soffocare se non lo vedeva per una settimana. Aveva bisogno di lui come si ha bisogno del cibo e dell’acqua. Un giorno lontano da Louis lo faceva sentite triste e vuoto e quando provava a distrarsi magari guardando le stelle finiva per sperare che lui facesse lo stesso e che magari lo pensasse anche. 

Harry pensava al suo amore e sorrideva, rendendosi conto di quando fottutamente era innamorato. 

Ma Harry soffriva. Soffriva nel non poter urlare al mondo quanto amasse Louis, soffriva nel fingere sorrisi, nel sentirsi chiamare 'puttaniere'; soffriva nel vedere Louis stare con Eleanor, soffriva e si teneva tutto dentro. 

Nessuno si rendeva conto di quanto il dolore lo stesse consumando, di quanto il suo cuore bruciasse ogni volta che vedeva qualsiasi persona stare accanto a Louis. Nessuno si rendeva conto quanto fosse difficile per lui non baciarlo ogni volta lo vedesse. Nessuno capiva quanto i suoi occhi fossero vuoti o quanto le sue mani tremassero dalla rabbia perché non poteva toccarlo e nemmeno sfiorarlo. Nessuno sapeva dei litri di alcool digeriti per cercare di dimenticare e distrarsi, delle notti insonni, del dolore che lo teneva sveglio e delle lacrime che colavano dal suo viso ogni volta pensava alla sua vita. 

Perché se mai qualcuno avesse chiesto ad Harry Styles se davvero fosse felice, Harry avrebbe risposto di no.
Eppure Harry aveva tutto ciò che un ragazzo di 19 anni sognava: una voce da angelo, la fama, la conoscenza di persone famose, soldi a palate, ragazze che cadevano ai suoi piedi. Ma lui non ne poteva più: aveva bisogno di urlare al mondo chi era, quello che nascondeva, di insultare tutte le persone che non si erano accorte di quanto lui stesse male e di sputtanare chi se ne era fottuto di lui, di essere finalmente felice.

Harry era stanco di fingere di non amare Louis, era stanco di vedere Louis fingere di amare una ragazza, era stanco di assecondare ogni idea strampalata che il Management  elaborasse per nascondere la loro relazione, era stanco di coprire ciò che provava per il ‘bene’ della band. 


E questa consapevolezza convinse Harry quella sera ad alzarsi dal suo letto freddo per andare in quello caldo dove in quel momento era sdraiato Louis. Harry entrò nella stanza in punta di piedi e si avvicinò al letto, attento a non produrre il minimo rumore per non disturbare quell'angelo che riposava. 

Arrivato ai piedi del letto Harry non poteva fare altro che osservare Louis disteso sulle lenzuola sfatte: aveva i capelli che gli cadevano sulla fronte, gli occhi ghiaccio rinchiusi nelle palpebre delicate, le ciglia lunghe che tremavano inconsapevolmente facendo ombra sulle sue guance, il naso che si arricciava ad ogni respiro, i denti coperti dalle labbra sottili e rosate. Harry lo osservava e si chiedeva se mai avesse osservato spettacolo più bello di quello.

Delicatamente si sedette sul letto del più grande spostandogli una ciocca ribelle caduta sugli occhi.
Era deciso a svegliarlo per parlargli, per dirgli di quanto fosse stanco della situazione e che voleva che tutte le fans, tutti i familiari, tutto il mondo sapesse quanto loro in realtà si amassero.
Ma la forza gli mancò e tutto il coraggio accumulato svanì osservando il viso rilassato del suo ragazzo.
Harry sapeva quanto Louis nonostante fosse sempre sorridente e solare, soffriva al solo pensiero che potesse deludere qualcuno; ed in quel momento Harry si rese conto che se solo una fan, o una qualsiasi persona avesse commentato in modo negativo la loro storia, Louis ne avrebbe sofferto più di tutti. Perché Louis era fatto così: preferiva soffrire e nascondere che deludere tutte le persone accanto a lui.

Harry voltò la sua testa verso la finestra e prese un lungo sospiro per trattenere le lacrime e quel nodo che sentiva all'altezza della gola e dello stomaco. Non poteva svegliarlo, non poteva obbligarlo a sentire tutti i pensieri negativi che affollavano la sua testa, non poteva permettere di far andare via tutta la spensieratezza che trasmetteva il suo volto.  Harry si rigirò verso di Louis e cominciò a parlare:

'Amore mio, ero venuto qui per ..' ma la voce gli mancò. I singhiozzi lo investirono e a malapena riuscì a respirare, ' Non riesco nemmeno a parlare, che coglione vero che sono? Scommetto che se fossi sveglio adesso mi prenderesti in giro'.
 
Harry prese un lungo respiro, si asciugò le lacrime scappate al suo controllo e continuò a parlare:
“Lou, ho paura. la stessa paura che avevo quando ero bambino, la stessa paura che mi assaliva quando mio padre non c'era. Stasera pensavo a lui e ho capito che in te ho sempre cercato le caratteristiche che in lui non ho mai trovato: la tua dolcezza, il tuo sorriso confortante, le tue carezze e abbracci capaci di guarirmi, la tua fiducia nei miei confronti,  il tuo sorriso timido quando sei con la mia famiglia, il tuo trattarmi come se fossi una bambola di porcellana, il tuo scusarti mentre facciamo l’amore per paura di farmi male.'

Harry abbassò la testa e fece un sorriso malinconico, cominciando a giocare con le dita della mano sinistra di Louis.
'Ho paura di perderti, ho paura di perdere la cosa più bella che mi sia mai capitata, ho paura che ti possa stancare di me, ho paura che tu voglia abbandonarmi come ha fatto quel bastardo, che tu mi faccia soffrire.’
Senza accorgersene Harry strinse le lenzuola sotto di se, cacciando lacrime e trattenendo ringhi di rabbia.
'Il solo pensiero di perderti, mi fa stare male. Se tu un giorno te ne andassi, la mia vita che significato prenderebbe?'
Harry fece una piccola pausa per paura che Louis si svegliasse. Una volta sicuro che stesse ancora dormendo si avvicinò all'orecchio di Louis sussurrandogli:
'Sono così stanco di fingere amore, sono distrutto. Ma non posso permettere che tutto questo finisca. Se tutto sapessero, la nostra vita cambierebbe e non posso permetterlo. Devo proteggerti Lou, devo proteggere il nostro amore. A volte mi basta starti accanto e recuperare le forze per continuare a combattere. Secondo me hai dei poteri sovrannaturali !'
La risatina di Harry fece eco nella grande stanca di Lou.
No, non avrebbe permesso a nessuno di biasimare, di criticare o anche solo di pensare male della cosa più bella e pura che abbia mai avuto la fortuna di possedere. Avrebbe lottato con le unghie, sarebbe andato contro tutto, ma avrebbe protetto questo amore, come se fosse la cosa più fragile al mondo.

Harry si avvicinò alle sue labbra e sussurrò: 'ti amo, lou' e finalmente lo baciò delicatamente.

Harry sgattaiolò fuori dalla stanza del più grande per ritornare nel suo letto e mettersi sotto le coperte, essendo intenzionato a dormire quelle poche ore che gli erano rimaste. 
Chiuse gli occhi con una nuova consapevolezza e con un sorriso ad increspargli le labbra: per Louis sarebbe stato capace di continuare a combattere ancora per molti anni, anche secoli perché l'amore nei suoi confronti era più forte di qualsiasi altra cosa.





Angolo Autrice:

ciao ragazze, è la mia prima os, e anche prima os larry, quindi siate clementi. lol
spero vi piaccia, l'ho scritta con tutto il cuore.
fatemi sapere se vi è piaciuta, anche se vi ha fatto schifo.
fatemi sapere TUTTO.
sono @jesysvoice su twitter, per qualsiasi cosa rispondo anche lì.
volevo ringraziare te che sei arrivata a leggere fin qui, e volevo ringraziare la mia gio
per avermi convinto a scrivere questa os. 

ciao bellissime :)

  
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