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Autore: someonelikecris    01/04/2013    2 recensioni
"Non mi interessa più, qualsiasi cosa sia Liam, puoi andartene da questo posto che chiaramente non è abbastanza per le tue chiappe e i tuoi vestiti schifosamente firmati. Non vorrai che tuo padre ti vedesse in questo bar, con un uomo e non mentre stringi una qualche ragazza pelle ed ossa, giusto?" mi dice ghignando, con una valanga di acidità, facendo segno per avere un'altra birra.
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Questa OS partecipa a "Il prompt del Lunedì" indetto dal Wanki!Fic di Facebook :D
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa OS partecipa al "Prompt del Lunedì" indetto dal Wanki!Fic, entrateci perchè è pieno di gente molto meow e soprattutto di buonissima roba da leggere! ;) 
Prompt: Map - Adam Lambert
 

I have found what I've been looking for
 

Sento che le mie gambe non sono mai state più possenti e più leggere mentre sfreccio per le strade di questa Londra caotica e piena di luci anche ad orari improponibili.
Il caos di macchine e colori mi incita a correre sempre più forte.
Devo raggiungerlo e so dove trovarlo, non posso sbagliarmi. Non ho bisogno di una mappa per sapere dov'è, non adesso che ormai lo conosco meglio dei palmi delle mie mani.
Con i polmoni che quasi rischiano di esplodere mi rendo conto di essere ormai arrivato.
Spingo forte le mani contro la porta a vetri del locale ed entrando attiro tutti gli sguardi dei presenti su di me. Dovevo saperlo che questo vecchio bar nascosto in uno dei cunicoli più bui di Londra è sempre vuoto, ed è proprio per questo che a Zayn piace così tanto.
Lo cerco con lo sguardo e lo vedo seduto al bancone. I suoi occhi mi fissano con astio, cercando di darmi fuoco forse, ma non mi interessa, voglio lasciarmi la discussione di stamattina alle spalle.
E' un capitolo chiuso, la mia famiglia non potrà mettersi mai più tra noi.
Quando faccio per avvicinarmi però lui si gira verso il bancone e butta giù l'ultimo sorso di birra rimanente nella bottiglia scura. "Devo parlarti" dico con il fiatone alle sue spalle.
Lui nemmeno mi degna di uno sguardo, continua a guardarsi le mani sul balcone e scuote le spalle "Non mi interessa più, qualsiasi cosa sia Liam, puoi andartene da questo posto che chiaramente non è abbastanza per le tue chiappe e i tuoi vestiti schifosamente firmati. Non vorrai che tuo padre ti vedesse in questo bar, con un uomo e non mentre stringi una qualche ragazza pelle ed ossa, giusto?" mi dice ghignando, con una valanga di acidità, facendo segno per avere un'altra birra.
"Non vuoi ascoltarmi" dico mentre il mio cuore ha finalmente preso un andamento regolare ma sta per infrangersi.
"Bingo!" esclama girandosi finalmente. Mi guarda dall'alto a basso, quasi senza vedermi e "Va' via Liam, sparisci, d'altrone non posso portarti altro che danni" mi spinge via.
Scuoto la testa. "Sono stanco di sentirmi dire cosa posso e non posso fare" esce più cattivo di quanto voglio dalla mia gola "Questo dovrai sentirlo, volente o nolente".
Mi dirigo verso il palchetto e salgo impugnando quel microfono lasciato solitario.
"In questo modo non potrai far finta di non sentirmi" esordisco al microfono facendo girare tutti verso di me. Fisso lo sguardo sulla sua schiena, se ne rimane girato a guardare il bancone.
"La prima volta che ti ho visto" comincio "Mi sei sembrato subito un grandissimo stronzo" qualche risata ubriaca si leva nell'aria. Stringo più forte il microfono e "Ma come fin troppe volte in vita mia mi sbagliavo, perchè di stronzo hai solo questo atteggiamento che ti ostini a tenere al quale io ho smesso di credere dopo cinque minuti, Zayn" calco il suo nome e parecchie teste si girano verso di lui che ancora guarda il bancone indisturbato.
"Mi sono innamorato di ogni tuo stupidissimo tratto. Mi sono ritrovato a dover accettare il fatto che mi piacciono gli uomini, e guarda...l'ho appena detto davanti a tutta questa gente, non mi credevi capace di farlo eh?" dico ridacchiando. Lui finalmente si gira e mi guarda serio.
"All'inizio pensavo di doverlo fare per te, perchè 'o lo dici ai tuoi o abbiamo chiuso, io non sono il segreto di nessuno' mi hai detto" affermo imitando la sua voce e facendo ridere qualcuno.
Ormai tutto il bar mi fissa. "Ma poi ho realizzato di doverlo fare per me, quindi l'ho fatto. Subito dopo aver litigato stamattina, sono andato da mio padre e 'ehi papà, mi piacciono i maschi' gli ho detto, ed è per questo che non devo spiegarti il mio occhio nero, giusto?" gli chiedo indicando la mia faccia "Ma forse non ti importa più davvero.." dico serio "Forse quello del segreto è stato uno stupido pretesto per liberarti di me perche ehi, tu sei Zayn Malik, e Zayn Malik non si innamora, giusto? Quello succede solo agli stupidi come me" scrollo le spalle.
"E questo potrebbe essere un problema Zay" dico grattandomi la nuca "Perchè io credo di aver trovato ciò che ho cercato e rincorso per tutta una vita, e sfortunatamente per me o per te, non so, quel qualcuno sei tu. E finalmente" prendo un respiro "Capisco il tuo 'credere in più di quello che vedi', ora credo a ciò che sento. Ho lasciato stare i ragionamenti quasi matematici che ti infastidiscono, li ho lasciati alla volontà di mio padre di vedermi commercialista" alzo le spalle "Sono qui, di fronte a gente che non conosco e sto spiattellando tutte queste cose che non sono logiche, che non hanno niente di razionale e la colpa è tutta tua, che te ne rimani fermo lì a guardarmi come se fossi pazzo, quando non capisci che sto semplicemente cercando di farti capire che ti amo e che a fanculo quello che pensa la gente" dico in un ultimo fiato.
Scendo dal palco di corsa e sfreccio via dal locale prima che qualche altro sguardo divertito o pieno di compassione possa raggiungermi.
Cristo, quanto ti odio Zayn Malik.
Non faccio in tempo ad attraversare la strada che una stretta ferrea mi cattura il polso e mi spinge indietro. "Tu sei completamente fuori di testa, Liam" e quella voce la riconoscerei in mezzo di altre voci in cori angelici. Mi volto a guardarlo e mi perdo nel calore di quegli specchi nocciola che non guardano altro che me. "E tu mi fai passare per uno psicopatico" rispondo ferito.
"L'ho sempre detto che un po' lo sei, sai?" mi chiede cingendomi i fianchi e attirandomi al suo corpo. I nostri busti ora coincidono e si intrecciando come due tessere di un puzzle.
"E' tutto vero? Sai, potevi avere anche un po' più di tatto con tuo padre" dice passando lentamente le dita fine – dita da artista – sul mio occhio nero.
"Io sarò psicopatico ma tu hai sempre da ridire su tutto" commento acido.
"Mi ami sul serio?" mi chiede ridendo.
"No" mento risentito, distogliendo lo sguardo.
Lui avvicina il suo viso al mio e sento che il cuore potrebbe finire tra le sue mani da un momento all'altro, più prima che poi.
"Peccato" dice ridendo "Perchè io ti amo da impazzire" sussurra sulle mie labbra.
Senza capirci alla fine più di tanto annullo le distanze tra le nostre bocche e mi approprio di quelle labbra martoriate dai denti. Si allontana e "Mi ami?" mi chiede di nuovo.
"Con ogni singolo millimetro di questo stupido cuore, sì" rispondo.
  
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